nuova generazione

24 Aprile 2016

Guai per l’aereo di nuova generazione…

7872
Roma, 23 apr. (askanews) – Le autorità statunitensi hanno chiesto alla Boeing di effettuare delle riparazioni “urgenti” su uno dei due motori che alimentano il modello 787, l’aereo di nuova generazione, che rischia di spegnersi in fase di crociera.

La richiesta fa seguito a un incidente avvenuto in volo lo scorso 29 gennaio su un 787 della Japan Airlines, che effettuava la tratta Vancouver-Tokyo.
Lo ha spiegato l’agenzia dell’aviazione americana (Faa) sul suo sito internet.

Fonte:www.askanews.it/


19 Maggio 2015

di Gianluca Casponi

Una nuova tecnologia in grado di migliorare l’efficienza delle ali degli aerei, permettendo anche di risparmiare milioni in termini di carburante. La stanno testando i ricercatori della Nasa, in collaborazione con l’Air Force Research Laboratory e l’azienda FlexSys Inc utilizzando un Gulfstream III, un piccolo aereo sul quale sono stati installati flap di nuova generazione.

L’idea si basa sulla sostituzione di alcune delle parti mobili delle ali con altre in grado di migliorare, tra le altre cose, anche la silenziosità degli aerei in fase di decollo e atterraggio. Nel dettaglio, la novità riguarda proprio i flap, elementi delle ali che durante queste fasi vengono estese per cambiare il profilo dell’ala per adattarsi alle necessità del volo. Il design delle ali “a riposo” è infatti perfetto per il volo livellato e ad alta quota ma in parte inadatto quando l’aereo deve alzarsi o prepararsi a tornare verso terra. In questi momenti è necessaria una maggiore portanza delle ali. Questa è la capacità di generare una spinta verso l’alto sfruttando lo scorrimento dell’aria sulle ali e viene potenziata proprio dall’attivazione dei flap.

I modelli attualmente installati si basano sull’estensione di superfici che però costituiscono un corpo separato rispetto all’ala, specialmente in fase di atterraggio, quando la loro inclinazione può superare i 30 gradi e creando il “gap” tra ala e flap. Si tratta di un sistema in parte inefficiente, che crea turbolenze ed effetti aerodinamici indesiderati che, sommati, rendono peggiore il rendimento dell’ala. Le superfici sperimentate dalla Nasa promettono di correggere questi difetti, costituendo un corpo unico con il resto dell’aereo. Pur modificando la propria forma e la propria angolazione, infatti, non se ne separano, ottimizzando il flusso dell’aria che scorre sulle ali.

Il sistema, che è stato battezzato Acte (Adaptive compliant trailing edge), ha dimostrato di poter essere sfruttato per raggiungere inclinazioni variabili tra -2 e +30 gradi. “Siamo entusiasti dei risultati ottenuti durante i test”, ha commentato Pete Flick, uno dei responsabili della sperimentazione presso la Wright-Patterson Air Force base in Ohio, “durante i quali non abbiamo riscontrato nessun problema tecnico di rilievo. Siamo arrivati alla finalizzazione di 17 anni di evoluzione di questa tecnologia che adesso crediamo pronta a essere introdotta nell’industria aeronautica”.

Secondo quanto si legge sul sito della FlexSys, le nuove superfici potrebbero sostituire quelle attualmente montate su aerei già in servizio, oppure essere installate su velivoli di nuova produzione. Secondo stime della stessa Nasa, se i nuovi flap fossero presenti sull’intera flotta degli aerei che quotidianamente volano negli Stati Uniti, ogni anno potrebbero essere risparmiati circa 800 milioni di litri di carburante.

Riferimenti: Nasa

Credits immagine: Nasa

Fonte: www.galileonet.it/



La commessa ha un valore complessivo di 275 milioni di euro: undici elicotteri specializzati e attrezzati, oltre ai servizi di addestramento e manutenzione.

AgustaWestland fornirà i nuovi elicotteri da soccorso per la società Bristow Group Inc., l’assegnataria del contratto da parte del Dipartimento dei Trasporti britannico. La commessa, del valore di pertinenza di AgustaWestland di circa 275 milioni di euro, prevede la fornitura, da parte della società elicotteristica di Finmeccanica, di undici elicotteri AW189 allestiti in versione SAR (Search and Rescue, ricerca e soccorso) unitamente a servizi di addestramento e manutenzione. Le attività saranno avviate progressivamente tra il 2015 e il 2017 e avranno una durata complessiva decennale.
L’ AW189 è un elicottero biturbina di nuova generazione della classe 8 tonnellate progettato per soddisfare i più recenti e futuri requisiti per compiti SAR e offshore nelle condizioni operative più difficili. Si tratta del modello di più recente sviluppo tra gli elicotteri AgustaWestland dedicati a missioni SAR e beneficia della lunga esperienza della società nel campo della ricerca e soccorso, sia nel Regno Unito che sul mercato mondiale. Contratti per oltre settanta AW189 sono stati fino ad oggi siglati da clienti in tutto il mondo. La società Bristow Group Inc. è un importante cliente per AgustaWestland con ordini già effettuati per i modelli AW139 e AW189

Fonte:http://www3.varesenews.it


29 Gennaio 2013

Sono made in Irpinia i motori aerei del futuro. Si tratta della famiglia di propulsori di nuova generazione Trent 1000, i cui componenti essenziali (rotori, statori e turbine) sono realizzati nello stabilimento di Morra de Sanctis dalla Ema (Europea Microfusioni Aerospaziali), controllata al 100 per cento dal gruppo inglese Rolls Royce.
Il Denaro è in grado di anticipare i contenuti del progetto, che sarà presentato domani a Roma dall’amministratore delegato Otello Natale assieme al collega di Invitalia Domenico Arcuri, alla presenza del sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti. L’investimento complessivo è pari a 36,5 milioni di euro, destinato in prevalenza all’ampliamento del sito produttivo irpino. Previste assunzioni per 150-200 unità altamente specializzate. L’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa guidata da Arcuri concederà aiuti statali per 10,5 milioni di euro (di cui un milione per il progetto di ricerca e sviluppo) in quello che si configura come il primo contratto di sviluppo per il Mezzogiorno, che ha sostituito i vecchi contratti di programma e di localizzazione. Ema – che ha attualmente 450 dipendenti ed è leader mondiale nella produzione di componenti in superleghe ad altissima precisione per motori aeronautici (civili e militari) – ha già completato il 30-40 per cento dell’intero investimento e prevede di completarlo quanto prima come stabilito dalla capogruppo. La Regione Campania, intanto, ha già dato il suo via libera all’operazione.

Fonte:http://denaro.it


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