Washington

18 Marzo 2015

Partito da Washington, l’aereo era diretto a Denver. 

777unitd Un uomo è stato bloccato su un volo della United Airlines da Washington a Denver, dopo aver seminato il panico tra i passeggeri.

Poco dopo il decollo, infatti, l’uomo si è alzato e,urlando “jihad, jihad”, si è messo a correre nel corridoio dell’aereo verso la cabina di pilotaggio.

E’ stato fermato e neutralizzato dagli altri passeggeri prima che potesse raggiungerne la porta.

 

L’aereo è rientrato subito a Washington, ma le autorità avrebbero escluso legami con l’Isis.

 

Gli attimi di panico sono stati ripresi da un telefonino e il video è stato postato su Reddit: nelle immagini l’uomo a terra, con il viso insanguinato, si è scusato e ha pianto.

Una volta a terra l’uomo è stato trasportato in ospedale per accertamenti. Gli investigatori hanno detto che non hanno trovato armi né sulla persona né in stiva. Nessun passeggero è rimasto ferito.

 

 

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La polizia spara all’auto che tentava di raggiungere la Casa Bianca e poi il Campidoglio, chiuso e isolato. La donna aveva problemi mentali.

WASHINGTON – Ha tentato di sfondare in macchina una delle barriere di protezione della Casa Bianca. Poi, inseguita dagli agenti, con una bambina di 18 mesi a bordo della sua Infiniti nera, s’è diretta a folle velocità lungo Constitution Avenue, verso Capitol Hill. Qui ha ignorato ogni esortazione a fermarsi. E dopo aver sfondato un posto di blocco, ferendo un agente, è stata freddata dai colpi della polizia. Scene da Far West nel cuore di Washington, per una tragedia che pare frutto della follia di Miriam Carey, una igienista dentale afroamericana di 34 anni di Stanford, in Connecticut, con gravi problemi mentali.

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ESCLUSO IL TERRORISMO – Già a caldo fonti dell’intelligence hanno escluso la pista terroristica, parlando del gesto di un elemento isolato. Così in un afoso pomeriggio, si sono vissuti momenti di panico nel pieno centro della città, tra i palazzi della politica più sorvegliati al mondo. E la capitale americana è rimasta di nuovo con il fiato sospeso, appena 17 giorni dopo la strage del 16 settembre, quando nella base della Marina che dista pochissimi chilometri dal Congresso un folle provocò la morte di 12 persone, prima d’essere ucciso

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CASA BIANCA E CONGRESSO CHIUSI – L’allarme è scattato attorno le 14,30, quando in una zona piena di parlamentari, funzionari e giornalisti, impegnati a seguire il dibattito sullo shutdown del governo, sono stati sentiti diversi spari dalla zona alle spalle della celebre cupola bianca, nei pressi di un edificio, l’Hart Building, che ospita uffici del Senato. Harry Reid, capogruppo democratico al Senato, ha subito riferito di un poliziotto ferito, ricoverato all’ospedale. Poi gli agenti feriti saranno due, ma nessuno in gravi condizioni. Immediatamente la polizia ha chiesto a tutti i frequentatori del Congresso di rimanere chiusi nei propri uffici, lontano da porte e finestre. Tutta la zona è stata isolata. Sui social network sono state postate foto drammatiche di passanti costretti a stare pancia a terra dagli agenti. Chiusa per diversi minuti anche la Casa.

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SPARI SOLO DAI POLIZIOTTI – Momenti di tensione vissuti tanti altre volte negli Usa, ma mai così vicini alla residenza presidenziale. Come capita in casi come questi, s’è sparsa la notizia, fortunatamente senza fondamento, di una caccia all’uomo in corso contro un active shooter, un tiratore ancora attivo. Ma la paura è durata poco meno di mezz’ora: il Dipartimento di Polizia di Washington ha fatto sapere che la presunta tiratrice era già stata neutralizzata, più tardi è arrivata la conferma che era stata uccisa. Ma solo nelle ore successive si è conosciuta la sua identità e la dinamica della sparatoria. