Giornata aeromodellistica con sorpresa, quella di oggi all’Aero Club di Modena.
Dominata in gran parte dalle bizze dl meteo la giornata di oggi si è articolata in due momenti fondamentali.
Tre se ci mettiamo l’ottima mangiata di gruppo da Anna e Cristina all’Ostaria Gente dell’Aria
Al mattino come di consueto la parola al volo a vela ed ai modelli a tradizionali ad elica.
Abbiamo visto volare la riproduzione del drone (aeromobile a pilotaggio remoto da ricognizione ed attacco) General Atomics MQ-9 “Reaper” usato dall’U.S AIR FORCE tra l’altro anche in Afghanistan.
Ha volato poi l’Tangent Alpina 4001, un aliante veleggiatore molto fluido ed elegante.
Entrambi i modelli sono stati portati dal nostro amico Francesco “Franz”Pedrazzi.
Verso mezzogiorno arrivato Vando Grazioli, reduce dall’incidente occorso al suo meraviglioso Sukhoy Su-22 ”Fitter H”, il quale non perdendosi d’animo (ci ha poi confessato di essere ancora piuttosto in…zato come una bestia) ha volato con l’altro suo prodotto, il bellissimo caccia sovietico Tupolev TU-28\128 “Fiddler” col quale si è esibito alcune volte nella giornata, fortunatamente senza alcun problema.
Poco dopo è arrivata la “banda dei mattacchioni di Verona” capeggiata dal buon Isacco.
Dpop aver mangiato i “veronesi” esibito con alcuni modelli tra i quali un bellissimo Storm Jet con una stupenda ed elegantissima ala a delta ed uno Spark
” IL CLAN DEI VERONESI… 🙂 “
Tra un’aeromodello e l’altro un Tornado IDS dell’Aeronautica Militare sfreccia a bassissima quota a poca distanza dalla pista dell’Aeroporto di Marzaglia, una sorpresa molto piacevole ed in un certo senso tema con la giornata.
“Purtroppo” come si diceva sopra il meteo l’ha fatta un po’ da padrone, passando da momenti di cielo sereno a coperture parziali fino ad improvvisi scrosci di brevissima durata ma tutto si è svolto in allegria come sempre
Bella a livello metereologico e al livello di spettacolo.
Fin dal mattino i “volovelisti” hanno dato il meglio, supportati anche dal caldo che ha creato le termiche sulle quali si sono librati i modelli del SignorCammellini e del SignorStorchi.
E proprio l’aliante di quest’ultimo è stato vittima di un incidente durante il lancio col “dolly”, uno speciale carrello dotato di una “culla sagomata” che permette all’aliante di decollare come un’aereo staccandosi poi dal carrello quando raggiunge la velocità di rotazione.
il maxi aliante dopo l’impatto
E proprio dopo essersi staccato il maxi aliante ha bruscamente impennato, perdendo il blocco motore-elica impennando verso l’alto e finendo sull’erba accanto alla pista riportando danni molto gravi.
Finite le evoluzioni degli alianti hanno cominciato a volare i jet.
Cesare Solmi di Mantova si è esibito con una bellissima riproduzione di un North American T2 Buckeye addestratore imbarcato dell’US NAVY in servizio dal 1959 al 2008, ed un altrettanto spettacolare e molto realistico, soprattutto nel modo di volare Boeing 727-100 recante le insegne della compagnia aerea Ansett Australia, fondata nel lontano 1936 e dichiarata fallita per bancarotta nel 2002
Cesare Solmi col suo North American T2 Buckeye dell’US NAVY
E qui sempre Solmi col Boeing 727-100 della compagnia aerea Ansett Australia
Aldo Badiali da Bologna si è presentato invece con un elicottero BellAH-1S dell U.S. ARMY, un Aero L-39 che come l’ultima volta non ne ha proprio voluto sapere di mettersi in moto causa rottura del sensore della temperatura della turbina ed un bellissimo aereo acrobatico addirittura “turboalbero” col quale s’è esibito con tanto di fumogeno.
