Il velivolo è caduto poco dopo il decollo dalla capitale
KATHMANDU (NEPAL) – Prima lo schianto, poi l’incendio e a seguire un tragico bilancio delle vittime: 19 morti. L’incidente si è verificato questa mattina in Nepal, dove un piccolo aereo da turismo, un Dornier 228 della compagnia Sita Air, si è schiantato al suolo, per poi andare in fiamme, pochi minuti dopo il decollo da Kathmandu, capitale nepalese. Il velivolo era diretto a Lukla, importante destinazione per il trekking nell’Everest: le cause dell’incidente non sono chiare, visto che al momento dello schianto il tempo era buono. Per il momento, secondo le autorità locali, la pista da seguire è quella di un problema tecnico a bordo, a causa del quale i piloti avrebbero cercato di atterrare nell’argine del fiume. In base alle ultime notizie riferite dalle autorità aeroportuali e riportate dalla stampa internazionale, pochi minuti prima dello schianto il pilota aveva comunicato che il velivolo aveva un problema e per questo stava tentando di posarsi sulle rive del fiume Manohara.
Fra i passeggeri a bordo c’erano turisti stranieri e alcuni membri dell’equipaggio: gli stranieri deceduti sono 12, sette turisti britannici e cinque cinesi. Le altre 7 vittime sono membri dell’equipaggio nepalese. Funzionari locali inizialmente avevano parlato di due italiani fra le vittime, ma la nostra diplomazia fortunatamente ha smentito: “In effetti – ha raccontato per telefono una fonte diplomatica all’Ansa – era previsto che un gruppo di italiani salisse a bordo di quell’aereo, ma poi per ragioni organizzative non lo ha fatto”. Il gruppo di italiani, dunque, aveva rinunciato a partire all’ultimo momento.
Gli incidenti a piccoli aerei di questo tipo non sono rari in Nepal, ora in piena stagione turistica. Non si tratta, infatti, del primo caso nell’Himalaya nepalese, noto anche per la pista di atterraggio lunga soltanto 460 metri. Nell’autunno del 2008 in uno schianto del tutto simile erano morte 19 persone
-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-
Kathmandu, cade e brucia un aereo. Fra i 19 morti vi sono inglesi e cinesi, nessun italiano
Kathmandu (AsiaNews) – Un aereo diretto sul monte Everest si è schiantato stamane alle 6.15 nella capitale nepalese, uccidendo le 19 persone che erano a bordo. Fra i morti vi sono britannici, cinesi e nepalesi, ma nessun italiano.
L’aereo, di proprietà della Sita Air, è caduto pochi minuti dopo il decollo dal Tribhuvan International Airport di Kathmandu. Secondo le ricostruzioni, il pilota ha cercato di atterrare vicino al fiume Manahara, ma ha preso fuoco e si è schiantato.
Fonti locali affermano che fra i morti vi sono sette britannici, cinque cinesi e sette nepalesi, di cui tre dell’equipaggio. In precedenza si era sparsa la voce che sull’aereo vi erano anche dei turisti italiani. Ma il ministero degli esteri in Italia ha smentito la notizia: alcuni turisti italiani avrebbero dovuto essere sull’aereo, ma non vi sono saliti a causa di alcuni ritardi.
L’aereo veniva usato per portare i turisti fino alla base di Lukla, da dove partono le scalate sul monte Everest. Non sono ancora chiare le cause dell’incidente, mentre è confermato che il tempo atmosferico era buono.
Nella regione montagnosa del Nepal avvengono spesso incidenti aerei. Nel maggio scorso 15 persone sono state uccise nella caduta di un aereo che cercava di atterrare. Lo scorso anno a settembre, 19 persone sono morte per la caduta di un aereo che li portava in volo turistico sul monte Everest, per una veduta dall’alto.
-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-
Aereo precipita in Nepal: 19 morti
Il velivolo si è incendiato causando la morte di sette britannici, cinque cinesi e sette nepalesi. Esclusa la presenza di italiani a bordo
Un aereo diretto sul Monte Everest si è schiantato questa mattina nei pressi di Kathmandu, capitale del Nepal. Il velivolo Dornier della compagnia Sita Air è partito alle 6:40 locali ma, subito dopo il decollo dal Tribhuvan International Airport di Kathmandu, ha avuto problemi tecnici che hanno costretto il pilota a tentare un atterraggio di emergenza sulle rive del fiume Manohara. Purtroppo, nell’impatto con il suolo, il velivolo si è incendiato causando la morte di sette britannici, cinque cinesi e sette nepalesi, fra cui tre membri dell’equipaggio. Le persone a bordo dell’aereo erano 19 e sono morte tutte.
Tutte le 19 persone a bordo sono morte nell’incidente avvenuto a meno di un chilometro dall’aeroporto. A quanto sembra, il pilota ha cercato un punto di atterraggio di emergenza sulle rive del fiume per cercare di ridurre il rischio di vittime, ma sfortunatamente l’aereo si è incendiato.
