sei morti


Nuova forte scossa e altri crolli

ultimo aggiornamento: 20 maggio, ore 15:50

Un forte sisma di grado 5.9 della scala Richter, ha colpito stanotte, alle 4.05, il Nord-Est. Tre vittime sono operai che si trovavano nelle fabbriche del ferrarese, nella zona di Sant’Agostino (VIDEO – i soccorsi dei Vigili del Fuoco). Un’altra a Bondeno. Una donna morta sotto le macerie. Un’altra morta d’infarto nel bolognese. Il terremoto, percepito in Emilia e nel Veneto, è stato avvertito anche a Milano e in altre zone della Lombardia. Gli sfollati: “E’ stato come essere in tempo di guerra”. La terra trema di nuovo a Bologna, Modena e Ferrara. Cdm martedì formalizzerà lo stato d’emergenza. Monti conferisce al capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli i poteri per coordinare i soccorsi. Napolitano: “Apprezzamento per gestione emergenza e soccorso”

20 Mag. (Ign) – Un forte sisma di grado 5.9 della scala Richter, ha colpito stanotte alle 4.04, il Nord-Est. Cinque i morti accertati: quattro in provincia di Ferrara, dove sono morti tre operai e un custode rimasti schiacciati sotto il crollo di alcuni capannoni industriali nella zona tra Sant’Agostino e Bondeno.

Una delle vittime è un 29enne di origini marocchine, residente a Crevalcore, morto schiacciato sotto il crollo del tetto di un capannone dell’azienda Ursa di Sant’Agostino. /Le prime immagini diffuse da www.Telestense.it. Video da www.TeleModena /GUARDA

Morta anche una donna sotto le macerie della sua casa. Una donna invece è deceduta per un malore nel bolognese. Decine i crolli in tutta la zona.

Nello specifico, gli operai deceduti sono Nicola Cavicchi, 35 anni, residente a San Martino, frazione di Ferrara, rimasto schiacciato sotto il crollo della ditta Ceramiche di Sant’Agostino, nel Comune di Sant’Agostino. Nella stessa ditta è morto anche Leonardo Ansaloni, 51 anni, residente a Reno Centese in provincia di Ferrara. Un terzo operaio è morto, sempre a Sant’Agostino, per il crollo di un capannone della ditta Tecopress di Dosso: si tratta di Gerardo Cesaro, 59 anni residente a Molinella. Un altro operaio di origini marocchine, Tarik Naouch di soli 29 anni, è morto a Ponte Rodoni di Bondeno nel crollo che ha interessato la ditta Ursa che produce polistirolo. Il giovane era residente a Crevalcore. Nel ferrarese, a Sant’Agostino è morta anche Nerina Balboni, anziana di 103 anni, che è stata mortalmente colpita alla testa dalle macerie della sua casa, completamente crollata. L’anziana non ha fatto in tempo a uscire ed è stata trovata nell’abitazione senza vita con un segno evidente della ferita alla testa. Dall’abitazione, che si trova in via Canale Angelino 13, è stata estratta viva dalle macerie la nuora 64enne che è stata portata in ospedale, ma non è in pericolo di vita. La donna è stata salvata dai Carabinieri e dai Vigili del Fuoco. Ai cinque morti del ferrarese si aggiunge la cittadina tedesca di 37 anni, morta per lo spavento in provincia di Bologna. La donna tedesca morta per lo spavento in provincia di Bologna si chiama Gabi Ehsemann. La donna è morta nell’appartamento in cui risiedeva a Sant’Alberto di San Pietro in Casale, per un malore avuto nei minuti immediatamente successivi alla forte scossa che si è avvertita nettamente in tutta la provincia. Era nel bolognese per lavoro.

