sostituzione

29 Settembre 2013

L’attuale velivolo delle Frecce «sarà sostituito entro il 2017 con il nuovo M-345 HET che consentirà alla nostra Pattuglia – ha detto il ministro Mauro – di continuare a fare meraviglie in giro per il mondo».

RIVOLTO. L’Aermacchi MB-339 in dotazione alle Frecce Tricolori andrà presto in pensione. Lo ha annunciato a Rivolto il ministro della Difesa, Mario Mauro. Il ministro ha precisato che l’attuale velivolo delle Frecce «sarà sostituito entro il 2017 con il M-345 HET che consentirà alla nostra Pattuglia – ha detto il ministro – di continuare a fare meraviglie in giro per il mondo».

Governo. «Spero che i membri del Governo siano compatti e forti come le Frecce tricolori». Lo ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro, a margine della manifestazione conclusiva 2013 delle Frecce Tricolori svoltasi questa mattina a Rivolto. «Spero che i membri del Governo siano come i membri delle Frecce Tricolori dotati di cuore forte per reggere le turbolenze e le instabilità e soprattutto sappiano dove andare – ha aggiunto il ministro -. Spero che sappiano dove andare come lo sa il capo pattuglia, Enrico Letta, che in questi si è allontanato dalla formazione, ma solo per fare una missione più importante nella sede della Nazioni Unite».

Marò. «Sulla vicenda dei Marò detenuti in India siamo vicini al completamento delle indagini». Il ministro ha rimarcato che «su questa vicenda il Governo italiano ha fatto della trasparenza un suo elemento distintivo» e si è poi soffermato anche sul problema degli altri quattro Marò che l’India vorrebbe interrogare. «Anche le leggi indiane dicono che si possono audire in altro modo – ha concluso Mauro – e il Governo su questo è stato chiaro».

Missioni internazionali. «Le missioni internazionali non sono l’esigenza di una politica muscolare dell’Italia, ma sono volte al mantenimento della pace». Il ministro, che ha brevemente incontrato due piloti di Amx appena rientrati dall’Afghanistan, ha precisato che «le missioni internazionali sono semmai la nostra capacità, interpretando la costituzione, di contribuire alla pace nel mondo; cioè di assicurare al mondo un contesto di sicurezza senza il quale c’è il conflitto permanente». Il ministro della Difesa, nel ricordare il prossimo voto del Parlamento sul rifinanziamento delle missioni all’estero, ha precisato che l’Italia «deve raddoppiare gli sforzi dal punto di vista delle missioni internazionali, non nel senso di farne sempre di più, ne facciamo già 33 in 23 nazioni in giro per il mondo, ma di farle con maggiore consapevolezza che servono alla pace».

Tagli. Sui tagli alla Difesa «cercheremo di fare le cose al meglio». Lo ha ribadito sempre a Rivolto il ministro della Difesa, Mario Mauro, affrontando le questioni legate alla spending review a margine della manifestazione conclusiva 2013 delle Frecce Tricolori. «Il tema dei tagli – ha aggiunto il ministro – è legato alle condizioni in cui vive l’Italia. Abbiamo davanti un grande macigno sulla nostra strada e per rimuovere il macigno della crisi economico finanziaria occorrono sul piano politico non solo le leve di destra, di sinistra o quelle di centro ma serve uno sforzo comune della Nazione.

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http://video.gelocal.it/messaggeroveneto/locale/il-ministro-della-difesa-visita-la-base-delle-frecce/18034/18093

Credo che da questo punto di vista – ha detto ancora – alle Frecce Tricolori possiamo imparare molto perchè questa capacità di fare formazione comune è la vera scommessa sul futuro del nostro Paese». Mauro ha poi sottolineato che «la Difesa ha patito un taglio negli ultimi dieci anni del 19%. Però la Difesa è anche quel livello di vita della nazione in cui mai ci si è tirati indietro quando la Nazione ha avuto bisogno».

Fonte:http://messaggeroveneto.gelocal.it



Il primo gruppo d’ingegneri indiani è arrivato a Mosca per iniziare insieme con colleghi russi la progettazione congiunta dell’aereo militare da trasporto russo-indiano MTA. 

I due paesi dovranno intraprendere notevoli sforzi per occupare una nicchia del mercato ad alta competitività di aerei da trasporto di medio raggio.

L’arrivo in Russia degli ingegneri indiani significa che le discussioni pluriennali del progetto di un aereo militare da trasporto congiunto per la prima volta hanno portato a un risultato pratico. L’accordo base sulla fabbricazione congiunta di un aereo da trasporto di medio raggio è stato firmato dalla Russia e dall’India nel 2010 dopo lunghe trattative. Nell’ottobre del 2012 è stato firmato un contratto inerente alla prima tappa della sua progettazione. L’aereo da trasporto multiruolo MTA deve sostituire in tutt’e due i paesi aerei An-12 con capacità di carico fino a 20 tonnellate. Sarà offerto per l’esportazione nei paesi terzi, innanzitutto laddove attualmente sono in uso numerosi An-12 di fabbricazione sovietica.

Come prodotto per l’esportazione MTA sarà un diretto concorrente degli aerei militari da trasporto cinesi Y-8C e la loro modifica più sofisticata Y-9, progettati sulla base di An-12, il progetto copiato dai cinesi. Shaanxi Aircraft Industry Corporation, la società produttrice di questo tipo di aerei, ha comunicato in precedenza i propri piani di ammodernamento degli aerei Y-8 e di passaggio all’espansione attiva su scala internazionale. La società sta effettuando ingenti investimenti nelle capacità produttive e sta aumentando le proprie potenzialità di progettistica. Cosicché l’intera documentazione ingegneristica riguardante quest’aereo assai obsoleto è stata digitalizzata.

