Olbia

22 Ottobre 2016

I dati di Assaeroporti segnalano un calo del 22% dei passeggeri rispetto allo stesso mese del 2015, mentre il Costa Smeralda sale del 18.6%. In leggero regresso Cagliari Elmas

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CAGLIARI. Olbia in forte aumento, Alghero in grande regresso, Cagliari così così. È la fotografia degli aeroporti della Sardegna scattata da Assaeroporti nel suo consueto report mensile.

Anche settembre è stato un mese da dimenticare per l’aeroporto di Alghero: continua, rispetto a un anno fa, il crollo di passeggeri (149.364 pari al -22%), di movimenti (1.201 pari al -10,5%) e di traffico merci (1,3 tonnellate pari al -18,7%).
Segni meno ma con un calo più contenuto anche a Cagliari che registra, rispetto a settembre 2015, un -0,3% di passeggeri (413.559). Anche nello scalo di Elmas decrescono i cargo (251 tonnellate pari al -5,3%) mentre aumenta il numero dei movimenti (3.553 pari al +7,1%).

La situazione migliora all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia: aumentano i movimenti (4.369) del 21,3% e i passeggeri (371.676) del 18,6%. Unico dato negativo riguarda il traffico merci: 22,7 tonnellate trasportate, il -30,2% rispetto al settembre di un anno fa.
Assaeroporti dà conto anche del dato progressivo da gennaio 2016 a settembre 2016. In nove mesi ad Alghero sono transitati 1,109 milioni di passeggeri (-19,7%), i movimenti sono stati 8.749 (-15,5%) e i cargo hanno trasportato 7,7 tonnellate (-19,5%). Il dato progressivo rispetta la tendenza di quello mensile anche per quanto riguarda l’aeroporto di Elmas: 2,9 milioni di passeggeri (-0,7%), 25.607 movimenti (+1,8%) e 2,2 tonnellate di merci trasportate (-0,6%). Buona la prestazione del Costa Smeralda: 2,2 milioni di passeggeri (+13,9%), 29.026 movimenti (+12,9%) ma crollo nel traffico merci (147,9 tonnellate pari al -33%).

 

Fonte: lanuovasardegna.gelocal.it/


22 Ottobre 2016

Nessuna richiesta all’ente che assegna le rotte, né esistono contatti con la Geasar. Solo una vecchia pagina rimasta on line con i voli trasferiti per i lavori ad Alghero.

OLBIA. Ad Alghero erano caduti in depressione. A Olbia si erano esaltati. “Ryanair ci abbandona per Olbia” avevano postato e twittato sui social i primi. “Finalmente avremo i voli anche di Ryanair” avevano commentato i secondi.

di Guido Piga

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Delusioni e illusioni alimentate da una notizia, riportata da un sito di Cagliari, secondo cui la compagnia low cost irlandese, dopo aver abbandonato l’aeroporto di Alghero, stava aprendo 9 nuove rotte in quello di Olbia: quelle per Bratislava, Dublino, Dusseldorf, Eindhoven, Francoforte, Londra (Stansted), Barcellona (Girona), Madrid e Stoccolma. Un’indiscrezione che si aggiungeva alle parole sibilline pronunciate alcuni giorni fa del capo del marketing irlandese, John Alborante: «Puntiamo su Olbia»

Ma gli incubi degli uni, gli algheresi, e i sogni degli altri, gli olbiesi, atterrano prima ancora di decollare: Ryanair non sbarcherà a Olbia. «Non abbiamo ricevuto nessuna richiesta di Ryanair per aprire nuove rotte» dicono da Geasar, la società di gestione dell’aeroporto “Costa Smeralda”. Soprattutto, nessuna domanda della compagnia aerea irlandese, per Olbia, è arrivata ad Assoclearance, l’organismo che assegna le rotte aeree in Italia. «Niente» è stata la risposta della società, interpellata anche dai sindacati.
Dunque Ryanair, né per l’inverno né per l’estate 2017, porterà i suoi aerei a Olbia, secondo aeroporto della Sardegna, destinato a superare quest’anno i 2 milioni e mezzo di passeggeri.
Ma allora, come spiegare i rumors? Come giudicare le parole dell’alto dirigente di Ryanair? Alla prima domanda è facile rispondere. Quei nuovi 9 voli ipotizzati per Olbia in realtà sono vecchi : sono quelli che Ryanair, esattamente un anno fa, fece al “Costa Smeralda”, ma solo perché l’aeroporto di Alghero era rimasto chiuso, per lavori alla pista, dal 27 ottobre al 6 novembre 2015.

 

Ryanair, per non perdere clienti, decise di rivolgersi a Olbia: i voli per Bratislava, Dublino, Dusseldorf, Eindhoven, Francoforte, Londra, Barcellona, Madrid e Stoccolma sono rimasti all’interno della app della compagnia aerea.

