Motogp

1 Giugno 2015

Bellissima giornata “avio-culinaria” ieri in quel di Vallegaffaro

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Decollati dall’Aeroporto di Modena-Marzaglia attorno alle 11.40 a bordo del sempre grande Piper Pa-32R-301 “Saratoga SP”  I-TECO (c/n 32R-8113038), ci siamo diretti all’Aviosuperficie Vallegaffaro (FE) a tra le Vali di Comacchio ed il  Lido di Pomposa.

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Dopo il decollo abbiamo sorvolato la città di  Carpi, mantenendoci al di fuori del CTR di Bologna, Ferrara, il cui Aeroporto era costellato da decine di alianti parcheggiati sull’erba per una “quattro giorni volovelistica competitiva”,  il Radar di Poggio Renatico  fino ad arrivare al Bosco della Mesola, a poche centinaia di metri dal quale sorge il piccolo ma sempre accogliente e ben tenuto  Campo Volo.

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Dopo una sana mangiata di pesce, Spaghetti alle Vongole, Fritto Misto e l’immancabile Anguilla ( se non la mangi lì  dove la mangi… 🙂 nd.r ), accompagnata da un gradevole Bianco della casa, conclusa con un ottimo Affogato al Baileys 😎 , abbiamo assistito al Gp di Motociclismo tenutosi al Mugello.

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Poco prima del rientro, causa peggioramento delle meteo verso Modena, ecco la sorpresa…

…Un meraviglioso e borbottante  Boeing Stearman nei colori giallo e blu dell’U.S. ARMY AIR FORCE ci ha allietati con due touch and go ed un passaggio radente di saluto con tanto di fumogeno.

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Attorno alle 15,30 siamo poi ripartiti verso l’Aeroporto di Marzaglia.

Avvicinandosi a Nonantola il cielo da azzurro e limpido diventava sempre più scuro e minaccioso, finché  arrivati su Modena, siamo stati  parzialmente “lavati” da uno scroscio che stava imperversando sulla città.

In alcuni tratti del volo, il vento in coda ci spingeva addirittura ad una “GS” (ground speed ndr) di oltre 145 nodi..

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Stupenda giornata dicevamo funestata però dalla notizia della tragedia occorsa sui cieli abruzzesi agli amici sassolesi del QBR-Team.

 

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Che dire purtroppo fa parte del gioco… 🙁 

 

P.G.


14 Dicembre 2013

Il calendario MotoGP è definitivo, per il 2014 ci saranno diciannove gare, una in più rispetto alla passata stagione, arrivano due nuovi GP in Sudamerica, sparisce la gara di Laguna Seca e sono confermati gli appuntamenti italiani al Mugello e a Misano. Ecco l’elenco completo dei GP

Il calendario completo della MotoGP 2014

23 marzo, Qatar – Doha/Losail,
13 aprile, Americas – Austin,
27 aprile, Argentina – Termas de Rio Hondo,
4 maggio Spagna – Jerez de la Frontera,
18 maggio, Francia – Le Mans Circuit,
1 giugno, Italia – Mugello Circuit,
15 giugno, Catalunya – Circuit de Barcelona -Catalunya,
28 giugno, Olanda – TT Assen,
13 luglio, Germania – Sachsenring,
10 agosto, Indianapolis – Indianapolis,
17 agosto, Rep. Ceca – Brno,
31 agosto, Gran Bretagna – Silverstone,
14 settembre, San Marino & Riviera di Rimini – Misano World Circuit Marco Simoncelli,
21 settembre, Aragón – Motorland Aragón,
28 settembre, Brasile – Brasilia,
12 ottobre, Malesia – Sepang International Circuit,
19 ottobre, Giappone – Motegi Circuit,
26 ottobre, Australia – Phillip Island Circuit,
9 novembre, Valencia – Ricardo Tormo – Valencia

Fonte:www.insella.it



Trionfo a Le Mans per il piccolo cavaliere

Sul podio Crutchlow e Marquez, protagonista di una grande rimonta. Rossi cade, chiude 12esimo: «Occasione sprecata»

LE MANS – Se Dani Pedrosa vince anche gare come queste, allora diventa lui il grande favorito per il titolo della MotoGp. Il piccolo cavaliere della Honda trionfa a Le Mans due settimane dopo Jerez e lo fa in una gara partita bagnata e finita asciutta, la condizione peggiore possibile per un pilota. In un colpo solo Dani sfata la sua nota idosincrasia per la pioggia e per Le Mans (dove aveva fatto solo due terzi in MotoGp) e zompa in testa alla classifica del Mondiale con 83 punti davanti a Marquez (77), Lorenzo (66), Crutchlow (55) e Rossi (47).

