Volo

5 Giugno 2016

Le bizzarrie del meteo in questo ponte non ci hanno permesso grandi raid verso amene località balneari d’oltre costa ma il caso ha voluto che proprio in una pausa tra le dette bizzarrie, mi son trovato a far compagnia ad Alberto a bordo del suo Rockwell Commmander C-114, in un meraviglioso volo al tramonto che dapprima ci ha visti sorvolare la zona ovest della città, sull’Ippodromo della Ghirlandina, dove si tiene la manifestazione Voliamo con varie mongolfiere ed altri divertimenti.

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Poi ci siamo diretti verso sud sulle colline, sorvolando il Fiume Secchia a cavallo delle province di Modena e Reggio Emilia.

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Sassuolo,Veggia, Maranello ,Castellarano ziczagando tra cumuletti più o meno grandi,su su fino  a lambire la sommità triangolare del Monte Ventasso, sormontata da una “nube a vela” che aggrappata al lato est della montagna sembrava quasi sventolare.

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Poi abbiamo sorvolato la Pietra di Bismantova ed il Monte Valestra, dalla forma inconfondibile. Il castello di Carpiteti svettava nel verde”irlandese” delle lussureggianti colline illuminate da raggi dorati di sole calante che filtravano tra i cumuli sparsi.Rockwell Commader 114

Un volo meraviglioso e pieno di poesia….

P.G.


29 Maggio 2016

Ed infine dopo un fitto conciliabolo la cittadina Marchigiana ha vinto la lotteria.

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Simpatica giornata quella di ieri insieme alla famiglia Sforacchi a bordo del Reims/Cessna FR172J (c/n FR172J0415) I-MISS, in quel di Fano, per una mangiata di pesce in compagnia…

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la Madonna di San Luca e sullo sfondo il Marconi di Bologna

Decollati da Modena alle 11,12, dopo aver seguito la rotta standard fino a Imola abbiamo virato verso Ravenna, per poi sorvolare tutta la costa, dai “lidi ravennati” al traverso dell’Aeroporto Federico Fellini di Rimini-Miramare, dove un Boeing-737 di una compagnia aerea russa  ci ha sfilati in discesa verso lo scalo riminese, abbiamo poi proseguito costeggiando il  promontorio di Gabicce, Pesaro, giù giù fino a destinazione, toccando terra alle 12,30.

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adriatic coast line

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in finale sull’Aeroporto di Fano

Chiamato il taxi, ci siamo fatti portare ad una trattoria sul lungomare di Fano consigliata da un amico, in quanto il “nostro” ristorante abituale era chiuso…

Humm… Purtroppo ( non per colpa di chi ci ha consigliato, ovviamente ndr.) il pasto non è stato dei migliori, anzi forse sotto la media….

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Dopo la delusione culinaria abbiamo fatto una passeggiata per smaltire il “lauto pasto…

Dopo un’oretta di relax seduti sui gradoni di una “rotonda sul mare”, abbiamo chiamato il taxi che ci ha riportati all’Aeroporto.

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Espletate le pratiche aeroportuali siamo ridecollati alle 16,18, percorrendo a ritroso la rotta seguita al mattino.

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un Boeing 767 della russa Transaero al parcheggio del Fellini di Rimini
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un’elicottero dell’Elisoccorso ci passa accanto

Alle 17,31 abbiamo posato le ruote sulla pista dell’Aeroporto di Modena-Marzaglia.

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in finale a Modena

Simpatica giornata, senz’altro, ottima la compagnia e bello il volo ma purtroppo scarsa livello a culinario

Beh ci rifaremo il prossimo giro……

 

 

P.G.


24 Aprile 2016

Secondo la Faa il motore tende a spegnersi in fase di crociera. E’ già successo in un volo della Japan Airlines: sfiorata la catastrofe…

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Washington, 23 aprile 2016  –  Urgenti ‘riparazioni’ su un motore dell’aereo di nuova generazione 787, è quanto chiede la Faa, l’agenzia federale Usa dell’aviazione, alla Boeing. 

Il problema interessa 176 Dreamliners di 29 compagnie, circa il 44% della flotta mondiale.

