Torino

12 Febbraio 2017

Nel tardo pomeriggio di ieri è atterrato, all’Aeroporto di Modena-Marzaglia, proveniente da Torino un Piper 28.

L’equipaggio si è trattenuto in città ripartendo poi nel primo pomeriggio di oggi.

P.G.


9 Novembre 2016

La compagnia aerea Luxair ha inaugurato ieri il volo diretto tra Torino e Lussemburgo. Un collegamento storico per l’aeroporto di Caselle che torna ad essere operato con quattro frequenze settimanali nei giorni lunedì, martedì, giovedì e venerdì.

lux

“Il volo è al servizio del tessuto economico piemontese con interessi in Lussemburgo e di tutti coloro che per motivi di lavoro devono raggiungere le varie istituzioni europee che vi hanno sede.” Spiega un comunicato di SAGAT. “I giorni dei voli consentono inoltre ai viaggiatori leisure di poter trascorrere l’intero weekend nel Granducato e di scoprire la città di Lussemburgo, classificata fra i siti Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Il volo apre le porte del Torino e del Piemonte anche ai turisti provenienti dal cuore dell’Europa: non solo ai lussemburghesi, ma a tutta la numerosa comunità internazionale che vive per motivi di lavoro nel Granducato.”

I voli sono operati con aeromobile Bombardier Q400 da 76 posti e sono prenotabili con tariffe a partire da 99 euro A/R tasse incluse.

Fonte: www.ilvolo.it/


30 Agosto 2015

L’AEROCLUB DOMANI RIPRENDERÀ REGOLARMENTE LA SUA ATTIVITÀ

 

Da una prima ricostruzione sembrerebbe che il velivolo, un Aerotech Slovakia Technoavia SMG-92 Turbo Finist, HA-YDJ  (C/N02-001) fabbricato nel 2004, abbia avuto un cedimento del motore in fase di decollo. L’aereo appensa staccatosi da terra è subito ricaduto sbalzando i paracadutisti fuori dal velivolo. Poi ha proseguito la sua corsa abbattendo la recinzione dell’Aeroclub

 

29 agosto 2015

Un aereo privato è precipitato in fase di decollo sulla pista dell’Aeroporto Francesco Cappa di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria: 11 feriti, di cui tre in gravi condizioni ma nessuno sarebbe in pericolo di vita.

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A bordo del velivolo il pilota e 10 paracadutisti. “Si era appena sollevato e ha abbattuto la recinzione. E’ mancato il motore mentre l’aereo era in fase di decollo. Si era appena staccato da terra quando è ricaduto subito. I paracadutisti sono stati sbalzati fuori. Poi l’aereo ha urtato la recinzione e alcuni alberi“, questa la ricostruzione dell’incidente fatta dal Sindaco di Casale Monferrato, Concetta Palazzetti.

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Gli undici feriti hanno subito fratture e traumi, tre di loro, tra cui il pilota, sono più gravi, ma non in pericolo di vita – ha assicurato sempre il sindaco – e sono stati trasportati al Cto di Torino.

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Gli altri, in codice giallo, sono stati portati nei vari ospedali di zona. I paracadutisti, dilettanti, sono quasi tutti di Torino, soltanto uno è della provincia di Alessandria.

‘L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta sull’incidente inviando sul posto un suo investigatore.

Il Sindaco di Casale, ha anche assicurato che l’Aeroporto gestito da un Aero Club: “E’ un Aeroporto privato ma molto conosciuto e sicuro, ha tutte le carte in regola, anche i carabinieri non hanno rilevato irregolarità. Infatti le attività sono state  sospese solo per oggi, domani riprenderanno normalmente

 

Fonte: www.rainews.it/

 



Oggi pomeriggio, tra la 15,10 e le 15, 25 sono atterrati alcuni velivoli dell’Aero Club di Torino.

 Piper PA-28-140 Cherokee B  I-ENDE  c\n  28-25320  (sotto)

Piper PA-28-140 Cherokee D  I-ICES    c\n 28- 7125233 (sotto)

 Piper PA-28-140 Cherokee D I-FOGS   c\n  28-7125079 (sotto)

 

Piper PA-28RT Arrow IV   I-PITU   c\n 28R-7918241 (sotto)

Piper PA-28-161 Cherokee Warrior II   I-BJOE c\n  28-7916468 (sotto)

Piper 28 161 Warrior  I-DARD    c\n  28-8216172 (sotto)

 

 Questi sei velivoli sono atterrati in mattinata all’Aeroporto di Pavullo per una mangiata di gruppo, dopodiché  sono decollati diretti al nostro campo per un caffè.