Durante il sisma sono rimaste ferite anche alcune persone, almeno una cinquantina. Le squadre di ricerca e soccorso sono al lavoro. Dalle prime verifiche effettuate, nelle zone colpite dell’Emilia Romagna si registrano crolli diffusi di edifici storico-monumentali e di abitazioni rurali e crolli parziali di edifici pubblici e privati. ll sisma è stato percepito in maniera più forte in Emilia e nel Veneto. Scossa avvertita anche a Milano e in altre zone della Lombardia.

Il Consiglio dei ministri, convocato per martedì, dichiarerà lo stato di emergenza nelle zone dell’Emilia Romagna, colpite dal sisma di questa notte. Lo annuncia un comunicato dell’ufficio stampa di palazzo Chigi.

Un nuovo evento sismico è stato avvertito dalla popolazione tra le province di Modena, Ferrara e Mantova, con epicentro localizzato tra i comuni di Finale Emilia (MO), Bondeno (MN) e Ficarolo (RO). Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 12.59 con magnitudo 3,5. Il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani sta visitando i centri più colpiti dal sisma. Un sopralluogo è in corso a Sant’Agostino, in provincia di Ferrara, Di qui si recherà a Finale Emilia e in altre località dell’area interessata dal sisma.

Monti ha conferito i poteri a Franco Gabrielli, capo della Protezione civile per coordinare i soccorsi. Quest’ultimo, giunto in zona, ha parlato di “danni importanti, seri e diffusi sul territorio”. “In questo momento la priorità è per le persone che non possono rientrare nelle loro case” ha detto. Impossibile prevedere il numero e l’intensità di eventuali nuove scosse per la Protezione Civile. “Lo stato attuale delle conoscenze non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area” si legge in una nota della Protezione civile.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la ”drammatica notizia dell’evento sismico che questa notte ha interessato, con gravi effetti e un doloroso bilancio di vite umane, alcune province emiliane e altre limitrofe”, ha seguito l’evolversi della situazione attraverso il Dipartimento della Protezione Civile e le Prefetture competenti. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale. ”Il Capo dello Stato -continua la nota- ha chiesto ai Prefetti di esprimere la propria solidarietà alle comunità coinvolte e la sua commossa partecipazione al dolore delle famiglie delle vittime, rappresentando al tempo stesso il suo vivo apprezzamento a coloro che sono impegnati sul territorio nelle operazioni di soccorso e nella gestione dell’emergenza”.

L’evento sismico è stato avvertito in gran parte del Nord Italia e in particolare dalla popolazione tra le province di Modena e Mantova. Secondo i dati registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico si è verificato alle 04.04 con magnitudo 5,9 a una profondità di circa 6 km. L’epicentro è localizzato tra i comuni di Finale Emilia e San Felice sul Panaro in provincia di Modena, e Sermide in provincia di Mantova. Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione in provincia di Modena, con epicentro localizzato tra i comuni di Camposanto e Medolla e a Cavello. Sempre secondo i dati registrati dall’Ingv l’evento sismico è avvenuto alle 05.02 con magnitudo 4,9.

In particolare i comuni più colpiti risultano al momento Finale-Emilia, Bondeno, Sant’Agostino, dove pochi minuti fa c’è stata un’altra scossa, San Felice sul Panaro e Camposanto. Due ospedali a Mirandola e Finale-Emilia sono stati parzialmente evacuati a scopo precauzionale. Danni ingenti agli edifici si sono registrati anche nel comune di Buonacompra Cento. Nel paesino è caduta la parte più alta del campanile ed è crollata per metà la chiesa.

Una nuova forte scossa sismica si è sentita in Emilia Romagna. Il terremoto è stato avvertito nettamente a Bologna e nelle zone già colpite da crolli nel modenese e in provincia di Ferrara. Si tratta di una scossa più forte delle precedenti che hanno continuato a interessare l’Emilia, durante tutta la mattina.