La Russia attualmente non ha un proprio aereo militare da trasporto della classe più diffusa nel mondo con capacità di carico fino a 20 tonnellate. Aerei militari da trasporto pesanti IL-76, la cui fabbricazione si sta ripristinando e i quali sono in grande quantità in dotazione all’Aeronautica militare russa, sono troppo costosi e complessi. Soltanto i paesi che dispongono di forze armate con numerosi organici e il territorio esteso acquistano i velivoli di questa tipologia.

Per la maggior parte dei paesi in via di sviluppo dell’Asia, Africa e America Latina gli aerei IL-76 sono superflui mentre gli aerei statunitensi C-130J con capacità di carico di 20 tonnellate sono troppo costosi o inaccessibili per motivi politici. Proprio in quei paesi continuano a volare centinaia di vecchi An-12, la quasi totalità dei quali dovrà essere sostituita nei prossimi 10-15 anni.

Il vantaggio principale dei cinesi sta nel fatto che loro hanno già una ben collaudata produzione di aereo da trasporto di medio raggio. L’aereo russo-indiano MTA decollerà invece soltanto nel 2016, e sarà messo in fabbricazione in serie non prima del 2019. D’altronde il vantaggio di MTA sarà un disegno più moderno, la velocità più elevata, motori sofisticati ed elevate caratteristiche di decollo e atterraggio.

S’ipotizza che MTA potrà portare carico di 20 tonnellate per un tratto di non meno di 2000 chilometri e carico di 12 tonnellate per un tratto di 4700 chilometri. L’aereo sarà in grado di utilizzare piste di atterraggio sul terreno, comprese quelle in località in alta montagna. In caso di necessità potrà essere dotato di un sistema di rifornimento di carburante in volo. MTA sarà dotato di nuovi efficienti motori con turboventilatori.

Fino al 2019 la Russia e l’India pianificano di spendere per la progettazione dell’aereo 600 milioni di dollari. E’ evidente che dopo annose lungaggini le parti sono interessate alla realizzazione del progetto nei tempi brevissimi per non farsi sfuggire il mercato degli aerei da trasporto di medio raggio in sostituzione degli An-12.

Fonte:http://italian.ruvr.ru


6 Febbraio 2013

Allo studio anche altri voli

La compagna del gruppo Lufthansa annuncia questa possibiltà
Nuovi aerei per i voli Firenze-Monaco di Air Dolomiti: i collegamenti (tre al giorno, ogni giorno) sono adesso operati con il nuovo Embraer E195, velivolo da 120 posti, che sostituisce i vecchi Atr72 da 64 posti.
 
 
La compagnia aerea del gruppo Lufthansa conta di mantenere un load factor intorno al 65% come nell’anno 2012, quando la flotta vedeva una grande prevalenza degli Atr 72.
Il network offerto da Lufthansa e Star Alliance offre oltre 200 destinazioni al giorno da Monaco.
I collegamenti plurigiornalieri (da Firenze ore 06:40, 13:00, 17:00; da Monaco 11:20, 15:20 e 19:45) sono ora gestiti direttamente da Air Dolomiti (codice EN, rimane il code sharing con i voli Lufthansa), che propone un nuovo piano tariffario: la tariffa Light parte da 34 euro con i servizi standard garantiti, mentre la Plus (29 euro in più) offre anche bagaglio in stiva e partecipazione al programma Miles&More di Lufthansa, e la tariffa Emotion offre il massimo del comfort.
 
 
Ne stiamo parlando, ci sono alcune cose in discussione ma sono davvero embrionali, sono ipotesi”. Lo ha detto Paolo Sgaramella, vicepresidente di Air Dolomiti, a proposito di eventuali nuovi voli da e per l’aeroporto di Firenze oltre al collegamento per Monaco attivo da anni, e ora operato con velivoli Embraer E195 tre volte al giorno.
 
 
“Il mercato dirà se tre sono ottimali – ha aggiunto Sgaramella, oggi a Firenze – se i risultati saranno buoni non è da escludere che i voli da tre possano diventare quattro”. Il vicepresidente di Air Dolomiti ha spiegato che “per noi Firenze è un aeroporto interessante, e ci piacerebbe qualcosa di più”, aggiungendo che una nuova pista più lunga, com’é nelle intenzioni di Adf, migliorerebbe la situazione: “Consentirebbe di atterrare da una parte e ripartire dall’altra, limitando i movimenti e prendendo velocemente le aerovie, con una riduzione dei tempi di volo e del consumo di carburante”.
 
 
Ne stiamo parlando, ci sono alcune cose in discussione ma sono davvero embrionali, sono ipotesi”. Lo ha detto Paolo Sgaramella, vicepresidente di Air Dolomiti, a proposito di eventuali nuovi voli da e per l’aeroporto di Firenze oltre al collegamento per Monaco attivo da anni, e ora operato con velivoli Embraer E195 tre volte al giorno. “Il mercato dirà se tre sono ottimali – ha aggiunto Sgaramella, oggi a Firenze – se i risultati saranno buoni non è da escludere che i voli da tre possano diventare quattro”. Il vicepresidente di Air Dolomiti ha spiegato che “per noi Firenze è un aeroporto interessante, e ci piacerebbe qualcosa di più”, aggiungendo che una nuova pista più lunga, com’é nelle intenzioni di Adf, migliorerebbe la situazione: “Consentirebbe di atterrare da una parte e ripartire dall’altra, limitando i movimenti e prendendo velocemente le aerovie, con una riduzione dei tempi di volo e del consumo di carburante”.

 

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Fonte: ANSA

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