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9 Novembre 2016

La compagnia aerea Luxair ha inaugurato ieri il volo diretto tra Torino e Lussemburgo. Un collegamento storico per l’aeroporto di Caselle che torna ad essere operato con quattro frequenze settimanali nei giorni lunedì, martedì, giovedì e venerdì.

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“Il volo è al servizio del tessuto economico piemontese con interessi in Lussemburgo e di tutti coloro che per motivi di lavoro devono raggiungere le varie istituzioni europee che vi hanno sede.” Spiega un comunicato di SAGAT. “I giorni dei voli consentono inoltre ai viaggiatori leisure di poter trascorrere l’intero weekend nel Granducato e di scoprire la città di Lussemburgo, classificata fra i siti Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Il volo apre le porte del Torino e del Piemonte anche ai turisti provenienti dal cuore dell’Europa: non solo ai lussemburghesi, ma a tutta la numerosa comunità internazionale che vive per motivi di lavoro nel Granducato.”

I voli sono operati con aeromobile Bombardier Q400 da 76 posti e sono prenotabili con tariffe a partire da 99 euro A/R tasse incluse.

Fonte: www.ilvolo.it/



Sabato mattina di “spotting” all’Aeroporto Internazionale G.Marconi di Bologna, in attesa dei miei genitori al ritorno da una vacanza a Santo Domingo.

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Nell’attesa della coincidenza da Madrid, mi sono goduto, nonostante le meteo non eccezionali,  una serie di decolli ed atterraggi.

Aeroflot, Air Dolomiti Air France, Alitalia, Austrian, Lufthansa, Rayanair, e Turkish Airlines, le compagnie in arrivo ed in partenza che  hanno fatto visita allo scalo felsineo.

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Nota di colore, nel grigiore di una mattinata dall’aspetto quasi novembrino, pur essendo in Aprile, il touch and go di uno stupendo Lockheed Martin C-130J Ercules, della 46° Brigata AereaM.O.V.M. Ten Pil Silvio Angelucci” dislocata sull’Aeroporto Internazionale Galileo Galilei di Pisa-San Giusto, e di un Eurocopter EC-145 T2 dell’Elisoccorso, il quale decollato dal”Maggiore” di Bologna, ha sorvolato il cielo campo dell’Aeroporto per una missione di soccorso…

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Alle 12.00, in perfetto orario il volo Iberia IB 8784 ha toccato terra riportando a casa mamma e papà…

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P.G.


6 Dicembre 2015

È tornata la grande nebbia ed avvolge anche lo scalo della brughiera. Non senza disagi…

Ritardi, dirottamenti e turbolenze da tre giorni, ma lo scalo ha la certificazione massima in Italia. Cosa che manca a mezzi e personale dei vettori.

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Regge alla nebbia, l’Aeroporto di Malpensa che in questi ultimi giorni di fitta coltre si è piegato a ritardi e dirottamenti in altri scali (soprattutto Genova e Torino) di alcuni voli in arrivo, ma non si è mai spezzato sotto il peso di una nebbia davvero penetrante che non si registrava in brughiera da diverso tempo. A sostenere l’attività dello scalo, c’è la certificazione massima di categoria – “3b” – che, dicono da Sea, permette di operare in questo aeroporto fino a 50 metri di visibilità grazie alla segnaletica orizzontale, all’illuminazione delle piste e ai radar di terra in funzione a Malpensa.

Si tratta della più alta certificazione esistente negli aeroporti in Italia che deve, però, poi combinarsi con un’analoga certificazione dell’aereo che deve muoversi sulle piste di Malpensa e del comandante che lo guida.

Serve, insomma, che il velivolo abbia le strumentazioni ad hoc per affrontare la nebbia anche con scarsa visibilità e che il pilota di turno abbia l’abilitazione specifica alla nebbia.

Condizioni necessarie
Due condizioni che le compagnie aeree solite a volare nei Paesi dove la nebbia è un fattore quasi costante hanno certamente e che potrebbero, invece, mancare per le compagnie con aerei più piccoli o che non operano rotte con questo tipo di problema. Dunque al fattore nebbia si combina l’abilitazione di piloti e macchine. Ciò nonostante, in questi giorni non sono mancati voli in ritardo anche di ore in brughiera.

Giusto ieri la situazione è ritornata, pian piano, alla normalità.

Mentre, infatti, ieri mattina, dalle 7 alle 11 si sono registrati 11 ritardi nei decolli da Malpensa per una visibilità media di 200 metri sulle due piste (dove ci sono tre punti di rilevazione), come dichiarato da Sea, nel pomeriggio il diradarsi della nebbia ha rimesso in moto operazioni regolari. Sempre nella mattinata di ieri, da registrare il dirottamento su Genova del volo in arrivo da Beirut della Mea. Si spera che il peggio sia passato. Tra mercoledì 2 dicembre e giovedì mattina, ci sono stati 7 voli dirottati su Genova e Torino e ben 46 ritardi, anche con attese importanti.