CRUTCHLOW E DOVIZIOSO SHOW – Sul podio con lui Cal Crutchlow, eroico a correre con una frattura al piatto tibiale rimediata sabato, e Marc Marquez, protagonista di una super rimonta coronata nel finale con un sorpasso su Dovizioso, grandissimo al via (magnifica la partenza della Ducati numero 4) e in lotta con Pedrosa fino oltre metà gara prima di restare vittima dell’usura delle gomme e scivolare fuori dal podio. Comunque un gran risultato per la Rossa, che fa anche quinto con Hayden e si prende una bella soddisfazione nei confronti del suo ex amato Valentino.

FLOP YAMAHA – Malissimo infatti Rossi, che ha illuso per metà gara (a un tratto, terzo, pareva in lotta per la vittoria) prima di cadere a 10 giri dalla fine mentre era quarto e già in calo. Vale è ripartito e ha concluso 12°. Male anche Lorenzo: Jorge ha cambiato le mappature elettroniche all’ultimo momento in griglia e ha pagato una condizione tecnica chiaramente negativa. Mai in partita ha perso posizioni su posizioni fino a chiudere settimo. E’ stato il flop della Yamaha ufficiali, travolte dalla Honda e anche dalla moto clienti di Crutchlow.

IL VINCITORE – «Una gara incredibile per me – ha spiegato Dani Pedrosa -. All’inizio Dovizioso e Lorenzo erano troppo veloci, poi ho sentito il feeling giusto, ho rischiato di cadere e ho trovato il ritmo per vincere. Sono felicissimo: finalmente ho vinto sulla pioggia proprio nel giorno in cui meno me lo aspettavo».

Le tre Yamaha di Crutchlow, Rossi e LorenzoLe tre Yamaha di Crutchlow, Rossi e Lorenzo

DELUSO – «Ho buttato via una occasione da podio – ha raccontato Valentino Rossi -. Ero veloce, la prima parte della gara è stata bella e divertente, io ero in lotta con gli altri e sentivo di avere un buon passo. Poi alla curva 6 non mi è sembrato di arrivare troppo forte, ma sulla buchetta la moto mi si è chiusa davanti e sono caduto. Peccato. La Yamaha è in crisi? Certo le Honda vanno fortissime anche sul bagnato, i piloti possono sbagliare e andare larghi e recuperano immediatamente gli errori. Noi invece abbiamo sofferto. Marquez? Ha 20 anni e il mazzo di carte pieno di jolly, ma senz’altro le loro moto consentono di controllare il posteriore sia in entrata che in accelerazione: la loro non è solo fortuna. Se sono preoccupato? La situazione non è delle migliori, ma il campionato è ancora lungo. Se devo dare un voto a queste prime quattro gare do un 8 alla Yamaha e un 7 a me e alla mia squadra».

