Paracadutisti

7 Novembre 2015

E così oggi pomeriggio attorno alle 15,25 Ostilio,  suo figlio Antonio ed io siamo decollati a bordo dell’I-MISSReims/Cessna FR172J (c/n FR172Jj0415) per un caffè in quel di Ferrara.Ferrr007

La visibilità all’andata non era il massimo ma abituati ormai alle foschie padane siamo riusciti a raggiungere l’Aeroporto senza problemi.SAM_5048

Dopo l’atterraggio ci siamo recati presso il bar dell’Aeroporto per gustarci un caffè. Ci siamo intrattenuti poi lcuni minuti ad osservare l’I-CANO , il Cessna TU206G “Turbo Stationair” (C/N U206-06003) lanciare alcuni paracadutisti .

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Ostilio io ed Antonio

Ferrr005 Ferrr004SAM_5062Pochi istanti ancora per veder atterrare un Cirrus SR-22 e poi via verso casa.SAM_5064

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il Sole sceso ormai dietro al Monte Cusna

Il riflesso negli occhi, la foschia tinta d’ambra dal sole che andava via via scendendo dietro l’Appennino ci ha creato qualche piccola difficoltà ma nulla di particolare.

Alle 17,00 precise il monomotore giallo e verde tocca la pista dell’Aeroporto di Modena.SAM_5078

Un’altra bella giornata è volata …

E domani cosa accadrà

 

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P.G.


21 Settembre 2015

Iniziata con un temporale alle 8,00 del mattino e finita con un tramonto rosa da cartolina, questa domenica tra aerei elicotteri auto e parà è iniziata all’Autodromo di Modena dove si teneva il Dag Dal Gas Open Auto, una giornata di giri liberi per appassionati di auto con una serie di iniziative parallele che si snodavano durante l’arco della giornata.

Abbiamo potuto ammirare, tra le altre, la stupenda Alfa Romeo 4C, costruita a Modena, di una scuderia di preparatori provenienti da Bologna.

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SAM_4732Alcune “super Giapponesi” che si sono date battaglia in pista ed una serie di Volkswagen super customizzate parcheggiate nell’area mostre allestita al’interno del paddok.

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Dopo di ché ci siamo spostati all’Aeroporto di Marzaglia, giusto al di là della rete, dove alle 11,25 è atterrato un Bell 429 Global Ranger OK-BHX ( c\n 57105  ) [ex C-GTNQ e G-RIDB ] il quale ha caricato un noto personaggio del’alta finanza modenese ed è ripartito verso Gubbio (Pg).

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Nel pomeriggio proveniente da Brno (Repubblica Ceca) una vecchia conoscenza, si tratta del Piper Pa-46-500TP Malibù Meridian I-ECPM (c\n 4679108), il quale dopo aver scaricato il proprietario ed altri due passeggeri è rientrato all’Aeroporto di  Carpi.

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Infine attorno alle 18 proveniente dall’Avio Superficie di Molinella (Bo) è atterrato un bellissimo Piper Pa-32RT-300T Turbo Lance II T7-WSM (c\n 32…) il quale a motore acceso ha caricato 3 paracadutisti per un lancio sul Festival de l’Unità di Pontealto (Mo)

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E così è terminata questa giornata iniziata con un temporale e finita con un tramonto rosa da cartolina…

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P.G.


30 Agosto 2015

L’AEROCLUB DOMANI RIPRENDERÀ REGOLARMENTE LA SUA ATTIVITÀ

 

Da una prima ricostruzione sembrerebbe che il velivolo, un Aerotech Slovakia Technoavia SMG-92 Turbo Finist, HA-YDJ  (C/N02-001) fabbricato nel 2004, abbia avuto un cedimento del motore in fase di decollo. L’aereo appensa staccatosi da terra è subito ricaduto sbalzando i paracadutisti fuori dal velivolo. Poi ha proseguito la sua corsa abbattendo la recinzione dell’Aeroclub

 

29 agosto 2015

Un aereo privato è precipitato in fase di decollo sulla pista dell’Aeroporto Francesco Cappa di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria: 11 feriti, di cui tre in gravi condizioni ma nessuno sarebbe in pericolo di vita.

