traffico

27 Dicembre 2015

Traffico trasferito in parte a Pisa e a Bologna

(ANSA) – FIRENZE, 26 DIC – Aerei in arrivo e in partenza dirottati o cancellati per le condizioni di scarsa visibilità, a causa della nebbia, oggi all’aeroporto di Firenze. Tre voli in partenza sono stati cancellati e altri dirottati. Per quelli in arrivo le cancellazioni sono state sedici, dalle 9 di stamane, secondo le informazioni del sito dell’aeroporto. Il traffico è stato in parte trasferito sugli aeroporti di Pisa e Bologna.

Fonte:www.ansa.it/


14 Agosto 2014

Cieli affollati sulle Madonie. Da qualche settimana il traffico aereo militare sopra le montagne del Palermitano sembra diventato più frequente.

Ma non si tratta dei soliti caccia che spesso, da quelle parti, si sentono sfrecciare in alto nel cielo. Al contrario, in questi giorni, quelli che appaiono come giganteschi aerei passano a tutte le ore del giorno e della notte, volando a volte a bassissima quota sopra i paesi madoniti, scatenando il panico tra i residenti.

cice

 

Come è accaduto domenica scorsa, quando un grosso aereo, scambiato in un primo momento per un velivolo civile da alcuni testimoni, ha sorvolato i tetti di Castellana Sicula a bassissima quota. Lo “spettacolo” si è ripetuto anche nei giorni successivi, sempre nella stessa zona. “Ho sentito un rombo fortissimo – racconta un residente – mi sono affacciato e ho visto un aereo passare vicinissimo a casa mia, sono corso subito fuori pensando che stesse per schiantarsi. Poi, per fortuna, ha ripreso quota proseguendo il suo volo”.

Ieri, poi, un altro passaggio. “Stesso aereo, stesso orario dei giorni scorsi e stessa rotta, volava basso e stavolta ho avuto la netta impressione che si trattasse di un aereo militare”, racconta Loredana Macaluso, residente a Castellana Sicula.

C’è chi ha scattato anche una foto del velivolo pubblicandola su Facebook. Dalle immagini sembrerebbe un aereo del tipo C130, un velivolo da trasporto tattico, utilizzato prevalentemente per aviolancio di truppe e materiali, in forza all’aeronautica militare statunitense e ad una cinquantina di altri paesi, fra cui anche l’Italia. Dalla foto, realizzata da Carlo Gulino con un cellulare, si può immaginare quanto l’aereo volasse a bassa quota.

Cosa ci sia dietro a questo via vai non è dato sapere. Dalla base militare della vicina Sigonella e da quella di Birgi, a Trapani, non trapela alcuna notizia. Quasi certamente si tratta di voli d’addestramento. Per questo tipo di aerei da trasporto militare è usuale addestrarsi alle manovre a bassa quota. Presumibilmente non si tratta di addestramento di volo legato direttamente alle forze speciali di intervento di stanza a Sigonella, perché i mezzi utilizzati sarebbero diversi. Inoltre, in questi casi, la bassa quota sarebbe imposta proprio per evitare interferenze con le linee civili.

 

 @ggiallombardo
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Fonte: http://www.siciliainformazioni.com/


30 Marzo 2014

Miniatur Wunderland, società specializzata nella realizzazione di modellini particolarmente fedeli alla realtà, annuncia di aver realizzato e venduto un modellino di un intero aeroporto, per la cifra di 5 milioni di dollari.per montare tutte le componenti e realizzare i 40 diversi velivoli che decollano e atterrano, con un complesso sistema che consente di far muovere in autonomia auto, aerei e camion di servizio.

 

Oltre 6 anni di lavoro
Non solo hangar, torre di controllo e piste di atterraggio: il modellino ricalca l’aeroporto di Amburgo, uno dei più grandi al mondo per estensione, e nel modellino troviamo anche l’intenso traffico veicolare, i taxi e migliaia di passeggeri in transito.

Tra le particolarità, il sistema meccanico che muove gli aerei e li fa decollare, cosi come muove i sistemi di carico e scarico bagagli e passeggeri.

Vi consiglio di guardare il video per ammirare il progetto nel suo complesso.