LA GARA – Il protagonista in avvio è Andrea Dovizioso, che parte come uno sparo con la sua Ducati e mette dietro Lorenzo e Pedrosa, con Rossi settimo e Marquez nono. Mentre Dovi è eccezionale a dettare il ritmo, Rossi risale, Pedrosa passa Lorenzo e inquadra il ducatista: al quinto giro il sorpasso di Dani che prova la fuga ma commette un grave errore e restituisce la leadership a Dovizioso. E’ spettacolo. All’ottavo giro ci sono sei piloti in 1 secondo e 6, con Crutchlow e Hayden che agganciano il poker di testa Dovizioso, Pedrosa, Lorenzo e Rossi. Ma Lorenzo, in difficoltà tecnica, perde terreno e precipita al sesto posto. Pedrosa è straordinario a passare Dovizioso; Lorenzo scivola al settimo potso e viene insidiato da Marquez che, partito male e novizio sul bagnato in MotoGp, ora viaggia con un buon passo. La pioggia verso metà gara cessa, il cielo rischiara, la pista si asciuga: Dovizioso non molla e fa un botta e risposta con Pedrosa mentre Crutchlow supera Rossi in calo e Marquez si lascia alle spalle Lorenzo, passato pure da Bautista all’ottavo posto. A 10 giri dalla fine cade Valentino Rossi: una brutta scivolata mentre era insidiato da Hayden e rientro al 12° posto, fuori dai giochi. Con la caduta di Bradl, Marquez si ritrova al quinto posto e poi al quarto (passato Hayden). Pedrosa vola comodo verso la vittoria e l’ultimo dubbio riguarda la lotta per il secondo posto tra Dovizioso e Crutchlow: l’inglese sorpassa l’italiano, con le gomme ormai stracciate, a cinque giri dalla fine. Ma quasi dal nulla spunta Marquez, indemoniato: il nuovo fenomeno passa Dovizioso e inquadra pure Crutchlow, ma è troppo tardi. Deve accontentarsi del terzo posto.

MOTO 2 – Clamorosamente nessuno spagnolo sul podio: in una gara fermata a tre giri dalla fine per la pioggia, Espargaro e Rabat cadono e a vincere è il britannico Redding davanti al finlandese Kallio e al belga Xavier Simon. Il primo italiano è Mattia Pasini, sesto, mentre il primo spagnolo, Julian Simon, è soltanto ottavo. In classifica Redding conduce con 76 punti davanti a Rabat con 52. Primo italiano Pasini, 12°, a quota 18. MOTO 3 – Qui tutto regolare invece con tre spagnoli ai primi tre posti: Vinales, Rins e Salom. Primo italiano Fenati, settimo. In classifica guida Vinales con 90 punti davanti a Salom (77) e Rins (61). Primo italiano Fenati, 13°, con 17 punti.

Fonte:www.corriere.it



Spallata per il podio tra Marquez e Lorenzo all’ultima curva. Rossi è 4°

Dani Pedrosa (Honda) vince il GP di Spagna dominando la gara. Grande lotta per il podio, fino all’ultima curva, la stessa della storica spallata tra Rossi e Gibernau, dove Marquez (Honda) firma una manovra identica ai danni di Lorenzo (Yamaha), sfilandogli il 2° posto sul podio. Solo 4° Rossi (Yamaha) che non riesce a tenere la scia degli avversari, ma si piazza davanti a Crutchlow (Yamaha) e Bautista (Honda). Seguono le Ducati di Hayden e Dovizioso.

Fonte:www.sportmediaset.mediaset.it



Sul podio anche Marc Marquez

(ANSA) – LOSAIL (QATAR), 7 APR – Doppietta Yamaha nella gara della MotoGp del Gp del Qatar, prima prova del Motomondiale 2013. Ha vinto il campione del mondo Jorge Lorenzo, in testa dal primo giro. Secondo posto per Valentino Rossi, che aveva compiuto un errore nei primi giri scivolando dalla terza alla settima posizione, davanti alle due Honda del debuttante Marc Marquez e di Dani Pedrosa. Settimo posto per la Ducati di Andrea Dovizioso, ottavo il suo compagno di squadra Nicky Hayden, nono Andrea Iannone (Team Pramac).

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MotoGP: Lorenzo domina, Rossi 2° torna sul podio

Qatar, Marquez 3° beffa Pedrosa. Dovizioso è 7°

Grande show per la MotoGP in Qatar. Un GP dominato da Lorenzo(Yamaha) al comando fin dal via, ma combattuto fino all’ultimo giro. Perché Rossi sbaglia nei primi giri, ma poi fa una rimonta esplosiva e va ad attaccare le Honda. Valentino è 2° davanti a Marquez che chiude 3° al debutto nella top class. Beffato Pedrosa 4° davanti a un funambolico Crutchlow, poi Bautista. Segue la pattuglia Ducati con Dovizioso 7° davanti ad Hayden, Iannone e Spies.

