prossimi 20 anni

30 Luglio 2016

Il Global Market Forecast di Airbus offre un’analisi dettagliata degli sviluppi del trasporto aereo mondiale.

 

Il Global Market Forecast di Airbus offre un’analisi dettagliata degli sviluppi del trasporto aereo mondiale, includendo oltre 200 diversi flussi di traffico passeggeri e cargo oltre all’evoluzione, anno per anno, della flotta degli operatori di aeromobili del mondo, attraverso l’analisi della flotta di quasi 800 compagnie aeree e 200 operatori cargo per i prossimi 20 anni.

A350-1000
La previsione spazia dalla domanda di aeromobili da parte del mercato regionale oltre i 100 posti fino alla richiesta per l’aeromobile di più grandi dimensioni a oggi disponibile, l’A380.
Secondo il Global Market Forecast di Airbus, nei prossimi 20 anni (2016-2035) il traffico passeggeri crescerà a un ritmo medio del 4,5% l’anno trainando una domanda di oltre 33.000 nuovi aeromobili da oltre 100 posti (32.425 passeggeri e 645 cargo oltre le 10 tonnellate) del valore di USD 5,2 trilioni.
Entro il 2035 la flotta di aeromobili a livello mondiale raddoppierà rispetto agli attuali 19.500 per raggiungere quasi 40.000 unità. All’incirca 13.000 aeromobili passeggeri e cargo saranno sostituiti da tipologie più efficienti in termini di consumi di carburante.
L’urbanizzazione e la maggiore ricchezza nelle economie emergenti, in particolare in Asia, stanno alimentando la crescita del traffico aereo.

 

Con una popolazione totale di oltre 6 miliardi di persone, queste economie cresceranno a un tasso del 5,6% annuo, e la propensione a viaggiare triplicherà raggiungendo il 75% di questa popolazione.

 

Entro 10 anni il traffico domestico della Cina diventerà il più grande del mondo. Nelle economie come quelle dell’Europa Occidentale o del Nord America, la crescita del traffico aereo sarà del 3,7%.
Il PIL resta un fattore chiave nella crescita del traffico, tuttavia i consumi privati (che sono una componente del PIL) stanno diventando una variabile economica sempre più significativa all’interno di alcuni flussi importanti, fra i quali quelli interni di Cina e India.
Le classi medie dei mercati emergenti raddoppieranno e si attesteranno a 3,5 miliardi di persone entro il 2035.
A livello globale, entro il 2035 il 62% della popolazione mondiale sarà costituita da abitanti urbani e il numero delle mega-città (città con oltre 10.000 passeggeri internazionali giornalieri sul lungo raggio) dell’aviazione passerà da 55 a 93 entro il 2035. 47 di questi centri di ricchezza, che hanno già aeroporti vincolati da un’operatività molto sostenuta, costituiranno il 35% del PIL mondiale. In 20 anni il numero di passeggeri giornalieri di voli a lungo raggio che viaggerà da, per, o via mega città dell’aviazione, come minimo raddoppierà e si attesterà a 2,5 milioni.
Nei prossimi 20 anni si manifesterà la necessità di avere circa 1 milione di piloti e tecnici(560.000 nuovi piloti e 540.000 nuovi tecnici) che faranno volare e si occuperanno della manutenzione dei nuovi aeromobili.
Per quanto riguarda il mercato widebody, Airbus prevede un trend verso gli aeromobili di maggiore capacità e una richiesta di oltre 9.500 aerei passeggeri e cargo nell’arco dei prossimi 20 anni, per un valore di circa USD 2,8 trilioni. Questo costituisce il 29% delle nuove consegne di aeromobili e il 54% in termini di valore.

 

La maggior parte delle consegne di aeromobili widebody (il 46%) avrà luogo nella regione Asia-Pacifico. In questo segmento, gli Airbus A330, A330neo, A350 XWB e A380 offrono la gamma di prodotti widebody più completa fra i 200 e gli oltre 600 posti.

 
Se consideriamo il mercato degli aeromobili a corridoio singolo, nel quale la Famiglia A320 e la Famiglia A320neo di ultima generazione sono saldamente attestate quali leader di mercato a livello globale, Airbus prevede che saranno necessari oltre 23.500 nuovi aeromobili per un valore di USD 2,4 trilioni.
Questi costituiscono il 71% delle nuove unità.

La regione Asia-Pacifico assorbirà il 39% di queste consegne.