GUARDA VIDEO 

http://www.youreporter.it/video_Torino_Pavullo_Torino_via_Modena

    

Gli equipaggi sono poi risaliti a bordo degli aerei ed uno alla volta, tra le 15, 40 e le 15, 45  sono decollati facendo rotta verso casa.

Per

www.aeroclubmodena.it

Piergiorgio “pierinoinflight”Goldoni



Chiude il volo da Caselle e poi lancia
la campagna ‘dall’Italia alla Spagna’

Gli irlandesi volano da altri … 17 scali italiani – Ma hanno appena chiuso il Madrid-Torino (che andava benissimo)

Ryanair ha festeggiato l’avvio del suo programma dall’Italia alla Spagna per l’estate 2013, con 64 rotte da 17 aeroporti italiani. Proprio per lanciare l’orario estivo dall’Italia alla Spagna, la compagnia aerea sta mettendo a disposizione posti da soli €12 per viaggiare nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e giovedì ad aprile e maggio.  

Nei giorni scorsi Ryanair ha chiuso il Madrid-Caselle (motivandolo con una assurda ritorsione contro le tasse spagnole). Era un collegamento che aveva coefficienti di riempimento alti ed un notevole successo a Torino. Ora la rotta cade nel monopolio di Iberia, con le inevitabili ripercussioni sui prezzi… 

In palazzina Sagat è indispensabile un forte impegno in tal senso: Vueling potrebbe essere interessata alla  rotta.

Fonte:www.lastampa.it


30 Dicembre 2012

Signora della scienza e dell’impegno civile

Con il suo sorriso lieve e lo sguardo intenso se ne è andata una delle donne che per rigore d’impegno civile e di dedizione alla ricerca e allo studio rendono grande il nostro paese: Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina, è deceduta a Roma. Aveva 103 anni ed è morta nella sua abitazione in via di Villa Massimo. La scienziata era stata nominata senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il primo agosto del 2001. Come si legge sulle agenzie, il 118, intervenuto nella sua residenza, ha “soltanto potuto constatare il decesso”.

Rita Levi Montalcini era nata a Torino il 22 aprile 1909. Dopo aver studiato medicina all’universita’ di Torino, all’età di 20 anni entra nella scuola medica dell’istologo Giuseppe Levi e inizia gli studi sul sistema nervoso che prosegue per tutta la sua vita, salvo alcune brevi interruzioni nel periodo della Seconda guerra mondiale. Si laurea nel 1936. Nel 1938, in quanto ebrea sefardita, fu costretta dalle leggi razziali del regime fascista a emigrare in Belgio con Levi, dove continua le sue ricerche in un laboratorio casalingo.

I suoi primi studi (degli anni 1938-1944) furono dedicati ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati. Nel 1947 accetta l’invito a proseguire le sue ricerche al dipartimento di Zoologia della Washington University (nello stato Usa del Missouri), dove rimane fino al 1977. Nel 1951-1952 scopre il fattore di crescita nervoso noto come Ngf (Nerve Growth Factor), che gioca un ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche.

Per circa 30 anni prosegue le ricerche su questa molecola proteica e sul suo meccanismo d’azione, per le quali nel 1986 viene insignita del Premio Nobel per la medicina insieme allo statunitense Stanley Cohen. Nella motivazione del riconoscimento si legge: «La scoperta del Ngf all’inizio degli anni ’50 è un esempio affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos. In precedenza, i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell’organismo».

Dal 1961 al 1969 dirige il Centro di ricerche di Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Roma in collaborazione con l’Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il laboratorio di Biologia cellulare. Dopo essersi ritirata da questo incarico “per raggiunti limiti d’eta'” continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l’Istituto di neurobiologia del Cnr con la qualifica di superesperto. Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del Ngf, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un’attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.

Dal 1961 al 1969 dirige il Centro di ricerche di Neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Roma in collaborazione con l’Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 il laboratorio di Biologia cellulare. Dopo essersi ritirata da questo incarico “per raggiunti limiti d’eta'” continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979 al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l’Istituto di neurobiologia del Cnr con la qualifica di superesperto. Le sue indagini si concentrano sullo spettro di azione del Ngf, utilizzando tecniche sempre più sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che esso ha un’attività ben più ampia di quanto si pensasse: non si limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.