Inizialmente si pensava che a bordo dell’aereo vi fossero anche dei turisti italiani. Ma il ministero degli esteri in Italia ha smentito la notizia in quanto alcuni turisti italiani avrebbero dovuto essere sull’aereo ma, a causa di alcuni ritardi, non hanno potuto salirvi.
Il velivolo veniva usato per trasportare i turisti fino alla base di Lukla, da dove partono poi le scalate sul monte Everest. Le cause dell’incidente ancora non sembrano essere noto. Quel che è certo è che le condizioni atmosferiche erano buone e quindi non ci dovrebbe essere alcuna correlazione dell’incidente con le condizioni meteo. Nella regione montagnosa del Nepal spesso, purtroppo, hanno luogo incidenti aerei. Nello scorso mese di maggio 15 persone sono state uccise nella caduta di un aereo che cercava di atterrare. Nel settembre dello scorso anno, invece, sono 19 persone morte per la caduta di un aereo che avrebbe dovuto compiere una sorta di giro panoramico sul Monte Everest
-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-
L’aereo:
Dornier Do 228
Nel 1983 Hindustan Aeronautics ha acquisito una licenza di produzione e costruisce il modello 228 per il mercato asiatico. Approssimativamente 270 Dornier 228 sono stati costruiti ad Oberpfaffenhofen (Germania) e Kanpur (India). Fino all’Agosto 2006, sono entrati in servizio 127 Dornier Do 228 (tutte le varianti). RUAG comincerà a costruire un Dornier 228 New Generation nello stesso stabilimento tedesco usando parti strutturali fornite da HAL. Sarà di base lo stesso aereo con tecnologia aggiornata, tra cui eliche a cinque pale e raggio operativo più ampio.
Sviluppo Il successo commerciale ottenuto dai precedenti modelli da trasporto leggero, il
Do 28 seguito dal suo sviluppo
Do 128 Skyservant, permise alla Dornier di fare degli investimenti nella ricerca finalizzati a realizzare tecnologie per aumentare l’efficienza dell’
ala. Lo sviluppo del programma, designato Tragflügel Neue Technologie (TNT) (ala a nuova tecnologia), permise di progettare una nuova ala che permetteva di poter diminuire sensibilmente la distanza che occorreva all’aeromobile per effettuare le manovre di
decollo ed
atterraggio.
Impiego operativo
Civile
Militare
Le caratteristiche complessive del Do 228, anche in funzione delle capacità STOL del modello, ne hanno determinato il successo commerciale anche nel settore difesa, nei ruoli di aereo da trasporto militare leggero, aereo da collegamento, nelle missioni di ricerca e salvataggio e, equipaggiato con l’apposita attrezzatura di ricerca, come aereo da pattugliamento marittimo.
Versioni
Civili
- Do 228-100
- versione base; lunghezza complessiva di 15,04 m per una capacità di 15 passeggeri.
- Do 228-101
- Do 228-200
- Do 228-201
- Do 228-201(K)
- Do 228-202
- Do 228-202(K)
- Do 228-203F
- Do 228-212
- Do 228 NG
Su licenza
L’azienda aeronautica indiana Hindustan Aeronautics Limited di Bangalore ha ottenuto la licenza per la produzione per il mercato asiatico di quattro diverse versioni.
La prima, destinata al trasporto regionale di linea, viene commercializzata con la designazione HAL 228-201, affiancata da una similare versione militare destinata al trasporto di truppe e materiali caratterizzata da un allestimento più spartano. Una terza versione, destinata al pattugliamento marittimo, è equipaggiata, tra l’altro, con un radar Marec 2 installato in un radome ventrale, un sistema di navigazione Litton Omega ed uno scanner IR/UV per l’acquisizione di dati ambientali. L’ultima è finalizzata all’acquisizione e interdizione di obiettivi navali e dotata di armamento antinave convenzionale.
Una collaborazione con l’israeliana Israel Aircraft Industries (IAI) sta sviluppando una nuova versione atta ad ottimizzare il rapporto costo-efficacia.
Militari
Utilizzatori
Civili
(lista parziale) dati ricavati dalla visione delle livree riprese nelle gallerie fotografiche.
- Australia
- Cile
- Guadalupa
- Germania
- Grecia
- Irlanda
- Nigeria
- Nuova Caledonia
- Nuova Zelanda
- Regno Unito
- Taiwan
Militari
- Angola
- Força Aérea Popular de Angola y Defesa Aérea y Antiaérea
- Birmania
- Bhutan
- opera con un esemplare nel ruolo di aereo da trasporto.
- Capo Verde
- Germania
- India
- Iran
- Italia
- Malawi
- Mauritius
- Niger
- Nigeria
- Oman
- Al Quwwat al-Jawwiya al-Sultanya al-Omanya
- Paesi Bassi
- Thailandia
Governativi
- Finlandia
- opera con due esemplari.
- Oman
Fonti:
www.julienews.it & www.asianews.it & http://attualissimo.it& http://it.wikipedia.org