Fonte: Airbus Industries

Fonte:www.aviation-report.com/


22 Settembre 2012

(AGI) – Roma, 21 set. – Nei prossimi 20 anni le compagnie aeree di tutto il mondo acquisteranno 34.000 velivoli per un controvalore di 4.500 miliardi di dollari. L’aumento netto degli aeroplani in flotta sara’ di 19.890 unita’ gli altri 14.110 andranno a sostituire vecchi velivoli considerati obsoleti. Queste le previsioni della Boeing illustrate dal vice presidente marketing della Boeing Aviazione Commerciale, Randy Tinseth, nel corso di una conferenza stampa. Da qui al 2013, a livello europeo, la domanda prevista e di 7.760 aerei per un controvalore di 970 miliardi di dollari. La meta’ dei nuovi aeroplani, 3.880, andra’ a rimpiazzare vecchi velivoli e, pertanto, la crescita netta delle flotte europee sara’ di 3.880 unita’. In termini di grandezza dei velivoli, la ‘parte del leone’ la faranno gli aerei medio-grandi (i cosiddetti single-aisle e twin-aisle, cioe’ a singolo o doppio corridoio, n.d.r.). Il 68% degli aeroplani che saranno richiesti da qui al 2013 (23.240 velivoli per un controvalore di 2.030 miliardi di dollari) sono della categoria ‘single aisle’. Un altro 24% (7.950 velivoli per un controvalore di 2.080 miliardi di dollari) e’ destinato ad ‘apparecchi’ piu’ grandi (twin-aisle).
  La domanda di ‘giganti del cielo’ e’ di 790 velivoli (2% in termini di unita’ ) che, alla luce delle dimensioni valgono 280 miliardi di dollari pari al 6% della domanda in termini di prezzi. Per le flotte regional mondiali, la domanda prevista e’ di 2.020 velivoli (6% in termini di unita’) pari a 80 miliardi di dollari che rappresentano, in termini finanziari, il 2% della domanda. A livello europeo lo scenario non e’ molto diverso: il 93% dei nuovi velivoli dovrebbe essere di dimensioni medio-grandi (single-aisle e twin-aisle, n.d.r.) con una domanda di 890 miliardi di dollari su un di 970 miliardi di dollari. Il 75% degli aeroplani che saranno richiesti dalle compagnie aeree europee da qui al 2013 (5.800 velivoli per un controvalore di 520 miliardi di dollari) sono della categoria ‘single aisle’. Un altro 18% (1.440 velivoli per un controvalore di 370 miliardi di dollari) e’ destinato ad ‘apparecchi’ piu’ grandi (twin-aisle). La domanda di ‘giganti del cielo’ e’ di 200 velivoli (3% in termini di unita’ ) che, alla luce delle dimensioni valgono 70 miliardi di dollari pari al 7% della domanda in termini di prezzi. Per le flotte regional mondiali, la domanda prevista e’ di 320 regional jet (4% in termini di unita’) pari a 10 miliardi di dollari che rappresentano, in termini finanziari, l’1% della domanda. A spiegare l’aumento della domanda di velivoli, secondo la multinazionale statunitense, c’e’ un trend di crescita del traffico. Da qui al 2031, a fronte di una crescita del prodotto mondiale del 3,2% all’anno, i passeggeri aumenteranno ad un ritmo del 4% con una crescita dei ricavi/chilometro (Rpk, n.d.r.) del 5% per i passeggeri e del 5,2% delle merci.
  Riguardo alla ‘filosofia’ dei prodotti, il colosso di Chicago conferma il suo orientamento di puntare sui velivoli di taglia medio-grande ed, in particolare sul suo Boeing 787 destinato ad “allungarsi” con una nuova versione: 787-10. Dopo la versione 787-8 con una conformazione che puo’ trasportare da 210 a 250 passeggeri (con un’autonomia dzz 14.200 a 15.200 chilometri), la Boeing ha messo a punto la versione 9 che puo’ ospitare da 250 a 290 passeggeri su tratte da 14.800 a 15.750 chilometri. E gia’ si lavora al Boeing 787-10, previsto per la fine del decennio. Per il futuro la Boeing sta poi lavorando ad una nuova versione del ‘vecchio’ Jumbo sia nella versione passeggeri che cargo per la quale sono gia’ previsti 19 esemplari per sei clienti – e ad una nuovo Boeing 737 versione “Max” che sara’ 2015 per essere consegnato nel 2016 ed entrare in servizio l’anno seguente. (AGI) .

FONTE.www.agi.it


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