Aldo Badiali alle prese con l L-39 che non vuol partire…
Vando e Stefano Grazioli, perseguitati dalla sfortuna.
Prima il buon Stefano che doveva testare un sistema di “lancio missili” montato in un pilone subalare del suo Fiat G-91R nei colori dell’Aviazione Militare Portoghese, che purtroppo non ha potuto aver luogo in quanto durante una cabrata si è spenta la turbina del jet con una fumata bianca, tutti pensavamo fosse il missile invece quando lo abbiamo visto scendere silenzioso ci siamo resi conto del guaio.Fortunatamente nessun danno
Fiat G-91R dell’Aviazione Militare Portoghese di Stefano
Vando ahimè dopo alcuni voli entusiasmanti col suo Sukhoy SU-22 “Fitter H”, durante l’estrazione del carrello durante la manovra d’atteraggio , lo ruotino anteriore si è svitato ed è caduto al centro della pista con conseguente atterraggio sul muso. Nulla di irreparabile comunque.
Lo stupendo Sukhoy SU-22 “Fitter H” di Vando
Altro volo altro colpo di sfortuna, questa volta catastrofico.
Dopo aver dato tutta manetta al Sukhoy il velivolo si stacca dal suolo punta il muso verso l’alto per la salita quando di colpo la turbina si ammutolisce.
Vando riesce a riportare il velivolo a terra che impatta di coda fermandosi sul bordo della pista dell’Aeroporto lasciando uscire dallo scarico un fumetto bianco.
Tutti pensavamo fosse lo spegnimento della turbina ma poco dopo dal fumo sono partite le fiamme domate a fatica da alcuni di noi, io addirittura con un estintore a polvere prestato da Manuele Cuoco dell’Ostaria Gente dell’Aria.
Finalmente dopo qualche minuto d’ansia tutto è finito ma del velivolo non è rimasto quasi più nulla.
I ragazzi di Verona si sono esibiti col “sibilante” Cobrajet KJ-66 , velocissimo experimental a turbina con coda bitrave.
Cobrajet KJ-66
Un altro ragazzo da Bologna ha volato con una riproduzione del sempre meraviglioso F-4E Phantom II “Betty Lou” del 388 Fighter Wing dell’USAF basato a Korat (Thailandia )nel 1969 in piena Guerra del Viet Nam.
F-4E Phantom II “Betty Lou” del 388 Fighter Wing dell’USAF
Due aeromodellisti hanno portato un piccolo monorotore ad elica acrobatico.
monorotore acrobatico
Si è esibito un’altro socio con un bellissimo Aermacchi MB-339 con livrea New Zeland Air Force.
Aermacchi MB-339 New Zeland Air Force
Antonio da Parma si è infine esibito col suo coloratissimoEurofighter Typoon
Stupenda giornata aeromodellistica quella di stamane al’Aeroporto di Modena-Marzaglia.
Fin dal primo mattino aeromodellisti amanti del volo librato si sono divertiti e “sfidati” all’ultima termica con stupende riproduzioni di alianti veleggiatori.
Sicuramente il gradino d’onodre va al Signor Cammmellini, già aeromodellista dell’Aero Club di Reggio Emilia ed col suo splendido DG 600/26 ELAN .
A metà mattinata è giunta poi “l’ora delle turbine” col nostro amici Vando e Stefano Grazioli con una riproduzione del Sukhoy SU-22 “Fitter H”
Da Milano Oscar Farina con l’F-16 recante la livrea del Demo Team dell’Aviazione Militare Olandese ed uno stupendo Norh American F-100D.
Da Parma invece un Eurofighter Typhon con una livrea fictional rosso arancione, molto appariscente.
In fine un MB-339 con la livrea della Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori, che per un’avaria alla turbina è purtroppo finito fuori campo danneggiandosi seriamente.
Insomma un’altra bella giornata in compagnia e lunedì prossimo si replica…
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