Secondo le autorità americane uno dei due motori che alimentano il modello Boeing 787 rischia dispegnersi in fase di crociera.

La richiesta fa seguito a un incidente avvenuto in volo lo scorso 29 gennaio su un 787 della Japan Airlines, che effettuava la tratta Vancouver-Tokyo.

In quell’occasione il motore destro dell’aereo di linea si spense in aria e non si riuscì a riavviarlo.

Il jet trasportava 166 persone a bordo ed era a circa 90 miglia dall’aeroporto di Tokyo. 

Fortunatamente i piloti, dopo un’ora e mezzo, riuscirono ad atterrare sani e salvi usando solo l’altro motore.

Un problema che potrebbe diventare serio su aerei con lo stesso motore su entrambe le ali: il duplice spegnimento potrebbe essere potenzialmente catastrofico, quindi secondo la Faa si tratta di una “questione di sicurezza urgente”.

 

Fonte: www.quotidiano.net/


27 Marzo 2016

Annullato il “progetto Fano”, una mangiata di pesce sul mare, a causa dell’indisposizione di alcuni membri dell’equipaggio, avevo già tirato i remi in barca  con la convinzione di passare un tranquillo “sabato pre pasquale” a far chiacchiere in Aero Club

…Invece…

 

L’inatteso arrivo di Roberto, protagonista dell’avventura a Portoroz di un paio di settimane fa, mi sono trovato a far parte di un bellissimo volo sul Lago di Garda, a bordo dell’I-EMHW, il Piper 28R Arrow, dell’Aero Club, seguito da un touch and go, sull’Aeroporto di Verona-Boscomantico, per poi rientrare al campo di Modena.

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La squadra era completata da Mirko, anch’egli della “compagine slovena” e da Loris, altro protagonista di raid “avioculinari”

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La rotta prevedeva il decollo da Modena, sorvolo dell’incrocio autostradale di Campogalliano, Carpi, Luzzara, Mantova, su fino a Peschiera del Garda, punto d’inizio del tour panoramico del lago che, in senso orario  ci avrebbe portato da Sirmione a Salò, su su fino a fino a Malcesine e giù verso Torri del Benaco per poi virare a sinistra verso il secondo scalo veronese per un touch and go.

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Di li verso Soave (VR) poi Montagnana, rientro su Carpi , Campogalliano ed in fine l’Aeroporto di Modena.
Un paio di orette di volo per lo più accompagnate da una noiosa turbolenza data da cumulaglia di calore.
Unico momento di relax sul lago dove abbiamo potuto ammirare lo splendido scenario che ogni volta ci regala emozioni nuove.

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Rientrati al campo abbiamo mangiato all’Ostaria Gente dell’Aria, ristorante dell’Aeroporto.

Il pomeriggio è proseguito poi in tranquillità con vari movimenti di aerei elicotteri ed ultraleggeri attorno e sul campo di Modena.

Attorno alle 17,30 mi vedo nuovamente catapultato a mia insaputa in un altro volo, stavolta sul Piper 31-325C/R I-LUAN, bimotore dell’Aero Club di Modena, con il quale, insieme ad Hans, Attilio, Valler, Roberto, istruttore della Scuola di Volo, Mirko e Loris, quest’ultimo “ammutinatosi” per impegni famigliari, abbiamo fatto rotta verso il Monte Cimone ed il Libro Aperto, per poi rientrare sulla città di Modena e da li atterrare all’Aeroporto di Marzaglia.

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Come si dice, “si chiude una porta e si apre un portone…
…In questo caso di portoni se ne sono aperti due….e belli grossi… 🙂

Che dire…

Una giornata meravigliosa..

P.G.


12 Marzo 2016

Una donna ha messo in un borsone la piccola haitiana che voleva adottare.

Scoperta dagli altri passeggeri una valigia sul volo Istanbul-Parigi

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PARIGI – Viaggiava nascosta in un bagaglio a mano sull’Airbus AF1891 in volo da Istanbul a Parigi.