A Sant’Agostino, nel Ferrarese, il comune più colpito dal terremoto, i danni maggiori si registrano a numerosi capannoni di fabbriche, ma anche a edifici pubblici come il municipio che è gravemente lesionato. Anche la chiesa parrocchiale di Sant’Agostino, di fronte al municipio, è stata danneggiata e risulta inagibile, non solo a causa delle crepe in ogni parte dell’edificio, ma anche per i crolli. Una statua è stata spazzata via e il campanile risulta lesionato in diversi punti. Finora sono 15 le famiglie sfollate dalle case, dichiarate inagibili e ospitate nel punto di raccolta della Protezione civile, allestito nel Palareno di Sant’Agostino, una palestra di recente costruzione antisismica.

C’è anche una donna incinta tra le 35 persone che sono state evacuate dall’ospedale di Finale Emilia, in provincia di Modena per i danni causati dal terremoto. La donna in gravidanza è stata trasportata al Policlinico modenese, mentre all’ospedale di Mirandola i pazienti sono stati fatti uscire dalle camere e sistemati in apposite strutture fuori dall’ospedale.

Gli abitanti di Sant’Agostino nel Ferrarese, sono stati radunati dalle autorità in un punto di raccolta, la palestra Palareno. Lo ha reso noto il tenete Federico Moca, comandante della tenenza della Guardia di finanza di Comacchio che sta coordinando le operazioni sul posto. “Tutti gli edifici pubblici pericolanti sono stati transennati”, ha detto. Anche una fuga di gas metano innescata dalla rottura delle tubature, vicino alla chiesa parrocchiale, è “sotto controllo”. Al centro di raccolta della popolazione è arrivato anche il sindaco.

Dal carcere di Ferrara sono stati evacuati 500 detenuti. “I detenuti sono stati portati in spazi esterni – ha detto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe – , come il campo di calcio, nel rispetto del piano di evacuazione e, soprattutto, delle norme di sicurezza”.

Per quanto riguarda le linee ferroviare, Ferrovie dello Stato comunica che le tratte sospese in via precauzionale per poter effettuare controlli tecnici sono al momento Bologna-Padova tra Rovigo e Bologna e la Bologna-Verona tra Bologna e Poggio Rusco. Enac ed Enav non comunicano limitazioni al traffico aereo.

A Ferrara le scuole di ogni ordine e grado, biblioteche e musei rimarranno chiusi domani e fino alle verifiche strutturali dei singoli edifici da parte di tecnici comunali e della Protezione Civile. Sono inoltre sospese tutte le manifestazioni di pubblico spettacolo (culturali e sportive, cinema e teatro). Al momento in città si registrano danni ad alcuni edifici antichi in centro storico (alcune cadute di cornicioni, statue e decori) e ad auto parcheggiate in strada. I tecnici comunali sono operativi. Sono in corso verifiche nel territorio comunale. Danneggiato anche il castello estense, simbolo della città. I numeri telefonici che i cittadini possono utilizzare per segnalare necessità di accoglienza in altre strutture, danni e pericoli relativi agli edifici sono lo 0532-771546 oppure il 771585 (Protezione Civile – sede Comune di Ferrara, via Marconi 35/39).

 La terra trema nel Nord Est: alle 4.04 una scossa di terremoto di magnitudo 6 ha sconvolto l’Emilia Romagna. Alle 15.18 un nuovo sisma di magnitudo 5.1: è caduta la Torre dell’Orologio a Finale e un vigile del fuoco è rimasto ferito. Il bilancio è di sei morti, almeno 50 feriti e 3.000 sfollati. I danni maggiori a Sant’Agostino e Finale Emilia. Quattro operai,una donna tedesca di 37 anni e un’anziana ultracentenaria le vittime accertate al momento. Il premier Monti martedì decreterà lo stato di calamità naturale. Il Pontefice questa mattina ha pregato per le vittime, mentre il presidente della Repubblica Napolitano si è complimentato con chi ha gestito l’emergenza. La notizia del terremoto ha fatto il giro del mondo, ripresa dai maggiori quotidiani e televisioni straniere. Ingenti i danni ai monumenti. «Trenta secondi di terrore» il racconto di una testimone.

