sfortuna

18 Agosto 2015

Bella a livello metereologico e  al livello di spettacolo.

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Fin dal mattino i “volovelisti” hanno dato il meglio, supportati anche dal caldo che ha creato le termiche sulle quali si sono librati i modelli del Signor Cammellini e del Signor Storchi.

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E proprio l’aliante di quest’ultimo è stato vittima di un  incidente durante il lancio col “dolly”, uno speciale carrello dotato di una “culla sagomata” che permette all’aliante di decollare come un’aereo staccandosi poi dal carrello quando raggiunge la velocità di rotazione.

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il maxi aliante dopo l’impatto

E proprio dopo essersi staccato il maxi aliante ha bruscamente impennato, perdendo il blocco motore-elica impennando verso l’alto e finendo sull’erba  accanto alla pista riportando danni molto gravi.

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Finite le evoluzioni degli alianti hanno cominciato a volare i jet.

Cesare Solmi di Mantova si è esibito con una bellissima riproduzione di un North American T2 Buckeye addestratore imbarcato dell’US NAVY in servizio dal 1959 al 2008, ed un altrettanto spettacolare e molto realistico, soprattutto nel modo di volare Boeing 727-100 recante le insegne della compagnia aerea Ansett Australia, fondata nel lontano 1936 e dichiarata fallita per bancarotta nel 2002

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Cesare Solmi col suo North American T2 Buckeye dell’US NAVY

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E qui sempre Solmi col Boeing 727-100 della compagnia aerea Ansett Australia

 

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Aldo Badiali da Bologna si è presentato invece con un elicottero BellAH-1S dell U.S. ARMY, un Aero L-39 che come l’ultima volta non ne ha proprio voluto sapere di mettersi in moto causa rottura del sensore della temperatura della turbina ed un bellissimo aereo acrobatico addirittura “turboalbero” col quale s’è esibito con tanto di fumogeno.

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Aldo Badiali alle prese con l L-39 che non vuol partire…

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Vando e Stefano Grazioli, perseguitati dalla sfortuna.

Prima il buon Stefano che doveva testare un sistema di “lancio missili” montato in un pilone subalare del suo Fiat G-91R nei colori dell’Aviazione Militare Portoghese, che purtroppo non ha potuto aver luogo in quanto durante una cabrata si è spenta la turbina del jet con una fumata bianca, tutti pensavamo fosse il missile invece quando lo abbiamo visto scendere silenzioso ci siamo resi conto del guaio.Fortunatamente nessun danno

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Fiat G-91R dell’Aviazione Militare Portoghese di Stefano

Vando ahimè dopo alcuni voli entusiasmanti col suo Sukhoy SU-22 “Fitter H”, durante l’estrazione del carrello durante la manovra d’atteraggio ,  lo ruotino anteriore si è svitato ed è caduto al centro della pista con conseguente atterraggio sul muso. Nulla di irreparabile comunque.

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Lo stupendo Sukhoy SU-22 “Fitter H” di Vando

Altro volo altro colpo di sfortuna, questa volta catastrofico.

Dopo aver dato tutta manetta al Sukhoy il velivolo si stacca dal suolo punta il muso verso l’alto per la salita quando di colpo la turbina si ammutolisce.

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Vando riesce a riportare il velivolo a terra che impatta di coda fermandosi sul bordo della pista dell’Aeroporto lasciando uscire dallo scarico un fumetto bianco.

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Tutti pensavamo fosse lo spegnimento della turbina ma poco dopo dal fumo sono partite le fiamme domate a fatica da alcuni di noi, io addirittura  con un estintore a polvere prestato da Manuele Cuoco dell’Ostaria Gente dell’Aria.

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Finalmente dopo qualche minuto d’ansia tutto è finito ma del velivolo non è rimasto quasi più nulla.

I ragazzi di Verona si sono esibiti col  “sibilante” Cobrajet  KJ-66 , velocissimo experimental a turbina con coda bitrave.

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Cobrajet KJ-66

Un altro ragazzo da Bologna ha volato con una riproduzione del sempre meraviglioso F-4E Phantom II “Betty Lou” del 388 Fighter Wing dell’USAF basato a Korat (Thailandia )nel 1969 in piena Guerra del Viet Nam.

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F-4E Phantom II “Betty Lou” del 388 Fighter Wing dell’USAF

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Due aeromodellisti hanno portato un piccolo monorotore ad elica acrobatico.

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monorotore acrobatico

Si è esibito un’altro socio con un bellissimo Aermacchi MB-339 con livrea New Zeland Air Force.

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Aermacchi MB-339 New Zeland Air Force

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Antonio da Parma si è infine esibito col suo coloratissimo Eurofighter Typoon 

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Antonio da Parma col suo Eurofighter Typhoon

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 GUARDA FILMATO

www.youreporter.it/video_Bellissima_giornata_aeromodellistica_all_Aeroporto_di_Modena

www.youreporter.it/video_Bellissima_giornata_aeromodellistica_all_Aeroporto_di_Modena_2

 

P.G.



F1: in Bahrain stravince Vettel, Alonso ottavo tradito dal DRS

A podio le due Lotus di Raikkonen e Grosjean. Sfortuna Massa: 15°

Sebastian Vettel ha vinto nettamente il GP del Bahrain. Gara superlativa per il campione del mondo della Red Bull che, dopo due giri di grande bagarre, ha salutato tutti ed è arrivato senza problemi alla bandiera a scacchi. A completare il podio le Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean. Sfortunato Fernando Alonso che ha avuto problemi con il DRS e ha concluso all’ottavo posto. Peggio è andata a Felipe Massa: 15° con due forature.

