voli


Sei compagnie aeree Usa hanno temporaneamente sospeso i voli da e per Città del Messico, dopo che il vulcano Popocatepetl, che si trova a 80 km dalla capitale, ha iniziato a eruttare cenere. “La decisione di non volare da Città del Messico è stata presa dalle compagnie aeree, ma l’aeroporto è in condizione di operare” ha detto un rappresentante dell’aeroporto alla televisione locale.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it



di Stefano Sansonetti

Una compagnia aerea privata al servizio del ministero della difesa. Potrebbe sembrare uno scherzo, ma è una realtà destinata a concretizzarsi nel giro di qualche mese. Un’operazione per la quale, dettaglio non di secondo piano, potranno essere spesi fino a 86 milioni di euro. Soldi rigorosamente pubblici. A metterli sul piatto è il ministero guidato da Mario Mauro, i cui uffici hanno appena predisposto un articolato bando di gara per “l’appalto del servizio di trasporto aereo di personale dell’amministrazione della Difesa per l’anno 2014”. L’importo previsto, per un anno, è di 14,4 milioni. Che però salirebbero a 57,6 milioni, spiegano i documenti, nel caso in cui il ministero dovesse ricorrere a una procedura negoziata per coprire i tre anni successivi. Infine c’è la possibilità che la cifra finale sia di 86 milioni “in caso di ricorso a eventuali atti aggiuntivi, nei limiti del 50% del valore del contratto”. Insomma, il ministero della difesa si sta apprestando a spendere una somma considerevole per trovare una compagnia aerea che trasporti in Italia e nel mondo il suo personale. Ma che bisogno c’è di questa procedura, e del conseguente esborso di denaro pubblico, se solo si considera che il ministero ha già a sua disposizione tutta una serie di aeromobili per spostamenti vari? Domanda tanta più insistente se si tiene conto delle richieste avanzate all’interno dei documenti di gara.

Gli aerei
Il capitolato tecnico elenca tutta una serie di mezzi che potranno essere pretesi dalle varie Forze Armate. Si tratta di aeromobili con capienza da 20 a 70 passeggeri, aeromobili da 110 a 180 passeggeri e aeromobili da 181 a 284. A questi si aggiungono velivoli di categoria “executive” con servizio di prima classe, “noleggiato a uso esclusivo per il trasporto Vip”. A bordo, “previa autorizzazione degli enti committenti ed esecutori del contratto, potranno essere imbarcati anche passeggeri estranei all’amministrazione della Difesa, per esempio familiari e altri”. Le esigenze di trasporto possono riguardare tutto il territorio nazionale ma anche l’estero, in particolare “le località interessate da crisi o conflitti in corso o nelle quali siano in atto operazioni militari sotto l’egida delle organizzazione internazionali come Onu, Nato, Ue, Osce”. A poter usufruire di tutti questi spostamenti sarà il personale dell’Esercito, dei Carabinieri, della Marina e dell’Aeronautica. Per le loro esigenze di spostamento, spiega il capitolato tecnico, “il nolo del mezzo aereo deve essere assicurato a uso esclusivo”. Che a fornire questo tipo di trasporto privato possa essere solo un’autentica compagnia aerea è confermato dagli stessi documenti di gara, dove tra i requisiti di partecipazione è indicato il possesso di una licenza Enac. Questo è quanto scritto nero su bianco nelle carte. Rimane da capire perché il dicastero potrebbe arrivare a spendere fino a 86 milioni per tutto questo, visti i mezzi già in dotazione

La giustificazione
La Notizia ha chiesto agli uffici della Difesa le ragioni del bando di gara. In base alla risposta fatta pervenire “il servizio è richiesto dalle Forze Armate perché gli aerei di proprietà della Difesa sono insufficienti a trasportare il personale militare impiegato fuori area secondo le molteplici esigenze operative di dispiegamento e avvicendamento delle forze”. In più si fa presente che non si tratta della prima procedura di gara di questo genere, almeno da quando c’è stato “un incremento della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace”. Rimane sul piatto la questione degli aerei con servizio di prima classe e trasporto Vip, per non dire dell’eventuale presenza di moglie e figli a bordo. Ma tant’è. Nel corso degli anni, per lo stesso servizio, si sono alternate diverse compagnie: Airone, Eurofly, Alitalia e Merdianafly. Questo per dare anche un’idea di quali potrebbero essere gli operatori interessati ad aggiudicarsi un bando che dopo tutto mette in palio una somma particolarmente consistente. A spese dei contribuenti.

