Russia

19 Ottobre 2013

Sta suscitando polemiche in Russia il nuovo spot della compagnia aerea Avianova Airlines, che vede protagoniste delle hostess intente in quello che potremmo definire “sexy plane washing”, ovvero a lavare un aereoplano un modo molto provocante…

ECCO ALCUNI SNAPSHOT ED IL LINK DEL VIDEO

GIUDICATE VOI

per i non vedenti” è  possibile cliccare sulle immagini per ingrandirle

 

VISIONE SCONSIGLIATA AI DEBOLI DI CUORE …

http://video.ilmessaggero.it/societa/lo_spot_dell_avianova_airlines_troppo_hot_polemica_in_russia-12807.shtml

Fonte:http://video.ilmessaggero.it


13 Ottobre 2013

In una delle tante foto scattate dall’astronauta italiano Luca Parmitano all’interno del proprio profilo di Twitter, ce n’è una inquitante che ha fatto non poco preoccupare le migliaia di follower che lo seguono. In particolare Parmitano ha pubblicato la foto della scia di un missile e una nube di Gas dallo Spazio. I due nuovi scatti, arrivati dopo l’aurora boreale, sarebbero quelli relativi al lancio di un missile dalla Terra. Difficile infatti assistere ad un fenomeno del genere in diretta dalla Stazione Spaziale Internazionale. Secondo quanto si sta raccogliendo dalle informazioni ufficiali, si tratterebbe del missile Topol/SS-25 da Kapustin Yar. Il test sarebbe stato effettuato il 10 ottobre dalla piattaforma del Kapustin Yar in Kazakhstan. Secondo quanto riporta il sito delle forze strategiche nucleari russe il lancio è servito per “testare le caratteristiche del missile Topol e del nuovo equipaggiamento bellico per missili balistici intercontinentali”.



La Russia consegnerà all’Iraq oltre 10 elicotteri Mi-28 “Cacciatore notturno”. Il primo contratto di un accordo quadro di molti miliardi dei quali lo stralcio per 4,3 miliardi è stato concluso l’anno scorso.

Il documento prevede l’addestramento dei piloti e del personale tecnico e le forniture delle armi per l’elicottero. Mi-28 è un elicottero da combattimento di quarta generazione, destinato alla ricerca ed abbattimento dei carri armati e degli altri mezzi corazzati oltre che per colpire bersagli aerei a bassa velocità e la forza vivente del nemico. Può essere usato in qualsiasi condizione meteorologica.

Fonte:http://italian.ruvr.ru



I costruttori degli aerei russi ed austriaci hanno convenuto di progettare e produrre piccoli aerei passeggeri. L’accordo in merito è stato raggiunto al Salone dell’aeronautica Le Bourget tra la corporation statale Rosteh (Fabbrica dell’aviazione civile degli Urali) e la compagnia austriaca DAI (Daimond Aircraft Industries).

Gli aerei di linea capaci di portare fino a 19 passeggeri saranno destinati alle linee aeree locali per voli a distanza da 400 a 1000 chilometri. In Russia lo sviluppo dell’aviazione regionale è trattenuto in primo luogo proprio a causa dell’assenza di piccoli aerei di linea moderni per trasporti locali. In questo segmento non esistono nuovi aerei russi, mentre i vecchi An-2 stanno per esaurire le proprie risorse, rileva Oleg Smirnov, presidente del fondo “Partner dell’aviazione civile”:

L’aereo An-2 è una magnifica macchina che ha realizzato la propria storica missione aeronautica. Per una ventina d’anni questi aerei hanno trasportato decine di milioni di passeggeri. Grazie agli An-2 ogni paesino, ogni piccola città in Estremo Oriente, nel Nord, in Siberia e in altre regioni distanti aveva un collegamento aereo con la grande terra.