 

GUARDA VIDEO
http://www.youtube.com/watch?v=9l4l0Jq6LUY&feature=player_embedded 

Scritto da , il 30/03/14

Fonte:www.pianetacellulare.it


24 Settembre 2013

(ASCA) – Roma, 23 set – Nove persone sono state arrestate fra Francia e Venezuela nell’ambito di un’indagine che ha portato al sequesto record di 1,3 tonnellate di cocaina, stipate all’interno di trenta valigie a bordo di un volo dell’Air France da Caracas a Parigi. Gli inquirenti sospettano che i trafficanti avessero dei complici all’interno della compagnia francese. In Francia sono state arrestate sei persone, fra cui un italiano, mentre nel paese sudamericano sono finiti in manette tre membri dei servizi di sicurezza. La droga aveva un valore di mercato di circa 200 milioni di euro. Secondo fonti della polizia, la droga era arrivata in Francia l’11 settembre, ma e’ stata sequestrata il 20, una parte all’interno dell’aeroporto e una parte a bordo di un camion diretto in Lussemburgo e probabilmente destinata al mercato olandese e a quello britannico. Secondo gli esperti della sicurezza, i trafficanti sono stati aiutati da qualcuno all’interno dell’Air France a Caracas che ha contribuito ad etichettare le valigie. (fonte AFP). red-uda/

Fonte:www.asca.it



Nel 2012 i viaggi in aereo sono cresciuti in tutte le regioni del mondo rispetto al 2011, con un aumento del 9% in Asia e del 6% nell’America Latina. L’Asia è il mercato di aviazione più competitivo del mondo, con il 75% delle rotte servite da tre o più compagnie aeree e solo il 25% da uno o due vettori

Amadeus promuove una nuova analisi con la soluzione Air Traffic Travel Intelligence che rivela una crescita del 5%, tra il 2011 e 2012, del volume del traffico aereo mondiale, con l’Asia che risulta essere un mercato in rapida evoluzione e più competitivo per i viaggi aerei. La soluzione – che fornisce i dati completi del volume dei passeggeri, tra cui le vendite dirette e indirette dei posti aerei – indica che l’Asia ha avuto una crescita annuale del 9% tra il 2011 e il 2012, seguita dall’America Latina con il 6%. Lo strumento, parte del portfolio di Amadeus Travel Intelligence, calcola il volume aereo di passeggeri per qualsiasi origine e destinazione di tutto il mondo in maniera dettagliata.

Tra gli altri risultati chiave, lo studio rivela che il 22% di tutti i viaggi aerei globali si concentra su appena 300 origini e destinazioni “super rotte” , ognuno delle quali trasporta oltre 1 milione di passeggeri all’anno. Inoltre, il 69% di tutto il traffico aereo mondiale è effettuato su lunghe rotte con 100 mila passeggeri annui.

In termini di collegamenti del traffico aereo, l’analisi indica che il Medio Oriente rappresenta un forte esecutore, con i tre aeroporti principali a Doha, Abu Dhabi e Dubai che mostrano un incremento dei collegamenti. Per esempio, se i tre aeroporti sono considerati un gruppo offrono circa il 15% del volume di traffico aereo dall’ Asia all’ Europa e dall’Europa al Pacifico Occidentale. Inoltre, il traffico Europa-Asia avviato dal Medio Oriente sta crescendo ogni anno del 20%.

L’analisi mostra anche come l’Asia sia il mercato con la concorrenza aerea più alta nella sua area di viaggio; il 75% del traffico aereo della regione è gestito da tre o più compagnie aeree e il 27% da cinque o più vettori. Questo contrasta nettamente le altre regioni come il Medio Oriente e l’Europa, dove solo la metà di tutto il traffico aereo delle sue rotte è gestito da tre o più compagnie aeree.

Anno per anno la crescita del volume dei passeggeri nel traffico aereo, per regione

Regione Volume passeggeri 2011

(Milioni)

Volume passeggeri 2012

(Milioni)

Proporzione
Asia 724 787 9%
Europa 656 680 4%
Nord America 587 597 2%
America Latina 178 189 6%
Medio Oriente 97 99 2%
Pacifico Occidentale 79 82 4%
Africa 51 52 2%
Globale 2,372 2486 5%

Le rotte più trafficate del mondo per volume di passeggeri sono dominate dai viaggi nazionali asiatici

L’analisi dei percorsi più trafficati del mondo per volume di passeggeri dimostra che nella top ten del mondo, sette dei più frequentati itinerari di viaggio aerei sono in Asia.