Fonte:www.lanotiziagiornale.it



L’Iresa unico tributo che non entra in vigore, proteste di Legambiente

“La crisi incombe ma la Regione decide di privarsi di circa 3,7 milioni di euro che potrebbero essere usati ogni anno per il benessere dei cittadini che vivono nei pressi degli scali lombardi, e tutto per fare un favore alle società che gestiscono gli aeroporti”. E’ questo il commento di Legambiente che oggi ha scritto ai consiglieri regionali e agli assessori all’ambiente e alle infrastrutture di Piazza Città d’Italia per chiedere di rivedere la delibera che sospende per quest’anno l’applicazione dell’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (IRESA). Questa tassa, prevista dalla legge regionale 13/2011 “norme in materia di inquinamento acustico” non è mai entrata in vigore rendendo cosi inapplicata la direttiva europea che prevede la mappatura delle aree più rumorose limitrofe ai sedimi aeroportuali e il finanziamento di interventi di mitigazione (doppi vetri per scuole, ospedali, abitazioni ed impianti di climatizzazione) per le popolazioni più esposte all’inquinamento acustico. La tassa di scopo, prevista a carico delle compagnie aeree, dovrebbe trasformarsi in interventi concreti di isolamento termoacustico di residenze e edifici pubblici, fornendo un apprezzabile contributo alle imprese locali attive nel settore delle ristrutturazioni edili, limitando così l’impatto sul territorio del traffico aereo degli scali lombardi: per il 2012, le fonti di rumore sono state quelle di 174.000 decolli a Malpensa, 120.000 a Linate, 74.000 a Orio al Serio e circa 9.000 a Montichiari.
“Per questi motivi abbiamo scritto ai consiglieri e agli assessori regionali per chiedere di mantenere l’entrata in vigore della tassa sul rumore, assicurando il vincolo integrale di destinazione delle risorse per gli interventi di mitigazione acustica nei pressi degli aeroporti – dichiarano Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia e Dario Balotta, responsabile Trasporti Legambiente Lombardia – Questa tassa di scopo, prevista a carico delle compagnie aeree operanti in Lombardia, porterebbe in cassa soldi che potrebbero essere immediatamente usati per colmare il grave ritardo degli interventi di mitigazione ambientale e le gravi problematiche connesse alle aree circostanti degli scali lombardi, portando benefici a oltre 2-300 famiglie l’anno. Siamo convinti che, sul modello di quanto avviene negli scali del nord-Europa, la competitività degli scali passi anche attraverso l’accettazione sociale che deriva dalla riduzione degli impatti imposti alle popolazioni, aspetto decisamente trascurato nella gestione aeroportuale in Lombardia”.


ROMA – Nessun pericolo per le donne in attesa di un bebe’ che vogliono viaggiare in aereo, purche’ lo facciano entro la trentasettesima settimana di gravidanza e non abbiano avuto precedenti complicazioni, come anemie, emorragie, problemi cardiaci o respiratori e fratture ossee.

A dirlo e’ il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, l’istituzione che in Gran Bretagna che si occupa del progresso e della pratica in ostetricia e ginecologia. A cominciare dai controlli di sicurezza in aeroporto prima della partenza, nessun rischio rappresentano per le future mamme in salute gli scanner ”total body”.

E una volta in volo, soprattutto se il viaggio e’ lungo, prese le dovute precauzioni consultando il medico ci sono basse possibilita’ di sviluppare una trombosi venosa profonda. ”Per le gravidanze senza particolari complicazioni non c’e’ neppure bisogno di dare indicazioni a scopo precauzionale alle compagnie aeree che operano il volo – spiega il professor Ian Greer dell’Universita’ di Liverpool, che ha condotto studi scientifici sul tema per conto del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists – mentre se la futura mamma ha avuto precedenti aborti o gravidanze extrauterine e’ preferibile fare un’ecografia prima di confermare la partenza”.

Fonte:www.ansa.it



L’Agenzia Federale russa del trasporto aereo ha inviato le compagnie aeree a rispettare la direttiva che proibisce l’uso dello spazio aereo siriano, si dice nel comunicato dell’ente.

Dopo l’incidente con l’aereo civile russo sul cielo della Siria che lunedì è stato fatto oggetto di un colpo missilistico, l’agenzia ha ordinato alle compagnie aeree russe di sospendere fino alla direttiva speciale voli passeggeri sui Paesi dove si stanno svolgendo azioni militari.

Fonte:http://italian.ruvr.ru



Secondo una ricerca presentata da Skyscanner la tratta singola in uscita dalla nostra penisola è in aumento: in Europa è il Regno Unito la destinazione più gettonata.

Il dato è di quelli che può far discutere: secondo una ricerca di Skyscanner sui voli di sola andata, effettuata comparando i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2012 e 2013, sembrerebbe che i “voli senza ritorno” siano in aumento del 22%.