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A bordo del velivolo il pilota e 10 paracadutisti. “Si era appena sollevato e ha abbattuto la recinzione. E’ mancato il motore mentre l’aereo era in fase di decollo. Si era appena staccato da terra quando è ricaduto subito. I paracadutisti sono stati sbalzati fuori. Poi l’aereo ha urtato la recinzione e alcuni alberi“, questa la ricostruzione dell’incidente fatta dal Sindaco di Casale Monferrato, Concetta Palazzetti.

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Gli undici feriti hanno subito fratture e traumi, tre di loro, tra cui il pilota, sono più gravi, ma non in pericolo di vita – ha assicurato sempre il sindaco – e sono stati trasportati al Cto di Torino.

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Gli altri, in codice giallo, sono stati portati nei vari ospedali di zona. I paracadutisti, dilettanti, sono quasi tutti di Torino, soltanto uno è della provincia di Alessandria.

‘L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta sull’incidente inviando sul posto un suo investigatore.

Il Sindaco di Casale, ha anche assicurato che l’Aeroporto gestito da un Aero Club: “E’ un Aeroporto privato ma molto conosciuto e sicuro, ha tutte le carte in regola, anche i carabinieri non hanno rilevato irregolarità. Infatti le attività sono state  sospese solo per oggi, domani riprenderanno normalmente

 

Fonte: www.rainews.it/

 


14 Marzo 2015

Una suggestiva fotografia scattata pochi istanti prima di un lancio dal Cessna U206B Super Skywagon I-CJAO (C\N U2060782) di un gruppo di Paracadutisti dell’Esercito Italiano durante una campagna addestrativa sull’Aeroporto Ferdinando Bonazzi di Reggio Emilia.

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P.G.


1 Marzo 2014

Blindati nelle strade, soldati con divise non identificabili negli scali. Ma Kiev accusa Mosca: “Sono sbarcati in 2.000”. E oggi sarà chiuso lo spazio aereo.

 DIARIO DALL’UCRAINA

Il seguente articolo è multimediale: le parti in blu fanno riferimento a video e foto esclusivi.

Simferopoli (Crimea) – L’aeroporto della capitale della Crimea è presidiato da soldati filo russi in tenuta da combattimento.

Tutti portano elmetto, mimetica verde, fucile d’assalto e mefisto per non farsi riconoscere. (guarda il video)
Proviamo a chiedere chi sono, ma tirano dritto guardandosi attorno con il dito sul grilletto. Non spiccicano una parola e dallo sguardo si capisce che hanno ricevuto ordine di non aprire bocca. Dall’alba di ieri reparti militari hanno preso il controllo di due aeroporti strategici. Marines della flotta del Mar Nero stanno circondando la guardia costiera ucraina a Sebastopoli «per prevenire che le armi a disposizione della base siano sequestrate da estremisti». I militari di frontiera a Balaclava sono pure sotto tiro di truppe russe. I Berkut, i corpi speciali di polizia usati contro i manifestanti di Maidan, cui Mosca ha concesso ieri il passaporto russo, bloccano l’istmo che collega la penisola della Crimea al resto dell’Ucraina. Secondo il governo di Kiev «all’aeroporto militare di Gvardiiski sono atterrati 13 aerei militari russi, con duemila paracadutisti». Pavel Sheprov della milizia filo russa di Simferopoli smentisce e dichiara a il Giornale: «Abbiamo forze sufficienti sul terreno. Non c’è bisogno di truppe russe russe di rinforzo».

I militari all’aeroporto di Simferopoli non sono miliziani fai da te, ma uomini addestrati e ben equipaggiati con mitragliatrici pesanti. La polizia sembra che collabori. I volontari di «samoobarona», la milizia civile filo russa, crea un cordone attorno ai soldati. Una signora con il trolley accelera per prendere il volo e i taxi rallentano, ma non vengono fermati o controllati. Il blitz sull’aeroporto è scattato dopo l’annuncio del nuovo presidente rivoluzionario dell’Ucraina, Turchynov di essere pronto a volare su Simferopoli in mano ai filo russi. I soldati in assetto da combattimento non hanno mostrine, bandiere, gradi o segni di riconoscimento. Non si capisce se sono i fanti di marina dell’810° reggimento anfibio di stanza a Sebastopoli, base della flotta russa del Mar Nero. Oppure soldati ucraini in Crimea, che hanno voltato le spalle al governo rivoluzionario di Kiev.