Jeju-Seoul nella Corea del Sud rimane la rotta aerea più trafficata al mondo, e molte delle top rotte di origine e di destinazione del 2011 rientrano nella classifica del 2012. Tuttavia, ci sono stati dei cambiamenti: in particolare, Pechino-Shanghai è salito dalla sesta rotta più trafficata del mondo nel 2011 alla quarta nel 2012. Sapporo-Tokyo ha superato Rio de Janeiro-San Paulo classificandosi al secondo posto per la rotta più trafficata, e Okinawa-Tokyo è entrata nella top ten, come nono tragitto più trafficato del mondo.

Top 10 delle rotte più trafficate dai passeggeri

Regione Rotta Passeggeri 2012

(Migliaia)

Crescita 2012-2011 2012 Classifica (cambio nella classifica dal 2011)
Asia Jeju-Seoul 10,156 2% 1 (=)
Asia Sapporo-Tokyo 8,211 8% 2 (+2)
America Latina Rio de Janeiro-Sao Paulo 7,716 -1% 3 (-1)
Asia Beijing-Shanghai 7,246 7% 4 (+3)
Pacifico Occidentale Melbourne-Sydney 6,943 -2% 5 (=)
Asia Osaka-Tokyo 6,744 -11% 6 (-3)
Asia Fukuoka-Tokyo 6,640 -3% 7 (-1)
Asia Hong Kong- Taipei 5,513 2% 8 (=)
Asia Okinawa-Tokyo 4,584 12% 9 (nuovo)
Africa Cape Town-Johannesburg 4,407 -1% 10 (-1)

I viaggi aerei globali sono maggiormente concentrati, con 1000 itinerari di origine e destinazione in tutto il mondo, rappresentando il 40% del traffico aereo mondiale

Il 35% del trasporto aereo in Europa e Nord America è rappresentato dai percorsi più piccoli che hanno meno di 100 mila passeggeri annui. Questo contrasta nettamente le altre regioni come l’Asia, dove l’85% dei viaggi in aereo è concentrato su rotte che trasportano più di 100 mila passeggeri ogni anno.

La concentrazione di viaggi aerei asiatici comporta una crescita della regione in quanto può continuare a essere un’opportunità per le altre compagnie aeree sfruttare collegamenti attraverso delle super rotte competitive. Inoltre, l’analisi mostra che in Asia, le rotte più grandi con oltre 100 mila passeggeri annuali hanno una crescita del 4%-9%, ma i viaggi delle piccole e medie imprese della regione sono in crescita del 19%-21% annuo.

La concentrazione dei viaggi aerei globali in base al volume dei passeggeri nel 2012

Regione >1 milione di passeggeri Da 1 milione a 100 mila passeggeri 100 mila a 10 mila  passeggeri <10 mila passeggeri
Asia – Asia 40% 45% 12% 3%
Europa – Europa 14% 52% 27% 6%
Nord America – Nord America 14% 52% 25% 9%
America Latina  – America Latina   28% 50% 17% 5%
Pacifico Occidentale – Pacifico Occidentale 42% 38% 14% 6%
Medio Oriente – Medio Oriente 15% 60% 22% 3%
Africa – Africa 25% 35% 34% 7%

La concorrenza nel settore del trasporto aereo è aumentata costantemente

A livello globale, l’industria del trasporto aereo è diventata sempre più competitiva nel corso degli ultimi tre anni. La percentuale di traffico aereo gestita da uno o due compagnie aeree è scesa del 2% ogni anno, dal 39% nel 2010 al 35% nel 2012. Nel frattempo, anche la percentuale di traffico aereo con quattro o più concorrenti è aumentata costantemente dal 35% nel 2010 al 38% nel 2012.

L’Asia è il mercato più competitivo del mondo, con il 75% del volume di traffico aereo gestito da più di tre compagnie aeree e solo il 25% del traffico aereo servito da uno o due vettori.