Cancellato il volo per Roma delle 19.15 del 2 dicembre «per la visibilità inferiore alla minima soglia necessaria per operare su un aeroporto» ricordano da Alitalia. E il volo in arrivo da Charles de Gaulle, sempre mercoledì, di EasyJet che conferma: «Tutte le operazioni relative alla flotta di EasyJet vengono svolte in stretta osservanza di tutte le regole vigenti».

Disagi evitabili?
Servizi complementari a bordo o voucher per i passeggeri in aerostazione sono stati forniti dalla low cost inglese che ha, invece, provvisto una sistemazione in hotel per i viaggiatori non decollati da Parigi.

Paura, di contro, per chi era sul volo proveniente da Gatwick che ha provato per ben due volte ad atterrare a Malpensa prima di riuscirci. Mentre i passeggeri che erano sul volo della Lot sono ritornati a Varsavia senza neanche avvicinarsi a Malpensa.

I disagi non sono mancati. Ma la sicurezza dei passeggeri e degli equipaggi resta la priorità delle compagnie aeree che devono fare volare gli aerei con ogni condizione atmosferica, salvo intoppi che il meteo può sempre mettere nel mezzo frenando inevitabilmente l’azione dell’uomo.

Di Alessandra Pedroni

Fonte:www.laprovinciadivarese.it/


31 Ottobre 2015

Un volo di linea russo con 224 persone a bordo si è schiantato sulla penisola del Sinai, in Egitto.
Secondo le prime notizie, l’aereo avrebbe lasciato questa mattina Sharm el-Sheikh ed era diretto, pieno di turisti, in Russia.

Il premier egiziano Sherif Ismail ha confermato che l’aereo (217 passeggeri e 7 membri dell’equipaggio) partito da Sharm el-Sheik e diretto a San Pietroburgo si è schiantato. Le squadre di ricerca egiziane hanno anche trovato i rottami appartenenti al volo russo. «Le forze per le ricerche ed i soccorsi hanno trovato rottami dell’Airbus A-321», ha affermato Ayman al-Moqdam, della Commissione sugli incidenti aerei egiziana, precisando che «una delegazione del ministero dell’Aviazione civile andrà immediatamente sul posto per avviare le indagini sulle cause dell’incidente». Le autorità, hanno riferito fonti dell’aviazione, hanno perso i contatti con il volo poco dopo il decollo da Sharm al-Sheikh. Tutti i passeggeri a bordo sarebbero stati turisti russi. Secondo altre informazioni, l’Airbus era diretto a San Pietroburgo ed era della compagnia russa Kogalymavia. I passeggeri sarebbero stati 217, mentre i membri dell’equipaggio sette.

Al momento dell’incidente nella regione non ci sarebbero state condizioni meteo proibitive. «Cerano delle nuvole, ma una visibilità tra i sei e gli otto chilometri», ha riferito una fonte.

C’erano anche 17 bambini tra i passeggeri del volo della Compagnia Aerea Russa Kogalymaia precipitato nel nord del Sinai 23 minuti dopo il decollo. Lo affermano le autorità egiziane citate dai media locali. Al momento non si conoscono le ragioni dell’incidente. I rottami dell’aereo sono stati individuati in una zona montagnosa nel centro del Sinai. Nella zona sono in corso ricerche.L’aereo civile russo è completamente distrutto e si teme che tutte le persone a bordo siano morte. Lo riferisce l’agenzia Tass. Secondo il governo egiziano, l’aereo si è schiantato a 100 chilometri da Al-Arish, nel nord del Sinai.

Nel frattempo, le autorità russe hanno precisato che l’aereo doveva atterrare alle 12:10. Mentre l’agenzia Interfax parla di 224 persone, l’Itar-Tass sostiene che a bordo dell’aereo ce ne fossero 219. Il ministero degli Esteri di Mosca ha fatto sapere che l’ambasciata russa al Cairo ha già contattato le autorità egiziane.

Poco prima di scomparire dai radar l’aereo russo aveva chiesto un atterraggio di emergenza. Lo riporta l’agenzia Tass citando una fonte dell’aeroporto internazionale del Cairo. Secondo la fonte citata dalla Tass, l’aereo stava volando a 9.000 metri di altezza quando il comandante ha contattato i controllori del traffico aereo e ha richiesto un atterraggio di emergenza a causa del malfunzionamento della stazione radio. I contatti con l’aereo sono stati persi subito dopo.

Fonte:www.ilmessaggero.it/


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