Vietnam

19 Agosto 2014

Un Lockheed Martin F-16 C\D Fighting Falcon  nominativo radio BUZZARD 24 (o Viper ) del 510th Fighter Squadron dell’US Air ForceUSAFE US Air Force in Europe ) di stanza sulla Aviano Air Base (PN) durante un volo addestrativo sull’ Adriatico settentrionale tra Cervia e Pesaro.  

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Ma chi sono i ” BUZZARDS “

510th Fighter Squadron

 

Il 510th Fighter Squadron venne riattivato sulla base di Aviano, il 1° luglio 1994, come parte del 31st FW. Si riequipaggiò con gli F-16 Fighting Falcon ed entrò immediatamente in azione fornendo piloti al 555th FS, impegnato nella conduzione dell‘Operazione Deny Flight, il mandato delle Nazioni Unite per imporre una zona di non volo sulla Bosnia-Erzegovina.Lo squadron è equipaggiato con 18 F-16 C/D blocco 40.

Il suo compito è quello di condurre operazioni difensive ed offensive, con vari sistemi d’arma, secondo le direttive NATO, Supreme Allied Commander Europe e nazionali.

Il reparto venne creato il 24 febbraio 1943, come 625th Bombardment Squadron (Dive), presso la base di Drew Field in Florida. Il primo tipo di aereo utilizzato fu il Douglas A-24, la versione terrestre del bombardiere in picchiata “Dauntless” dell’US Navy.

Lo Squadron fu incorporato nel 405th Bombardment Group (più tardi ridesignato Fighter Bomber Group e poi Fighter Group). Il 10 agosto 1943, il reparto venne ribattezzato 510th Fighter Bomber Squadron e trasferito, il 13 settembre, al Waterloo Army Air Field in South Carolina.

In questo periodo lo squadron venne riequipaggiato prima con i Bell P-39 Aircobra e poi con i Republic P-47 Thunderbolt.

Raggiunto il teatro di operazioni europeo il 6 marzo 1944, iniziò le operazioni belliche da Christchurch in Inghilterra.

Il 510th seguì l’avanzata delle truppe alleate verso la Germania trasferendosi successivamente sulle basi di Picauville e St.Dizier in Francia, Ophoven in Belgio e Kitzingen in Germania, dove il reparto si trovava al termine delle ostilità. Gli uomini e le donne del 510th meritarono sette insegne di campagna durante la seconda guerra mondiale.

Il 27 ottobre lo  Squadron venne smobilitato a Camp Kilmer nel New Jersey.Il reparto venne riformato il 1° dicembre 1952 presso la Goodman AFB nel Kentucky e fu di nuovo denominato 510th Fighter Bomber Squadron, essendo equipaggiato con i cacciabombardieri Republic F-84 Thunderjet.

Il 17 aprile 1953 si trasferì sulla Langley AFB, in Virginia, contemporaneamente all’arrivo del nuovo caccia North American F-100 Super Sabre.

Altro trasferimento il 13 marzo 1964 alla England AFB, in Louisiana, con passaggio nei ranghi del 3rd Tactical Fighter Wing.

Il 10 novembre 1965 il 510th TFS fu rischierato sulla base di Bien Hoa, Repubblica del Vietnam, da dove effettuò oltre 27.000 missioni di combattimento, guadagnandosi altre undici insegne di campagna.

Lo Squadron venne smobilitato il 15 novembre 1969 e riattivato il 1° ottobre 1978 a Bentwaters in Inghilterra, dove divenne il secondo reparto dotato di Fairchild Republic A-10 Thunderbolt II ad iniziare l’attività con l’81st Tactical Fighter Wing.

Nella foto: l’F-16C 88-413 “Buzzard 1”, aereo personale del comandante del 510th Fighter Squadron Lt.Col.Edward J.Ryder, caratterizzato dalla testa di aquila sulla coda.

 

Nell’ autunno del 1991, il 510th svolse un ciclo operativo di tre mesi nell’ambito delle forze delle Nazioni Unite impegnate nell’Operazione Desert Storm e nell’Operazione Provide Confort, agendo dalla base di Incirlik in Turchia.

Il 14 gennaio 1993, il 510th fu assegnato al 52nd Fighter Wing di Spangdalhem in Germania, restando l’unico squadron con A-10 dell’USAFE.

Il reparto venne disattivato il 25 febbraio 1994 per essere riformato ad Aviano il 1° luglio 1994, riequipaggiato con F-16 ed inserito nell’organico del 31st FW.

Lo Squadrone assunse immediatamente un ruolo attivo, insieme al 555th FS, nello svolgimento dell’Operazione Deny Flight, il mandato ONU per l’imposizione di una zona di non volo sulla Bosnia-Erzegovina.

Nel novembre 1994, il 510th FS fu tra i primi reparti del USAFE ad utilizzare il sistema LANTIRN (Low-Altitude Navigation and Targeting Infra-Red for Night) in missioni di guerra.

Nell’aprile 1995 lo squadrone assunse l’ulteriore ruolo operativo FAC (Forward Air Control). Nel settembre dello stesso anno il 510th FS svolse 206 missioni di guerra nell’ambito dell’Operazione Deliberate Force sulle ex Iugoslavia e successivamente iniziò il ciclo operativo per l’Operazione Decisive Edge.

LEGGI ANCHE

it.wikipedia.org/wiki/General_Dynamics_F-16_Fighting_Falcon

E

www.comandantionorariaviano.it/510th_Buzzards_ita.htm

 

 

Fonte:www.aeromedia.it & www.flightradar24.com


23 Novembre 2013

Il Republic F-105 Thunderchief era un cacciabombardiere supersonico statunitense in servizio con l’United States Air Force.

File:F-105G at the National Museum of the USAF.jpg

In grado di raggiungere i Mach 2, l’F-105 fu impiegato nel gravoso compito di condurre attacchi al suolo nel Vietnam del Nord durante la guerra del Vietnam e a causa di queste operazioni, il velivolo ha avuto la particolarità di essere stato l’unico aereo statunitense nella storia ad essere rimosso dalle operazioni a causa dell’alto tasso di perdite in combattimento. In origine, il Thud come venne soprannominato dai suoi equipaggi, venne progettato e impiegato come aereo monoposto. In seguito ne venne realizzata una versione biposto Wild Weasel, cioè specializzata nella soppressione dei sistema di difesa aerei nemici (Suppression of Enemy Air DefensesSEAD), impiegata in Vietnam contro i siti di missili terra aria.

Nato come successore dell’F-100 Super Sabre, l’F-105 fu anch’esso progettato per impiegare un armamento di missili e cannone, ma venne specificamente ulteriormente ottimizzato per compiere missioni consistenti in penetrazioni a bassa quota e alta velocità, trasportando internamente una bomba nucleare.

Sviluppo

File:Republic F-105B-1-RE (SN 54-0103, the fourth pre-production F-105B built) 060831-F-1234S-041.jpgNel giugno 1950 l’USAF chiese alla Republic Aviation, già impegnata nello sviluppo del F-84F Thunderstreak, il progetto di un nuovo aereo da bombardamento che avrebbe dovuto esserne il successore.

La missione primaria prevista era il bombardamento in profondità in territorio nemico con una bomba nucleare portata in una stiva interna. Per buona parte della missione il volo sarebbe stato a bassa quota e velocità supersonica.

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Republic F-105 Thunderchief (1967)

[ORIGINAL USAF VIDEO NO SOUND]

https://www.youtube.com/watch?v=1CLGFLVOhbk

 

Le caratteristiche considerate più importanti erano quindi raggio d’azione, capacità di carico e prestazioni di volo a bassa quota, sia velocità che stabilità, l’agilità era considerata secondaria.

La direzione del progetto venne affidata ad Alexander Kartveli, già progettista dei P-47 Thunderbolt, F-84 Thunderjet, F84F Thunderstreak ed RF-84F Thunderflash.

Il progetto iniziale, denominato internamente AP-63FBX (Advanced Project 63 Fighter Bomber Experimental), prevedeva un grosso monoreattore con ali a freccia di apertura relativamente limitata.

Il nuovo aereo sarebbe stato praticamente un Thunderflash ingrandito con motore Allison J71 da 6 583 kg di spinta. Erano previsti una velocità massima di 1 480 km/h a 10.668m, una stiva interna per due bombe convenzionali da 454 kg o una nucleare da 1 544 kg, sei bombe da 454 kg o una nucleare sotto le ali e quattro cannoni T-130 da 15,24 mm nelle radici alari.

A febbraio 1952 il progetto venne presentato all’USAF che l’accettò a maggio. A settembre l’USAF assegnò la sigla F-105 ed emise un primo ordine per 199 aerei.

Nel marzo 1953 l’USAF, ritenendo imminente la fine della guerra di Corea, ridusse l’ordine a 37 bombardieri e 9 ricognitori.

Il modello venne completato nell’ottobre 1953 e presentato all’USAF.

Il progetto venne ampiamente modificato arrivando a prevedere 2 motori J71, una velocità massima di Mach 1,5, lunghezza 18,9 m, un’ala a freccia di 45 gradi con apertura alare di 10,7m, una stiva ventrale per una bomba convenzionale da 907 kg o nucleare da 1 544 kg o un serbatoio da 1.323 litri, un pilone ventrale con capacità di carico di 907 kg e quattro piloni alari con capacità di carico totale di 1 814 kg.

Durante il progetto le dimensioni e peso dell’aereo erano cresciute al punto che sicuramente il motore Allison J71 previsto inizialmente non sarebbe stato adatto. Nel 1953 venne quindi deciso di usare il Pratt & Whitney J75-P-3 da 10 442 kg di spinta con postbruciatore che però era ancora in fase di sviluppo, quindi venne scelto il Pratt & Whitney J57 come motorizzazione provvisoria per i primi prototipi.

Il 28 giugno 1954 l’USAF ordinò 15 aerei con la denominazione ufficiale di F-105A.

Nel giugno 1955 l’USAF emise un nuovo ordine per sette bombardieri F-105B e tre ricognitori RF-105B.

Il primo YF-105A (54-0098) compì il primo volo, della durata di 45 minuti, il 22 ottobre 1955 con il capo collaudatore della Republic Russell “Rusty” Roth ai comandi e raggiunse la velocità di Mach 1,2 con un motore Pratt & Withney J57-P-25 da 6 810 kg di spinta.

Il 16 dicembre 1955 al primo YF-105A durante un volo di collaudo in una virata a 1.018 km/h a 5,5G uscì il carrello destro che venne strappato via dal flusso d’aria. L’aereo atterrò sul ventre sul lago asciutto presso la base di Edwards riportando gravi danni alla fusoliera posteriore. Venne rimandato alla Republic, questa decise che non era più economicamente conveniente ripararlo, quindi venne demolito dopo solo 29 voli per un totale di 22 ore.

Il secondo YF-105A (54-0099) volò per la prima volta il 28 gennaio 1956.

I prototipi YF-105A avevano fusoliera e prese d’aria nelle radici alari simili a quelle degli aerei allora in servizio, i collaudi mostrarono però alcuni problemi di aerodinamica a velocità transonica e di rendimento dei motori simili a quelli del progetto contemporaneo del Convair F-102 Delta Dagger. Per risolvere questi problemi, la fusoliera venne riprogettata secondo la recente teoria della regola delle aree, la deriva ingrandita e le prese d’aria vennero modificate rendendole a geometria variabile per ottimizzare il flusso d’aria in entrata alle diverse velocità. La nuova versione YF-105B con queste modifiche e motore Pratt & Withney J75 raggiunse la velocità di Mach 2.15.

Nel marzo 1956 l’USAF sostituì l’ordine iniziale per gli F-105A richiedendo 65 F-105B.

Per questa versione erano richiesti radar AN/APG-31 nel muso, sistema di puntamento MA-8 e sistema di bombardamento K-19 per il bombardamento in cabrata anche con bombe nucleari.

Il primo YF-105B (54-0100) compì il primo volo della durata di un’ora il 26 maggio 1956 con il collaudatore della Republic Hank Baird ai comandi. Questo esemplare a causa della mancata estensione del carrello d’atterraggio atterrò sul ventre con pochi danni ma durante il recupero cadde dalla gru riportando gravi danni alla fusoliera.

File:Republic F-105B 060831-F-1234S-049.jpgIl 19 giugno 1956 l’F-105 venne denominato ufficialmente Thunderchief, continuando la tradizione della Republic iniziata col P-47 Thunderbolt, proseguita con gli F-84 Thunderjet, F84F Thunderstreak, RF-84F Thunderflash e che è successivamente continuata con l’A-10 Thunderbolt II.

Il secondo YF-105B (54-0101) compì il primo volo nel dicembre 1956. Il 30 gennaio 1957, questo esemplare, a causa della mancata estensione del carrello d’atterraggio atterrò sul ventre, lo stesso avvenne al quarto YF-105B (54-0103).

La causa della mancata estensione del carrello venne identificata nel flusso d’aria dalle prese d’aria al motore che passando in baia carrello provocava un eccessivo risucchio. Il problema venne risolto cambiando il percorso dei condotti dell’aria dalle prese d’aria al motore.[

Il primo F-105B di serie compì il primo volo il 14 maggio 1957. All’epoca il Thunderchief era il più grande aereo monoposto esistente e lo sarà negli anni a venire.

Nel 1957 l’USAF chiese una nuova versione da impiegare come bombardiere ognitempo in grado di portare una bomba nucleare Mk43 sotto le ali o la fusoliera.

L’USAF prevedeva di ordinare 1.500 F-105D, ma l’entrata in servizio dell’F-4 Phantom II, più versatile e sicuro poiché bimotore, spinsero i vertici politici e militari ad imporne l’uso all’USAF per sostituire anche il Thunderchief.

Furono prodotti complessivamente 833 F-105 Thunderchief compresi i prototipi.

Negli anni cinquanta vennero progettati altri aerei supersonici siglati con numeri successivi al cento, che assieme al Thunderchief vengono a volte indicati collettivamente come “serie 100” o “Century series”. Questi aerei sono il North American F-100 Super Sabre, il McDonnell F-101 Voodoo, il Convair F-102 Delta Dagger, il Lockheed F-104 Starfighter, ed il Convair F-106 Delta Dart.

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Discovery Channel Wings F 105 Thunderchief

https://www.youtube.com/watch?v=0KTe4lHLlcs

Tecnica

L’F-105B era un monoreattore monoposto ad ala media a freccia di 45 gradi con struttura interamente metallica. L’ala era dotata, come di consuetudine, di alettoni, flap slat e spoilers.

L’impennaggio era di tipo classico con piani di coda interamente mobili posti nella parte inferiore della fusoliera posteriore. L’aereo era pure dotato di una pinna ventrale sotto la fusoliera posteriore.

Il carrello d’atterraggio era triciclo con carrelli principali a ruota singola rientranti nelle ali e carrello anteriore a ruota singola rientrante nel muso.