Percentuale del volume di traffico aereo in ogni regione con il numero di compagnie aeree operative

Regione Passeggeri 2012

(Milioni)

1

Vettore operativo

2

Vettore operativo

3

Vettore operativo

4

Vettore operativo

5+

Vettore operativo

Asia 787 8% 17% 26% 22% 27%
Europa 680 15% 30% 26% 17% 12%
Nord America 597 10% 24% 27% 22% 17%
America Latina 189 9% 23% 32% 22% 13%
Medio Oriente 99 22% 28% 24% 16% 10%
Pacifico Occidentale 82 15% 29% 31% 20% 5%
Africa 52 20% 25% 22% 8% 26%
Totale 2,486 11.7% 23.4% 26.6% 20.1% 18.2%

Questo contrasta fortemente le altre regioni, ad esempio in Europa il 45% del volume di traffico aereo è gestito da uno o due diverse compagnie aeree e in Medio Oriente, il 50% ha solo uno o due vettori concorrenti. La natura altamente competitiva del trasporto aereo in Asia può essere dovuta alla alta concentrazione di passeggeri su un numero relativamente basso di “rotte super”, dove diverse compagnie aeree si contendono il predominio.

La concentrazione delle low cost è più alta nei mercati tradizionali del Nord America e dell’ Europa

La crescita delle compagnie aeree low cost è stata significativa negli ultimi dieci anni, ma questo è stato in gran parte limitato ai mercati tradizionali. Oggi l’Europa possiede la più alta concentrazione di traffico low cost, rappresentando il 38% del totale dei viaggi aerei nel 2012.

Il Pacifico Occidentale e il Nord America hanno anche essi una consistente penetrazione delle low cost, con il 37% e il 30% rispettivamente. Tuttavia, nei mercati in cui il trasporto aereo è in crescita esponenziale, la quota di viaggio delle rispettive rimane su livelli modesti – in Medio Oriente rappresentano appena il 14% di tutti i viaggi aerei, in Asia il 19% e in America Latina il 25%.

Quota di traffico delle low cost in ogni regione nel 2011 e nel 2012

Regione Quota di traffico delle low cost nel 2011 Quota di traffico delle low cost nel 2012 Proporzione

 

Europa 36.5% 38.0% +1.5
Pacifico Occidentale 35.5% 36.6% +1.1
Nord  America 29.5% 30.2% +0.7
America Latina 26.6% 24.9% -1.7
Asia 16.5% 18.6% +2.1
Medio Oriente 11.7% 13.5% +1.8
Africa 9.4% 9.9% +0.5

All’interno delle singole regioni, la diffusione delle LCC varia fortemente. In Europa, la Spagna ha la più alta percentuale di traffico in merito alle partenze LCC, il 57%, seguita dal Regno Unito, dove il 52% di tutti viaggi di origine sono realizzati su compagnie aeree low cost, in crescita del 4% rispetto al 2011, superando la soglia del 50%. Nonostante la bassa quota complessiva di viaggi aerei a basso costo in Asia, alcuni paesi sono contrari a questo trend, per esempio, il 65% nelle Filippine e il 61% di tutti i viaggi aerei in Thailandia sono gestiti da vettori low cost.

Il Medio Oriente sta diventando sempre di più il centro globale per i viaggi aerei

I tre aeroporti principali della regione Dubai, Doha e Abu Dhabi, dispongono di una quota di traffico aereo in forte crescita, circa il 10% annuo e hanno collegamenti di alto livello, con ogni aeroporto, equivalente al 50% del suo volume totale di viaggi aerei. Questi dati dimostrano che la regione sta assumendo un ruolo sempre più importante come centro tra l’Europa e i mercati emergenti dell’Asia e del Pacifico Occidentale.

Se i tre aeroporti sono considerati un gruppo offrono circa il 15% del volume di traffico aereo tra Asia – Europa e tra Europa e Pacifico Occidentale. E’ particolarmente interessante notare che il volume complessivo di traffico tra l’Europa e l’Asia è in crescita di anno in anno di circa il 7%, ma il volume di traffico tra questi due rotte è avviato attraverso il Medio Oriente, cresciuto di circa il 20% tra il 2011 e il 2012.