E’ stata sempre molto attiva in campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o per la responsabilità degli scienziati nei confronti della società. Nel 1992 ha istituito, assieme alla sorella gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla formazione e all’educazione dei giovani, nonché al conferimento di borse di studio a giovani studentesse africane a livello universitario, con l’obiettivo di creare una classe di giovani donne che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale del loro paese. Sempre a favore dei giovani scienziati, nel marzo 2012 rivolge un appello al Governo Monti insieme al senatore Ignazio Marino(Pd), «affinché non cancelli il futuro di tanti giovani ricercatori, che coltivano la speranza di poter fare ricerca in Italia. Il decreto legge su semplificazioni cancella i principi di trasparenza e merito alla base delle norme che dal 2006 hanno consentito di finanziare i progetti di ricerca dei giovani scienziati under 40 attraverso il meccanismo della peer review, la valutazione tra pari».

Levi Montalcini è stata particolarmente sensibile anche nei confronti dei temi della difesa dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Nel 1998 fonda la sezione italiana di Green Cross International, organizzazione non governativa riconosciuta dalle Nazioni Unite e presieduta da Mikhail Gorbaciov, di cui è consigliere. Significativo l’impegno sulla prevenzione e sulle conseguenze ambientali e sociali delle guerre e dei conflitti legati allo sfruttamento delle risorse naturali, con particolare riferimento alla protezione e all’accesso alle risorse idriche. Con la vittoria dell’Unione di Romano Prodi alle elezioni politiche del 2006, la Levi Montalcini, in qualità di senatrice a vita, accorda la fiducia al governo Prodi II.

Stefano Biolchini

Il Sole 24 Ore

Fonte: www.ilsole42ore.com


25 Settembre 2012

(AGI) – Torino, 22 set. – Ha finto di essere un pilota di una compagnia aerea straniera e ha viaggiato gratis su un aereo di linea. Un uomo di 32 anni e’ stato scoperto e denunciato dai carabinieri di Torino per attentato alla sicurezza dei trasporti aerei, sostituzione di persona e usurpazione di titolo. Secondo i carabinieri in almeno un’occasione l’uomo si e’ finto pilota di una compagnia straniera e con un nome d’arte e’ riuscito a volare quale terzo pilota in cabina. Sequestrate divise e tesserini. I dettagli in mattinata durante una conferenza stampa.
  Il finto pilota e’ stato fermato dai militari all’aeroporto Torino-Caselle nell’area del check-in. Accompagnato in caserma ha confessato e ha portato i carabinieri nel garage dove nascondeva uniformi e tesserini. I militari hanno anche sequestrato un permesso di parcheggio per operatori aeroportuali di Torino, due volumi per la formazione dei piloti di aerei di linea, due curricula formato europeo coi dati falsi dell’indagato, due tesserini di riconoscimento della compagnia di linea, una camicia bianca con spalline e gradi tubulari da pilota di aeronautica civile. Oltre a una giacca doppiopetto nera con gradi da pilota di aeronautica civile cuciti sui polsi e brevetto di pilota sul petto. (AGI) .

Fonte:www.agi.it


12 Febbraio 2008

Un mese. Un mese senza volare. Non passa mai. Dalla terza settimana di dicembre piogge, neve, nebbia, un vortice di basse pressioni che lasciavano solo pochi istanti di intervallo ci hanno tenuto a terra. Con il mese di gennaio, il primo cuneo di alta pressione ha portato nebbie che si tagliavano con il coltello, come non si vedevano da anni, poi ancora acqua, ma non poteva piovere per sempre. Ogni giorno solito rito di consultazione delle meteo per vedere se nel medio periodo c’erano segni di ripresa (nell’ultima settimana anche due volte al giorno sperando in un aggiornamento magico…), con l’unico scopo di identificare un giorno, tenerlo libero e decollare. Alla fine la terza settimana di gennaio mostrava qualche raggio di sole e speranza. Dove andare? Nell’intermiabile e noisa attesa non ho fatto altro che mettere in fila delle mete per l’anno sucessivo sia vicine che lontane. Tra questa mi era pero’ sfuggita la splendida Torino, di cui mi ero accordo avendo letto un articolo su di un giornale che proponeva la sequenza di Fibonacci con luci colorate (eh eh…vediamo se avete studiato) sulla Mole Antonelliana e poi ancora la settimana dopo quando si parlava dei World Air Games del 2009.

A questo punto, fissiamo provvisoriamente il giorno e ci accordiamo per l’orario sperando nella tenuta del tempo.
La fortuna finalmente Ë con noi e questa volta il cielo Ë nostro.

Arriviamo al campo alle 10.00, penso sia stata l’unica volta in diversi anni in cui sono arrivato in aeroporto prima io di Valler, avevo preso tutte le precauzioni per non avere rotture….giornata di ferie, telefono spento, no impegni di lavoro, no impegni a casa, e forse Ë per questo che sono arrivato prima. Il briefing meteo ci riporta CAVOK con delle nebbie sparse lungo la rotta ma che non dovrebbero destare preoccupazioni. Comunque, per precauzione ci portiamo anche il GPS che lasciamo nelle borsa per divertirci di piu’ (ma meglio averlo appresso che a casa, non si sa mai). Il ns velivolo Ë pronto e rifornito anche se ha appena effettuato 4 touch & go. Per sicurezza comunque rabbocchiamo di nuovo per non avere sulla coscienza quei 15 minuti di volo…gi‡ spesi.

All’andata a sinistra sono io, procediamo senza piano di volo per Parma che concede la diretta senza fare lo slalom tra i riporti standard del CTR per poi passarci con Piacenza. Qui incontriamo 2 gruppi di Tornado, uno davanti a noi che doveva essere in lungo finale (su cui pero’ non abbiamo il contatto visivo) e subito dopo un package di 2 Tornado che ci sfilano alla stessa quota sulla destra un paio di miglia piu’ a nord. Dopo il CTR di Piacenza mettiamo in prua il Vor di Voghera ed iniziamo ad incontrare i primi banchi di nebbia che si fanno piu’ fitti in zona Alessandria. Qui abbiamo l’ala sinistra in nebbia e l’ala destra con visibilit‡ illimitata. A 1.500 piedi siamo a volte in mezzo ai ciuffi ma la visibilit‡ frontale si mantiene sempre in VMC. Lasciata anche Alessandria spariscono i ciuffi e le nebbie (in alcuni punti doveva essere densa perchË sentiamo per radio riporti al suolo con visibilit‡ < 300 mt.), mentre riceviamo distintamente la stazione di Poirino da cui inizieremo il circuito di avvicinamento all’aeroporto Aeritalia. Lo scenario Ë fantastico, il Monte Bianco sullo sfondo e tutte le Alpi innevate che fanno da cornice alla citt‡ rendono quest’ultimo tratto di volo indimenticabile.


Ci sganciamo da Milano informazioni e passiamo sulla frequenza locale che ci porta sino a terra senza difficolt‡. L’aeroporto Ë vicinissimo al centro, in sottovendo vediamo distintamente la Mole e la via tutta diritta che porta dall’aeroporto al centro citt‡.

A terra poi, una piacevole sorpresa: come a Modena, qui non si pagano tasse di atterraggio! E noi che ci eravamo gi‡ preparati a mendicare… Questo ci permette di investire i soldi nel taxi per farci portare in centro. Le effemeridi non ci consentono un pranzo comodo cosi’ decidiamo di dare precedenza alla visita al centro e con il tempo residuo, quello che si trova, si mangia.

Dalla piazza centrale passiamo dalla sede degli uffici RAI per arrivare nella via delle Mole che immortaliamo da ogni angolo e prospettiva e ci fermiamo li’ sotto a mangiare un panino. Ormai sono quasi le 14:00, dobbiamo riguadagnare un taxi, rientrare in aeroporto e ripartire se vogliamo avere almeno mezz’ora di margine sulle effemeridi. Ne agguantiamo uno nella piazza centrale che in un quarto d’ora ci molla all’aeroporto. Essendo ospiti chiediamo conferma all’AeC dell’inesistente gabella e ci infiliamo sul ns PA-28 con Valler a sinistra per il rientro.

Atmosfera e visibilit‡ magica anche nel pomeriggio, sembra quasi l’anno scorso, sempre a gennaio dove dal Garda si vedeva il Cimone. Sulla rotta inversa dell’andata superiamo Poirino, Asti e Alessandria per arrivare a Voghera con l’inserimento nel CTR di Piacenza. Milano ci informa che il CTR Ë chiuso (al venerdi’ i militari fanno mezza giornata) cosi’ senza troppo disturbo seguiamo l’autostrada senza dover riportare ogni waypoint come all’andata. Parma, ci riconcede la diretta e poco dopo siamo gi‡ al traverso di Reggio Emilia con la pista del campo che ci sfila sotto l’ala. Coordiniamo quindi con la locale di Modena un lungo finale per gli utmimi minuti di volo.

Dopo poco piu’ di un’ora e mezza, spegnamo controvoglia il motore. Visto lo scrupolo del rabbocco alla mattina, prima di ricoverare il mezzo, controlliamo i serbatoi che ci rivelano un’autonomia residua di circa 45 minuti (consumi quindi confermati secondo i parametri).

Veramente un bel giro, non impegantivo, che ci ha tenuto per aria circa 3 ore in una rara giornata di visibilit‡ quasi illimitata. Adesso rimangono le altre mete studiate…tra cui l’Ungheria…


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