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11 Giugno 2016

Spari in aeroporto in Texas. Un filmato mostra un poliziotto che fa fuoco ed intima a qualcuno di rimanere giù. Lo scalo è stato messo in stato di “lockdown”. Poi la situazione torna ‘sotto

Una sparatoria si è verificata nell’aeroporto di Dallas Love Field, in Texas, che è stato chiuso. Su Twitter alle 12.15 ora locale è stato pubblicato un video della sparatoria registrato con uno smartphone nel quale si vede un agente di sicurezza con un’arma puntata che urla a qualcuno di buttarsi a terra mentre si sentono sparare dei colpi. Secondo quanto riporta il Dallas Morning News, un sospettato è stato trasportato in ospedale in ambulanza.

 

https://youtu.be/qH_z_REH4Jw

La sparatoria è avvenuta all’uscita del ritiro bagagli, secondo quanto riferiscono le autorità dello scalo precisando che poco prima delle 13 ora locale l’aeroporto è stato completamente evacuato. Secondo le prime informazioni, l’incidente sarebbe scoppiato per un banale litigio tra un uomo ed una donna e sembra che l’uomo abbia lanciato un grosso sasso prima che cominciassero gli spari, almeno nove quelli registrati nel video postato sui social media.

Il ritiro bagagli è ancora chiuso mentre le operazioni aeroportuali stanno lentamente riprendendo.

Fonte:www.rainews.it/  BNC Better News channel


23 Novembre 2015

(Il video è in inglese, ma si possono aggiungere i sottotitoli)

Un video pubblicato dal canale YouTube MinutePhysics spiega perché gli aerei non vanno più veloci quando volano verso Ovest: intuitivamente, poiché la Terra ruota verso Est – relativamente al centro della Terra – verrebbe da pensare che un aereo diretto in una città che si trova a Ovest rispetto al suo punto di partenza arrivi più in fretta, perché la sua destinazione “gli viene incontro”.

In realtà, spiega il video, assieme alla Terra si muove anche quello che si trova sopra la superficie terrestre, e di conseguenza anche l’aereo, nonostante stia volando: semplificando tantissimo, viene “allontanato” dalla sua destinazione per via della rotazione terrestre.

Il motivo per cui spesso gli aerei impiegano tempi differenti per percorrere le stesse rotte a seconda del verso in cui la percorrono è dovuto al vento, che può essere a favore o contrario: e questo dipende dell’effetto Coriolis, spiega il video.

FONTE:www.ilpost.it/


30 Marzo 2015

Si tratta infatti di un bellissimo Beechcraft P35V BonanzaI-BXPD (C\N D-7025) basato presso l’Aeroporto di Milano Bresso ed atterrato domenica all’Aeroporto di Modena-Marzaglia..

La lettera lettera “v” viene usata per indicare proprio la singolare forma della  coda, appunto a “V

 

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GUARDA VIDEO

www.youreporter.it/video_Ha_la_V_ma_non_e_un_Visitors_-VIDEO

A mia memoria di velivoli di questo specifico tipo a Modena non ne sono mai atterrati, interessante visita.

P.G.


26 Agosto 2014

Niente paura,non è cominciata la 3°Guerra Mondiale.

Si tratta di un’altra creatura del nostro amico aeromodellista Vando Grazioli, il quale ha costruito, avvalendosi di un trittico, una bellissima riproduzione del Caccia Supersonico Tupolev TU-28\128 “Fiddler”.

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La giornata è iniziata attorno alle 11,15 con l’arrivo do Vando e di suo figlio.

Dopo aver scaricato dal tetto dell’auto il “Sea Vixen” è stato il momento del “nuovo nato” in casa Grazioli.

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Un “bestione” di più di 2 metri con una turbina da 20kg di spinta,un vero gioiello verniciato nella classica livrea “alluminio”  e radome verde.

 

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Si sono poi susseguiti nella giornata vari voli di soci aeromodellisti con vari aerei con le livree più disparate.

 

Guest Stars della giornata una coppia di amici veneti i quali presentavano una riproduzione dell’Eurofighter Typhoon con una sgargiante ma più che “fictional” livrea del “VF84 “JOLLY ROGERS” della US Navy, la quale ovviamente non possiede tale velivolo.

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Il display del Typhoon è stato molto bello e le manovre sottolineate dell’uso del fumogeno hanno dato una nota di realismo tale da farlo sembrare vero.

 

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Attorno alle 15,40 il momento clou della giornata.

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Vando e suo figlio posizionano il FIDDLER a pochi passi dalla pista  mentre un numeroso gruppo di aeromodellisti e curiosi facevano cerchio attorno al velivolo.

 

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Una serie di controlli precede l’avvio della turbina, 3,2,1 via!

Il sibilo diventa  urlo, poi ruggito, il Bombardiere rulla verso la pista.

 

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Alcuni secondi di silenzio incorniciano il soffio incandescente della turbina che aumentando di giri spinge il velivolo fino a farlo staccare dal suolo.