A scoprire la bimba di quattro anni sistemata nella cappelliera è stato uno dei passeggeri. “C’era qualcosa che si muoveva – ha raccontato alla stampa francese – la borsa di tessuto apparteneva a una donna seduta nel retro dell’apparecchio”. Allertato dai passeggeri il personale di bordo si è immediatamente rivolto alla proprietaria per chiederle di aprire quella valigia.
La bimba era stipata dentro, evidentemente senza check-in e senza biglietto, in buona salute. All’arrivo lunedì sera all’aeroporto parigino di Roissy-Charles-de-Gaulle sono stati consegnati entrambi alla polizia.

Secondo fonti aeroportuali, la donna stava cercando di portare a casa la bimba (di Haiti) per cui aveva avviato una proceduradi adozione. A Istanbul la polizia ha rifiutato l’imbarco della piccola, allora l’aspirante ‘mamma’ – precisano le fonti – avrebbe “deciso di nascondere la bambina in una borsa e salire a bordo di un altro volo dopo aver acquistato un altro biglietto”.
Fonte:www.repubblica.it/


7 Marzo 2016

Uno stormo di uccelli era finito nella turbina. La Gesap: motori del jet funzionanti

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Un aereo della Ryanair decollato ieri alle sei e mezza di mattina dallo scalo Falcone Borsellino di Palermo e diretto a Verona è stato costretto ad un atterraggio di emergenza perché un motore era stato messo in difficoltà da uno stormo di uccelli finito nella turbina. L’atterraggio è avvenuto alle sette. Il pilota francese Tapio Trocher è riuscito con successo ad eseguire tutte le procedure e a portare in salvo i 169 passeggeri e i cinque membri dell’equipaggio. Il Boeing 737 è rimasto nello scalo palermitano per le necessarie riparazioni mentre i passeggeri sono stati riprotetti dalla compagnia irlandese
La Gesap, la società che gestisce l’aeroporto, ha poi precisato in un comunicato: “L’aereo della Ryanair diretto a Verona è rientrato dopo che il comandante ha allertato l’aeroporto di Palermo di un possibile impatto con un volatile durante la fase di decollo. Il boeing 737, con i motori funzionanti, ha effettuato il rientro verso Punta Raisi, nel rispetto delle procedure di avvicinamento, per la verifica tecnica”.

Fonte:palermo.repubblica.it/


5 Marzo 2016

Già, sembra il titolo di un possibile remake del famoso action movie di Clint Eastwood ma per il nostro Mirko il cielo è stato veramente di pongo…

Ma andiamo con ordine…

Stamattina abbiamo avuto la visita, l’unica date le meteo, del Robinson R22 Beta II I-HEFQ (c/n 4352) della Scuola di Volo di Carpi-Budrione, per alcuni “touch and go” addestrativi.

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Il piccolo velivolo ha fatto anche presto a lasciare il campo visto il vento, seppur frontale, a 20 nodi che lo faceva sembrare un moscerino nella bufera…

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Dopo pranzo, sotto una fastidiosa ma lieve pioggerellina il nostro Mirko Nanni, coadiuvato dal Comandante Catellani, Capo Istruttore della Scuola di Volo dell’Aero Club di Modena, zavorrato dal Presidente del sopra citato sodalizio e dal sottoscritto, ha avviato i motori del Piper PA-31-325 Navajo C/R I-LUAN (c/n 31-7512027), per un volo addestrativo sul campo con “touch and go”, emergenze “one engine out” e riattaccate

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Poco dopo il decollo dalla pista 29 abbiamo subito capito che le condimeteo non erano proprio delle migliori, diciamocela tutta, facevano proprio schifo…

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A 1500ft ciuffetti grigiastri si confondevano con la nuvolaglia bassa e densa, la pioggerellina da noiosa è diventata un vero e proprio rovescio con raffiche di vento che sferzavano il bimotore soprattutto nelle manovre a bassa velocità quali avvicinamento finale e riattaccata “single engine” .
La visibilità intanto nell’intero circuito era sempre più scarsa con nuvolaglia ad “altezza naso” al chè il Comandante Catellani dopo tre “touch and go” ha deciso di fermare l’attività.

 

Beh che dire, se il cielo non era di “pongo” poco ci mancava….

P.G.


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