 

Entrandoci, la voce “Olbia” come aeroporto di partenza è ancora presente, ma se uno fa click su quelle destinazioni non ottiene alcun risultato. Semplicemente perché i voli non ci sono. Insomma, se Ryanair avesse aggiornato il suo server non sarebbe nato il giallo che ha diviso il nord Sardegna

Solo unadimenticanza, niente di più. Più difficile interpretare l’annuncio del manager Alborante, quel suo “puntiamo su Olbia”. È un vero obbiettivo? Sarà illustrato nei prossimi mesi? Storicamente, Ryanair non ha mai avuto rapporti con Olbia, salvo in un caso: ci fu un volo per Birmingham nell’estate 2008, un’esperienza non confermata l’anno successivo.

 

L’uscita del dirigente di Dublino, per i più smaliziati, è sembrata una tattica a metà strada tra marketing e politica, un modo per mettere pressione ad Alghero. Come dire: se non ci volete, noi ce ne andiamo a Olbia.

Fonte:lanuovasardegna.gelocal.it/


16 Maggio 2016

Due velivoli messi ko per errore dagli operai all’aeroporto di Napoli. Gravi disagi sulle linee per Roma e Bologna

OLBIA. Tutto sembra che congiuri contro Meridiana. Nel periodo peggiore dei suoi 50 anni e più di vita – con l’Aga Khan sempre più disinteressato dopo anni e anni di perdite milionarie, con il nuovo socio Qatar Airways ancora alla finestra, con centinaia di dipendenti che rischiano di non aver più un lavoro – tra ieri e oggi è successo qualcosa che raramente capita a una compagnia aerea: due aerei sono stati messi ko all’aeroporto di Napoli da un pullman e un camioncino, un altro ha avuto dei guai a Olbia.

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Peggio di così, per Meridiana, non poteva andare. Peggio ancora è andata però ai passeggeri sardi: con una flotta di pochi aerei, otto voli ieri sono decollati, alcuni anche di sei ore.

Le rotte colpite dai disagi sono state quelle tra Olbia e Roma, Napoli, Bologna.
I due giorni neri sono cominciati giovedì.

All’aeroporto di Napoli, in due distinti momenti, gli addetti dello scalo hanno mandato fuori servizio due aerei della compagnia di Olbia, un Md 80 e un Boeing 737.

Come? Un pullman per il trasporto dei passeggeri ha colpito un’ala, danneggiandola.

Un camioncino, usato per il trasporto dei bagagli, ha colpito in manovra un altro aereo, anche in questo caso creando un guasto.

Il tutto a poche ore di distanza. I tecnici di Meridiana hanno avviato le riparazioni, ma non in tempo per rimetterli in volo ieri. Giornata in cui è accaduto un altro fatto: un terzo aereo, un Boeing 737, ha avuto delle noie a Olbia.

Una serie sfortunatissima di eventi – alcuni passeggeri hanno fatto notare che si trattava di un venerdì 13, altri hanno pensato che ci potesse essere stato un complotto ai danni della compagnia – che ha creato forti disagi a chi doveva partire da Olbia, o arrivarci.

Il primo volo in ritardo è stato l’Olbia-Roma del pomeriggio: invece che alle 13, è partito alle 19,15; il Roma-Olbia alle 20.55 anziché alle 14.35.

Poi è stata la volta dell’Olbia-Bologna, partito alle 18.35 invece che alle 16,25; il Bologna-Olbia alle 20.10 anziché alle 18.10. E poi ancora: il Napoli-Olbia è partito alle 22 anziché alle 20; l’Olbia-Napoli alle 23.35 invece che che alle 18.10.

Infine, l’ultimo volo per Roma della sera: partito da Olbia alle 21,55 invece che alle 19,55; tornato da Roma Olbia alle 23,35 invece che alle 21,30.
Disagi di cui la compagnia aerea – stavolta incolpevole – si è scusata con tutti i passeggeri.

Oggi i voli dovrebbero essere regolari.

Fonte:lanuovasardegna.gelocal.it/



L’aereo Alitalia, partito da Cagliari e diretto a Roma, ha dovuto effettuare un atterraggio d’emergenza nello scalo di Olbia per una filatura nel vetro.

La ricostruzione di quanto accaduto nel volo Alitalia Az7585, tra Cagliari e Roma, è stata fatta da Mauro Pili alla Camera: “L’atterraggio di emergenza ad Olbia è l’ennesimo fatto di una gravità inaudita per la Sardegna. Sull’aereo, atterrato a Olbia, si sono vissuti momenti di grande panico tra i passeggeri. Lo stesso comandante ha parlato di atterraggio di emergenza per un fatto gravissimo, dichiarando la “crepatura di un vetro dell’aereo”. Il deputato ha aggiunto: “Sono alibito e allarmato da questo ennesimo grave incidente che ha mobilitato nella pista di Olbia vigili del fuoco e ambulanze. Siamo dinanzi ad un servizio ad un passo dal terzo mondo con aerei vecchi di più di 20 anni, compresi i Dc 9 rimessi in servizio. Tutto ciò è intollerabile per questo motivo l’Enac deve aprire subito un’inchiesta sull’accaduto. Il governo riferisca immediatamente in aula sul degrado della continuità territoriale”.

Fonte:www.unionesarda.it


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