 

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Un momento di tensione ed un brivido quando poco prima di staccare le ruote dall’asfalto il velivolo imbarda  a sinistra, verso l’erba…

 

Dai dai dai siiii” tutti gli amici incoraggiavano il pilota, il quale con l’esperienza più che trentennale riesce a portare in volo il Tupolev prima che tocchi l’erbe.

 

Si susseguono vari passaggi a velocità più o meno sostenute, infatti per il “ROLL OUT” (termine anglosassone che indica la fase finale del progetto quando il collaudatore porte in volo il velivolo per la prima volta ndr.) Vando manteneva il motore del velivolo attorno al 50-60% della potenza.

 

Il cielo, tra sprazzi di azzurro,  nuvoloni bianchi ed il magnifico suono della turbina conferivano al volo un che di realistico, tanto da far sembrare il modello, se guardato senza riferimenti visivi , quasi parte di una vera manifestazione aerea.

 

Ancora alcuni passaggi, una prova di stallo e finalmente, o purtroppo il momento di atterrare.

 

La piccola folla di appassionati e curiosi si ammutolisce. Il velivolo sorvola le nostre teste con flaps estesi e carrelli estratti.

 

L’aereo vira in finale abbassandosi gradualmente, un incitamento ancora:” vai così piano piano siii…l’atterraggio  avviene in maniera perfetta scatenando applausi, grida di gioia e complimenti all’indirizzo del Colonnello Wandosky come ama scrivere sui suoi modelli il nostro Vando.

 

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Ancora alcuni commenti poi il solito “guinzaglio” agganciato al carrello anteriore del velivolo e via verso il parcheggio dove il bombardiere verrà smontato e caricato in macchina.

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GUARDA VIDEO

www.youreporter.it/video_UN_TUPOLEV_28_FIDDLER_A_MARZAGLIA_-VIDEO

 

 

Un’altra bella giornata tra amici è volata via.

 

Ciao e alla prossima

 

 

Copyright Pierinoinflight

 


5 Aprile 2014

Reggio Emilia, 5 aprile 2014 – Le Reggiane secondo Marco Arduini, ma anche l’informale di Giuliano Melioli, le decostruzioni di Guido Ferrari e gli ultimi giorni per ammirare l’ingegno di Franco Reggiani. Che varietà di scelte si possono fare per il nuovo weekend all’insegna dell’arte! E allora… buttiamoci. Buona lettura.

GALLERIA 8,75. La Galleria 8,75 Artecontemporanea (Corso Garibaldi 4) di Reggio ospita dal 5 al 23 aprile la personale di Michele Ferri, pittore, scultore ed illustratore. Accompagnata da un testo di Sandro Parmiggiani, la mostra sarà inaugurata sabato 5 aprile alle 17.00. Esposta una quindicina di opere “In forma di casa” che analizzano il tema dell’abitare. Assemblaggi tridimensionali ed installazioni a parete realizzati dal 2008 al 2014 con diversi materiali, dal legno all’argilla, dalla stoffa alla cera. Come scrive Sandro Parmiggiani, «… Quei giocattoli di legno colorati sulle ruote (i cavallini, Pinocchio, ecc.) che i bambini si tiravano dietro legati a una corda, orgogliosi di tenersi stretto qualcosa che non poteva essere loro sottratto e che potevano condurre verso la meta da loro prescelta. Ferri tiene le sue opere sul filo di una sapienza costruttiva e cromatica che riconcilia con l’arte, con le sue eterne possibilità di smuovere l’immaginario, di essere, insieme, poesia lieve e pensiero profondo».


La mostra sarà visitabile fino al 23 aprile di martedì, mercoledì, venerdì e sabato con orario 17.30-19.30, oppure su appuntamento. Info: tel. 340 3545183, www.csart.it/875.

Chi è Michele Ferri è nato a Fano nel 1963. Dopo gli studi artistici a Pesaro e Urbino ha vissuto a Parigi dal 1993 al 2003 dove, oltre all’attività artistica, ha collaborato per diverse case editrici e studi di comunicazione grafica. Ha illustrato libri in Francia e in Italia e le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive a Parigi, Francoforte, Tokyo, Lisbona, Bruxelles, Bratislava, Milano, Torino, Bologna, Venezia, Reggio Emilia, Pesaro. Tornato in Italia, ha insegnato “Iconografia e Illustrazione” all’ISIA di Urbino e tenuto workshop presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, i Musei d’Arte Moderna di Genova Nervi, i Musei Civici di Pesaro, l’ISIA di Urbino e di Firenze. Dal 2011 risiede a Reggio Emilia.

AULA MAGNA, REGGIO. Oltre il cielo. Il linguaggio grafico-pittorico racconta le “Reggiane” – Marco Arduini
Da Sabato 5 aprile 2014 a Sabato 19 aprile 2014 | Università di Modena e Reggio Emilia, Aula Magna
Curata da Massimo Tassi, Presidente Yorik, la mostra personale sarà inaugurata sabato 5 aprile alle 19.00. In esposizione, opere a tecnica mista su tela, copertine antiche e cartine d’epoca. I soggetti si riferiscono ad immagini storiche provenienti dall’Archivio Digitale Reggiane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, curato da Adriano Riatti e conservato nella Mediateca. 