Tuttavia An-2, come anche l’aereo L-410 che esiste ancora nel parco aeronautico della Russia, è già da tempo moralmente obsoleto e non si può fare l’assegnamento sullo stesso. Sul mercato russo sono richiesti almeno 200 nuovi aerei di linea. Così il progetto congiunto russo-austriaco arriva al momento giusto, rileva Oleg Panteleev,direttore dell’agenzia settoriale AviaPort:

Il compito prtincipale che dovranno risolvere i partner è l’applicazione di nuovissime tecnologie e materiali nella struttura del futuro aereo. Si tratta di unlargo uso di materiali compositi, di modernissime attrezzature radioelettroniche e di motori diesel. Tali motori devono garantire un consumo ridotto di carburante e lapossibilità di usare come carburante kerosene per aerei che è molto meno caro della benzina per aerei usata, ad esempio, dagli An-2.

Di conseguenza, un’ora di volo su questo aereo deve costare meno rispetto agli esistenti aerei di tipo analogo. Grazie all’alto grado di automazione i voli saranno più sicuri. Il progetto russo-austriaco prevede la produzione non solo dell’aereo a 19posti, ma di una linea intera di macchine di dimensioni simili. È prevista anche lalocalizzazione, ossia l’adattamento alle condizioni della Russia. Alla fine tutti icomponenti degli aerei e i motori diesel per gli stessi verranno prodotti competamente nella Fabbrica dell’aviazione civile degli Urali. Tale cooperazione è molto vantaggiosa per le aziende dell’industria aeronatica russa, dice l’esperto:

In primo luogo vengono utilizzate le potenzialità delle aziende. Esiste anche lapossibilità di uscire sui mercati contigui. È ovvio che l’accordo debba prevedere nonsolo l’organizzazione dell’assemblaggio per il mercato russo. Probabilmente sono stati demarcati i mercati sui quali potranno essere venduti gli aerei assemblati in Russia. Tali dovrebbero essere, ad esempio, i mercati dei paesi dell’Unione doganale.

Il primo aereo completamente russo potrà entrare in servizio già nel 2016. I puntiaggiuntivi dell’accordo prevedono l’avvio della produzione in Russia di alcuni tipi di motori diesel per aerei di varia potenza ed anche la posibilità di produzione di aereileggeri a quattro posti

Fonte:http://italian.ruvr.ru



18 giugno 2013

Lo scorso 11 giugno alcuni aerei russi in esercitazione avrebbero violato lo spazio aereo finlandese, secondo quanto comunicato dal ministro della Difesa della Finlandia, Carl Haglund, durante una conferenza stampa. Il governo moscovita ha negato, sostenendo che i suoi aerei avrebbero semplicemente toccato il confine finlandese, senza averlo effettivamente oltrepassato. Dall’inizio dell’anno aerei russi hanno effettuato voli ed esercitazioni sempre più aggressive nel Baltico, sconfinando spesso nei cieli dei paesi vicini e allertando più volte le forze aeree locali.

L’annuncio della violazione è stato dato dopo che un caccia F-18 finlandese aveva intercettato gli aerei russi nel corridoio di mare tra la Finlandia e l’Estonia. Secondo quanto affermato da Haglund, due aerei di una formazione più numerosa, composta da almeno due bombardieri Tu-22 e due caccia Su-27 di scorta, avrebbero oltrepassato il confine finlandese mentre dall’area di San Pietroburgo si dirigevano verso il Baltico.

Il ministro della Difesa finlandese non ha riferito per quanto tempo e per quanti chilometri è avvenuta la violazione. Nei cieli del Baltico, comunque, i corridoi sono molto stretti ed eventi di questo tipo possono verificarsi anche solo a causa di errori minimi nel seguire la rotta impostata. Questa però è l’ultima di una fitta serie di sconfinamenti e voli di addestramento piuttosto aggressivi effettuati dalle forze aeree russe dal 2012. All’inizio del mese di giugno un altro aereo russo ha attraversato i cieli finlandesi: secondo la dichiarazione ufficiale del governo di Mosca l’aereo avrebbe perso la rotta a causa del maltempo durante un volo che da San Pietroburgo puntava verso l’enclave di Kaliningrad.

Lo scorso 3 giugno un aereo spia russo Il-20 è stato intercettato da due Mirage F1CR francesi, che hanno seguito a breve distanza il velivolo in rotta verso lo spazio aereo svedese. I due Mirage sono partiti dall’aeroporto di Siauliai, in Lituania, dove partecipano alla Baltic Air Policing – la missione NATO che prevede la rotazione di forze aeree dei paesi membri a difesa dello spazio aereo di Estonia, Lituania e Lettonia. A seguito di questo incidente alcuni membri dell’Alleanza hanno criticato la Svezia per la lenta reazione alla presenza dell’aereo spia russo. I JAS-39 Gripen svedesi, infatti, sono intervenuti dopo parecchi minuti dalla rilevazione dell’Il-20 da parte dei radar del controllo aereo.

Non è la prima volta che i caccia svedesi mancano di intercettare aerei russi che volano vicino o entro lo spazio aereo del paese scandinavo. Lo scorso 35 aprile un altro Il-20, incrociando dal Mar Baltico Meridionale verso la Svezia con rotta lineare, ha quasi violato lo spazio aereo scandinavo. L’obiettivo dell’aereo era con tutta probabilità l’osservazione di un’esercitazione militare congiunta in svolgimento nelle isole svedesi di Öland e Gotland. Non è chiaro se le forze aeree di Stoccolma abbiano inviato i loro caccia a intercettare l’Il-20 o se semplicemente sono arrivati, anche in quell’occasione, troppo tardi.

In un episodio ancora più grave le forze aeree svedesi non sono state in grado di rispondere efficacemente ad un volo di addestramento di altri sei aerei russi. Lo scorso 29 marzo due bombardieri Tu-22 – in grado di portare missili cruise e testate nucleari – scortati da quattro caccia Su-27, hanno incrociato pericolosamente vicino ai cieli svedesi a nord dell’isola di Gotland. I due bombardieri hanno poi invertito la rotta, puntato verso la città di Stoccolma, simulato un attacco a lungo raggio e cambiato nuovamente direzione verso la Russia. L’incidente è avvenuto in piena notte e nessun caccia svedese era disponibile per intercettare gli aerei russi.

Questi incidenti indicano chiaramente un aumento dell’attività delle forze aeree russe, sia quantitativo – era quasi un decennio che non venivano svolte così tante missioni – sia qualitativo. Attacchi simulati come quello del 29 marzo sono infatti eventi piuttosto rari, soprattutto se effettuati in notturna.

L’incapacità di reazione dimostrata dalle forze aeree svedesi è cronica: in quasi tutti gli incidenti i caccia con l’emblema tricoronato non sono neppure stati lanciati per intercettare gli aerei russi. Anche quando i Gripen si sono alzati in volo, sono giunti sul luogo dell’incidente con notevole ritardo. La causa potrebbe essere ricercata nella recente ristrutturazione delle forze aeree ed in particolare nella diminuzione dei caccia da 400 a 150 unità, che ha creato grosse lacune nel sistema di difesa aereo svedese. Inoltre, in quasi tutte le occasioni, i caccia NATO – in particolare danesi e francesi – hanno sopperito alle mancanze svedesi.

Questo deficit crea non pochi problemi al sistema NATO di controllo dei cieli del nord. Svezia e Finlandia non sono membri dell’Alleanza e loro eventuali lacune creerebbero un corridoio attraverso il quale, in caso di conflitto, gli aerei russi potrebbero penetrare in profondità nello spazio aereo NATO. Per evitare un “ventre molle” nel nord Europa la NATO potrebbe aumentare le attività di coordinamento con i due paesi, ma una loro adesione all’Alleanza è al momento impossibile, perchè sia la Svezia sia la Finlandia sono saldamente ancorate alla loro neutralità.