L’F-105B era dotato di un parafreno dal diametro di 6,1m alloggiato alla base della deriva e di un gancio d’arresto.

L’F-105B era dotato di un aerofreno in coda costituito da quattro petali che si aprivano attorno all’ugello del motore. L’apertura dei petali era di 90 gradi in volo per tutti i quattro petali mentre in atterraggio l’apertura dei petali superiore ed inferiore era limitata rispettivamente per non interferire col paracadute frenante e per non urtare la pista.

La cabina del pilota aveva il tettuccio apribile verso l’indietro, il seggiolino eiettabile era di progettazione e produzione Republic.

Il motore era un turbogetto General Electric J75-P-5 da 10 442 kg di spinta con postbruciatore. Le prese d’aria a geometria variabile erano nelle radici alari.

La capacità dei serbatoi interni era di 3 878 litri in tre serbatoi in fusoliera, più due serbatoi esterni da 1 700 litri l’uno ai piloni alari interni, uno da 2.457 litri al pilone ventrale ed uno da 1 474 litri nella stiva interna.

L’F-105B era dotato di una sonda retrattile per il rifornimento in volo sul lato sinistro del muso.

Il velivolo era dotato di due piloni sotto ogni ala più una stiva interna ventrale delle dimensioni di 4,82 m × 0,81 m × 0,81 m per carico bellico convenzionale o una bomba nucleare da 1 544 kg.

Se la stiva non era usata per carico bellico, poteva essere installato un pilone ventrale in grado di portare un lanciatore multiplo MER (Multiple Ejector Rack) con sei bombe M117 da 372 kg.

Il carico complessivo dell’F-105B era di 5 448 kg, comprendente:

  • bombe al napalm BLU-27 da 377 kg;
  • bombe non guidate M.117 da 372 kg;
  • bombe non guidate Mk.82 da 227 kg, a caduta libera o frenate (Snakeye);
  • bombe non guidate Mk.83 da 454 kg;
  • bombe non guidate Mk.84 da 907 kg.

L’F-105B poteva portare missili AIM-9 Sidewinder ai piloni alari esterni.

L’armamento fisso dell’F-105B era costituito da un cannone M61A1 Vulcan a sei canne rotanti da 20mm da 6.000 colpi al minuto con 1.028 colpi sul lato sinistro del muso.

Avionica

L’avionica dell’F-105B comprendeva: radar AN/APG-31 nel muso; sistema di puntamento MA-8; sistema di bombardamento K-19; sistema di controllo del volo General Electric FC-5 con autopilota; sistema di navigazione doppler AN/APN-105.

Versioni

  • YF-105A

Due prototipi (54-0098 e 54-0099) con motore Pratt & Whitney J57 da 6 810 kg di spinta con postbruciatore. Le prese d’aria nelle radici alari erano fisse e di forma ellittica. Le dimensione erano: lunghezza 18,6 m; apertura alare 10,6 m; altezza 5,3 m; superficie alare 35,8 m².

  • YF-105B
Quattro prototipi (da 54-0100 a 54-0103) con motore Pratt & Whitney J75. Le dimensioni erano le stesse degli YF-105A a parte la lunghezza aumentata a 19,2 m e l’altezza aumentata a 6m.
  • F-105B
Prima versione cacciabombardiere ognitempo. I primi avevano motore J75-P-5 da 10 442 kg di spinta, i successivi J75-P-19 da 11 123 kg di spinta. Le dimensioni erano le stesse degli YF-105B. Il peso a vuoto era di 11 738 kg, massimo al decollo di 23 608 kg. L’F-105B aveva una velocità massima di 2 230 km/h (Mach 2,1) a 10 973 m e 1 390 km/h (Mach 1,13) al livello del mare. L’autonomia di trasferimento era di 3 057 km, il raggio d’azione di 322 km. Il primo volo di un F-105B avvenne il 14 maggio 1957. Vennero prodotti 75 aerei di questa versione tra il maggio 1956 ed il dicembre 1959.
  • RF-105B

Versione da ricognizione derivata dall’F-105B con nella fusoliera anteriore il sistema di ricognizione fotografica KS24A comprendente cinque cineprese orientate in posizione verticale ed obliqua.

L’USAF scelse come ricognitore l’RF-101C Voodoo per cui l’RF-105B venne cancellato. Dei 17 aerei previsti vennero costruite parzialmente solo tre cellule poi completate come JF-105B.

  • JF-105B

Tre aerei costruiti partendo dalle cellule incomplete di RF-105B ed utilizzati dalla Republic per prove. Il primo JF-105B (54-0105) volò per la prima volta il 18 luglio 1957. I tre JF-105-B vennero impiegati fino al 1961.

  • F-105C

Versione biposto da addestramento derivata dall’F-105B in risposta ad un requisito dell’USAF del 1956 non prodotta in serie. La Republic presentò all’USAF un mock-up ricavato dalla fusoliera poi utilizzata per il primo JF-105B.

L’USAF nel giugno 1956 ordinò sei F-105C, ma l’anno successivo la versione venne cancellata per riduzione costi.

  • F-105D

Versione definitiva di serie cacciabombardiere ognitempo con radar NASARR R-14A, sistema di gestione dell’armamento AN/ASG-19 Thunderstick, sistema di navigazione doppler AN/APN-131e modifiche alla strumentazione in cabina. Il radar R-14A aveva anche la modalità di inseguimento del terreno, molto utile per le missioni d’attacco a bassa quota. Questa versione era riconoscibile dal muso allungato con ogiva molto più grande per il nuovo radar. Il motore era un Pratt & Whitney J75-P-19W da 6 492 kg di spinta a secco, 11.123 kg con postbruciatore e 12 031 kg con iniezione d’acqua. Le dimensioni erano le stesse degli F-105B a parte la lunghezza portata a 19,6m. Il peso a vuoto era di 12 192 kg, massimo al decollo di 23 988 kg. Il carrello era stato rinforzato per sopportare il maggiore peso. L’F-105D aveva una velocità massima di 2 208 km/h (Mach 2,08) a 11 000 m e 1 346 km/h (Mach 1,1) al livello del mare. La quota di tangenza era di 14.783m. La capacità di carburante interna era di 3.878 litri, totale di 11.249 litri. L’autonomia di trasferimento era di 3.846 km, il raggio d’azione di 1.480 km con i serbatoi esterni. Nel 1962 gli F-105D vennero modificati con l’installazione sopra al muso di un ricettacolo per rifornimento in volo con il sistema ad asta rigida usato dagli aerei cisterna KC-135 dell’USAF. Venne mantenuta anche la sonda retrattile. La capacità di carico era di 7 605 kg. Una configurazione possibile comprendeva 16 bombe M117, sei al pilone ventrale, quattro ai piloni alari interni ed una ai piloni alari esterni. Ai piloni alari esterni potevano essere montati dei pod ECM Hughes ALQ-71 o General Electric ALQ-87. Il primo volo di un F-105D (58-1146) avvenne il 9 giugno 1959. Vennero prodotti 610 aerei di questa versione, l’ultimo nel 1964. Inizialmente gli F-105D avevano un ricevitore LORAN AN/ARN-85 che si rivelò poco affidabile per cui nel 1969 su trenta aerei venne sostituito dal nuovo ricevitore AN/ARN-92 posto in una carenatura dorsale. Sugli stessi aerei venne installato il nuovo radar R-14K. Questi aerei modificati furono denominati Thunderstick II ed avevano una precisione nel bombardamento molto elevata, con un cerchio d’errore medio di soli 15m. Il primo F-105D Thunderstick II volò nel 1969, l’ultimo venne consegnato all’USAF nel luglio 1971. Non furono mai impiegati in combattimento nel Sud Est Asiatico.

  • RF-105D

Versione da ricognizione derivata dall’F-105D non prodotta in serie.

  • F-105E

Versione biposto da addestramento derivata dall’F-105D non prodotta in serie. La Republic presentò all’USAF un mock-up ricavato dal mock-up dell’F-105C. L’USAF a fine 1958 ordinò ventisei F-105E ma l’anno successivo la versione venne cancellata per riduzione costi.

  • F-105F

Versione biposto da addestramento derivata dall’F-105D con la stessa avionica, armamento e possibilità di impiego operativo. Questa versione era riconoscibile dal muso allungato con due posti in tandem con tettucci separati.  Il motore era lo stesso degli F-105D. Le dimensioni erano le stesse degli F-150D a parte la lunghezza portata a 20,4m e l’altezza aumentata a 6,1m per l’aumento delle dimensioni della deriva allo scopo di migliorare la stabilità. Il peso a vuoto era di 13 810 kg, massimo al decollo di 24 779 kg. Il carrello era stato rinforzato per sopportare il maggiore peso. La capacità di carburante interna e di rifornimento in volo erano le stesse degli F-105D. Le prestazione erano le stesse degli F-105D esclusa l’autonomia di trasferimento ridotta a 3.363 km. Il primo volo di un F-105F (62-4412) avvenne l’11 giugno 1963, l’aereo arrivò a Mach 1,1. Il 23 dicembre 1963 il primo F-105F venne consegnato all’USAF al 4th TFW sulla base di Seymour-Johnson nella Carolina del nord. Venne assegnato almeno un F-105F ad ogni squadron equipaggiato con F-105D. Vennero prodotti 143 aerei di questa versione, l’ultimo nel gennaio 1965 che fu l’ultimo Thunderchief prodotto.

  • EF-105F (F-105F Wild Weasel II)

Prima versione biposto cacciabombardiere ognitempo ottimizzata per le missioni Wild Weasel. Gli EF-105F erano degli F-105F dotati di un ricevitore radar d’allarme (Radar Homing and Warning, RHAW) Itek AN/APG-25/26, equipaggiamenti da contromisure elettroniche per confondere i radar nemici e missili antiradar AGM-45 Shrike ai piloni alari esterni. Il primo volo di un EF-105F avvenne il 15 gennaio 1966. Nel giugno 1967 la denominazione non ufficiale EF-105F venne sostituita dalla denominazione ufficiale F-105F (WW). Nel 1968 gli F-105F (WW) vennero modificati per impiegare i missili AGM-78 Standard. 86 F-105F vennero convertiti in questa versione.

  • F-105G Wild Weasel III

Nuova versione biposto cacciabombardiere ognitempo ottimizzata per le missioni Wild Weasel. Si distingue dall’F-105F per le carenature ai lati della fusoliera inferiore contenenti le apparecchiature da contromisure elettroniche Westinghouse AN/ALQ-105, questa modifica permetteva di evitare l’uso di pod ECM esterni. Il sistema ECM AN/ALQ-105 era in pratica lo stesso del pod Westinghouse AN/ALQ-101. Gli F-105G avevano due nuovi ricevitori radar d’allarme, un Itek AN/APG-35/36 con quattro antenne sotto al muso ed un Loral AN/APN-31 con antenne nelle estremità alari. Venne installato un sistema di acquisizione bersagli Bendix APS-107 e migliorata la strumentazione dell’Electronic Warfare Officer (EWO). Il peso a vuoto era di 14 200 kg, massimo al decollo di 24 779 kg. La capacità di carburante interna era ridotta a 3.844 litri. I sistemi per il rifornimento in volo erano gli stessi degli F-105D e F-105F. Le prestazioni erano le stesse degli F-105F esclusa l’autonomia di trasferimento ridotta a 2 403 km. Il primo F-105G (WA/62-4432) venne consegnato il nove giugno 1970. Vennero prodotti 61 aerei di questa versione da conversioni di F-105F ed EF-105F. Trenta F-105G vennero modificati con nuovi piloni alari interni per usare il missile antiradar AGM-78 Standard.

Impiego

File:F-105D.jpgIl primo F-105B (54-0111) entrò in servizio nell’USAF il 27 maggio 1958 nel 335th Tactical Fighter Squadron “Chiefs” del 4th TFW sulla base di Seymour-Johnson nella Carolina del nord. In seguito vennero riequipaggiati coi Thunderchief anche gli altri squadron del 4th TFW, il 334th ed il 336th.

L’11 dicembre 1959 un F-105B stabilì il primato mondiale di velocità su un percorso di 100 km con 1.957,316 km/h. L’aereo era pilotato dal Brig. Gen. Joseph Moore (comandante del 4th TFW) che per quest’impresa vinse il trofeo Bendix.

A causa della maggiore complessità rispetto agli aerei della generazione precedente, i primi Thunderchief presentarono inizialmente molti problemi di affidabilità dell’avionica e dei motori arrivando ad un primato negativo di 150 ore-uomo di manutenzione per ora di volo. Si arrivò al punto che nel 1960 l’USAF dovette mettere a terra i Thunderchief per carenza di pezzi di ricambio. La situazione migliorò nettamente col progetto Optimize per migliorare affidabilità e manutenibilità. In compenso il Thunderchief fu il primo aereo dell’USAF a completare il primo anno di servizio senza incidenti gravi. L’F-105D entrò in servizio nell’USAF il 28 settembre 1960 nel 335th Tactical Fighter Squadron del 4th TFW sulla base di Seymour-Johnson, vennero dichiarati operativi nel 1961. Gli F-105D negli USA vennero assegnati anche al 23rd TFW sulla base di McConnell in Kansas ed al 4520th CCTW sulla base di Nellis in Nevada.  In Europa gli F-105D vennero assegnati al 36th TFW sulla base di Bitburg ed al 49th TFW sulla base di Spangdahlem in Germania, dove rimasero in servizio fino al 1967.[A causa dei numerosi incidenti gli F-105D vennero messi a terra nel dicembre 1961 e poi nel giugno 1962. In estremo oriente a fine 1962 gli F-105D vennero assegnati al 18th TFW sulla base di Kadena, sull’isola di Okinawa, e all’inizio del 1963 all’8th TFW sulla base di Itazuke in Giappone, che all’inizio del 1964 venne trasferito sulla base di Yokota. Con l’arrivo degli F-105D gli F-105B vennero passati all’Air National Guard, gli ultimi F-105B vennero radiati dal Tactical Air Command nel 1964. I primi esemplari della versione B vennero assegnati il 16 aprile 1964 al 141st TFS del 108th TFW della New Jersey Air National Guard sulla base di McGuire. Anche gli F-105D presentarono inizialmente molti problemi di affidabilità, tanto da guadagnarsi il soprannome di “Thud” (tonfo) con riferimento allo schianto a terra in caso d’incidente. Molti problemi vennero risolti tramite numerose modifiche ai sistemi elettrico, idraulico e carburante introdotte sui nuovi F-105D durante la produzione. Tra il 1962 ed il 1964 col progetto Look Alike i primi F-105D e F-105F vennero modificati portandoli alla stessa configurazione. Col progetto Look Alike la capacità di carico dell’F-105D venne portata da quattro a sedici bombe M117 da 372 kg ai piloni alari esterni e ventrale. Venne inoltre introdotta la possibilità di impiegare i missili aria-superficie AGM-12 Bullpup ai piloni alari interni ed esterni. A causa dell’incidente mortale ad un F-105 dei Thunderbirds il 9 maggio 1964, tutti i Thunderchief vennero messi a terra per due mesi. L’inchiesta rivelò che la causa era stata un cedimento strutturale di una parte della fusoliera, che per rimediare venne rinforzata su tutti i Thunderchief col progetto Backbone.