Pascal Clement, Head of Travel Intelligence, Amadeus, ha commentato: “Il rapido cambiamento e una maggiore competitività del settore aereo mondiale, come dimostrano i dati riportati, indicano che le compagnie aeree e l’industria dei viaggi più ampia necessitano di una base operativa decisionale su dati analizzati, al fine di individuare le opportunità e i rischi che emergono.

Aggiunge, inoltre: “Questi dati mostrano che il traffico aereo dei passeggeri è cresciuto in tutte le regioni del mondo dal 2011 al 2012. Come nel 2011, questa crescita è guidata dall’Asia, tuttavia, i dati indicano un’ulteriore opportunità per la regione, dove la maggior parte del traffico è su un piccolo numero di rotte. La soluzione Amadeus Air Traffic aiuta a pianificare le linee aeree e a sviluppare le reti che rispondono al vero traffico passeggeri e a una chiara esigenza del mercato su una base completa di dati di O & D”.

Fonte:www.datamanager.it



Dalle file di schermi per spingere in alto gli agenti inquinanti ai combustibili alternativi ai motori più puliti

I piani d’azione dei cinesi, la ricerca russa di fonti alternative, lo sviluppo dell’Italia di motori più efficienti. Diverse le strategie delle nazioni per limitare il problema dell’’inquinamento atmosferico del traffico aereo. Circolazione ad alta quota destinata ad aumentare sempre di più, data la crescita esponenziale del numero di voli dopo l’avvento del low cost. Per questo sono anche molti gli esperimenti volti a migliorare la qualità dell’aria. Ultima, in ordine di tempo, la sperimentazione degli schermi antinquinamento testata in Inghilterra nell’aeroporto di Cranfield. Un progetto che ha coinvolto numerose organizzazioni, tra cui l’Engineering and Physical Sciences Research Council (Epsrc), insieme agli atenei di Manchester, Cambridge e della stessa Cranfield, e che ha dato risultanti incoraggianti sulla riduzione della concentrazione dei gas di scarico degli aeromobili.

L’ESPERIMENTO – Al centro degli esperimenti salva-aria dei ricercatori britannici, tre file di schermi chiamati baffle in grado di convogliare verso l’alto i gas di scarico degli aerei in partenza e in arrivo, eliminandoli dalla fascia atmosferica vicina al suolo aeroportuale. Agendo come una sorta di camino che spinge in aria gli agenti inquinanti che in seguito ricadono a terra in maniera diluita. «Si tratta», spiega Michele Giugliano, docente di inquinamento atmosferico al Politecnico di Milano, «di un intervento parallelo per limitare i danni. L’idea potrebbe, visto i costi contenuti, rivelarsi strategica». Una strategia che, secondo Giugliano, si rivela più efficace quanto più i pannelli si avvicinano alle piste per deviare meglio gli agenti inquinanti emessi durante la fase di rullaggio. «Il decollo è il momento massimo delle emissioni perché è coinvolta tutta la potenza dell’aereo». Ma che da sola non risolve comunque il problema. «La deviazione degli scarichi può essere considerata un’azione parallela. Un filone diverso rispetto agli interventi classici per migliorare la qualità dell’aria».

PIANI STRATEGICI – Tra i Paesi più impegnati verso la mobilità sostenibile dei trasporti aerei, c’è la Cina. Messa alle strette dal record di presenze negli aeroporti cinesi, avvenuto negli ultimi due anni. Contabilizzabile in 230 milioni di viaggiatori e un incremento del 12% dal 2010. Un passaggio aeroportuario in crescita costante che porterà la Cina a forti trasformazioni, tra cui la costruzione di 82 nuovi aeroporti e il raddoppio della flotta entro il 2015. E che costringe il governo cinese a mettere in atto nuove strategie per promuovere la mobilità sostenibile, ottimizzando le pratiche quotidiane aeroportuali. Operazioni già previste da un piano quinquennale, in corso di realizzazione, che dovrebbero ridurre del 3% le emissioni del trasporto aereo civile.