Nei primi tre mesi dell’anno in corso si è dunque registrato un aumento dei voli di sola andata rispetto allo stesso periodo del 2012: che significa? Per comprendere meglio il quadro serve guardare anche le destinazioni. La più gettonata, escludendo i voli nazionali, è il Regno Unito, seguito da Spagna, Germania e Francia.

L’ipotesi è dunque quella della migrazione verso un paese estero, alla ricerca di lavoro, fortuna o chissà, magari semplicemente per cambiare vita. I dati elaborati trovano riscontro nel flusso migratorio indicata dall’Aire (Anagrafe della popolazione italiana residente all’estero), che per il 2012 ha indicato un +30% di “italiani in fuga”. Anche qui al vertice della meta dei sogni ci sono Regno Unito e Germania.

Ovviamente tutte le spiegazioni non sono da cercare solo nell’addio all’Italia: è anche possibile che si tratta di qualche accorgimento utile nelle prenotazioni, atto a far risparmiare qualche euro all’utente. E il viaggio di ritorno in ogni caso può anche essere acquistato in un secondo momento, oppure scegliere di ritornare con un altro mezzo. Le vie delle prenotazioni online sono infinite.

Fonte:http://viaggilowcost.blogosfere.it



Scatta l’aumento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri

Rincari in arrivo per i biglietti aerei dell’estate. Il Sole-24 Ore ricorda che, a partire dal 1° luglio, scatta l’aumento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri. Questo vuol dire che i biglietti subiranno un rincaro di 2 euro, che segue quello di tre euro scattato nel 2005. Il provvedimento rientra nella riforma Fornero per il mercato del lavoro e dovrebbe portare in cassa all’Inps 64,7 mln di euro quest’anno (e 129,4 mln nei prossimi due) per finanziare interventi di sostegno al reddito dei lavoratori.

Fonte:www.guidaviaggi.it



Fino al 31 marzo, martedì e giovedì senza partenze o atterraggi nello scalo parmigiano. Poi tornano il Parma-Cagliari e Alghero

C’è pace al Verdi. Giorni tranquilli, il martedì e il giovedì. Non parte e non atterra nessun aereo. Ci si specchia in silenzio nelle vetrate lucidate. Si scivola sui pavimenti appena lavati. Nessun bip ai controlli della sicurezza. Monitor e radar non hanno niente da dire. È così da metà gennaio.

Nell’aeroporto parmigiano le giornate senza traffico sono segno della situazione difficile. Si sa già che il nostro scalo non rientra nel piano del Governo, e quindi non riceverà fondi statali (LEGGI) . Evitata, invece, la messa in liquidazione: le risorse ci sono – hanno detto i vertici della Sogep, che gestisce l’aeroporto – almeno fino alla fine dell’anno LEGGI  . Poi si vedrà. Si cercano investitori: almeno tre milioni di euro all’anno per i prossimi tempi, è la stima.

Intanto sono tre i voli rimasti da Parma: Trapani, Londra, Tirana. Cinque giorni la settimana. Due le compagnie aeree: Ryanair e Belleair. Da aprile poi, dovrebbero tornare il Parma-Cagliari e il Parma-Alghero. Per l’estate è previsto anche qualche charter da mandare in vacanza.

Fonte:http://parma.repubblica.it


26 Dicembre 2012

Non hanno fine gli incidenti aerei di questo Natale. Dopo la tragedia avvenuta in Birmania, si uniscono all’elenco anche Kazakistan e Ucraina.

Redazione26 dicembre 2012 – Del disastro aereo della Birmania, dove un aereo è atterrato in una risaia spezzandosi in due e causando la morte di tre persone, abbiamo parlato qui. Ma in questo Natale, che sembra ostico ai viaggi via aria, vanno aggiunti altri due incidenti avvenuti entrambi in stati dell’ex blocco sovietico.

Il primo è accaduto alle 13.55, ore italiane, quando un aereo militare dei servizi segreti è precipitato non lontano dalla città di Shymkent, nella zona meridionale del Kazakistan, vicino al confine con l’Uzbekistan. L’An-72 trasportava 27 persone: venti guardie di frontiera e sette membri dell’equipaggio. A seguito dello schianto, di cui ancora si sta cercando di capirne le cause, tutti i passeggeri sono morti, compreso il colonnello Turbanbek Stambekov, di recente nomina provvisoria a capo del servizio di protezione dei confini di stato.

Il secondo incidente è avvenuto nell’Ucraina centrale, dove un elicottero è precipitato non lontano da Kirovograd causando la morte di cinque persone, di cui tre membri dell’equipaggio. Il Mi-8 apparteneva al ministero dell’Interno. Anche in questo caso le cause dell’incidente saranno oggetto di indagini.

Fonte:www.articolotre.com


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