 Fu altresì notato che lo stesso esemplare fu coinvolto in un incidente durante un rifornimento in volo tempo prima, il “cestello” del rifornimento causa le turbolenze andò a sbattere sul dorso, i danni provocati in un primo momento non furono rilevati eccessivi. Alcuni problemi al motore ed al sistema carburante vennero risolti solo nel 1967. Con l’impiego durante la guerra del Vietnam, cambiarono le missioni previste per i Thunderchief, da bombardiere nucleare a convenzionale. La versione finale dell’F-105D, la Thunderstick II, fu assegnata al 23rd TFW a McConnell a partire dal marzo 1970 fino al 1972, poi furono passati al 457th TFS del 301st TFW dell’Air Force Reserve sulla base di Carswell in Texas dove rimasero finché vennero radiati alla fine del 1982.

La guerra del Vietnam

File:F-105 Thunderchiefs refuel.jpgNonostante i problemi iniziali il Thunderchief venne ampiamente impiegato nel sudest asiatico come bombardiere, ruolo in cui era nettamente superiore all’F-100 Super Sabre per velocità, raggio d’azione e capacità di carico. Gli unici F-105 che non furono mai impiegati nel sudest asiatico erano quelli della versione B.

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Republic F-105 Thunderchief in Action in Vietnam

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I primi 8 F-105D distaccati dal 36th TFS dell’8th TFW di Yokota arrivarono alla base thailandese di Korat il nove agosto 1964, cinque giorni dopo l’incidente del Tonchino che portò ad un impegno diretto degli USA in questa guerra.

Seguirono altri rischieramenti di F-105D e F-105F distaccati da stormi di base in USA ed in Giappone ed inviati a due stormi provvisori in Thailandia, il 6234th TFW sulla base di Korat col 12th TFS, 36th TFS e 67th TFS, ed il 6235th TFW sulla base di Takhli col 334th TFS, 336th TFS e 354th TFS.

Nella loro prima missione, il 14 agosto 1964, 8 F-105D del 86th TFS vennero impiegati in una missione RESCAP in appoggio ad un T-28 dell’Air America. Un Thunderchief, l’esemplare 62-4371, venne colpito da una batteria AAA da 37 mm, riuscì a tornare a base dove inizialmente fu decretato il ritiro dal servizio per gli estesi danni subiti. La prima missione di bombardamento degli F-105D, insieme agli F-100, avvenne il 14 dicembre 1964, fu un’operazione limitata di bombardamento di obiettivi nel Laos centrale. In questa occasione tutti gli F-105 rientrarono alla base. La prima perdita di un F-105D si ebbe il 13 gennaio 1965 con l’esemplare 62-4296. La prima missione dei Thunderchief sul Vietnam del Nord avvenne l’8 febbraio 1965.[

File:Bombing in Vietnam.jpgCon l’inizio dell’Operazione Rolling Thunder il primo marzo 1965 molti F-105D vennero trasferiti sulle basi thailandesi di Korat e Takhli. A seguito dell’intensificarsi delle operazioni sul Vietnam, l’USAF decise di costituire dei nuovi stormi fissi sulle basi di Korat e Takhli. L’otto novembre 1965 venne costituito il 355th TFW sulla base di Takhli col 4th TFS, 34th TFS, 44th TFS (poi riclassificato Wild Weasel Squadron ed assegnato al 355th TFW), e 469th TFS, seguito l’otto aprile 1966 dal 388th TFW sulla base di Korat col 333th TFS, 354th TFS, 357th TFS e 367th TFS.Nel 1965 per limitare le perdite causate dalla contraerea venne aggiunto un ricevitore radar d’allarme (Radar Homing and Warning, RHAW) Itek AN/APG-25/26 con due antenne sotto al muso e due sulla deriva sopra il timone.Abitualmente per le missioni di bombardamento sul Vietnam del Nord gli F-105D portavano due serbatoi da 1.700 litri ai piloni alari interni, un serbatoio da 1.474 litri nella stiva ventrale, sei bombe M117 da 372 kg al pilone ventrale e missili AIM-9 Sidewinder o pod ECM ai piloni alari esterni. Un’altra configurazione molto usata comprendeva due bombe Mk84 da 907 kg ai piloni alari interni, un serbatoio da 1.474 litri nella stiva ventrale, uno da 2 457 litri al pilone ventrale e missili AIM-9 Sidewinder o pod ECM ai piloni alari esterni. A volte venivano usati i missili AGM-12 Bullpup che però erano meno potenti ed affidabili. Con l’avanzare del conflitto, i piloti escogitavano nuove strategie, una di queste è così descritta: i Thunderchief attaccavano Hanoi arrivando a bassa quota ed alta velocità da nord dove una collina impediva al nemico l’uso dei radar e missili contraerei, erano però esposti all’artiglieria contraerea ed agli attacchi dei caccia nemici. Questa collina venne chiamata dai piloti americani “Thud Ridge”.
Nonostante l’F-105 fosse stato progettato per il volo supersonico a bassa quota e non per i duelli aerei, si distinse tra il 29 giugno 1966 e il 19 dicembre 1967 per alcuni abbattimenti nei quali fu coinvolto, in quel periodo gli F-105 abbatterono 27,5 MiG-17, di cui 24,5 coi cannoni Vulcan e tre coi missili Sidewinder .

La mezza vittoria fu condivisa tra l’F-105F S/N 63-8329 e l’F-4D Phantom II S/N 66-7601, il 19 dicembre 1967. I Phantom II erano usati come caccia di scorta per i Thunderchief, ma la mancanza di un cannone li metteva in difficoltà nei duelli aerei ravviccinati coi MiG. Questo problema venne risolto con l’entrata in servizio della nuova versione F-4E armata di cannone Vulcan nel 1968. I Vietnamiti affermarono di avere abbattuto 40 F-105, ma solo 17 sono stati confermati dall’USAF, cinque abbattuti da MiG-17 e dodici da MiG-21. Gli F-105D impiegati in Vietnam vennero aggiornati con un nuovo sedile eiettabile e l’aggiunta di blindatura. Il sistema idraulico si rivelò troppo vulnerabile perché le linee di entrambi i sistemi erano fisicamente vicine per cui spesso venivano danneggiate entrambe contemporaneamente, per rimediare venne aggiunto un terzo sistema idraulico con linee che passavano sul dorso dell’aereo. Inoltre gli attuatori degli stabilizzatori in caso di mancanza di pressione idraulica si bloccavano nella posizione di massima picchiata, vennero quindi modificati in modo che si bloccassero in posizione orizzontale. A causa del clima caldo ed umido i Thunderchief, come molti altri aerei americani, avevano seri problemi di affidabilità dell’avionica e del sistema elettrico. L’impiego intenso del motore portò ad un veloce logorìo dello stesso, i pezzi di ricambio cominciarono a venir meno e le ispezioni delle 200 ore furono portate a 125. Il raffreddamento del postbruciatore si rivelò inadatto al clima caldo, ci furono alcuni casi di incendi al motore, molti aerei vennero modificati con due prese d’aria supplementari ai lati della fusoliera posteriore per risolvere questo problema. Quattro F-105F vennero modificati col progetto Commando Nail con un radar R-14A ad alta risoluzione.

File:F-105D 070928-F-2911S-036.jpgA partire dal 24 aprile 1967 questi aerei vennero usati per attacchi notturni ognitempo a bassa quota contro obiettivi fortemente difesi da un’unità inquadrata nel 13th TFS del 388th TFW a Korat. L’unità venne denominata “Ryan Raiders” in onore del Gen. John D. Ryan, comandante in capo della Pacific Air Force.

I Ryan Raiders svilupparono anche le tattiche d’attacco che avrebbero dovuto usare i bombardieri B-58 Hustler che però non vennero mai impiegati nel sudest asiatico. Nel maggio 1967 un Ryan Raider venne abbattuto, in seguito un altro andò perso per un incidente, gli ultimi due vennero impiegati in attacchi notturni fino al marzo 1968 e successivamente convertiti in EF-105F Wild Weasel II. Per limitare l’efficacia degli attacchi dei MiG, che seguivano rigidamente le indicazioni dei centri di controllo a terra, nel 1967 tredici F-105F vennero modificati col programma Combat Martin installando un disturbatore di comunicazioni radio VHF Hallicrafters QRC-128 soprannominato “Colonel Computer”. Queste apparecchiature erano installate al posto dell’EWO per cui gli aerei erano monoposto, sul dorso dietro l’abitacolo posteriore era presente un’antenna a lama dedicata. Questi aerei vennero assegnati al 357th TFS del 355th TFW ed impiegati fino al novembre 1970 Un F-105F Combat Martin venne abbattuto nell’aprile 1968, gli altri vennero convertiti in EF-105F Wild Weasel II. A causa dello scarseggiare dei Thunderchief, l’USAF iniziò ad usare per le missioni di bombardamento sul Vietnam del Nord gli F-4 Phantom II, equivalenti come prestazioni e carico bellico ma meno vulnerabili perché bimotori e meglio armati per l’autodifesa con missili Sidewinder e AIM-7 Sparrow. Nell’ottobre 1968 il 388th TFW di Korat iniziò il passaggio all’F-4E, gli F-105 vennero trasferiti al 355th TFW a Takhli. Sempre il 31 ottobre 1968 si concluse l’Operazione Rolling Thunder nella quale gli F-105 sostennero il 75% delle missioni. L’ultimo F-105D perso nel conflitto Vietnamita fu il 23 settembre 1970 con l’esemplare S/N 61-0153, mentre l’ultima missione fu compiuta il 6 ottobre 1970. Il 10 dicembre 1970, col rientro negli USA dell’ultimo F-105D, il 355th TFW venne disattivato. I Wild Weasel vennero trasferiti al 6010th Wild Weasel Squadron a Korat, rinominato 17th WWS a fine 1971. L’Ultimo F-105G Thunderchief perso in azione fu l’esemplare S/N 63-8359, venne abbattuto il 16 novembre 1972. Gli ultimi F-105G lasciarono definitivamente il sudest asiatico il 29 ottobre 1974. Complessivamente vennero inviati nel sudest asiatico 400 Thunderchief che compirono più di 20.000 missioni. L’impiego dei Thunderchief in missioni d’attacco a bassa quota contro obiettivi fortemente difesi causò perdite molto elevate, nell’arco del conflitto furono persi un totale di 395 Thunderchief: 312 dovute a contraerea e missili SA-2, 22 dovute ai MiG e 61 per varie cause. 283 F-105D vennero abbattuti e 52 persi per incidenti in missione, 37 tra F-105F e F-105G, compresi un Commando Nail ed un Combat Martin, vennero abbattuti e 10 persi per incidenti. Nonostante le perdite elevate, la percentuale di perdite degli F-105 nel complessivo della guerra fu dell’1%. 130 tra piloti ed EWO di F-105 vennero uccisi o dispersi in azione, 90 fatti prigionieri e restituiti alla fine della guerra nel 1973.

Wild Weasel

File:AGM-45 and AGM-78B on F-105G.jpgPer limitare le perdite causate dai missili contraerei SA-2 Guideline, l’USAF decise di costituire dei reparti specializzati nella localizzazione e distruzione dei radar che li guidavano.
I primi aerei utilizzati per queste missioni a partire dall’autunno 1965 furono degli F-100F Super Sabre denominati Wild Weasel I. Questi aerei erano dotati di ricevitore radar d’allarme (Radar Homing and Warning, RHAW) Itek AN/APG-25/26.

La missione consisteva nel localizzare i radar e segnalarli con razzi fumogeni agli F-105 che li attaccavano con bombe ed i cannoni di bordo, spesso però i Super Sabre partecipavano anche all’attacco.

Le limitate velocità massima ed autonomia del Super Sabre, molto inferiori a quelle dell’F-105, limitavano l’efficacia delle missioni, per cui l’USAF ordinò una nuova versione del Thunderchief progettata espressamente per questo ruolo.

I primi undici EF-105F Wild Weasel II arrivarono nel sudest asiatico nel giugno 1966, cinque vennero assegnati al 13th TFS a Korat e sei al 354th TFS a Takhli.

Inizialmente un EF-105F scortava gli F-105D in missione per proteggerli dalla contraerea. Questo portò ad una riduzione delle perdite degli F-105D ma cinque EF-105F vennero abbattuti tra luglio ed agosto 1966.

La configurazione abituale prevedeva un missile AGM-45 Shrike ad un pilone alare esterno, un pod ECM all’altro, due serbatoi da 1.700 litri ai piloni alari interni e bombe al pilone ventrale.

Si passò ad una nuova tattica che prevedeva l’uso di EF-105F e F-105D assieme in missioni definite Iron Hand per distruggere le batterie contraeree prima delle missioni d’attacco. I Wild Weasel distruggevano i radar e gli F-105D il resto delle batterie contraeree.

Capt. Merlyn H. Dethlefsen e Capt. Kevin “Mike” Gilroy vennero decorati perché il 10 marzo 1967 ai comandi di un EF-100F (63-8352) dopo che l’aereo era stato danneggiato dalla contraerea rimasero sull’obiettivo fino alla distruzione della batteria nemica.

Capt. Leo K. Thorness e Capt. Harold Johnson vennero decorati con la Medaglia D’Onore del Congresso perché il 19 aprile 1967 ai comandi di un EF-100F (63-8301) in una missione di recupero dell’equipaggio di un altro Wild Weasel abbattuto, abbatterono due MiG-17 e dopo avere esaurito la munizioni rimasero sul posto per attirare su di sé altri MiG allontanandoli dagli elicotteri di soccorso.

I primi F-105G Wild Weasel III arrivarono nel sudest asiatico a metà del 1970 e vennero assegnati al 44th TFS del 355th TFW sulla base di Takhli, alla fine del 1970 vennero assegnati al 6010th Wild Weasel Squadron a Korat, rinominato 17th WWS nel 1971, altri Wild Weasel vennero assegnati al 561st TFS.

La configurazione abituale prevedeva un missile AGM-78 Standard ad un pilone alare interno, un serbatoio da 1.700 litri all’altro, due missili AGM-45 Shrike ai piloni alari esterni ed un serbatoio da 2.457 litri al pilone ventrale.

Durante le missioni d’attacco i Wild Weasel erano i primi ad arrivare sull’obiettivo per eliminare la contraerea e si ritiravano per ultimi, restando in zona se necessario per proteggere il recupero degli equipaggi di aerei abbattuti.

Gli ultimi Wild Weasel rientrarono il 29 ottobre 1974 e vennero assegnati al 35th TFW sulla base di George in California, dove vennero sostituiti dagli F-4G Wild Weasel V nel 1980.