COMBUSTIBILI ALTERNATIVI – Diverso l’impegno della Russia sul fronte dei trasporti aerei. Un Paese meno attento al fattore inquinamento e più sensibile al costo dei carburanti, che negli ultimi anni sta muovendo ingenti capitali per finanziare ricerche sull’energia solare come fonte alternativa per l’aeronautica civile. Tra cui, i 16 milioni investiti dal ministero russo dell’Industria e del commercio per nuove applicazioni in grado di alimentare aerei leggeri. Un esperimento, già avviato nel 2010 dal ministero della Difesa russa e cancellato a causa dei risultati insoddisfacenti, ripreso ora per l’urgente necessità di ripensare il sistema aeronautico.

EFFICIENZA ENERGETICA – Non resta a guardare l’Italia, impegnata nello sviluppo di nuovi motori piuttosto che nella ricerca di fonti alternative. Una ricerca del motore aeronautico del futuro avviata nel nostro Paese con il progetto Great 2020, partito nel 2007 e promosso dal Comitato distretto aerospaziale piemontese. E che negli ultimi cinque anni ha dato come risultato la costituzione di sei laboratori per materiali innovativi con cui costruire turbine, combustori e sistemi di trasmissione, impiegando 384 persone e producendo 200 rapporti tecnici. «La vera evoluzione», conclude Giugliano, «per risolvere il problema dell’inquinamento atmosferico va cercata nella costruzione di motori più puliti, capaci di produrre meno emissioni. Un tema che, per quello che riguarda il traffico aereo, è stato affrontato tardi ma che non si può più rimandare. Ripensando completamente le componenti e i sistemi degli aeromobili così come è avvenuto per la macchina e come presto si dovrà fare anche per i trasporti marittimi».

Carlotta Clerici

Fonte:www.corriere.it


11 Gennaio 2013

Abbondati (Sel): atto governo delocalizza traffico Pastine. Archiviata scelta insostenibile di un nuovo aeroporto a Viterbo

(AGR) “Finalmente un atto legislativo stabilisce che il traffico aereo allo scalo di Ciampino deve essere delocalizzato, senza devastare altri territorio di pregio come quello di Viterbo e del bullicame”. Lo dichiarano Guglielmo Abbondati e Antonio Capaldi, rispettivamente Coordinatore regionale e provinciale di Viterbo di Sinistra ecologia e libertà.“Con l’accordo di programma che approva la convenzione con AdR – spiegano Abbondati  e Capaldi – il ministero dei Trasporti ha preparato un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che archivia definitivamente il progetto di un nuovo scalo a Viterbo, stabilendo la delocalizzazione del traffico aereo di Ciampino su Fiumicino attraverso il potenziamento delle capacità infrastrutturali di quest’ultimo”.

“Questa decisione è un grande riconoscimento delle battaglie dei cittadini e dei Comitati, da sempre contrari a scelte economiche che avrebbero devastato l’ambiente e prodotto inquinamento in aree di pregio e a vocazione agricola – aggiungono Abbondati e Capaldi – Oggi i cittadini del quadrante di Ciampino, Marino e Roma,  che da anni si battono contro l’aumento esponenziale del traffico aereo allo scalo Pastine vedono riconosciute le proprie ragioni”. “Ma restano seri dubbi sul piano di sviluppo presentato da AdR per lo scalo di Fiumicino – dicono Abbondati e Capaldi – le attuali infrastrutture sono a nostro avviso in grado di supportare l’aumento del traffico, attraverso la riorganizzazione dei servizi e degli spazi. Non è necessario devastare territorio pregiato della Riserva del Litorale, della piana di Maccarese, per realizzare la quarta pista o infrastrutture faraoniche, che sarebbero funzionali a  logiche di speculazione immobiliari”.“I maggiori aeroporti europei – concludono Abbondati e Capaldi – operano con volumi di traffico ben superiori a quello di Fiumicino con tre piste. Auspichiamo che questo primo atto legislativo rappresenti il punto di svolta per una politica del trasporto aereo efficiente e compatibile con l’ambiente e la salute dei cittadini, chiudendo la stagione della deregulation selvaggia che ha caratterizzato gli ultimi decenni”.

Fonte:www.agronline.it


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