Gli eventi di questi mesi dimostrano comunque l’importanza della Baltic Air Policing e di missioni similari nella difesa di quegli alleati NATO che non hanno a disposizione un organico sufficiente di caccia intercettori, come Estonia, Lituania e Lettonia. L’Aeronautica militare italiana ha schierato lo scorso 10 giugno sei caccia Eurofighter e due aerocisterne KC-767 a Keflavik in Islanda per l’operazione Icelandic Air Policing, la missione NATO di pattugliamento aereo dell’estremo nord. L’Italia prenderà poi il comando della Baltic Air Policing nel 2015: la prima occasione dalla fine della guerra fredda in cui aerei italiani potrebbero intercettare i corrispettivi russi.

Fonte:www.meridianionline.org



Oltre una decina di nuove moderne differenti armi entrerà in servizio nell’Aeronautica militare russa entro il 2013, comunica l’ufficio stampa del Ministero della Difesa.

Le unità delle Forze aeree saranno dotate di aerei Su-34, Su-30SM, Su-35S, Yak-130, elicotteri Ka-52, Mi-28N, Mi-8MTV, sistemi radar Nebo-M e Podlet e oltre sistemi missilistici contraerei S-400 e Pantsir-S.

Inoltre nel periodo estivo l’Aeronautica militare russa prevede di avviare molte esercitazioni.

Fonte:http://italian.ruvr.ru



Preoccupazione degli Usa. Il segretario di Stato Kerry: «Forniture di armi al regime di Assad un pericolo per Israele»

Rimane alta la tensione sulla Siria. Dopo le polemiche per l’annuncio di Assad di aver ricevuto da Mosca i primi missili terra-aria anti-aerei a lungo raggio (gli s-300), si torna a parlare dell’accordo sugli armamenti tra Mosca e Damasco.

 

MIG 29 – In particolare Serghiei Korotkov, direttore generale della compagnia russa Mig, ha annunciato che consegnerà oltre 10 aerei da combattimento Mig-29 MM2, nel rispetto di precedenti contratti. «Attualmente c’è una delegazione siriana a Mosca che sta negoziando i dettagli dell’accordo», ha affermato.

MISSILI – Riguardo alla fornitura dei missili anti aerei, Mosca difficilmente li consegnerà  alla Siria prima dell’autunno. A dirlo è una fonte dell’industria bellica che ha parlato con l’agenzia di stampa russa Interfax, aggiungendo che la tempistica per la consegna, che allarma i governi occidentali, dipenderà  dallo sviluppo della situazione in Siria. «La decisione della Russia di fornire missili al regime siriano di Assad – ha precistao il segretario di Stato Usa John Kerry – ha un impatto profondamente negativo sulla regione e mette Israele in pericolo».

LA CONFERENZA – Intanto la strada verso la nuova conferenza di Ginevra appare sempre più irta di ostacoli. Se una fonte del ministero degli Esteri russo ha annunciato una prima riunione di rappresentanti di Mosca, degli Usa e dell’Onu il 5 giugno nella città svizzera, a Istanbul le varie anime della Coalizione delle opposizioni, dopo giorni di estenuanti discussioni, hanno trovato un primo punto di accordo ponendo due condizioni per partecipare ai negoziati che difficilmente potranno essere realizzate: che l’iniziativa di pace garantisca la partenza di Assad e, ancor prima, che le milizie di Hezbollah si ritirino dalla Siria, insieme con quelle iraniane di cui ‘opposizione denuncia la presenza. Assad ha risposto che non se ne andrà. Anzi, potrà ripresentarsi candidato anche alle presidenziali del 2014.

SCONTRI – Intanto in Siria le truppe governative avrebbero attaccato un convoglio che vicino a Qusair tentava di portare in salvo feriti, uccidendo sette persone e ferendone decine. La notizia è stata diffusa dagli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani. Hadi Abdullah, attivista con base nella città vicina al confine con il Libano, ha dichiarato via Skype ad Associated Press che a Qusair almeno 800 persone sono ferite e alcune necessitano di «operazioni urgenti». Le truppe governative di Damasco, appoggiate da militanti del gruppo libanese Hezbollah, stanno tentando di prendere il controllo della città, in una offensiva iniziata circa due settimane fa. Decine di militari, combattenti di Hezbollah e ribelli sono rimasti uccisi negli scontri.