I Thunderbirds

Nell’aprile 1964, gli F-100C Super Sabre, modello fino ad allora impiegato dalla pattuglia acrobatica USAF Thunderbirds, vennero sostituiti da nove F-105B Thunderchief modificati con l’eliminazione dell’armamento ed avionica relativa e l’aggiunta di zavorra al posto del cannone Vulcan e generatori di fumo. Il 9 maggio 1964, durante la sesta esibizione coi Thunderchief sulla base di Hamilton in California, l’aereo del Capitano Gene Devlin (57-5801) si spezzò in volo, a seguito di quest’incidente mortale tutti gli F-105 dell’USAF vennero messi a terra per due mesi. I Thunderbirds tornarono ad impiegare gli F-100D nel maggio 1964. Crash Sites

Il ritiro dal servizio

Dopo la guerra del Vietnam i Thunderchief vennero relegati a compiti di seconda linea e passati all’ANG.

Molti F-105 erano stati molto usati nel sudest asiatico per cui raggiunsero la fine della vita operativa prevista negli anni settanta.

In generale nell’USAF i Thunderchief vennero sostituiti dagli F-4 Phantom II, gli F-105G Wild Weasel III vennero sostituiti dagli F-4G Wild Weasel V.

Tra il 1969 ed il 1971 il 457th TFS del 23rd TFW ricevette gli F-105D Thunderstick II.

Nell’ottobre del 1970 gli F-105D e F-105F del 355th TFW di Takhli rientrarono negli USA e vennero assegnati al 23rd TFW sulla base di McConnell in Kansas.

Nel giugno 1970, gli F-105B vennero assegnati al 119th TFS del 177th TFG della New Jersey Air National Guard.

Nel gennaio 1971 i Thunderchief vennero passati al 127th TFS del 184th TFTG della Kansas Air National Guard sulla base di McConnell.

Il 19 febbraio 1971 i Thunderchief vennero assegnati al 149th TFS del 192nd TFG della Virginia Air National Guard sulla base di Byrd Field presso Richmond, dove rimasero in servizio finché vennero sostituiti dagli A-7D Corsair II nel 1982.

Nel luglio 1971 i Thunderchief vennero assegnati al 121st TFS del 113rd TFG della District of Columbia Air National Guard sulla base di Andrews nel Maryland, dove rimasero in servizio finché vennero sostituiti dagli F-4D Phantom II nel marzo del 1982.

All’inizio del 1972 gli F-105B vennero assegnati al 466th TFS del 508th TFG sulla base di Hill nello Utah.

Nel giugno del 1972 gli F-105D vennero assegnati al 507th TFG sulla base di Tinker in Ohlahoma, disattivato nel marzo 1973.

Nel luglio del 1973 gli F-105F e F-105G Wild Weasel vennero assegnati al 35th TFW sulla base di George in California, dove rimasero in servizio finché vennero sostituiti dagli F-4G a partire dal settembre 1977, l’ultima missione di un Thunderchief di George AFB avvenne il 27 giugno 1980, lasciando così il servizio di prima linea con il Tactical Air Command, vennero poi trasferiti al 128th TFS del 116th TFW della Georgia Air National Guard sulla base di Dobbins.

Nell’agosto del 1973 gli F-105D Thunderstick II vennero assegnati al 301st TFG sulla base di Carswell in Texas, dove rimasero in servizio finché vennero sostituiti dagli F-4E nel 1981. Gli ultimi F-105B in servizio nel 144th TFS della New Jersey Air National Guard vennero radiati e sostituiti dagli F-4D Phantom II nella primavera del 1981. Nel 1980 i Wild Weasel del 128th TFS del 116th TFW della Georgia Air National Guard vennero radiati e sostituiti dagli F-4G Wild Weasel V, l’ultimo F-105F venne radiato il 23 maggio 1983 e con esso termina definitivamente il servizio presso l’ANG. Gli ultimi F-105B, D, F vennero assegnati al 508th TFG sulla base di Hill. Il 5 gennaio 1980 volando verso il Museo di Volk Field nel Wisconsin, compie l’ultimo volo l’F-105B, ed esattamente l’esemplare S/N 57-5838 Xanadu. Invece l’ultimo volo di un F-105D avviene il 3 ottobre 1983 ed esattamente con l’esemplare 62-4347 Stardust 6. Questo esemplare è anche quello che ha totalizzato il maggior numero di ore volate: più di 6.900. Sempre questo esemplare fu consegnato all’USAF il 22 luglio 1963.

Il ritiro dal servizio definitivo si ebbe il 25 febbraio 1984 con una flight di tre esemplari biposto sopra il cielo dello Utah: S/N 63-8261, S/N 63-8287 e il 63-8309.

Quasi tutti i Thunderchief radiati vennero inviati all’Aerospace Maintenance and Regeneration Center (AMARC) sulla base USAF di Davis-Monthan in Arizona, furono demoliti 109 esemplari, 103 invece sono quelli conservati presso vari enti in America ed Europa, sfortunatamente nessuno di questi esemplari è più in condizioni di volo.

Livree

Gli F-105 erano inizialmente in metallo naturale, cioè gli aerei non venivano verniciati oppure veniva usato un colore argento su tutto l’aereo. A partire dal 1965 nel sud-est asiatico venne introdotta una colorazione usata per la maggior parte dei caccia ed aerei d’attacco al suolo con le superfici superiori e laterali a chiazze di marrone FS30219, verde scuro FS34079, verde medio FS34102 e grigio chiaro FS36622 per tutte le superfici inferiori.

La stessa colorazione venne poi adottata dall’USAF in tutto il mondo. A fine anni settanta si è passati ad una colorazione con gli stessi colori ma “wrap-around” cioè estesa a tutto l’aereo, già usata in Vietnam dagli F-105F Commando Nail.

Descrizione
Tipo cacciabombardiere
Equipaggio 1
Costruttore Stati Uniti Republic Aviation
Data primo volo 2 ottobre 1955
Data entrata in servizio 27 maggio 1958
Data ritiro dal servizio 25 febbraio 1984
Utilizzatore principale Stati Uniti USAF
Esemplari 833
Costo unitario 2,14 milioni US$ (1960)
 

Dimensioni e pesi

 
Lunghezza 19,63 m (64 ft 4,75 in)
Apertura alare 10,65 m (34 ft 11,25 in)
Altezza 5,99 m (19 ft 8 in)
Superficie alare 35,76 m² (385 ft²)
Peso a vuoto 12 470 kg (27 500 lb)
Peso carico 16 165 kg (35 637 lb)
Peso max al decollo 23 834 kg (52 546 lb)
 

File:F-105D and F-105F drawing.png

Propulsione

Motore 1 turbogetto Pratt & Whitney
J75-P-19W
con postbruciatore
Spinta da 64 a 109 kN
 

Prestazioni

Velocità max 2,08 Ma
(2 208 km/h in quota)
Velocità di salita 195 m/s
Autonomia 3 550 km
Raggio di azione 1 250 km
Tangenza 14 800 m
 

Armamento

Cannoni 1 M61 Vulcan da 20 mm
Bombe caduta libera:
fino a 12 000 lb
Missili aria aria:
AIM-9 Sidewinder
aria superficie:
AGM-12 Bullpup
Piloni 4 sub-alari
1 sotto la fusoliera

Fonte:http://it.wikipedia.org & www.youtube.com


15 Novembre 2013

Il Douglas A-1 Skyraider era un cacciabombardiere monomotore ad ala bassa prodotto dall’azienda statunitense Douglas Aircraft Company negli anni quaranta. Realizzato poco dopo la seconda guerra mondiale venne usato intensamente in Vietnam.

File:Skyraider AD-4N.jpg

Uno degli aerei imbarcati su portaerei meglio realizzati ed una delle poche macchine di questo genere a compiere con successo la transizione all’impiego su vasta scala da basi terrestri, lo Skyraider fu progettato come XBT2D per operare come bombardiere in picchiata e aereosilurante. Il primo volo di questo aereo fu nel 1945 e nel 1947 fu consegnato il primo lotto dei 3 180 esemplari di Skyraider complessivamente prodotti. Venne ritirato dal servizio nel 1968.

File:A-1H 137609 VNAF 1966.jpgSebbene equipaggiato con un motore aeronautico a pistoni, soluzione tecnica apparentemente sorpassata per un velivolo di prima linea, il modello venne utilizzato dalla componente aerea della United States Navy per oltre 20 anni. Ha partecipato a numerosi conflitti bellici, ma specialmente in Corea e Vietnam, riuscendo addirittura ad abbattere un paio di caccia MiG-17.

Storia del progetto

L’A-1 venne concepito durante la seconda guerra mondiale per soddisfare i requisiti per un bombardiere in picchiata/aerosilurante imbarcato su portaerei, monoposto a lungo raggio ad alte prestazioni, destinato a sostituire i pari ruolo di prima generazione utilizzati dalla U.S. Navy come il Curtiss SB2C Helldiver ed il Grumman TBF Avenger. L’esperienza nella varie battaglie aveva dimostrato come l’unica protezione adeguata per i bombardieri in picchiata e gli aerosiluranti contro la caccia nemica fosse la scorta di altri caccia, e come la postazione difensiva posteriore fosse sostanzialmente inutile, sicuramente meno conveniente rispetto ad impegnare un peso equivalente in ulteriore armamento o carburante. Progettato da Ed Heinemann della Douglas Aircraft Company, i prototipi vennero ordinati in data 6 luglio 1944 con la designazione ufficiale di XBT2D-1. Il XBT2D-1 ha effettuato il suo primo volo il 18 marzo 1945 e dall’aprile successivo ha iniziato la valutazione U.S. Navy del velivolo presso il Naval Air Test Center (NATC). Nel dicembre 1946, dopo il cambio di designazione ad AD-1, iniziò la consegna del primo lotto ai reparti operativi con un esemplare assegnato al VA-19A.

L’AD-1 venne costruito nello stabilimento Douglas di El Segundo, nel sud della California. Nelle sue memorie The Lonely Sky, il pilota collaudatore Bill Bridgeman descrive il lavoro di routine, ma a volte pericoloso, di certificare gli AD-1 appena usciti dalla catena di montaggio (per un tasso di produzione di due aerei al giorno) per la consegna alla U.S. Navy nel 1949 e nel 1950.

File:Douglas-Skyraider---Naked-F.jpg

Il progetto verteva su una configurazione monoplana ad ala bassa costruita attorno al potentissimo motore radiale Wright R-3350, sviluppato più volte successivamente. La sua peculiare caratteristica fu quella di adottare grandi ali dotate di sette piloni subalari per parte, garantendo al velivolo un’eccellente manovrabilità a bassa velocità e permettendo di trasportare velocemente un’enorme quantità di ordigni in un raggio d’azione, per le sue dimensioni, paragonabile a ben più pesanti aerei a getto sia subsonici che supersonici.

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Douglas A-1H Skyraider Display – Festa al Cel Barcelona Airshow

https://www.youtube.com/watch?v=trix-5N16Qo

Il velivolo venne ottimizzato per missioni di attacco al suolo e dotato di una efficace corazzatura per evitare danni alla struttura o al suo pilota a causa del fuoco nemico da terra. Questa fu la maggior differenza con i veloci caccia a pistoni adattati a ruoli di bombardamento come i Chance Vought F4U Corsair o North American P-51 Mustang, che furono ritirati dalle forze statunitensi prima dell’inizio degli anni sessanta.

 
File:Douglas XBT2D-1 Skyraider prototype NACA.jpg
Gli A-1 della U.S. Navy erano inizialmente dipinti con una livrea blu scuro, ma durante gli anni cinquanta adottarono la nuova livrea introdotta per quasi tutti i tipi di aerei basata sui colori grigio chiaro FS36440 per le superfici superiori e laterali e bianco lucido FS17875 per le superfici inferiori e le superfici mobili di controllo. L’USAF, dopo aver inizialmente adottato la colorazione grigio-bianca della U.S. Navy, dal 1967 iniziò a dipingere i propri Skyraider con la nuova livrea mimetica introdotta nel sud-est asiatico con tutte le superfici superiori e laterali a chiazze di verde scuro FS34079, verde medio FS34102 e marrone FS30219 mentre le superfici inferiori erano grigio chiaro FS36622.

Utilizzato della U.S. Navy in Corea ed in Vietnam, l’A-1 svolse un ruolo primario nel supporto aereo per l’USAF e Không Quân Nhân Dân Việt Nam, l’aeronautica militare sudvietnamita, durante la guerra del Vietnam, acquisendo nelle missioni la meritata fama di grande incassatore, ricevendo decine di colpi e ciò nonostante continuando a volare. L’unica accortezza è stata l’applicazione di una corazzatura supplementare attorno alla cabina di pilotaggio per meglio proteggere il pilota. L’unico punto debole, come si vide dopo il 1972 (soprattutto per i sud vietnamiti) era il motore radiale, molto caldo, una vera calamita per i missili a guida IR spalleggiabili (come lo SA-7 Strela-2) e non che iniziavano ad essere sempre più diffusi sia tra i guerriglieri Vietcong sia tra i regolari nord vietnamiti.

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A Day with the Skyraider

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Lo Skyraider rimase in servizio operativo nella U.S. Navy sino ai primi anni settanta quando venne sostituito dai Douglas A-4 Skyhawk.

Il Douglas A1 Skyraider, in gergo Spad, è stato l’ultimo caccia a pistoni imbarcato della U.S. Navy. Durante il conflitto del Vietnam, gli Stati Uniti avevano in campo il meglio della produzione aeronautica dell’epoca, i velivoli impegnati erano macchine complesse dal punto di vista meccanico ed elettronico concepite per conflitti contro il Patto di Varsavia, quindi con avversari quasi allo stesso livello tecnologico e d’addestramento, con anche uso di armi nucleari. Quello che serviva effettivamente per l’appoggio tattico e le azioni antiguerriglia era un aereo semplice e robusto, con potente carico bellico, capace di orbitare sulle teste dei fanti per un periodo significativo, buon incassatore. Tale aereo era lo SPAD che, nella sua seconda giovinezza, ha volteggiato sui campi di battaglia vietnamiti avendo appeso alle ali tutta la panoplia bellica dell’arsenale statunitense, pronto ad intervenire su richiesta del personale di terra o accompagnando gli elicotteri in operazioni di elisbarco o scorta agli elicotteri preposti al recupero di piloti abbattuti (Combat Search And Rescue, CSAR).

Tecnica

Uno degli ultimi monoplani ad elica ad essere utilizzato in ruoli operativi d’attacco, con un enorme motore stellare a pistoni da più di 2500 hp che muoveva un’elica quadripala, lo Skyraider era un aereo tradizionale ad ala bassa, dotato di grandi ali diritte, che gli permettevano stabilità ed agilità alle basse quote tipiche delle sue missioni operative.