Tremila sfollati. Sono circa tremila, secondo le prime stime della Protezione civile, gli sfollati nei territori dell’Emilia-Romagna colpiti dal territorio. La maggior parte, circa 2.500, si trovano nel modenese, gli altri 500 in provincia di Ferrara (IL RACCONTO DEGLI SFOLLATI).

Le vittime: quattro operai morti. Due operai, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, stavano lavorando a nella fabbrica Sant’Agostino Ceramiche: sono morti schiacciati sotto il crollo del tetto. Un altro operaio è morto nel crollo di un capannone industriale a Ponte Rodoni di Bondeno (il video della fabbrica crollata). La quarta vittima, Gerardo Cesaro, 57 anni, prossimo alla pensione, è stata individuata sotto le macerie della fonderia Tecopress di Sant’Agostino. Le due donne sono morte per lo spavento: la donna tedesca a Sant’Alberto di San Pietro in Casale (Bologna), l’ultracentenaria a Sant’Agostino.

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Panico e vittime

Le scosse. La scossa più forte di magnitudo 6 alle 4.04 e con ipocentro a 5,1 km di profondità (dai precedenti 10,1). Nella stessa zona, alle 5.35 è stata registrata una replica di magnitudo 3.3 e, alle 5.44, una terza scossa di magnitudo 2.9. Nell’arco della giornata sono state avvertite ulteriori scosse d’assestamento. In particolare alle 15.18 un nuovo sisma di magnitudo 5.1: è caduta la Torre dell’Orologio a Finale e un vigile del fuoco è rimasto ferito. E’ stata avvertita anche a Milano e Bergamo.

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Scossa in diretta

L’epicentro. L’epicentro 36 chilometri a nord di Bologna – dove la gente è scesa in strada per la paura, ma non si registrano danni particolari – tra le province di Modena e Ferrara. Finale Emilia, nel Modenese, e Sant’Agostino nel Ferrarese, i centri più colpiti.

Nuove scosse. Un nuovo evento sismico è stato avvertito dalla popolazione tra le province di Modena, Ferrara e Mantova, con epicentro localizzato tra i comuni di Finale Emilia (MO), Bondeno (MN) e Ficarolo (RO). L’evento sismico è stato registrato alle ore 12.59 con magnitudo 3,5. Sono in corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile.

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La terra trema in Emilia Romagna

Gli operai morti.
Lavoravano al reparto monocottura della Sant’Agostino Ceramiche due degli operai morti sotto il crollo del tetto della fabbrica. «Mi sembra di vivere un incubo», racconta Vittorio Battagia, rappresentante sindacale della fabbrica. Le vittime, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6 (i genitori di Nicola Cavicchi: oggi non doveva lavorare).

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Crolla una fabbrica, morti due operai

La terza vittima è un operaio marocchino di 29 anni morto a Ponte Rodoni, località di Bondeno, poco più di 15 mila abitanti in provincia di Ferrara. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L’uomo è stato colpito in testa da una trave. Al momento del crollo, che ha interessato il capannone della fabbrica e un silos esterno, erano presenti anche altri operai. Nessuno di loro, al momento, risulta ferito.

Il quarto operaio morto è stato recueprato dai vigili del fuoco dalle macerie della Tecopress, la fonderia crollata a causa del terremoto, il cadavere di Gerardo Cesaro, la sesta vittima del sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna. Sul posto il figlio della vittima, che ha assistito al recupero del padre ed è poi stato portato via a bordo di un mezzo dei carabinieri.

Due donne morte per lo spavento. Per un malore è morta una donna tedesca di 37 anni a Sant’Alberto di San Pietro in Casale (Bologna). Ha perso la vita per lo spavento anche una ultracentenaria a Sant’Agostino. Lo si apprende dai soccorritori impegnati nelle ricerche dell’operaio disperso sotto le macerie della fonderia Tecopress.