Fonte:www.corriere.it



Il mercato russo attira sempre di più i produttori stranieri di elicotteri. Alla 6° fiera internazionale dell’industria degli elicotteri HeliRussia-2013, appena inaugurata a Mosca, diverse compagnie europee e americane presentano i propri velivoli a elica, contando di concludere buoni contratti con i clienti russi.

File:Mil Mi-26T helicopter from Russia.jpgOggi in Russia si osserva un certo deficit di elicotteri civili leggeri. Tradizionalmente, l’industria di elicotteri nazionale si è concentrata sulla produzione di mezzi pesanti e di elicotteri militari d’attacco. Non mancano di approfittare di questa situazione i produttori occidentali, per i quali il mercato russo apre nuove opportunità. A rappresentare particolari speranze è il settore del trasporto aziendale e dell’aviazione ospedaliera, osserva Aleksandr Evdokimov, rappresentante ufficiale della compagnia americana «Bell Helicopter» in Russia:

Le prospettive sono molto buone. Questo settore è in crescita e, data la nostra linea di prodotti, vediamo che qui c’è forte esigenza di elicotteri a uno o due motori. Nei prossimi tre o quattro anni speriamo di vendere decine di elicotteri sul mercato.

Inoltre, i produttori di elicotteri stranieri vedono buone prospettive per la vendita dei propri mezzi alle aziende russe operanti nel settore dell’estrazione di petrolio e gas. Come ha riferito alla «Voce della Russia» Richard Fitz, rappresentante della corporazione americana Sikorsky Aircraft, le trattative con i clienti russi sono ad uno stadio concreto:

Si sono già rivolti a noi diversi consumatori che comprendono il vantaggio della nostra produzione e vorrebbero sfruttarlo sulle piattaforme dei giacimenti di petrolio. In occasione della fiera, incontreremo i rappresentanti di queste compagnie per comprendere più a fondo le loro esigenze in materia di elicotteri.

Intanto anche i produttori russi hanno di che vantarsi. Gli elicotteri militari russi sono richiesti sempre come prima. Secondo le parole di Grigorij Kozlov, capo del dipartimento delle esportazioni di elicotteri e servizi annessi della «Rosoboronexport», solo il portfolio di ordini già avviati da parte di clienti stranieri ammonta oggi a quasi sei miliardi di dollari e in futuro, il volume di commissioni crescerà sensibilmente, anche grazie all’uscita di nuovi modelli di elicottero sul mercato dell’esportazione.

Stiamo partecipando alla manifestazione per sviluppare sul mercato l’elicottero Ka-52. Riguardo alla serie «Mi», abbiamo intrapreso rapporti contrattuali per elicotteri militari Mi-28NE e l’elicottero Mi-26T2, un mezzo di trasporto pesante che non ha uguali.

È del tutto plausibile che in un futuro prossimo l’aviazione a elica in Russia veda una nuova linea di sviluppo. Il traffico su strada, che incrementa ogni anno di più, già diverse volte ha costretto le autorità a rispolverare l’idea di un taxi “volante”, seppure i loro sforzi non siano ancora stati coronati da successo. Un’eccezione è stata fatta solo per la cerchia più alta del potere russo: a volte, per permettere uno spostamento più rapido, il presidente e il primo ministro arrivano al centro di Mosca in elicottero.

Fonte:http://italian.ruvr.ru



Cresce nel mondo la domanda di elicotteri russi. L’Iraq, nell’ambito del contratto già firmato con la Russia sull’acquisto di armamenti, ha espresso il desiderio di aumentare a 40 unità la fornitura di elicotteri Mil Mi-28N “Cacciatore Notturno”. Altri 24 elicotteri Mil Mi-171 verranno acquistati dal Perù.