L’aereo aveva 15 piloni per l’attacco di armamento di vario tipo (7 per ogni ala, più uno ventrale), tanto che lo Skyraider riusciva a trasportare un carico più grande del suo stesso peso a vuoto. Sicuramente fu la sua versatilità a fare sì che l’aereo riuscisse ad avere un impiego operativo ben più lungo di quanto inizialmente previsto, rimanendo l’unico aereo ad elica di prima linea ben oltre gli anni cinquanta, in un ambiente oramai totalmente monopolizzato dagli aerei a getto.

Apparecchio enorme per essere monomotore, aveva una capace fusoliera, tanto che alcune versioni ospitavano un operatore ai sistemi elettronici, mentre altre sono state usate come trasporto di merci e persone ed anche come ambulanza volante. Il suo ruolo principale però, specialmente nella guerra del Vietnam, fu quello antiguerriglia (COINCOounter INsurgency), in cui tipicamente trasportava bombe convenzionali ed al napalm, più razzi non guidati. L’armamento di base era di quattro cannoni M2 da 20 mm, due per ala.

Oltre alla versione monoposto da attacco, con un tettuccio a goccia che forniva ottima visibilità al pilota, ne esistevano altre bi e triposto, nei ruoli di caccia notturno, scoperta radar e disturbatore elettronico, nei quali il tettuccio aveva una carenatura aggiuntiva per alloggiare i sistemi di missione ed il resto dell’equipaggio.

Il carrello d’atterraggio era quello tipico degli aerei ad elica, con le due gambe principali monoruota sistemate in alloggiamenti nelle ali ed un ruotino di coda. Era anche presente un gancio d’arresto per l’appontaggio su portaerei ed un aerofreno ventrale.

Versioni

XBT2D: prima versione con motore r-3350-24W da 2300 hp (1716 kW). questa versione comprendeva i prototipi di cinque altre versioni

AD-1: uguale alla versione XB2D, differenziava solo per il motore da 2500hp e per la struttura maggiormente rinforzata. Venne costruito per un totale di 242 esemplari

AD-1Q: piattaforma ECM con pod per disturbi elettronici sulla semiala sinistra, biposto con secondo pilota in fusoliera addetto ai disturbi elettronici

AD-2: ulteriore irrobustimento della cellula e conteneva più combustibile. Venne costruito in 156 esemplari

Utilizzatori

Cambogia Cambogia
Rep. Centrafricana Rep. Centrafricana
Ciad Ciad
Filippine Filippine
Francia Francia
Gabon Gabon
  • Armée de l’air Gabonaise
Regno Unito Regno Unito
Stati Uniti Stati Uniti
Vietnam Vietnam
Vietnam del Sud Vietnam del Sud
  • Không Quân Việt Nam
Descrizione
Tipo cacciabombardiere imbarcato
Equipaggio 1
Costruttore Stati Uniti Douglas Aircraft
Data primo volo 18 marzo 1945
Data entrata in servizio 1947
Data ritiro dal servizio 1985 (Gabon)
Utilizzatore principale Stati Uniti US Navy
Altri utilizzatori Stati Uniti USAF
Regno Unito Royal Navy
Vietnam del Sud Không Quân Việt Nam
Esemplari 3 180
Altre varianti Douglas A2D Skyshark
Dimensioni e pesiFile:AD-5 BuAer 3 side view.jpg
 
Lunghezza 11,84 m (38 ft 10 in)
Apertura alare 15,25 m (50 ft 0¼ in)
Altezza 4,78 m (15 ft 8¼ in)
Superficie alare 37,19 m² (400,3 ft²)
Carico alare 220 kg/m² (45 lb/ft²)
Peso a vuoto 5 429 kg (11 968 lb)
Peso carico 8 213 kg (18 106 lb)
Peso max al decollo 11 340 kg (25 000 lb)
Propulsione
Motore un radiale Wright R-3350-26WA
Potenza 2 700 hp (2 013 kW)
Prestazioni
Velocità max 518 km/h (322 mph, 280 kt) a 5 486 m (18 000 ft)
Velocità di crociera 319 km/h (198 mph, 172 kt)
Velocità di salita 14,5 m/s (2 850 ft/min)
Autonomia 2 115 km (1 316 mi, 1 144 nmi)
Tangenza 8 685 m (28 500 ft)
Armamento
Cannoni 4 Hispano-Suiza M2 calibro 20 mm (0.79 in)
Bombe fino a 3 630 kg (8 000 lb) di carichi bellici vari
Piloni 15

 

Fonte:http://it.wikipedia.or -+- www.youtube.com



File:CH-53Ds landing.jpgIl Sikorsky S-65 è un elicottero pesante da trasporto di costruzione statunitense; è il più grande elicottero in servizio tra i Paesi occidentali. È noto soprattutto come CH-53 Sea Stallion, designazione datagli dalle forze armate statunitensi (in particolare dal United States Marine Corps).

Le prime versioni del CH-53 erano dotate di due motori, mentre dalla versione CH-53E Super Stallion (denominazione interna Sikorsky S-80) si passò alla formula trimotore, in grado di trasportare 16 tonnellate di carico. L’elicottero risulta essere una sorta di Sea King molto ingrandito, e il maggior utilizzatore è l’United States Marine Corps (USMC), da esso adoperato in volo dalle portaelicotteri; l’MH-53 Pave Low è invece una versione impiegata dall’United States Air Force (USAF) a supporto delle operazioni delle forze speciali.

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Anche altre nazioni, specialmente la Germania e Israele, ne hanno acquistato numerosi esemplari, praticamente come alternativa al più compatto CH-47 Chinook.

Storia

Sviluppo

Origini

Nel 1959 l’U.S. Marine Corps iniziò a sentire l’esigenza di un nuovo elicottero da trasporto pesante per sostituire il CH-37 Mojave.

A questo scopo nacque il programma congiunto con l’USAF, United States Navy e United States Army denominato “Tri-Service Assault Transport Program” che portò alla progettazione e realizzazione del convertiplano “tilt-wing”, cioè con l’intera ala rotante, Vought-Hiller-Ryan XC-142, il quale però non superò lo stadio di prototipo a causa dell’eccessiva complessità e dei conseguenti ritardi nello sviluppo. Il velivolo costruito in cinque esemplari confermò la sua difficoltà di messa a punto in diversi incidenti, di cui uno mortale, ed il programma venne interrotto ed abbandonato dalle forze armate.

Nel marzo 1962 l’USMC emise una richiesta per un elicottero da trasporto pesante definito “Heavy Helicopter Experimental / HH(X)”. La specifica richiedeva una capacità di carico di 3 630 kg ed un raggio d’azione di 185 km alla velocità di 278 km/h. Il nuovo elicottero avrebbe dovuto essere impiegato in missioni di trasporto persone e materiali, assalto, evacuazione sanitaria e recupero velivoli incidentati.

La Boeing Vertol rispose proponendo una nuova versione del CH-47 Chinook, la Kaman propose un derivato del Fairey Rotodyne inglese e la Sikorsky una versione ingrandita del S-61R con due motori a turbina General Electric T64 e gli stessi rotore, rotore anticoppia e trasmissione dell’S-64 denominato S-65.

La proposta della Kaman venne ritirata quando il governo inglese cancellò il programma Rotodyne.

Nonostante il Chinook sembrasse avvantaggiato, perché già scelto dall’US Army, nel luglio 1962 venne scelto il Sikorsky S-65.

Il programma iniziale prevedeva la costruzione di quattro prototipi denominati YCH-53A , ridotti a due per problemi di bilancio nel settembre 1962. Il programma proseguì con alcuni problemi, tra cui l’insistenza del Segretario alla Difesa Robert McNamara che voleva uniformare i mezzi in dotazone alle diverse forze armate imponendo all’USMC il Chinook. L’USMC convinse McNamara che per adattare il Chinook alle loro esigenze sarebbero state necessarie molte modifiche che avrebbero richiesto molto tempo e denaro.

 

Il primo prototipo YCH-53A (147137) compì il primo volo il 14 ottobre 1964 dallo stabilimento Sikorsky di Stratford in Connecticut, in ritardo di circa quattro mesi sul programma che prevedeva la produzione di un primo lotto di sedici elicotteri in settembre.

Il programma di prove proseguì senza problemi ed il primo esemplare del nuovo elicottero denominato ufficialmente CH-53A Sea Stallion venne consegnato nel 1966.

Le prestazioni dei CH-53A si rivelarono insufficienti nel clima caldo umido durante la guerra del Vietnam, per questo motivo venne realizzata una nuova versione da trasporto con motori più potenti denominata CH-53D in grado di trasportare 55 soldati.

 File:CH-53A first helo final assembly NAN7-64.jpg

Sviluppi per la United States Air Force

(Sopra:)Un CH-53A mentre esegue un looping nel 1968 durante campagne di valutazione.

 

Visto il successo dell’HH-3B Jolly Green Giant per le missioni di ricerca e soccorso in territorio nemico (Combat Search and Rescue, CSAR), nel settembre 1966 l’USAF ordinò una versione dell’S-65 ottimizzata per le stesse missioni. Questa nuova versione denominata HH-53B volò per la prima volta il 15 marzo 1967. L’equipaggio era costituito da pilota, copilota, motorista e due aerosoccorritori.

In attesa degli HH-53B l’USAF ricevette due CH-53A per prove di valutazione. Il primo volo di un HH-53B avvenne il 15 marzo 1967, nello stesso anno i primi otto vennero consegnati ed impiegati in Vietnam per missioni CSAR e di supporto alle forze speciali.

Gli HH-53B vennero impiegati anche per il recupero delle capsule di rientro dei satelliti da osservazioneSAMOS (Satellite And Missile Observation System) e dei droni da ricognizione usati durante la guerra del Vietnam usando il sistema Mid Air Retrivial System (MARS) per recuperare al volo oggetti appesi a paracadute tramite cavi con ganci a rimorchio dell’elicottero. In seguito venne realizzata un’altra versione per missioni CSAR con aggiornamenti ai sistemi di comunicazione, maggiore blindatura e serbatoi supplementari esterni più piccoli per migliorare le prestazioni di volo denominata HH-53C. Alcuni HH-53C in Vietnam vennero dotati di pod per contromisure contro i missili a ricerca di calore.

Dall’HH-53C venne derivata la versione da trasporto CH-53C priva della sonda semiretrattile per rifornimento in volo, ma dotata di blindatura, mitragliatrici ed il verricello di recupero perché era impiegata anche per missioni delle forze speciali in territorio nemico. Gli HH-53C erano molto validi per le missioni assegnate, ma con limitate capacità di operare di notte o con condizioni meteorologiche avverse.

Un sistema di visione notturna low-light-level TV (LLLTV) denominato Pave Low I venne collaudato su un HH-53C in Vietnam nel 1969 ma si dimostrò carente come affidabilità. Nel 1975 un sistema migliorato Pave Low II venne installato su un HH-53B ridenominato YHH-53H. I collaudi diedero risultati molto positivi, quindi l’YHH-53H ed otto HH-53C vennero dotati di un’avionica ulteriormente migliorata e denominati HH-53H Pave Low III.

Gli HH-53H Pave Low III sono stati consegnati tra il 1979 ed il 1980, due vennero persi in incidenti nel 1984 e sostituiti da due conversioni da CH-53C.

Come l’HH-53C, l’HH-53H era dotato di sonda semiretrattile per rifornimento in volo sul lato destro del muso, serbatoi supplementari esterni da 1700 litri montati sulle carenature del carrello e verricello per recupero. L’HH-53H poteva trasportare 27 soldati o 14 barelle ed era armato con un GAU/2B Minigun su ogni lato della fusoliera ed una mitragliatrice Browning da 12,7 mm alla rampa posteriore. Nel 1986 gli HH-53H ancora in servizio vennero aggiornati col programma Constant Green con miglioramenti alla strumentazione in cabina per renderla compatibile con l’uso di sistemi di visione notturna Night Vision Goggles (NVG), a seguito di queste modifiche sono stati classificati come elicotteri per operazioni speciali e rinominati MH-53H.

Le missioni previste consistono in inflitrazione, rifornimento e recupero di forze speciali in territorio nemico, sono missioni che prevedono il volo a bassa quota e largo raggio d’azione sia di giorno che di notte e con ogni condizione meteorologica. Spesso i Pave Low operano in coordinamento con gli MC-130H Combat Talon e gli aerei cisterna da rifornimento in volo MC-130P Combat Shadow.

File:MH-53J Pave Low III.jpgVista la validità dell’MH-53H, l’USAF ordinò una nuova versione ulteriormente migliorata nell’avionica ottimizzata per le operazioni delle forze speciali denominata MH-53J Pave Low Enhanced. Complessivamente tra 31 HH-53Bs, HH-53Cs e CH-53C più tutti gli MH-53H vennero convertiti in MH-53J tra il 1986 ed il 1990, ottenendo un totale di 41 MH-53J.

In seguito venne realizzata la nuova versione MH-53M Pave Low IV ,un’evoluzione dell’MH-53J dotata del sistema di autoprotezione “Interactive Defensive Avionics System/Multi-Mission Advanced Tactical Terminal” (IDAS/MATT).

La variante S-80

Nell’ottobre 1967 l’USMC emise una richiesta per un elicottero da trasporto pesante adatto all’impiego sulle navi d’assalto anfibio con capacità di carico pari a 1,8 volte quella del CH-53D. La Sikorsky stava già lavorando ad un nuovo elicottero derivato dal CH-53D denominato S-80 con tre motori di maggiore potenza ed un nuovo rotore a sette pale di diametro maggiore e la propose nel 1968 con il nome Sikorsky S-80 all’USMC che l’accettò visto che garantiva tempi e rischi di progetto minori rispetto ad un progetto interamente nuovo.

L’S-80 entrò in servizio come CH-53E, in seguito vennero sviluppate altre versioni dall’S-80.

Impiego operativo

 

I primi quattro CH-53A appartenenti al HMH-463 del USMC arrivarono in Vietnam nel gennaio 1967 e vennero utilizzati per il recupero di aerei ed elicotteri abbattuti. Complessivamente ne recuperarono più dei CH-54.

Ai CH-53A vennero aggiunte due mitragliatrici M-60 ai portelli laterali.

I Sea Stallion vennero impiegati per missioni di trasporto pesante, comprese munizioni, artiglierie ed edifici prefabbricati per avamposti isolati.

Nel febbraio 1967 vennero impiegati per il rifornimento dell’avamposto di Khe Sanh circondato dai Viet Cong, il CH-53A 153283 venne abbattuto durante una di queste missioni.

Nel settembre 1967 arrivarono i primi due HH-53B trasportati dalla AKV-40 USS Card ed assegnati al 37th Aerospace Recovery and Rescue Squadron (ARRS) sulla base di Udorn.

Il primo HH-53B perso fu il 66-14430 abbattuto il 18 gennaio 1969 durante una missione CSAR per recuperare il pilota di un Douglas A-1 Skyraider, l’intero equipaggio venne recuperato.

I CH-53C vennero impiegati dal 21st SOS del 56th SOW di base a Nakhom Phanom per operazioni in Laos.