L’iniziativa avrà carattere itinerante e verrà ospitata a Roma il 9 maggio alla Temple University, grazie all’ospitalità della Contessa Maria Fede Caproni da Taliedo. Dal 13 maggio al 13 giugno le opere saranno esposte negli spazi del Chiostro del Bramante, nell’ambito di un evento curato da Natalia De Marco.
La personale è visitabile da lunedì a venerdì con orario 15.00-19.00, sabato ore 9.00-13.00. Info: tel. 368 7222883.

Chi è Marco Arduini è nato a Reggio Emilia. Si è diplomato all’Istituto d’Arte G. Chierici. Figurativo con esperienze iniziali passate dal pastello all’inchiostro e tempera su tavola e tela. Nelle opere più recenti vi è un chiaro richiamo alla Pop Art e allo stile americano. Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche. Ha esposto alla “54. Biennale di Venezia” (Padiglione Italia, Emilia Romagna, Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro, 2011).

1.1_ZENONECONTEMPORANEA, REGGIO. Alchimie informali – Giuliano Melioli. Da Sabato 5 a Domenica 13 aprile. Inaugura sabato 5 aprile, alle 18.00 l’esposizione che la galleria dedica a Giuliano Melioli. Scrive il curatore Sebastiano Simonini: «Per descrivere la poetica di Melioli occorrerebbe tempo, molto tempo. Perché non è possibile comprendere la profondità di queste “terre” senza conoscere la storia millenaria della tecnica raku e la più recente vicenda dell’informale nell’arte contemporanea. Queste due istanze, apparentemente molto distanti fra loro, si coagulano con una perfezione quasi magica nei lavori di Giuliano e Claudio Melioli. Una perfezione che sembra trovare il proprio elemento di innesco nei fondamenti dell’alchimia, che consolida la propria ricerca nei principi elementari di aria, terra, fuoco e acqua, essenza dell’anima del raku».
Orari: il sabato e la domenica dalle 18 alle 20, altre giornate su appuntamento (tel. +39 335 8034053).


CHIOSTRI DI SAN DOMENICO. Ultimi giorni per visitare la mostra “Franco Reggiani: Evoluzione dell’ingegno”, a cura di Massimo Mussini, allestita fino al 6 aprile ai Chiostri di San Domenico (via Dante Alighieri 11). Promossa da Automobile Club Reggio Emilia e Panathlon International Club Reggio in collaborazione con il Comune, l’esposizione è parte di un progetto che ha riportato in città l’opera “Evoluzione” di Reggiani, restaurata e collocata in una grande rotatoria lungo la via Trattati di Roma. In mostra, una selezione di sculture, disegni, fotografie, video ed autovetture.

Opere che illustrano il percorso di un artista poco conosciuto in città per la propria produzione scultoria, ma ampiamente apprezzato all’estero. Come scrive il curatore, «con l’azione artistica egli dava forma alla sua immaginazione e alle sue emozioni, con quella imprenditoriale dava esistenza a oggetti funzionali. Tale divaricazione fra irrazionalità e razionalità era tuttavia apparente, poiché i due momenti altro non erano che la manifestazione dello stesso impulso creativo». La retrospettiva, visitabile da lunedì a venerdì ore 16.00-19.00, sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 16.00-19.00, è accompagnata da un ricco catalogo (Edizioni Delinea 2014) con testi di Massimo Mussini, Marco Franzoni, Silvano Menozzi e Vittorio Beccari. Info: Automobile Club Reggio (tel. 0522 441618, www.acireggio.it).
Chi è Franco Reggiani nasce a Reggio Emilia nel 1926. Frequenta l’Istituto d’Arte e l’Istituto Industriale della città. Lavora alle Officine Reggiane e successivamente in Francia, come disegnatore di macchine per l’industria alimentare. Disegna profili e carrozzerie di automobili su meccaniche, Cisitalia, Stanguellini, Maserati ed altri. Espone la sua produzione artistica in mostre personali a Padova, Reggio Emilia e Treviglio. Le sue sculture, presenti in collezioni pubbliche e private, sono esposte a Milano, Washington, Basilea e Beirut. Scompare a Reggio Emilia nel 1991.
MAX CAFFE’. Guido Ferrari espone dal 5 aprile al 1 maggio al Max Caffè (Via Guidelli 1) di Reggio. Curata da Stefania Ferrari, la mostra sarà inaugurata sabato 5 aprile alle 17.30. “Sogni decostruiti” è il titolo dell’esposizione che raccoglie opere ad acrilico su tela e su tavola di recente produzione. Un progetto con il quale Ferrari prosegue nella decostruzione della forma per «riconquistare la realtà decomposta alla luce di una nuova logica matematico-geometrica, che liberi l’oggettivo dal superfluo, estraendone l’essenzialità e valorizzandone armonia, ritmo e dinamismo». La personale sarà visitabile fino al 1 maggio, da lunedì a sabato ore 7.30-19.30. Info: tel. 0522 432712, 334 3881053.

Lara Ferrari

Fonte:www.ilrestodelcarlino.it

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