Cinquanta chilometri più a sud pure l’aeroporto militare di Bilbek è presidiato. (guarda il video) In mezzo alla strada, davanti al cancello d’ingresso della base, è messo di traverso un grosso camion militare. Soldati in assetto da combattimento con le stesse uniformi senza mostrine viste a Simferopoli tengono la posizione. Arriva un ufficiale per impartire ordini con un colbacco nero, che assomiglia molto al tipico copricapo dei graduati della flotta russa. A Bilbek è stato segnalato l’arrivo di una decina di elicotteri di Mosca compresi quelli d’attacco, Hind Mi 24. Dentro la base, però, sventola ancora la bandiera ucraina.
A cento metri dal camion messo di traverso la milizia civile filo russa ferma tutti ad un posto di blocco con cavalli di frisia. Maxim è un ragazzetto di 20 anni con il poncho mimetico e l’elmetto in testa, che non dorme da giorni. «Ci hanno mobilitato da Sebastopoli. Non posso dirvi nulla sui soldati – spiega con gli occhi verdi che brillano – Ma sto facendo il mio dovere per evitare che in Crimea ci sia un’altra Maidan». Il riferimento è alla piazza di Kiev dove è scattata la rivolta anti russa. Sulla strada del ritorno troviamo una colonna in sosta di camion della flotta russa diretta verso la capitale. Quando un ufficiale si accorge che stiamo filmando cerca di prendere la telecamera. Poi ci lascia andare. (guarda il video)

A Simferopoli il nuovo capo del governo locale, Volodimir Konstantinov, è stato nominato da un parlamento occupato da commando filo russi. Secondo lui il presidente deposto, Yanukovich, è ancora «il capo dello Stato in carica». Kiev ha destituito il comandante delle forze armate, l’ammiraglio Yuriy Ilyin, ma il quartier generale della Marina ucraina, che potrebbe guidare la controrivoluzione è a Sebastopoli. Non a caso negli ultimi giorni dei caccia hanno sorvolato la città e si segnalano movimenti di blindati dalle basi della flotta russa. Dopo il dispiegamento di forze militari nei punti strategici, la Crimea non sembra più parte dell’Ucraina. E oggi lo spazio aereo sarà chiuso. Ma nessuno sa chi l’abbia ordinato.

Fonte:www.gliocchidellaguerra.it

Fonte:www.ilgiornale.it


21 Febbraio 2013

(AGI) – Roma, 20 feb. – L’Esercito Italiano sara’ presente della 7a edizione del “Big Blu – Salone della Nautica e del Mare” in programma da oggi al 24 febbraio 2013 nel polo espositivo della Nuova Fiera di Roma.

 L’Esercito e’ la componente terrestre d’eccellenza nell’ambito delle Forze Armate ma vanta nella sua organizzazione anche dei reparti che operano in ambiente aereo o marino.

A rappresentare la Forza Armata al Big Blu sara’ il 185mo reggimento paracadutisti ricognizione e acquisizione obiettivi “Folgore”, un’unita’ altamente specializzata appartenente alle Forze per le Operazioni Speciali dell’Esercito Italiano.

 In uno spazio completamente dedicato alle attivita’ in ambiente acquatico, i visitatori potranno salire a bordo del battello pneumatico FC 470 che, grazie alla versatilita’ di impiego e trasporto (puo’ essere aviolanciato o rilasciato da elicottero a pochi metri dalla superficie dell’acqua), e’ utilizzato da tutte le unita’ anfibie e Forze Speciali della NATO.
 

In piu’, sara’ esposto il RHIB ZH935, il primo esemplare della linea Mach II (scafo ad alte prestazioni), progettato dalla Zodiac Milpro e da personale del 185mo reggimento per le specifiche esigenze dell’unita’, capace di navigare con stato del mare 5 (onde fino a 4 metri) ad una velocita’ di 20 nodi per consentire di raggiungere un obiettivo distante sino a 100 miglia dal punto di partenza.

Fonte:www.agi.it


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