Gli HH-53C sono stati impiegati per l’operazione Kingpin per tentare di liberare i prigionieri nella prigione di Son Tay nella notte tra il 20 ed il 21 novembre 1970.

Complessivamente l’USAF perse diciassette HH-53C durante la guerra nel sud-est asiatico, quattordici abbattuti, tra cui uno (66-14434) da un MiG-21 con missili R-3 (AA-2 Atoll) il 28 gennaio 1970 durante una missione CSAR sul Laos per recuperare il pilota di un Republic F-105 Thunderchief, e tre per incidenti.

L’HH-53C 68-10365 “Jolly Green 07” venne abbattuto il 6 aprile 1972 durante un tentativo di recupero del Lt. Col. Hambleton, non ci furono sopravvissuti. La vicenda, benché adattata alle esigenze cinematografiche, è narrata nel film Bat*21.

Tra febbraio e luglio 1973 gli RH-53A del HM-12 vennero impiegati nell’operazione End Sweep per la rimozione delle mine lanciate dagli stessi americani nei porti del Vietnam del nord pochi mesi prima durante l’operazione Pocket Money, parte dell’offensiva Linebacker II. Durante l’operazione una sola mina esplose. Due elicotteri vennero persi per incidenti ma gli equipaggi recuperati. A seguito dell’inchiesta sulle cause degli incidenti vennero modificati i rotori anticoppia, modifica poi estesa a tutti gli H-53. Al rientro negli USA gli RH-53A vennero convertiti in CH-53A ed assegnati all’USMC.

Il 12 aprile 1975 alcuni CH-53 imbarcati sulla portaerei CVA-19 USS Hancock e sulla nave d’assalto anfibio LPH-3 USS Okinawa vennero impiegati nell’operazione Eagle Pull per l’evacuazione di Phnom Penh.

Il 29 e 30 aprile 1975 alcuni CH-53 e HH-53, assieme ad alcuni CH-46E Sea Knight e Bell UH-1 Iroquois, vennero impiegati nell’operazione Frequent Wind Option IV per l’evacuazione di Saigon operando dalla base di Tan Son Nhut e dal cortile dell’ambasciata americana. Alcuni Grumman F-14 Tomcat imbarcati sulla portaerei CVN-65 USS Enterprise fornirono la copertura aerea.

File:CH-53D Sea Stallion spewing flares.jpg

Gli HH-53C sono stati impiegati nel maggio 1975 per l’operazione per tentare il recupero della nave SS Mayaguez e del suo equipaggio catturati dai guerriglieri cambogiani Khmer rossi, tre vennero abbattuti.

Nel 1974 alcuni RH-53D imbarcati sulle navi d’assalto anfibio LPH-2 USS Iwo Jima e USS LPH-12 Inchon sono stati impiegati nell’operazione Nimbus Star per rimuovere mine dal canale di Suez.

Nel 1976 alcuni CH-53C vennero assegnati al 601st TACS sulla base di Sembach ed impiegati per il trasporto di stazioni radio mobili, in seguito due di questi elicotteri, 68-10924 e 70-1632 vennero convertiti in MH-53H.

Nel 1977 venne costituito sulla base di Sigonella in Sicilia un distaccamento con quattro RH-53D per missioni di trasporto a supporto della sesta flotta dell’US Navy e successivamente anche AMCM. Nell’estate del 1983 vennero sostituiti da cinque CH-53E.

Nel 1980 otto RH-53D della US Navy con equipaggi dell’USMC vennero impiegati nell’operazione Eagle Claw per tentare di liberare gli americani prigionieri nell’ambasciata americana a Teheran.

Nell’agosto 1984 alcuni RH-53D sono stati impiegati nell’operazione Intense Look per rimuovere mine, probabilmente piazzate dalla Libia, dal canale di Suez e dal Mar rosso.

Il 20 settembre 1984 alcuni RH-53D sono stati impiegati per missioni di evacuazione medica (MEDEVAC) dei feriti di un attentato suicida eseguito con un camion carico d’esplosivo contro l’ambasciata americana.

Nel 1986 alcuni HH-53 di base a Napoli vennero posti in allarme per eventuali missioni CSAR per l’operazione Eldorado Canyon.

Nell’estate del 1987 nell’operazione Earnest Will per la protezione del traffico navale nel golfo Persico vennero impiegati anche otto RH-53D trasportati a Diego Garcia con dei C-5 Galaxy e poi imbarcati sulla nave d’assalto anfibio LPH-7 USS Guadalcanal.

Nel gennaio 1989 i 35 uomini d’equipaggio di un cargo in difficoltà nel nord Atlantico vennero recuperati da un HH-53 di base a Bentwaters-Woodbridge in Inghilterra rischierato a Shannon in Irlanda.

Nel dicembre 1989 alcuni MH-53J sono stati impiegati per il supporto alle forze speciali durante l’operazione Just Cause per destituire il dittatore Noriega.

Nel 1990 gli RH-53D sono stati passati a reparti della riserva, nel 2000 erano tutti radiati, alcuni conservati all’Aerospace Maintenance and Regeneration Center (AMARC) sulla base USAF di Davis-Monthan in Arizona ed altri in alcuni musei.

La prima missione degli MH-53J durante Desert Storm avvenne il 17 gennaio quando alcuni MH-53J vennero impiegati come guida per degli Hughes AH-64 Apache per una missione d’attacco ad alcuni siti radar nel sud dell’Iraq

Il 21 gennaio 1991 due MH-53J scortati da due Fairchild-Republic A-10 Thunderbolt II del 354th TFW recuperarono il Lt. Devon Jones dell’US Navy, pilota di un F-14+ Tomcat abbattuto da un missile contraereo, il navigatore venne catturato dagli iracheni.

Gli MH-53J sono stati impiegati durante l’intera durata di Desert Storm per il supporto alle forze speciali.

Nell’aprile del 1991 alcuni MH-53J di base a Mildenhall in Inghilterra vennero trasferiti a Freetown in Sierra Leone ed impiegati nell’operazione Assured Response per l’evacuazione di civili da Monrovia a causa della guerra civile in corso.

Tra il 1992 ed il 1993 alcuni CH-53D del HMH-363 vennero impiegati per le operazioni Provide Hope e Restore Hope in Somalia.

File:StaubaufwirbelungCH-53E.jpgIl 27 maggio 1999 due MH-53J, un MH-60G, un MC-130P combat Shadow ed un AC-130 Spectre vennero impiegati per il recupero del pilota del Lockheed F-117A Nighthawk “Vega 31” abbattuto presso Belgrado.

Nel 1999 gli MH-53M vennero impiegati per l’operazione Allied Force nei Balcani.

Nel 2000 alcuni MH-53M del 21st SOS del 352nd SOG di Mildenhall vennero rischierati a Hoedspruit in Sudafrica per l’operazione Atlas Response per fornire aiuti umanitari al Mozambico.

Gli HH-53B, HH-53C e CH-53C sono rimasti in servizio nell’USAF fino a fine anni ottanta.

I CH-53 dell’USAF e USMC sono impiegati nell’operazione Enduring Freedom in Afghanistan e nell’operazione Iraqi Freedom in Iraq. Alcuni CH-53 dell’US Navy rischierati in Bahrain sono impiegati nell’operazione Enduring Freedom in Afghanistan e nell’operazione Iraqi Freedom in Iraq.

Il 12 ottobre 2004 il primo di due CH-53D Sea Stallion ex-USMC accantonati all’AMARC è stato consegnato alla Heavy Lift Helicopters di Apple Valley in California per la conversione in elicotteri antincendio.

Nel febbraio 2006 l’USMC ha deciso che i CH-46E Sea Knight ed i CH-53D verranno sostituiti dal convertiplano Bell V-22 Osprey che entrerà in servizio inizialmente nel VMM-263.

L’USAF prevede di radiare i Pave Low a partire dall’ottobre 2008.

Gli MH-53 Pave Low dell’USAF resteranno in servizio almeno fino al 2015.

Le navi d’assalto anfibio classe Iwo Jima possono trasportare fino a undici Super Stallion, le classe Tarawa fino a diciannove, ma in genere vengono imbarcati diversi tipi di elicotteri ed aerei STOVL McDonnell Douglas-BAe AV-8B Harrier II.

Descrizione tecnica

 

Il CH-53A è un elicottero da trasporto bimotore a turbina progettato per l’impiego imbarcato su portaerei o navi d’assalto anfibio.simile ad un Sikorsky S-61R ingrandito.

File:CH-53E cockpit.jpg

La fusoliera ha un portello d’accesso sul lato destro ed una rampa di carico posteriore a controllo idraulico.

La fusoliera è a tenuta stagna ma non è previsto l’ammaraggio se non in emergenza.

Il CH-53A ha sistema di controllo del volo meccanico controllato da due sistemi idraulici indipendenti.

Il rotore è a sei pale pieghevoli tramite un sistema idraulico per ridure l’ingombro a bordo della navi, ha un diametro di 22m ed è inclinato in avanti di 5°.

Il rotore anticoppia, del diametro di 4,8m, è a quattro pale sul lato sinistro della deriva, sul lato destro della deriva c’è uno stabilizzatore orizzontale.

Rotore, rotore anticoppia e trasmissione del CH-53A sono gli stessi del S-64.

La coda è pieghevole contro il lato destro della fusoliera per ridurre l’ingombro a bordo della navi.

Il carrello è retrattile con carrelli principali a ruota doppia rientranti in carenature ai lati delle fusoliera e carrello anteriore a ruota doppia rientrante nel muso. Sotto alla coda c’è un pattino retrattile per impedire che il rotore anticoppia urti il terreno in fase di atterraggio.

I motori del CH-53A sono due turbine General Electric T64-GE-6 da 2.850shp ai lati della parte superiore della fusoliera. Vicino al motore c’è un Auxiliary Power Unit (APU), cioè una piccola turbina per l’avviamento e la generazione di potenza elettrica ed idraulica a motori spenti.

In seguito i CH-53A sono stati rimorizzati con T64-GE-1 da 3.080 shp e poi T64-GE-16 da 3.485 shp.

Negli anni settanta sono stati aggiunti ai motori dei filtri protettivi alle prese d’aria denominati EAPS (Engine Air Particle Separator).

La capacità di carburante dei serbatoi interni, posti nelle carenature ai lati della fusoliera, è di 3.970 litri.

Il CH-53A ha un equipaggio di quattro uomini: pilota, copilota, motorista ed osservatore.

Nella stiva interna delle dimensioni di 9m di lunghezza, 2,3m di larghezza e 1,9 m di altezza il CH-53A può trasportare:

per missioni di trasporto truppe trentotto soldati; per missioni di evacuazione medica ventiquattro barelle più assistenti; per missioni di trasporto materiali un carico interno di 3.630 kg, compresi un obice da 105 mm o un lanciatore mobile per missili contraerei Hawk; per voli di trasferimento sette serbatoi da 1.134 litri l’uno.

Il CH-53A può trasportare un carico esterno di 5.900 kg appeso al gancio baricentrico.

Ai lati della parte superiore della fusoliera posteriore ci sono delle pinne per deviare il flusso d’aria limitando i problemi aerodinamici quando il portellone viene aperto in volo.

Il CH-53A è dotato di blindatura per proteggere la cabina di comando ed i sistemi vitali.

File:CH-53D Sea Stallion.jpg

Versioni

  • YCH-53A

Due prototipi usati per prove nel programma di sviluppo finanziato dall’USMC. I motori erano due turbine General Electric T64-GE-3 da 2.850shp.

  • CH-53A

Prima versione di serie da trasporto per l’USMC. Le dimensioni sono:

Lunghezza 26,97m
Lunghezza fusoliera 20,5m
Diametro rotore 22,01m
Superficie del disco del rotore: 280m2
Altezza 7,60m
Larghezza totale 8,64m
Larghezza fusoliera 4.72m

Vennero costruiti 139 elicotteri di questa versione.

  • H-53A

Quindici CH-53A convertiti in elicotteri per missioni di ricerca mine marine (Airborne Mine Counter Measures, AMCM) per l’US Navy nel 1971 I motori erano due turbine General Electric T64-GE-413 da 3.925shp. Con l’entrata in servizio dei RH-53D, gli RH-53A vennero restituiti all’USMC e riconvertiti in CH-53A nel 1973.

  • TH-53A

CH-53A ex-USMC convertiti in elicotteri da addestramento per l’USAF. Elicotteri convertiti a partire dal 1989.

  • HH-53B Super Jolly Green Giant

Versione per le missioni di ricerca e soccorso in territorio nemico (Combat Search and Rescue, CSAR).

L’HH-53B era dotato di un radar doppler di navigazione nella parte anteriore della fusoliera inferiore.

I primi HH-53B avevano motori T64-GE-3 da 3.080shp, poi sostituiti dai T64-GE-7 da 3.925shp.

L’HH-53B era dotato di sonda semiretrattile per rifornimento in volo sul lato destro del muso, serbatoi supplementari esterni da 2.457 litri montati sulle carenature del carrello e verricello per recupero con cavo d’acciaio di 76m con all’estremità un penetratore studiato appositamente per permettere il recupero anche attraverso la fitta vegetazione tropicale. Il verricello era sopra il portello d’accesso destro, durante l’uso non era possibile usare la mitragliatrice.

L’HH-53B era dotato di 544 kg di blindatura ed armato con tre mitragliatrici GAU/2B Minigun, una al finestrino sul lato sinistro della fusoliera dietro al copilota, una al portello d’accesso dell’equipaggio sul lato destro ed una alla rampa di carico posteriore. L’equipaggio era costituito da pilota, copilota, motorista e due aerosoccorritori.

Il primo volo di un HH-53B avvenne il 15 marzo 1967, nel settembre dello stesso anno i primi otto vennero consegnati ed impiegati in Vietnam per missioni CSAR e di supporto alle forze speciali.

In Vietnam l’HH-53B venne denominato non ufficialmente Super Jolly Green Giant con riferimento al suo predecessore più piccolo, l’HH-3B Jolly Green Giant, impiegato per le stesse missioni.

Vennero ordinati quindici HH-53B, ne vennero costruiti otto e cancellati gli altri sette.

  • CH-53C

Versione di serie da trasporto per l’USAF. Il CH-53C era derivato dall’HH-53C ma era privo della sonda semiretrattile per rifornimento in volo, per il resto aveva blindatura, mitragliatrici ed il verricello di recupero perché era impiegato anche per missioni delle forze speciali in territorio nemico. Vennero costruiti 20 elicotteri di questa versione.

  • HH-53C

Nuova versione CSAR con aggiornamenti ai sistemi di comunicazione, maggiore blindatura e serbatoi supplementari esterni più piccoli (1.700 litri) per migliorare le prestazioni di volo.

Gli HH-53C avevano motori T64-GE-7 da 3.925shp.

Gli HH-53C potevano portare un carico esterno di 9.000 kg al gancio baricentrico.

Vennero costruiti in tutto 44 HH-53C che entrarono in servizio a partire dall’agosto 1968.