 L’occhio di Lorenzo è il più svelto a percepire lo spegnimento del semaforo, regalando allo spagnolo uno scatto a razzo sotto i riflettori del Qatar, con Pedrosa che trova subito la scia del connazionale. Agguerrito Dovizioso taglia la strada a Crutchlow lanciandosi subito in bagarre con i primi, mentre Rossi è 5° con Bradl e Bautista alle spalle. Brutta partenza per Marquez che scala in ottava posizione. Un via da tenere il fiato, dove dopo una manciata di curve Valentino passa Crutchlow, mentre Dovizioso è costretto a pelare il gas per non stressare il posteriore della Ducati che scodinzola. E’ un segnale: Rossi vede un varco e entra su Andrea, che però risponde subito e si rimette davanti alla M1 del 46. Dovizioso che a sua volta è vicinissimo a Pedrosa, che intanto perde terreno da un Lorenzo già in fuga.

 Siamo solo alla chiusura del primo giro e la tensione agonistica è altissima. In fondo al rettilineo dei box Rossi prova ancora l’attacco sulla Ducati, ma esagera nettamente. Pasticcia, ma resta in pista per un pelo. Rentra 7°. Tocca allora a Crutchlow attaccare e superare Dovizioso, mentre cade Abraham. Al comando Lorenzo martella un ritmo insostenibile per gli inseguitori, e Valentino sente la scia di Bradl. E’ il solito scatenato Cal che fa il funambolo in pista, arrivando negli scarichi di Pedrosa. Dani però non si batte facilmente e l’inglese deve lavorare di manubrio e freno per non fare una frittata. Saggia decisione di restare alle spalle dello spagnolo. Anche Bradl passa Dovizioso e si porta in quinta piazza, tirandosi dietro Rossi. Il cronometro mette in evidenza il giro veloce di Marquez che, zitto-zitto, sfila la terza piazza a Crutchlow. Cade Smith, imitato poco dopo proprio da Bradl che perde l’anteriore e vola via nella ghiaia, vanificando gli sforzi di Valentino che gli aveva appena tolto la posizione.

 Metà gara e Lorenzo ha 3 secondi sulle Honda che lo seguono. Ovvero Pedrosa che deve sudare parecchio per contenere l’esuberanza di Marquez e Crutchlow che non lo mollano di un metro. Anche se l’inglese sembra quello più in difficoltà. Giro dopo giro Valentino ritrova il gruppetto del podio e si accoda, quando mancano 6 giri al termine. Momento caldo in cui Marquez decide di sfidare Pedrosa passandolo alla staccata in fondo al rettilineo. Si ritirano Petrucci ed Edwards. Rossi è scatenato e passa Crutchlow che si dimentica completamente di frenare e va dritto nella via di fuga, che per sua fortuna è ben asfaltata. Il Numero 46 sente la vicinanza col podio, nonostante la sua M1 protesti scodando vistosamente ad ogni spremuta di acceleratore. E’ un trenino di big determinati a non mollare, anche se le gomme dicono di fare attenzione. Nemmeno il tempo di pensarci e Rossi tira un infilata a Pedrosa. E’ una manovra d’istinto di quelle da cannibale, con cui si porta dritto sulla coda della Honda di Marquez.

 Non c’è tempo per tirare il fiato e Valentino passa il rookie, che però non ci sta e risponde subito, mentre Dani perde terreno. La fame di Rossi è tanta e si rimette davanti a Marc, in un botta e risposta da battito cardiaco a livelli di guardia. Ultimo giro e il giovane debuttante si accontenta, togliendosiil cappello davanti all’esperienza di chi lo precede e accontentandosi di un podio che vale comunque oro. Bandiera a scacchi e Lorenzo si confema il Campione del Mondo in carica, vincendo la prima gara del 2013. Rossi firma il suo ritorno in Yamaha con un 2° posto che certifica un talento leggendario ancora ad altissimi livelli. Marquez è terzo sul podio al debutto. E’ dunque Pedrosa che ancora una volta è il grande battuto tra i big. Infine bella prova di Dovizioso che, con 24″ di distacco dalla vetta, apre un filotto di Ducati tutte nella top ten. 


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