ultimo volo

31 Dicembre 2015

Attilio, Elisa, Federico, Loris, Marcello, Mirko,Pier e Valler, questi i protagonisti dell’ultima avventura del 2015 targata Aero Club Modena che ci ha portato in quel di Asiago.

Decollati attorno alle 10,22,  un tappeto di nebbia ci ha accompagnati da Carpi fin verso Vicenza.

Qua e la ciminiere sbucavano dalla densa e lattiginosa coltre.

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Lasciato Thiene abbiamo iniziato l’avvicinamento verso Asiago dove abbiamo toccato terra alle 11,07.

Per ben cominciare ci siamo crogiolati al sole in veranda, addirittura 13°C, con un Vin Brulè di benvenuto.

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Passata una mezz’oretta ci siamo seduti a tavola dove tra le varie portate abbiamo degustato: Millefoglie di polenta e soppressa grigliata su fonduta di Asiago e Formaggio alla piastra salsiccia polenta e funghi, il tutto annaffiato da un magnifico Magnum  di Merlot Camernère Rosso Bruno della Tenuta due Castelli,(info at www.2castelli.com/) anche proprietari e gestori di Aeroporto e Ristorante.

In fine un  Gelato alla vaniglia con frutti di bosco caldi.

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Purtroppo il tempo vola ed è ora di tornare a Modena.

Ore 14.50, decolliamo e lasciato l’Altopiano di Asiago, su Thiene, un vero e proprio “muro di nebbia” ci costringe a salire ulteriormente di quota sfiorando i 5000 piedi.

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Verso Legnago la situazione migliora nettamente, scendiamo di quota procedendo verso il Po fino a Carpi ed infine Modena.

I laghetti di Campogalliano sfilano alla nostra destra, inizia l’avvicinamento finale all’Aeroporto di Modena-Marzaglia.

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Toccato terra attorno alle 15.50, abbiamo brindato alla fine del 2015 dando il ben venuto al 2016 con una bottiglia di Champagne Dom Perignon Vintage 2004 offerta da Mirko.

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…Se deve andar male….

…che vada sempre così…

BUON ANNO A TUTTI

P.G.


3 Aprile 2014

Mosca, Russia – La compagnia ha deciso di non utilizzare più l’aeromobile di Ilyushin per motivi economici.

(WAPA) – Aeroflot ha completato il ritiro dalla propria flotta degli aerei Ilyushin Il-96 con l’ultimo volo di un aeromobile del modello da Tashkent a Mosca-Sheremetyevo.

Il vettore aveva annunciato l’intenzione di procedere al ritiro degli Il-96 con la presentazione degli ultimi risultati trimestrali, nei quali si parlava di una scarsa performance del modello dal punto di vista economico. Ad ogni modo, già nelle scorse settimane, il management della principale compagnia russa aveva deciso di accelerare il processo a causa della proposta di legge riguardante il divieto di operare aeromobili più vecchi di 20 anni su tutto il territorio della Federazione Russa (AVIONEWS).

La proposta è arrivata pochi giorni dopo l’incidente che, nella serata di domenica 17 novembre 2013, ha coinvolto un Boeing 737/500 di Tatarstan Airlines (marche VQ-BBN) all’aeroporto di Kazan, causando la morte delle 50 persone a bordo (44 passeggeri e sei membri d’equipaggio): l’aereo era entrato in servizio 23 anni fa (AVIONEWS). Se la proposta dovesse essere approvata, la relativa legge entrerebbe in vigore soltanto il 1° gennaio 2017, per permettere alle compagnie di rinnovare le proprie flotte.

La compagnia moscovita aveva già in programma di dismettere i suoi aerei del modello, dopo aver rilevato che il 40% di tutte le lamentele ricevute da Aeroflot sui social network riguardano gli interni degli Il-96, che però rappresentano meno del 5% della flotta. Secondo indiscrezioni, gli aerei potrebbero essere acquistati da Cubana de Aviacion, che ne già opera tre.

L’Il-96 è un aereo quadrimotore wide-body a lungo raggio sviluppato da Ilyushin negli anni ’80 ed entrato in servizio nel 1992 proprio con Aeroflot. La versione /300 ha una capacità che, a seconda della configurazione in classi, varia tra 237 e 300 posti, ed è dotata di motori turboventola Aviadvigatel PS-90A, ognuno dei quali è in grado di generare una spinta di 35.242 lbf. (Avionews)
(0092)

Fonte:www.avionews.it


9 Gennaio 2014

Ha iniziato a volare con Delta Airlines e con la compagnia Usa ha terminato la sua carriera. Il McDonnell Douglas DC-9, uno degli aerei più noti e diffusi, ha compiuto il suo volo finale da Minneapolis ad Atlanta. Va in pensione così il bireattore più famoso del mondo, contraddistinto da un’inconfondibile linea, con le ali a “delta” molto arretrate, quasi a ridosso degli impennaggi di coda, dove spiccavano, caratteristici, i due  turbofan posti nei pressi del cono di coda ai lati del timone e non alloggiati, sostenuti da gondole, sotto le ali come in tanti altri jet, uno fra tutti il mitico Boeing 737, ancora in servizio e costantemente aggiornato, o gli Airbus 319/320. A dire il vero il DC-9 era molto simile Caravelle SE 210 della francese Sud Aviation, bireattore della prima generazione dei jet per l’aviazione civile nato nel 1955, ma in realtà la casa americana aveva collaborato con l’azienda transalpina e il DC-9 nacque esattamente dieci anni dopo, nel 1965, quando ormai i rapporti tra le due aziende si erano interrotti.

Delta lo ha dismesso per ultima, visto che altre compagnie lo avevo ritirato dal servizio già all’inizio degli anni Novanta, rimpiazzandolo con i suoi successori MD-80 e 90, che mantenevano, migliorando, il design del DC-9, e del Boeing 717 (anch’esso fuori produzione) nato a seguito della fusone tra McDonnell Douglas e Boeing avvenuta nel 1997. Il DC-9 è stato costruito in 976 esemplari e Alitalia fu tra le compagnie di bandiera che lo scelsero. 

Il DC-9 venne costruito in 5 serie (10, 20, 30, 40 e 50), l’ultimo fu consegnato nel 1982. Era lungo originariamente 31,82 metri e esibiva un’apertura alare di 27,25 metri, ma a partire dalla serie 30 il bireattore fu progessivamente allungato e arrivò ad ospitare fino a 139 passeggeri mentre il raggio di azione si aggirava intorno ai 2.600 chilometri

Fu coinvolto in 117 incidenti e fra questi la memoria va subito alla tragedia di Ustica del volo Itavia 870 del 27 giugno del 1980 costato la vita a 81 persone in una delle vicende più torbide, intricate e mai chiarite della storia di Italia. Dieci anni dopo, il 14 novembre del 1990, un DC-9 Alitalia, AZ 404, si schiantò nei pressi dell’aeroporto di Zurigo. 

Fonte: www.ilsole24ore.com


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