  • CH-53D
 

Seconda versione di serie da trasporto per l’USMC con nuova trasmissione, sistema automatico di ripiegamento delle pale del rotore e capacità di carico di 55 soldati o ventiquattro barelle. Il CH-53D aveva motori T64-GE-412 da 3,695 shp, in seguito sostituiti da T64-GE-413 da 3,925 shp con nuova trasmissione. Il primo volo di un CH-53D avvenne il 27 gennaio 1969. Vennero costruiti 126 elicotteri di questa versione, l’ulitmo venne completato nel gennaio 1972. Le dimensioni sono le stesse del CH-53A. Peso a vuoto 10.740 kg Peso operativo 15.227 kg Peso massimo al decollo con carico interno 31.666 kg Peso massimo al decollo con carico esterno 33.369 kg Velocità massima 315 km/h Velocità di crociera 278 km/h Raggio d’azione 1.000 km Quota massima operativa 5.105m Velocità di salita 750m/min

Il CH-53D è armato con due mitragliatrici M2/XM218 da 12,7 mm ai lati della fusoliera.

Il CH-53D è stato dotato di sistemi di autoprotezione comprendenti un lanciatore di chaff AN/ALE-39 ed un disturbatore all’infrarosso AN/ALQ-157.

Il CH-53D è stato dotato del sistema Blade Inspection Method (BIM) per rilevare la presenza di cricche meccaniche nelle pale del rotore. Il rotore ha pale pressurizzate per rilevare la presenza delle cricche misurando la pressione interna. In caso di calo di pressione si ha un’indicazione all’estremità della pala ed una segnalazione in cabina.

  • S-65-C-2/S-65ö

Versione da esportazione per l’Austria del CH-53D. Due elicotteri ordinati nel 1968 e consegnati nel 1970, poi ceduti ad Israele nel 1981.

  • S-65-C-3

Versione da esportazione del CH-53D per Israele. Sono dotati di sonda semiretrattile per rifornimento in volo.[4]

  • CH-53D Ya’sur (Albatros) 2000

CH-53D (S-65-C-3) aggiornati dalla Israeli Aircraft Industries con avionica Elbit per l’aeronautica militare israeliana (Hel HaAvir) tra il 1980 ed il 1997.

  • RH-53D

Versione per missioni di ricerca mine marine per l’US Navy derivata dal CH-53D con capacità di rifornimento in volo ed armata con mitragliatrici Browning da 12,7 mm. Gli RH-53D avevano motori General Electric T64-GE-413 da 3.925shp, poi sostituiti da T64-GE-415 da 4.380shp. Gli RH-53D potevano portare serbatoi esterni da 1.890 litri ed un carico esterno di 11.300 kg al gancio baricentrico. La rampa di carico posteriore aveva una struttura protettiva a forma di cornice per impedire che durante il traino di attrezzature antimine il cavo urtasse l’elicottero. Davanti al muso in basso c’era un’asta con due specchietti retrovisori per controllare il traino. Vennero costruiti 30 elicotteri per l’US Navy a partire dal settembre 1973 più altri sei per la marina iraniana consegnati tra il 1976 ed il 1977.

  • VH-53D

Versione trasporto VIP per l’USMC derivata dal CH-53D impiegata anche come elicottero presidenziale. Due elicotteri costruiti ed impiegati dal HMX-1 sulla base di Quantico in Virginia.

  • VH-53F

Versione trasporto VIP per l’USMC ordinata dall’USMC anche come elicottero presidenziale. Sei elicotteri ordinati ma non costruiti.

  • CH-53G

Versione derivata dal CH-53D per la Luftwaffe. Due elicotteri di preserie consegnati nel marzo 1969 e 110 di serie prodotti su licenza dalla VFW-Fokker. Nel 2007 89 elicotteri erano ancora in servizio. Tutti verranno rimotorizzati con turbine General Electric T64-GE-100.

  • CH-53GS

Venti CH-53G aggiornati nei sistemi di autoprotezione, comunicazione e navigazione e dotati di serbatoi supplementari esterni. Sono stati successivamente rimotorizzati con turbine General Electric T64-GE-100 e armati con mitragliatrici MG3 da 7.62 mm o MG3M da 12,7 mm ai portelli laterali ed alla rampa posteriore per impiegarli in Afghanistan.

  • CH-53GA

Quaranta CH-53G aggiornati nei sistemi di controllo del volo, autoprotezione, comunicazione, navigazione e strumentazione in cabina. Sono dotati di FLIR e possono usare serbatoi supplementari esterni.

  • YHH-53H

Un HH-53B (66-14433) convertito nel prototipo del Pave Low I.

  • HH-53H /MH-53H Pave Low II

Versione per missioni CSAR e d’appoggio alle forze speciali. L’HH-53H può trasportare 27 soldati o 14 barelle. L’HH-53H era armato con un Minigun su ogni lato della fusoliera ed una mitragliatrice Browning da 12,7 mm alla rampa posteriore.

I miglioramenti all’avionica comprendevano: forward-looking infrared (FLIR) Texas Instruments AN/AAQ-10 nel muso sul lato destro; radar ad inseguimento del terreno (terrain-following radar, TFR) Texas Instruments AN/APQ-158 nel muso sul lato sinistro; sistema radar di navigazione Dopple Canadian Marconi; navigatore inerziale (inertial guidance system, INS) Litton or Honeywell; sistema per la rappresentazione delle mappe su visore in cabina; ricevitore radar d’allarme (radar-warning receiver, RWR); lanciatori di chaff e flare. FLIR e TFR sono montati sotto al muso.

Questi aggiornamenti vennero eseguiti alla base aerea dell’US Navy di Pensacola, sede delle attività di revisione ed aggiornamento dei Sea Stallion dell’US Navy e dell’USAF. Otto HH-53C vennero convertiti in MH-53H, poi anche due CH-53C (68-10924 e 70-1632).[4]

  • MH-53J Pave Low III
 

Versione per operazioni speciali. L’ MH-53J è molto simile all’MH-53H ma ha circa 450 kg di blindatura in più e motori T64-GE-415 da 4.380shp. L’ MH-53J è dotato di tutta l’avionica necessaria per missioni che prevedono di volare a bassa quota in territorio nemico, radar ad inseguimento del terreno APQ-158, FLIR, navigatore inerziale e ricevitore GPS integrati nell’avionica di navigazione, sistema per la rappresentazione delle mappe su visore in cabina. L’MH-53J può trasportare 38 soldati o un carico esterno di 9.000 kg appeso al gancio baricentrico. L’equipaggio è costituito da due piloti, due flight engineers e due mitraglieri. L’MH-53J è armato con tre mitragliatrici da 7,62 mm o 12,7 mm ai lati della fusoliera ed alla rampa posteriore. Come sistemi di autoprotezione, l’MH-53J è dotato di jammer radar Saunders AN/ALQ-126, jammer IR LORAL AN/ALQ-157 e di lanciatore di chaff e flare Tracor AN/ALE-40.[4]

Lunghezza 28m Diametro rotore 21,9m Altezza 7,6m Peso a vuoto 14.515 kg Peso massimo al decollo 21.000 kg Velocità massima 315 km/h Velocità di crociera 278 km/h Raggio d’azione 1.100 km Quota massima operativa 4.877m

  • MH-53M Pave low IV

Versione migliorata dell’MH-53J per operazioni speciali. L’MH-53M Pave Low IV è un’evoluzione dell’MH-53J modificato aggiungendo il sistema di autoprotezione Interactive Defensive Avionics System/Multi-Mission Advanced Tactical Terminal (IDAS/MATT) che fornisce in tempo reale la situazione delle minacce a largo raggio facilitando l’equipaggio nell’evitarle modificando la rotta o applicando le contromisure e tattiche più adatte.

Paesi utilizzatori

Austria Austria

Nel 1968 l’aeronautica militare austriaca (Österreichische Luftstreitkräfte) ordinò due S-65 che vennero consegnati nel 1970 ed immatricolati 5L-MA e 5L-MB. Vennero impiegati come elicotteri da trasporto e per missioni di ricerca e soccorso in montagna. Sono stati ceduti ad Israele nel 1981 a causa degli alti costi operativi.

Germania Germania

 

L’aviazione dell’esercito tedesco (Heeresflieger) ha ricevuto 112 CH-53G. Inizialmente erano stati assegnati a tre gruppi denominati Heeresfliegerregimenten (letteralmente reggimenti dell’aviazione dell’esercito): HFR-15 sulla base Rheine-Bentlage dipendente dal I corpo d’armata – Germania nord HFR-25 sulla base Laupheim dipendente dal II corpo d’armata – Germania ovest HFR-35 sulla base Mendig dipendente dal III corpo d’armata – Germania sud

Nel 1991 alcuni CH-53G sono stati prestati all’ONU per ispezioni delle navi in transito nel Golfo Persico.

Negli anni successivi alcuni CH-53GS sono stati impiegati nei Balcani ed in Afghanistan.

L’Heeresflieger ha attualmente 89 CH-53 ancora in servizio. I piani della Luftwaffe prevedono in futuro di ridurre il numero a venti CH-53G, quaranta CH-53GA e venti CH-53GS.

Iran Iran

La marina iraniana ha ricevuto sei RH-53D consegnati tra il 1976 ed il 1977. È probabile che gli iraniani abbiano rimesso in condizioni di volo alcuni degli RH-53D abbandonati sul loro territorio durante l’operazione Eagle Claw.

Israele Israele

I primi CH-53 sono stati consegnati all’aeronautica militare israaeliana (Hel HaAvir) nell’agosto 1968 e denominati Ya’sur.

I CH-53 sono impiegati per trasporto truppe e materiali.

Il 26 dicembre 1969 per l’operazione Rooster 53 alcuni CH-53 atterrarono in Egitto per prelevare un radar sovietico e trasportarlo in Israele per permettere ai tecnici israeliani di studiarlo.

Nella guerra dello Yom Kippur del 1973 i CH-53 vennero usati per trasporto truppe e materiali, comprese artiglierie, e per missioni di evacuazione medica e CSAR.

Un CH-53 venne danneggiato dai cannoni di un MiG-21 riuscendo però a rientrare alla base.

A partire dal 1973 i CH-53 vengono utilizzati per missioni delle forze speciali in Libano e Siria.

Il 10 maggio 1977 un CH-53 andò distrutto in un incidente in cui morirono tutti i 54 uomini a bordo.

Nell’operazione Peace in Galilea, l’invasione del Libano del 1982, i CH-53 vennero usati per trasporto truppe e materiali, comprese artiglierie, e per missioni di evacuazione medica e CSAR.

Nel 1989 i CH-53 vennero utilizzati per missioni antincendio per domare un grande incendio su Mount Carmel scaricando più di settecento tonnellate d’acqua.

Il 4 febbraio 1997 durante un volo notturno verso il Libano una collisione tra due Ya’sur 2000 causò la perdita di entrambi gli elicotteri e 73 vittime, gli otto uomini degli equipaggi e 65 passeggeri.

Messico Messico

L’aeronautica militare messicana ha acquistato da Israele quattro Ya’sur 2000 nel 2005.

Stati Uniti Stati Uniti d’America

Alcuni HH-53C avevano compiti di ricerca e soccorso degli astronauti delle capsule Apollo in caso di emergenza in fase di lancio, mai avvenuta.

Livree

United States Air Force

Anche gli HH-53 portavano la livrea usata per la maggior parte dei caccia ed aerei d’attacco al suolo nel sud-est asiatico con le superfici superiori e laterali a chiazze di marrone FS30219, verde scuro FS34079, verde medio FS34102 e grigio chiaro FS36622 per tutte le superfici inferiori. Alcuni HH-53 erano interamente grigio chiaro lucido FS16473. Nel 1982 venne introdotta anche per gli HH-53 una nuova livrea a chiazze di grigio medio FS36118, verde scuro FS34092 e verde medio FS34102 sull’intero elicottero. A partire dagli anni novanta gli MH-53 sono interamente grigio scuro opaco FS36173.

Alcuni MH-53J per Desert Storm avevano una livrea desertica a chiazze di marrone FS20400 e sabbia FS33690 sull’intero elicottero.

United States Navy

I Sea Stallion dell’ US Navy erano inizialmente interamente grigio scuro lucido FS16081. Nei primi anni ottanta la livrea venne modificata in interamente grigio scuro opaco FS36081. Alcuni RH-53D erano interamente grigio chiaro opaco FS36375. Gli RH-53D impiegati nell’operazione Eagle Claw erano interamente marrone FS30279.

United States Marine Corps

I Sea Stallion erano interamente verde oliva opaco FS34097. Nei primi anni ottanta venne introdotta una nuova livrea a chiazze di verde scuro FS34095, grigio bluastro FS35237 e nero FS37038 sull’intero elicottero. Nei primi anni novanta è stata introdotta una nuova livrea interamente grigio chiaro FS36375.

Austria

I Sea Stallion della Österreichische Luftstreitkräfte erano interamente verde oliva opaco FS34082.

Germania

 File:CH-53G Laage.jpg

I Sea Stallion della Heeresflieger sono interamente verde oliva opaco FS34082. I Sea Stallion prestati all’ONU nel 1991 per le ispezioni in Iraq erano interamente bianchi ma conservavano le insegne nazionali tedesche.

Israele

I Sea Stallion della Hel HaAvir erano interamente marrone FS30145 o FS30219.

Descrizione
Tipo elicottero pesante multiruolo
Equipaggio 3 (2 piloti, un “capo”)
Costruttore Stati Uniti Sikorsky
Data primo volo 14 ottobre 1964
Utilizzatore principale Stati Uniti USMC
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza 26,9 m (88 ft 3 in)
20,47 m (67 ft 2 in) solo fusoliera
Altezza 7,59 m (24 ft 11 in) (al rotore di coda)
5,22 m (17 ft 2 in) (alla sommità del rotore)
Diametro rotore 22,02 m (72 ft 3 in)
Peso a vuoto 19 050 kg (42 000 lb)
Peso carico 23 485 kg (10 655 lb)
Capacità 37 soldati o 24 barelle più quattro accompagnatori o[3 600 kg (8 000 lb) di carico
Propulsione
Motore 2 turboalbero General Electric T64-GE-413
Potenza 2 927 kW (3 925 shp) ciascuno
Prestazioni
Velocità max 315 km/h (170 kt, 195 mph)
Raggio di azione 415 km (260 mi, 225 nm)
Quota di servizio 6 400 m (21 000 ft)
Note dati riferiti alla versione CH-53D Sea Stallion

 

Fonte:https://it.wikipedia.org



Aerei low cost e crollo yen: vola il turismo giapponese

E ora si pensa di allentare procedure per visti

Ad aprile in Giappone, in piena era ‘Abenomics’, i visitatori stranieri sono cresciuti del 18,1% su base annua, al record di 923.000 unità.  Il dato, diffuso dalla Japan National Tourism Organization,  ha beneficiato della popolarità delle compagnie low cost e frantumato il precedente massimo di 879 mila unità di luglio 2010, toccato prima del sisma/tsunami dell’11 marzo 2011, con la successiva crisi nucleare di Fukushima. “Una cifra incoraggiante, ma c’é ancora molto da fare”, ha ammesso Norifumi Ide, alla guida della Japan Tourism Agency, sul target a lungo inseguito di 10 milioni di visitatori annui.   
A tal proposito, sono in corso le procedure per allentare gli obblighi di visto per i Paesi del sudest asiatico: il lavoro, ha osservato Ide, “sarà completato per maggior parte entro l’estate”, in modo da affrontare al meglio i maggiori flussi.   
Quanto ai Paesi d’origine, i sudcoreani conquistano la fetta principale (204.200, in rialzo del 33,7%), seguiti dai taiwanesi (197.900 e +42,5%). Livelli record da Thailandia, Vietnam, Francia e Russia, mentre i flussi cinesi segnano una contrazione del 33%, a 100.200 unità, scontando le tensioni tra Tokyo e Pechino sulla sovranità delle isole Senkaku/Diaoyu, controllate dal Giappone e rivendicate dalla Cina.  