In provincia di Bologna 14 persone evacuate. La donna tedesca morte per un malore e 14 evacuati è il parziale bilancio delle conseguenze del sisma in provicia di Bologna. Sono stati inoltre accertati il crollo di una statua all’interno della Chiesa di San Giovanni in Persiceto e crepe e inagibilità alla chiesa di Caselle di Crevalcore. Dalle case adiacenti sono state evacuate per precauzione 14 persone. Calcinacci sono caduti nella chiesa di San Matteo della Decima. In località Ronchi presso comunità terapeutica caduta tegole dal tetto e varie crepe interne si sono aperte sui muri dell’edificio. A Galeazza (castello di Galeazza) è caduta la parte superiore della torre.

Salva per miracolo una bimba di 5 anni: Sos da New York. Una telefonata arrivata da New York ha avvertito il centralino del 113 di Roma che una bimba di cinque, Vittoria Vultaggio, era sepolta sotto le macerie di un palazzo. Da Roma è stata chiamata Modena e la bimba si è salvata. A chiamare il figlio di una famiglia vicina di casa di Vittoria che abita a New York e che aveva telefonato ai genitori per sapere come stavano. I genitori gli hanno detto che non riuscivano a chiamare i soccorsi per problema di linea e hanno sollecitato il figlio che lavora alla Columbia University a chiedere aiuto (continua a leggere).

Chiesa crollata a Mirandola: bimbi salvi. «Questa mattina dovevano esserci le comunioni – ha detto a Sky Tg24 il parroco della chiesa di Mirandola – Per fortuna i nostri ragazzi si sono salvati. Se fosse successo qualcosa ai nostri bambini sarebbe stato tremendo, invece, ringraziando Dio, ci sono danni solo alla chiesa».

Palazzo crollato a Finale Emilia: salve 11 persone. Il Palazzo dei Veneziani, storico edificio di Finale Emilia, gravemente colpito dal terremoto, è parzialmente crollato e le 11 persone di tre famiglie che vi abitavano si sono miracolosamente salvate. Per uscire dalla corte hanno dovuto abbattere a spintoni un muro di cinta. A raccontarlo uno dei superstiti, Vincenzo Stefanile, che ha negato che ci siano stati feriti nel crollo. «In casa è venuto giù tutto, mobili, televisore, piatti, lampadari, ma non ci siamo fatti niente – ha detto – siamo tre nuclei, il crollo per fortuna ha riguardato il tetto e un solaio dove non c’era nessuno. Siamo riusciti a salvarci, senza danni».

Danni anche a San Felice, dove è crollata la chiesa e vengono segnalate gravi lesioni a molti edifici storici tra cui il municipio, e a Finale Emilia, dove per precauzione è stato evacuato l’ospedale. Evacuati a scopo precauzionale i pazienti più gravi e i neonati anche dall’ospedale di Mirandola. Semre a Finale Emilia il campanile di una chiesa ha riportato danni. Nel Ferrarese sono stati segnalati numerosi crolli di edifici storici e case coloniche. Tanta paura ma nessun danno, invece, nel capoluogo felsineo, dove la gente è scesa in strada. «Questa notte in casa non torno più – ha raccontato una ragazza che si è radunata in piazza Maggiore insieme ad altre decine di persone – ho sentito una gran botta e sono corsa in terrazza, avevo paura di cadere».

Scuole chiuse lunedì a Ferrara. Domani, e fino alle verifiche strutturali dei tecnici, le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Ferrara, epicentro insieme a quella di Modena del terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna, resteranno chiuse. Chiusi anche biblioteche e musei, sono state sospese tutte le manifestazioni culturali, sportive, cinema e teatro.

