Tassignano

11 Agosto 2014

LUCCA. Era decollato da pochi minuti quando si è staccata l’ala sinistra. Così un aliante, un Grob G103 Twin Acro, è precipitato intorno alle 12 all’aeroporto di Tassignano, nel comune di Capannori. Nell’incidente due persone sono rimaste uccise: si tratta di un istruttore di volo, Leonardo Ambrogetti, 55 anni di Firenze, e del suo allievo, Stefano Boschi, 34 anni di Pratovecchio (Arezzo).

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A parlare del distacco dell’ala sinistra sono stati per primi i testimoni che hanno raccontato anche di aver visto il pilota tentare una manovra disperata per riprendere quota. A confermare questa prima ricostruzione della dinamica, cioè la perdita di un’ala, sono anche gli inquirenti: l’ala è stata ritrovata ad alcune centinaia di metri di distanza, nel giardino di una casa accanto alla chiesa di Tassignano. Lo schianto fatale è avvenuto invece in via dell’Aeroporto, a pochissima distanza dalla pista di Tassignano.

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Altri testimoni raccontano che il pilota ha tentato di aprire il paracadute e di lanciarsi: purtroppo – probabilmente perché ormai troppo vicino a terra – si è aperto soltanto il “pilotino” mentre il sistema di emergenza vero e proprio non si è aperto completemente. Il passeggero invece non avrebbe neanche tentato di aprire il paracadute: è stato sbalzato fuori dal velivolo mentre precipitava. Questo spiegherebbe anche la distanza, circa cento metri, tra i due cadaveri a terra.

Il P.M. Salvatore Giannino, a cui sono state assegnate le indagini, ha disposto l’autopsia sul corpo di Ambrogetti dato che a pilotare era lui: si vogliono evidentemente accertare le sue condizioni al momento del volo ed escludere che possa aver avuto un malore. Ambrogetti era un pilota molto esperto, già campione assoluto di acrobazia in aliante nel 2006 e nel 2007. I rottami sono stati sottoposti a sequestro.

Sul posto allertati dagli abitanti della zona e da alcune persone che stavano partecipando ad una gara cinofila nel vicino quagliodromo, sono subito arrivati i soccorritori del 118 e i Carabinieri. L’aliante è un velivolo molto leggero, senza motore e dalla grande apertura alare: viene fatto decollare trainato da un aereo per poi essere lasciato libero di librarsi sfruttando le correnti ascensionali.

L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta e disposto l’invio di un proprio investigatore a Tassignano.

Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/


16 Novembre 2013

venerdì, 15 novembre 2013, 13:38

di Massimo Stefanini

Il 2014, epoca in cui è previsto il pareggio del bilancio, sarà l’anno clou per il definitivo rilancio dell’Aeroporto di Tassignano, con infrastrutture più moderne, maggiore sicurezza in vista del previsto aumento dei voli da diporto, in crescita negli ultimi mesi grazie anche all’ottenimento del marchio di scalo avioturistico.

I lavori di riqualificazione (importo circa 340 mila euro eseguiti da una ditta di Mirandola) sono cominciati il 4 Novembre scorso e termineranno il prossimo 4 marzo.

Tutto ciò è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco Giorgio Del Ghingaro, dell’assessore allo sviluppo del territorio Maurizio Vellutini, del presidente società aeroporto Andrea Tagliasacchi, dell’a.d. Eugenio Baronti e dei rappresentanti Enac Mauro Tommasi e Gianni Giorgioni.

Saranno realizzati 30 posti auto di cui 4 per disabili, sistemate fioriere ed altri elementi di arredo per rendere più decorosa l’area di ingresso. Prevista anche una nuova torre alta 12 metri accanto alla nuova aerostazione che ospiterà un’area tecnica con tutte le attrezzature per il controllo delle attività sperimentali e all’ultimo piano una terrazza panoramica di 30 metri quadrati aperta al pubblico.

Alla sommità sarà collocata la torre di controllo vera e propria mentre al piano terra è previsto il deposito dei mezzi antincendio. Il sindaco ha confermato inoltre che è in dirittura di arrivo la stesura del protocollo di intesa tra l’ente nazionale di aviazione civile, regione e comune per la concessione totale. Infine il Ministero dell’Interno ed il Coordinamento Nazionale dei Vigili del Fuoco, in collegamento telematico con il municipio capannorese hanno confermato l’interesse per le sperimentazioni dei droni, quindi per la destinazione innovativa che lo scalo di Tassignano assumerà.  

Fonte:www.lagazzettadilucca.it


12 Febbraio 2008

Nel mese di febbraio ho recuperato bene l’inattivit‡ di fine dicembre.
Nel giro di dieci giorni ho fatto un Linate A/R nella pausa pranzo, la settimana dopo un A/R al Lido ed avevamo ancora in cantiere un pranzo da fare con l’amico Valler.