 Stratosferico Vettel. E non poteva essere altrimenti per colui che è sceso in pista con il casco di Felix Baumgartner, l’uomo del lancio dalla stratosfera appunto. Sebastian è stato praticamente perfetto con la sua Red Bull. In partenza ha subito il sorpasso di Alonso, ma ha prontamente replicato poche curve dopo mettendo nel mirino il poleman Rosberg. Grande bagarre per due giri, poi il campione del mondo ha preso la testa e ha salutato tutti. Una gara facilissima, vista da fuori. 

 A renderla dannatamente facile anche i problemi all’ala mobile posteriore della F138 di Nando. Al settimo giro lo spagnolo della Ferrari, secondo e l’unico che poteva impensierire Vettel, è stato costretto al rientro ai box per il mal funzionamento del DRS (Drag Reduction System): il flap rimaneva aperto. I meccanici, nel corso del cambio gomme anticipato, lo hanno chiuso, ma una volta rientrato in pista Alonso ha verificato se i problemi erano stati risolti, ma la risposta è stata negativa. L’unica soluzione è stata quindi un altro passaggio in corsia box per chiuderla e non utilizzarla più per tutto il resto della gara. GP in salita concluso all’ottavo posto, senza possibilità di sorpasso alcuna. E’ stata comunque una prova superlativa per lo spagnolo autore di una grande rimonta a suon di giri veloci su giri veloci. Quattro punti guadagnati anche se quelli persi bruciano molto. 

 Gran Premio sfortunato per la Ferrari e anche Felipe Massa non è stato risparmiato. Il brasiliano ha forato per due volte la posteriore destra ed è uscito inesorabilmente dalla zona punti concludendo al 15.esimo posto, ultimo dei piloti non doppiati. Anche prima degli incovenienti non era stato brillante nella lotta con Paul Di Resta, ottimo quarto con la Force India.  

 Bene, benissimo, le Lotus. Venerdì avevano dimostrato di avere un ottimo passo gara e lo hanno confermato nel momento clou. Dopo una brutta qualifica Raikkonen e Grosjean hanno aspettato e grazie a un’ottima strategia hanno passato tutti salendo sul podio. E’ stato un GP avvincente con molti sorpassi e contatti, anche tra compagni di squadra. In casa McLaren spettacolare e rischiosissima per le coronarie di Whitmarsh la lotta tra Perez, sesto, e Button, decimo. Bene anche Hamilton quinto, mentre il poleman Rosberg ha confermato tutti i problemi di usura degli pneumatici posteriori chiudendo dietro Alonso. Male Webber in settima posizione visto il risultato del compagno e nemico di team. Così Seb ha mandato di traverso la famosa cena di Webber e Alonso. 

MotoGP: ad Austin Valentino si becca un 5 in pagella

Marquez è da 10 e lode, 9 per Lorenzo e Pedrosa

MARC MARQUEZ 10 e LODE – Il “Chapeau” di Valentino la dice tutta sul Fenomeno. Aveva tempo fino ad agosto per diventare il più giovane vincitore di tutti i tempi nella massima categoria, ma il ragazzino va di fretta e li ha impallinati tutti con un’autorità che lascia presagire altri dispiaceri per i soci di pista. Soprattutto per DANI PEDROSA, voto 9, che sta davanti fin che può, che non molla l’osso, che alla fine ammette con un sorriso che è arrivato un altro grande ad attraversargli la carriera. Battuto sì, povero Dani, ma non ancora abbattuto.

JORGE LORENZO 9 – Evita con saggezza il suicidio, ovvero tentare il tutto per tutto per stare attaccato alle Honda che in Texas volano. Non prende paga eccessiva e porta a casa un podio prezioso, preziosissimo perchè sa molto bene che i conti si fanno alla fine.

CAL CRUTCHLOW 8 – Uomo da bagarre che con la bagarre non ha ancora confidenza completa, ma che fa un superlavoro per non farsi distanziare troppo da gente che onestamente ne ha di più. Fa insomma il suo dovere in attesa di occasioni da podio, che quest’anno rischiano di essere poche.

STEFAN BRADL 6,5 – L’aver provato la pista texana in marzo, e con ottimi riscontri, avrebbe dovuto dargli una spinta più decisa, roba diciamo da infastidire Lorenzo per il podio. La Top Five non si butta mai via, ma un filo di delusione c’è.

VALENTINO ROSSI 5 – Un disco freno anteriore scheggiato, il brutto lavoro in prova e la forza degli altri fanno somigliare la gara di Vale a quelle del recentissimo passato in rosso. E’ comunque presto per suonare l’allarme, sperando che si tratti del classico episodio isolato.

ANDREA DOVIZIOSO 7,5 – Per domare la Ducati in questo corral avrebbe dovuto avere i muscoli di Big Jim. Ci ha messo tutto il fiato e tutta la testa per portare a casa un risultato non disprezzabile, tenendo dietro un ALVARO BAUTISTA, voto 6,5, che dispone di una Honda ben più efficace.

NICO TEROL 10 – Vince per distacco la sua prima gara in Moto2 conquistando il quarto successo della carriera sul suolo americano. Se corresse nell’AMA Superbike, il campionato a stelle e strisce, vincerebbe tutte le domeniche.

Finte:www.sportmediaset.mediaset.it


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