Monti: martedì lo stato di calamità naturale. «Il presidente del Consiglio Mario Monti questa notte per il tramite del Sottosegretario di Stato Antonio Catricalà ha conferito al Prefetto Franco Gabrielli tutti i poteri necessari a coordinare i soccorsi e l’assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto». È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. «Lo stato d’emergenza – conclude la nota – sarà formalizzato nel Consiglio dei Ministri previsto per martedì. Il Pontefice questa mattina ha pregato per le vittime e il presidente Giorgio Napolitano ha espresso apprezzamento per i soccorsi. Questa mattina il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani (continua a leggere).

I soccorsi. Il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, in Prefettura a Ferrara ha svolto un vertice sull’emergenza terremoto. È stato attivato, riferisce la Protezione civile, il volontariato regionale per fornire assistenza alla popolazione dei territori colpiti. «In questo momento la nostra priorità assoluta è che le persone possano passare la notte in condizioni accettabili», ha detto Gabrielli.

Aperti centri di accoglienza. Nel Modenese sono già stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla. Entro sera saranno operativi centri anche a Finale, San Felice e Mirandola. Numerosi gli edifici pubblici e privati lesionati. È stato chiuso l’accesso al centro storico di Finale. Già evacuati l’ospedale e la casa protetta di Finale Emilia. In via precauzionale disposta anche quella dell’ospedale di Mirandola.

Circa duecento gli interventi richiesti al 118 di Modena e Ferrara. Evacuati i 35 pazienti dell’ospedale di Finale Emilia, tra cui una donna incinta, che è stata trasportata al policlinico modenese, mentre all’ospedale di Mirandola i pazienti sono stati fatti uscire dalle camere e sistemati in apposite strutture fuori dall’ospedale.

terremoto in emilia romagna sotto accusa la riforma della protezione civile

La Protezione Civile sta facendo verifiche su ponti ed edifici pubblici. Già decisa anche la chiusura delle scuola domani a Finale, S.Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola; per quanto riguarda gli altri Comuni si attende la conclusione delle verifiche statiche. Interrotta poi la strada provinciale che attraversa San Possidonio; ed è stata disposta l’interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona per l’inclinamento della torre piezometrica di San Felice, in corso di svuotamento.

Ingenti i danni ai monumenti (foto)«I danni al patrimonio culturale, ad una prima ricognizione, risultano notevoli» dice il Ministero dei beni e delle attività culturali in una nota. «Si stanno organizzando apposite squadre per le verifiche più accurate in collaborazione con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile» (continua a leggere).

Scossa avvertita in Lombardia e Toscana. Oltre che in Emilia Romagna, la scossa è stata avvertita distintamente anche in Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Tanta la paura e le persone che si sono riversate in strada, specialmente nel centro di Bologna, come tante sono state le chiamate ai Vigili del fuoco, che non hanno al momento registrato particolari danni a persone o cose. La Regione Lombardia ha chiesto lo stato di calamità.

Terremoto Emilia Romagna, grazie a Monti lo Stato non pagherà i danni

Stanotte la terra del Nord Italia è tornata a tremare. La scossa più violenta del terremoto c’è stata alle 4.05 ed è stata del sesto grado Richter. Ha colpito principalmente l’Emilia Romagna (in particolar modo le Province emiliane di Modena e Ferrara), ma la scossa è stata avvertita fino a Milano, in gran parte del Veneto e in Liguria. Il presidente dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha chiesto lo stato di emergenza nazionale.

Il bilancio delle vittime di questa terribile catastrofe naturale è salito a sei. Il terremoto ha spezzato le vite di tante famiglie, distruggendo tante vittime innocenti e i sacrifici di una vita di tantissime persone (abitazioni, ville, negozi, esercizi commerciali, ecc.). Una rabbia dei cittadini che cresce di ora in ora contro uno Stato che investe pochissimo e sempre di meno in sicurezza e protezione civile. Anche in questo campo il Governo Monti ha fatto cilecca

Fonte:www.adnkronos.com  www.ilmessaggero.it  www.politica24.it


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