Il Dipartimento militare peruviano ha in progetto di usare gli elicotteri russi da trasporto Mil Mi-171 nelle valli dei fiumi Apurímac, Ene e Mantaro per la lotta ai terroristi e alla narcomafia: questi elicotteri sono in grado di trasportare fino a 26 passeggeri o un carico fino a 2 tonnellate. Come racconta il caporedattore della rivista «Russia/CIS observer» Maksim Pjaduškin:

L’elicottero Mil Mi-171, che è il risultato di una modifica al ben noto Mil Mi-8, è il punto di forza delle esportazioni della holding “Vertolety Rossii”. È un elicottero ben riuscito, che viene modernizzato costantemente ed è utilizzato con successo in varie parti del mondo. L’America Latina è forse una delle ultime regioni dove non è ancora molto diffuso. I maggiori concorrenti occidentali del Mil Mi-171, gli “Eurocopter” e i “Super Puma”, costano di più a parità di caratteristiche. Se prendiamo il Mil Mi-28, l’affare con l’Iraq sarà solo la prima delle forniture. A differenza del Mil Mi-171, questo è un apparecchio d’attacco, elaborato abbastanza di recente, ma già inserito negli armamenti di cui è dotato l’esercito russo.

La lettera “N” nella denominazione del Mil Mi-28 sta a significare che è stato previsto per l’effettuazione di azioni militari in notturna. La sua arma principale è costituita dai missili guidabili e da un cannone da 30 mm. L’elicottero ha un radar di bordo per l’individuazione e per il puntamento di oggetti a terra e in aria. L’ambiente circostante è riflesso su tre monitor a colori in dotazione al pilota e all’operatore. Tra l’altro, sullo schermo appare un quadro volumetrico a colori come nei videogiochi, fa notare l’esperto della holding dell’informazione “RBK Daily” Sergej Starikov:

Questo elicottero, con la sua postazione di visione notturna, può effettuare la ricerca di obiettivi da puntamento a una distanza fino a dieci kilometri. Il puntamento dei missili guidabili della versione notturna modificata è dato dal complesso “Tor”. Il Mil Mi-28N è stato messo in produzione di serie nel 2006. È un apparecchio che ha già saputo parlare per sé. È difficile dire perché proprio in Iraq abbiamo scommesso su di esso, forse perché là vi sono aerodromi non terminati e molte piste d’atterraggio in cattive condizioni, mentre la tecnologia russa è estremamente pratica nell’utilizzo, rappresentando quindi un’ottima alternativa per la soluzione di quelle sfide che ha di fronte a sé il Ministero della Difesa iracheno.

Gli elicotteri Mil Mi-171 sono eccellentemente impiegati in Brasile, dove ne verranno probabilmente aumentate le forniture. Per quel che riguarda il Perù, il Ministero della Difesa di questo Paese ha già preso in servizio alcuni elicotteri russi modernizzati Mil Mi-25, impiegati nella lotta al narcotraffico. Secondo gli esperti, i nuovi Mil Mi-171 aiuteranno le forze di sicurezza a combattere più efficacemente la criminalità. Queste macchine da trasporto semplici e affidabili sono indispensabili nel lavoro in alta montagna e nelle fitte foreste. La Russia ha proposto di condurre l’istruzione e l’addestramento dei piloti sia sul proprio territorio che su quello del Perù.

Fonte:http://italian.ruvr.ru



Minsk, 23 apr. (Adnkronos) – La Russia aprira’ una base aerea in Bielorussia dove dislochera’ gia’ entro la fine dell’anno, aerei da combattimento e quattro batterie di sistemi anti missile S-300-P. Lo ha annunciato il ministro della difesa Sergei Shoigu a Minsk per colloqui con il presidente bielorusso Alexandr Lukashenko proprio mentre a Bruxelles e’ in programma il Consiglio Nato Russia dedicato fra l’altro anche alla difesa missilistica in Europa. ”Nel 2013 avremo (in questa base, ndr) un ufficio di comando militare e un gruppo di aerei da combattimento in stato di allerta”, ha spiegato Shoigu aggiungendo che, in seguito, saranno dislocati altri aerei militari per arrivare ad avere ”entro il 2015 un reggimento dell’aeronautica per proteggere le nostre frontiere” cosi’ come i sistemi anti missile proteggeranno lo spazio aereo degli ”amici e fratelli” bielorussi

Fonte:www.adnkronos.com


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