Non volevamo tirarci il collo, Lucca quindi, era perfetta per lo scopo. Breve scollinata, giro pastorale del centro storico, cazzeggio, e quindi ritorno. L’interno delle mura ossia il centro storico monumentale della citt‡ Ë rimasto pressochÈ intatto nel suo aspetto originario, potendo dunque annoverare svariate architetture di pregio, come le numerosissime chiese medievali di notevole ricchezza architettonica (Lucca Ë stata addirittura soprannominata la “citt‡ dalle 100 chiese”, proprio per la presenza di numerose chiese nel suo nucleo storico, consacrate e non, presenti in passato ed ora in citt‡), torri e campanili, e monumentali palazzi rinascimentali di pregevole linearit‡ stilistica.
Ci diamo appuntamento al campo intorno alle 10:00, la rotta Ë diretta per circa 30-35 minuti volo, con il sorvolo del Cimone.
Il Comandante all’andata Ë Valler, un giro di controlli, il tempo Ë buono, manetta e via per la salita sino a 7.000 piedi.

Sino a 3.000 la visibilit‡ Ë limitata dalle foschie ma oltre i 3.000 il panorama Ë stupendo quasi da unlimited visibility.
Dopo circa 25 primi siamo sul Cimone, innevato (non molto) con impianti funzionanti, passiamo al traverso del monte Giovo ed iniziamo una discesa rapida subito al di l‡ dei monti per Lucca.
Vediamo l’aeroporto a circa 3 miglia da noi e quindi in contatto con la locale coordiniamo il nostro finale.

L’aeroporto assomiglia molto a quello di Modena, pista in asfalto di circa 900 mt. alcuni hangar ed una piccola torre.

Qui c’Ë anche la protezione civile e lo si nota per il maestoso elicottero Erickson Air-Crane di base qui.

Al nostro arrivo sono in corso lanci militari di parà; ci tratteniamo un po’ a guardarli e devo dire che la cosa piu’ impressionante Ë stato l’atterraggio del Do328 che li ha lanciati. E’ un bimotore turboelica che al touch down si sar‡ arrestato in circa 150 mt. inserendo i reverse: ecco uno STOL! Finito lo spettacolo, andiamo in centro storico per pranzare (questa volta come si deve) in uno dei tanti locali.
Il Tassista ci consiglia bene, al menù pensiamo noi cosi’ come al vino.


Il resto del pomeriggio lo passiamo a visitare il centro storico, tra una chiesa e l’altra e la cinta muraria, celebre anche al di fuori dei confini nazionali costruita tra il XV-XVII secolo, con un perimetro di 4.450 m circa intorno al nucleo storico che ne fa uno dei 4 capoluoghi di provincia Italiani ad avere una cerchia muraria intatta, assieme a Ferrara, Grosseto, Bergamo; la stessa cerchia, trasformata gi‡ a partire dalla seconda met‡ dell’Ottocento in piacevole passeggiata pedonale, risulta a tutt’oggi come una delle meglio conservate in Europa, in quanto mai utilizzata nei secoli passati a scopo difensivo. Come consuetudine, documentiamo con fotografie il nostro pellegrinaggio, poi con calma rientriamo a Tassignano per il ritorno. Il sole si sta abbassando sull’orizzonte ma abbiamo un sacco di tempo ancora visto il breve volo.

Montiamo a bordo, magneti, starter, ed il Lycoming si avvia senza problemi. Facciamo la rotta inversa. Siamo a ridosso delle montagne, cosi’ inizio subito una salita rapida per passare il primo gruppo di alture. A 3.000 piedi, in salita costante dal decollo, sfioriamo la prima barriera, poi continuiamo la salita sino a 6.500. Raggiungiamo il Cimome e sorvoliamo la zona della pista a ridosso della cima (il vento Ë calmo quindi nessun problema) ma a quest’ora gli impianti sono fermi. Lasciamo la zona contattando Bologna per la discesa su Modena. Il controllore ci avvisa che abbiamo traffico non identificato con mongolfiere riportate nella zona, e ce lo comunica dicendoci che Ë sato un liners ad avvistarle. Ma certo, Ë il raduno nazionale che si tiene a Carpineti ogni anno, dalle mie parti. Confermo al controllo che Ë cosi’ e gli racconto la storia, ma mi chiede cortesemente una “intercettazione e verifica visiva”. Beh…non aspettavo altro, virata a sx verso Lupos, direzione pietra di Bismantova, discesa veloce a 4.500 ed eccole a vista, ne contiamo 5 di cui un paio alla nostra quota. Riportiamo i contatti e poi ci sganciamo riprendendo la nostra navigazione verso Modena.

La digressione ci Ë costata circa 4/5 minuti ma nel complesso dopo poco piu’ di mezz’ora siamo alla base. Una bellissima giornata, grazie al tempo, temperatura mite, innaffiata da un poderoso Merlòt…


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