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9 Agosto 2016

Speciale per due motivi, in primis il roll out del nuovo nato in casa Grazioli, un magnifico North American F-86D ( “K” in Italia, conosciuto col nomignolo di Kappone) ma di questo parleremo dopo.

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Blue Sky Models 346 Logo

Infatti gran parte della giornata è stata dedicata alla prima di uno spettacolare progetto firmato   Angelo Minci, costruttore e fondatore di Blueskymodel ( www.blueskymodels.it/ ),il quale insieme alla signora Patrizia, moglie e compagna d’avventura, ha dato vita ad un meraviglioso Alenia Aermacchi M346 “Master” .

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Quello reale ripreso in volo… Foto AleniaAermacchi

 

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Un progetto portato avanti con forza e sacrifici per ben 6 anni e che oggi,  8 Agosto 2016, sulla pista dell’Aeroporto di Modena ha finalmente staccato le ruote da terra librandosi in volo come un sogno, come un desiderio esaudito…

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Dopo l’atterraggio incorniciato dagli applausi dei presenti qualche lacrima, peraltro più che giustificata ha, sciolto la tensione accumulata nel tempo….

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E veniamo al nostro amico Vando che, insieme a Stefano, suo figlio, hanno portato in volo l’F-86D\K .

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Nessun intoppo un volo liscio e pulito ed un atterraggio quasi perfetto, si sa a volte l’emozione gioca qualche scherzetto, ed infatti in fase d’atterraggio il “Kappone” ha finito la sua corsa sull’erba senza riportare danno alcuno.

 

 

Poi è stato il momento degli amici di Parma con BAe Hawk ed MB339 di tanti altri amici intervenuti in questa giornata veramente speciale….

 

 

 

P.G.


23 Novembre 2015

Il progetto di un bambino di otto anni potrebbe, un giorno, salvare molte vite e permettere il ritrovamento di aerei caduti in mare.

Stava guardando una tramissione in tv su degli aerei dispersi, quando gli è venuta una grande idea…

È la storia di Beniamin Jensen, bambino di 8 anni dello Utah. Figlio di due veterani ha sempre avuto la passione degli aerei. Il ragazzino ha progettano un piano di sicurezza e di recupero per aerei colpiti da incidenti e finiti in mare.

Nel disegno si vede un aereo appoggiato sul fondale marino, dalla superficie affiorano dei palloni giganti e galleggianti che in caso di ammaraggio dovrebbero gonfiarsi e segnalare, attraverso un trasmettitore, la posizione del velivolo.

Il disegno è stata spedito al Ceo della Delta airlines, Richard Anderson.

La risposta è arrivata da John E. Laughter, vice presidente senior alla sicurezza, protezione e conformità della compagnia aerea. “Potremmo installare un sistema con palloni arancioni al neon che si gonfierebbero in caso di ammaraggio“.

La risposta è arrivata nel giro di qualche settimana accompaganta da qualche gadget dell’azienda.

FONTE:www.ilgiornale.it/


15 Novembre 2015

Una ‘fly-bag’, cioè una ‘borsa-involucro‘ con cui avvolgere la stiva o la cabina di un aereo per mitigare l’effetto di una bomba nascosta dentro i bagagli: a sviluppare quello che è il primo contenitore anti-bomba tessile, capace di proteggere velivoli e passeggeri da esplosioni, è un’azienda italiana con sede a Genova.

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Questa ‘fly-bag‘ ha un peso contenuto ed è stata prodotta come prototipo in tre versioni diverse: una per la stiva di aerei a fusoliera stretta (tipo Airbus A320, quello fa servizio su tratte regionali), una per i contenitori per bagagli usati negli arerei a fusoliera larga (tipo Boeing 747, utilizzati nei voli intercontinentali), e una per ordigni eventualmente introdotti nella cabina passeggeri. Il sistema è coperto da brevetto internazionale ed è stato certificato dall’Agenzia Europea per la Sicurezza dell’Aviazione (Easa).

“Con ‘Fly-Bag‘ – spiega Donato Zangani, responsabile coordinatore del progetto ‘Fly Bag‘ per l’azienda D’Appolonia – che alza il livello di protezione dell’aereo quando è già in volo, vogliamo contribuire a rendere il settore aeronautico ancora più sicuro”.

Fonte:www.travelnostop.com



L’obiettivo è creare velivoli alimentati con combustibili green

La Marina Militare Americana sperimenta propellenti green per i propri aerei. Utilizzando la biomassa invece che il petrolio. Al momento l’obiettivo è realizzare un jet che utilizzi un combustibile di ottima qualità a partire dall’erba paglia, una delle specie vegetali più diffuse nella parte settentrionale del Paese.

Il progetto viene portato avanti dalla National Renewable Energy Laboratory del dipartimento Usa dell’Energia, in collaborazione con la marina e due società, la Show Me Energy Cooperative e la Cobalt Technologies. La biomassa vegetale viene trattata nel digestore enzimatico dell’azienda Nrel per scinderla in zuccheri semplici.

 

RIDUZIONE DEI GAS SERRA. Il processo combina diverse fasi, dal pretrattamento all’idrolisi enzimatica, fino alla fermentazione batterica. Grazie al brevetto tecnologico concesso dalla Cobalt Technologies alla US Navy, gli zuccheri vengono trasformati in butanolo da cui si ottiene carburante Jp5. Il processo dovrebbe tradursi in una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Fonte: www.lettera43.it



Clean Sky, bando da 35 mln

Dagli aerei regionali verdi agli aeromobili intelligenti: scade il prossimo 18 aprile il bando europeo da 35 milioni di euro per finanziare la ricerca e lo sviluppo tecnologico. A lanciarlo è l’impresa comune (Joint technology initiative-Jti) Clean Sky che contribuisce all’attuazione del Settimo Programma Quadro e in particolare del tema 7 “Trasporti (inclusa l’aeronautica)” del programma specifico “Cooperazione”. Si tratta di un partenariato pubblico-privato che mira ad accelerare gli sviluppi innovativi tecnologici e a ridurre il tempo necessario per commercializzare nuovi prodotti di trasporto aereo sensibili dal punto di vista ambientale.

Fonte:http://denaro.it


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