SSJ-100


Alla guida del nuovo simulatore del Sukhoi Superjet-100: ogni mese da Venezia escono 10 comandanti e un aereo.

VENEZIA — L’operatore di terra alza il braccio, arriva l’autorizzazione al decollo. Il rombo dei motori che cresce, l’aereo comincia a muoversi, prende velocità. La pista dell’aeroporto di Innsbruck è corta (due chilometri): «Qui anche i metri sono preziosi», dice il comandante Agostino Frediani. L’accelerazione prende corpo, l’aereo quota, le macchine dell’autostrada che passa sotto, scorrono rapidamente, le montagne che circondano la città sono innevate. Ormai siamo alla quota di viaggio: 3.500 metri di altitudine, il comandante ha inserito il pilota automatico che segue la rotta stabilita in partenza.

Tutto vero. In realtà non c’è nessun aereo, solo la cabina di comando dei Superjet 100 — gli aerei realizzati dalla joint venture tra Alenia Aermacchi e Sukhoi Holding che vengono allestiti nell’hangar di Tessera — e i finestrini che trasmettono al dettaglio quello che c’è fuori (grazie a impostazioni preinserite), come se l’aereo stesse volando sopra la città austriaca. Si parte con il sole, ma presto arriva la pioggia e la turbolenza. Il vento, il temporale, il comandante Luciano Fornari (16 mila ore di volo alle spalle) dalla sua postazione retrostante, può simulare qualsiasi condizione meteo e ogni tipo di avaria (siamo partiti da Innsbruck, potevamo volare da Malpensa, New York, Madrid perché in sistema ci sono tutte le città e gli aeroporti).

I piloti lo sanno bene, sono qui per questo: chi per avere dimestichezza con i nuovi dispositivi del Superjet 100, chi per imparare a volare, tutti per l’addestramento necessario per usare l’aereo «vero». Stanno un mese a Tessera tra i corsi in aula con l’istruttore, al computer e le ore sul simulatore installato vicino all’aeroporto di Venezia che riproduce fedelmente i sistemi della cabina di pilotaggio del nuovo aereo, prima delle prove in volo (con sei decolli e altrettanti atterraggi) e il rilascio dell’abilitazione. Ce ne sono due in tutta Italia: uno ce l’ha Alitalia, l’altro Superjet (a Tessera, e a Mosca). Visto da fuori sembra una navicella spaziale, dentro è la perfetta riproduzione di una cabina di comando. «Qui si invertono le cose, non è il pilota che comanda l’aereo, ma l’aereo che comanda il pilota», dice Frediani. Dodici missioni di quattro ore ciascuna in tutte le situazioni di emergenza e condizioni metereologiche.

«Too far ahead»: l’aereo scende troppo veloce, la pista è vicina, bisogna rifare la procedura di atterraggio. Il comandante decide di riprendere quota e di rinviare le operazioni. Tre equipaggi di Interjet, la compagnia messicana che ha firmato un contratto per l’acquisto di 20 Sukhoi Superjet 100 e dieci opzioni, hanno già completato il corso di addestramento. A regime saranno cinque al mese, dieci piloti, contemporaneamente alla consegna di un aereo: il primo è previsto per maggio. A Tessera si preparano anche gli assistenti di volo con attività di training fino a che la compagnia non ha il velivolo a casa (tre giorni per prendere familiarità con la cabina), e il personale di terra e di manutenzione (un mese con lezioni a computer e sull’aereo che c’è a Tessera). Da qualche settimana Superjet ha deciso di aprire la porte anche ai giovani allievi della scuola di volo professionale F.T.O. di Padova, utilizzando il simulatore integrale di volo per l’addestramento degli aerei della famiglia Airbus A320.

Il comandante Frediani (19 mila ore di volo) apre gli spoiler per diminuire la portanza delle ali e rallentare la velocità di discesa dell’aereo. «Qui bisogna stare attenti, ci sono le montagne vicine», spiega. Esce il carrello, siamo sopra Innsbruck, sotto ci sono i palazzoni. «One thousand», dicono i comandi, mancano ancora mille metri, la pista si avvicina, l’aereo scende, tocca terra, il pilota frena, rallentiamo. Frediani accende il motorino ausiliare per fare le procedure di terra, si avvicina l’operatore con la scaletta, l’autobus con i passeggeri. Si aprono le porte, anche quelle del simulatore: si scende, il viaggio è finito. Innsbruck? No, l’hangar di Tessera. Adesso tocca ai piloti cominciare la loro «missione» quotidiana.

Francesco Bottazzo

Fonte: http://corrieredelveneto.corriere.it


6 Dicembre 2012

Venezia, Italia – 30 giorni per il montaggio e quindi la certificazione Easa ad inizio 2013: poi il via al “Type Rating” dei piloti

(WAPA) – Un nuovo simulatore di volo del Sukhoi Superjet 100 (SSJ-100) è arrivato oggi a Venezia per essere installato nel centro di addestramento di SuperJet International a Tessera (Venezia), nelle vicinanze dell’aeroporto “Marco Polo”.

Il Full Flight Simulator, prodotto dalla società L3 Communications, già Thales, riproduce fedelmente i sistemi della cabina di pilotaggio dell’aereo SSJ-100. Il simulatore ha inoltre tutte le caratteristiche dinamiche studiate per riprodurre i movimenti del velivolo in ogni situazione, consentendo ai piloti di eseguire il necessario addestramento e di conseguire il “Type Rating” senza l’utilizzo dell’aeromobile.

Le attività di montaggio ed assemblaggio avranno una durata di circa 30 giorni, seguiti da un’estesa fase di test volti ad ottenere la certificazione dell’Autorità europea della sicurezza aerea (Easa), prevista per l’inizio del 2013.

Il dispositivo, utilizzato per corsi di vario livello, sarà gestito dal personale del centro di addestramento di SuperJet International che comprende piloti istruttori e tecnici con una vasta esperienza nel settore aeronautico civile.

I piloti della compagnia messicana Interjet saranno i primi equipaggi a completare il corso di addestramento con l’utilizzo del nuovo Full Flight Simulator installato a Venezia.

Sempre a Venezia, nella sede di SuperJet International, verranno addestrati gli assistenti di volo ed i tecnici manutentori che dovranno operare sul velivolo.

Dall’entrata in servizio dell’SSJ-100 fino ad ottobre 2012 hanno conseguito con successo il corso di addestramento 144 piloti, 65 assistenti di volo ed oltre 380 tecnici nei due centri Training di Venezia e Mosca. Entrambe le sedi (Venezia e Mosca) sono ora dotate di strumenti speculari in grado di offrire servizi di addestramento di alto livello, in conformità alle direttive di sicurezza internazionali.

Il nuovo Ffs “Reality 7” è equipaggiato con proiettori Lcos per il sistema di visualizzazione, sistema di movimento elettro-idraulico ed una nuova postazione di controllo dalle caratteristiche ergonomiche largamente migliorate. Il dispositivo sarà inoltre aggiornato al livello “D” che rappresenta il massimo livello di certificazione secondo la normativa Iar-Fstd A.

L’Fto (Centro di addestramento al volo) di SuperJet International è inoltre in grado di erogare corsi sugli aerei della famiglia A-320, completi dell’addestramento ad operazioni con equipaggio multiplo (Mcc) tramite l’ausilio di un simulatore Frasca 242J Fnptd (Flight Navigation Procedure Training Device), offrendo così un’ampia gamma di servizi altamente qualificati. (Avionews)
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Fonte:www.avionews.it


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