Fonte:www.travelnostop.com



Il rappresentante della società americana-produttrice degli aerei da combattimento Lockheed Martin ha dichiarato in un’intervista che la Marina militare del Vietnam nei tempi brevissimi potrebbe rivolgersi agli USA con la richiesta di fornire 6 aerei da pattugliamento P-3C Orion in versione base. S’ipotizza che inizialmente questi aerei saranno forniti a Vietnam senza armamenti.

Successivamente però, seguendo il progresso nelle relazioni vietnamite-statunitensi, gli aerei saranno dotati di armamento completo. Potrebbero essere venduti a Vietnam aerei P-3C che fanno parte della riserva della flotta statunitense delle ultime modifiche. Possono servire per altri 20 anni dopo rimodernamento.

Vietnam non ha una scelta reale dei fornitori degli aerei da pattugliamento in versione base — un mezzo importante per la ricognizione marittima e la lotta contro sommergibili. La Russia ha già da tempo cessato la fabbricazione degli aerei IL-38 e TU-142 e ora effettua soltanto il rimodernamento di quelli disponibili. Nello stesso tempo il parco di questi aerei in Russia è limitato e perciò la loro esportazione è inopportuna. Attualmente la fabbricazione degli aerei da pattugliamento in versione base non viene effettuata nemmeno in Europa. Contrariamente gli USA hanno avviato il programma di fabbricazione degli aerei da pattugliamento P-8 Poseidon. Conseguentemente P-3C Orion non ancora del tutto obsoleti sono soggetti a licenziamento.

P-3C rimane un potente ed efficiente aereo antisommergibile. La fornitura di questi aerei a Vietnam, qualora fossero completamente armati, potrebbe diventare un serio motivo di preoccupazione per il comando della Marina militare cinese. Questi aerei possono rappresentare una minaccia per la componente marittima delle forze strategiche nucleari della Cina.

Sull’isola meridionale cinese di Hainan ora si trova la principale base dei sommergibili nucleari missilistici cinesi Yulin, un’imponente costruzione costata miliardi di dollari, con rifugi sotterranei per sommergibili, depositi, arsenali e un complesso sistema di protezione. Qui dovranno essere dislocati sommergibili nell’ambito del progetto 094 Jin dotato di missili balistici e, in prospettiva, sommergibili perfezionati nell’ambito del progetto 096 Tan. S’ipotizza che il Mar Cinese del Sud diventerà per sommergibili nucleari cinesi la principale area di pattugliamento. Proprio per questo qualsiasi attività di ricognizione delle flotte degli USA e dei loro alleati suscita una reazione estremamente nervosa da parte della Cina. Ciò ha già portato l’anno scorso a una serie di pericolosi incidenti.

Si usa ritenere che i sommergibili cinesi per ora siano in ritardo rispetto ai sommergibili della Russia e dell’Occidente per quanto riguardano le tecnologie della riduzione di rumori. P-3C veniva considerato un mezzo assai efficiente della lotta contro sommergibili sovietici e russi e, dunque, sarà ancora più pericoloso per quelli cinesi. Decollando dalle vicine basi vietnamite, i P-3C potranno a lungo monitorare ipotizzabili aree di pattugliamento dei sommergibili cinesi.

Repubblica Popolare Cinese dovrà intraprendere delle misure per garantire la sicurezza nell’area di pattugliamento dei propri sommergibili. A tale scopo potrebbe risultare utile il primo portaerei cinese Liaoning. Esso potrebbe bloccare una considerevole area dell’acquatorio del Mar Cinese del Sud per i voli dei P-3C vietnamiti. E’ interessante che anche il primo incrociatore portaerei sovietico Admiral Kuznetsov, costruito in base al progetto uguale a quello di Liaoning, era destinato a svolgere questo compito. Esso doveva proteggere l’area di pattugliamento dei sommergibili nucleari e affrontare il primo attacco del nemico, in tal modo guadagnando tempo aggiuntivo necessario alla leadership del paese per impartire l’ordine di sferrare l’attacco nucleare contro gli USA.

 

Fonte:http://italian.ruvr.ru


23 Febbraio 2013

File:CH-47 2.jpgIl Boeing CH-47 Chinook è un elicottero pesante (fascia da 9 a 12 tonnellate) da trasporto. È caratterizzato principalmente da una configurazione a 2 rotori: uno sopra la cabina di pilotaggio, il secondo nella sezione di coda come per il CH-46 e non nella consueta configurazione rotore principale e rotore anti-coppia. Il CH-47 si caratterizza anche per una grande fusoliera (15 m di lunghezza) con portellone cargo di coda; ha due turbine Honeywell (Lycoming) T55-L-712E montate nella sezione di coda in due gondole esterne sotto al rotore posteriore. L’elicottero è dotato di carrello d’atterraggio fisso composto da quattro ruote in configurazione 2-2.

Sviluppo

File:Boeing ch 47.jpgSviluppato a partire dal 1956 quale versione ingrandita del Vertol (poi Boeing/Vertol) CH-46, il YCH-47A effettuò il suo primo volo il 21 settembre 1961 e venne messo in servizio presso l’U.S. Army nel 1962 come CH-47A. Nel corso degli anni sono state sviluppate tutta una serie di migliorie confluite nelle versioni -B; -C; -D; -F; si può dire che le versioni -B e -C sono simili alla -A; mentre una vera prima modifica avvenne con la versione -D, infatti nel 1982 l’US Army ordinò di portare 479 esemplari nelle Versioni -A, -B e -C allo standard della versione -D. Nel 2001 Boeing ha realizzato una nuova versione la -F da costruire sia come elicottero nuovo o come aggiornamento delle versioni precedenti, in particolare per le versioni -C e -D.

File:CH-47 Chinook Afghanistan.jpgDi questo elicottero su richiesta del USSOCOM è stata sviluppata un’apposita versione per le operazioni speciali e il Combat-SAR denominata MH-47E. Nell’ottobre 2006, la Boeing ha vinto il concorso CSAR-X per la sostituzione dei HH-64 Pave Hawk dell’USAF con la versione HH-47 per il Combat-SAR; battendo il concorrente europeo US-101 e l’H-92

GUARDA VIDEO

 http://www.youtube.com/watch?v=97hfNkPdU1A

File:Chinook.hc2.za677.arp.jpgDel CH-47 sono stati prodotti circa 1200 esemplari nelle varie versioni. Anche se molto anziano come progetto è molto apprezzato come elicottero ed il suo impiego è diffuso e si presume possa restare in servizio per molti decenni ancora soprattutto con le sue ultime versioni CH-47F e HH-47. I motivi dell’interessamento di molte forze armate a questo elicottero sono legate alle elevate capacità di carico interne ed esterne. Il Chinook è capace di trasportare materiale su ben tre punti d’aggancio nella parte ventrale della fusoliera impiegando il gancio baricentrico ed i ganci anteriore e posteriore, utilizzabili singolarmente, in tandem (anteriore e posteriore) od anche tutti insieme. La Boeing detentrice del progetto originale ha autorizzato AgustaWestland e Kawasaki alla produzione su licenza dell’elicottero rispettivamente in Italia e in Giappone.

In Italia il velivolo viene impiegato anche per la lotta agli incendi.

File:Italian Army Boeing (Elicotteri Meridionali) CH-47C Chinook (219) Bidini-1.jpg

Versioni

CH-47A (1961)

  • CH-47B (1967)
  • CH-47C (1967)
  • CH-47D (1979)
  • CH-47SD (2001)
  • CH-47F (2001)
  • ACH-47A, (Vietnam)
  • MH-47E, Combat Search and Rescue (Combat-SAR) (1991)
  • HH-47 CSAR-X (Combat Search and Rescue) (2006)
  • MH-47G, Combat Search and Rescue (Combat-SAR) (2001)

Utilizzatori

bandiera Arabia Saudita
  • CH47C
bandiera Argentina
  • CH47C, CH47E
bandiera Australia
  • CH47C, CH47D
bandiera Canada
  • CH47F
bandiera Corea del Sud
  • CH47D
bandiera Egitto
  • CH47C, CH47D
bandiera Giappone
  • CH47J, CH47JA
bandiera Grecia
bandiera Iran
  • CH47C
bandiera Israele
  • CH47E o CH47F
 
opera con CH47C, CH47C+, CH47F (AgustaWestland)
bandiera Libia
  • CH47C
bandiera Marocco
  • CH47C
bandiera Nigeria
  • CH47C
bandiera Paesi Bassi
  • CH47D
bandiera Regno Unito
opera con 414 Chinook HC.2/2A/3
bandiera Singapore
  • CH47D
bandiera Spagna
opera con CH47D
bandiera Stati Uniti d’America
ha operato o opera attualmente con CH47A, CH47B, CH47C, CH47D, MH47D, MH47E, CH47F, MH47G e HH-47 CSAR-X.
bandiera Taiwan
  • 234MLR Chinook; CH47SD
bandiera Thailandia
  • CH47D
bandiera Vietnam
operò con diversi esemplari catturati dalla sudvietnamita Khong Quan Viet Nam.
bandiera Vietnam del Sud
  • Không Quân Việt Nam
operò con 34 CH-47

Operazioni a cui ha partecipato

File:Ch47 - antincendio (ristretta).jpgIl CH-47 è stato usato in varie operazioni in tutto il mondo. Di seguito vediamo una panoramica di tutte le operazioni effettuate divise per nazione e appartenenza degli elicotteri.

Stati Uniti d’America

Regno Unito 

Guerra delle Falkland (1982): persi 3 elicotteri, e catturato uno argentino

Paesi Bassi

Kosovo (2000): 3 elicotteri impiegati nella KFOR
  • Eritrea (2001): missione di pace ONU
  • Iraq (2003-2004): 4 elicotteri

Giappone

Indonesia (2005): intervento di soccorso dopo il maremoto

 
Italia

Iran

Australia

  • Iraq (2003): 3 elicotteri

Incidenti

Boeing CH-47 Chinook

File:Boeing CH-47 Chinook 1002.jpg

 
Descrizione
Tipo elicottero pesante da trasporto
Equipaggio 2 piloti
1 addetto al carico
Costruttore Bandiera degli Stati Uniti Boeing
Data primo volo 21 settembre 1961
Data entrata in servizio 1962 con l’U.S. Army
Utilizzatore principale Bandiera degli Stati Uniti U.S. Army
Altri utilizzatori vedi qui
Esemplari 1 179
Costo unitario in media 35 milioni di USD (2008)
Sviluppato dal CH-46 Sea Knight
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza 30,1 m
15,9 m (solo fusoliera)
Altezza 5,7 m
Diametro rotore 18,3 m
Superficie rotore 260 m²
Peso a vuoto 10 185 kg
Peso carico 12 100 kg
Peso max al decollo 22 680 kg
Passeggeri 33-55 soldati
Capacità 12 700 kg o
24 barelle + 3 soccorritori
Propulsione
Motore 2 Turbine Lycoming T55-GA-714
Potenza 2 800 kW, (5 069 shp)
Prestazioni
Velocità max 315 km/h (170 kt)
Velocità di crociera 256 km/h (138 kt)
Velocità di salita 10,1 m/s (1 522 ft/min)
Autonomia 2 060 km
Raggio di azione 425 km
Tangenza 5 640 m (18 500 ft)
Armamento
Mitragliatrici 3 MS60D da 7,62 mm
(2 nelle fiancate, 1 in rampa)

 

Fonte:http://it.wikipedia.or


19 Ottobre 2012

LA GUERRA IN VIETNAM NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO E’ LA GUERRA DI RAMBO ,DI PLATOON , HAMBURGHER HILL , FULL METAL JACKET E DI APOCALIPS NOW MA SOPRATTUTO FU LA GUERRA DEGLI ELICOTTERI .

GUARDA VIDEO

http://www.youreporter.it/video_ELICOTTERI_IN_VIETNAM

L’IMPIEGO DI VELIVOLI AD ALA ROTANTE FU BASILARE , GRAZIE AD ESSI MATERIALI ,MEZZI E TRUPPE FURONO SMISTATI NELLE ZONE PIU’ IMPERVIE ED INACCESIBILI.

DAL MITICO UH-1 DELLA BELL NOTO COME “HUEY” NELLE SUE VARIE VERSIONI , IL CH-34 “CHOCTAW” DELLA SIKORSKY DIVENUTO POI FAMOSO NELLA SERIE “RIPTIDE” NELLA QUALE ERA PITTURATO DI ROSA ED AVEVA IL SOPRANNOME DI “SCREAMING MIMI”.

IL GRANDE CH-53 “JOLLY GREEN GIANT” IL PICCOLO OVETTO DELLA HUGES OH-6A DA RICOGNIZIONE DETTO “LOAH” ACRONIMO ANGLOSASSONE DEL SUO NOME.

L’IMMORTALE “COBRA” ,UN AEREO DA ATTACCO SIA IMBARCATO SULLE PORTAELICOTTERI DEI MARINES CHE DI BASE A TERRA NELL’ESERCITO AMERICANO FINO ALL’ANCORA IMPRESSIONANTE HH-64 SKYCRANE ,OGGI CONOSCIUTO COME ERICKSON S-64 AIR-CRANE VISIBILE ANCORA OGGI DURANTE LE OPERAZIONI DI SPEGNIMENTO DI INCENDI BOSCHIVI.

ED IL MITICO HH3-SUPER JOLLY E L’SH3, SEAKING VERSIONE IMBARCATA USATO ANCORA DALLE MARINE DI TANTI PAESI ,DAL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI E DALL’AERONAUTICA ITALIANA.

UN VIDEO OMAGGIO AL CORAGGIO DEI PILOTI DI QUESTE MACCHINE ED ALL’ INGEGNERIA AERONAUTICA CHE HA SVILUPPATO ELICOTTERI ECCEZIONALI ,RISULTATI UTILISSIMI ANCHE IN AMBITO CIVILE E MEDICO.


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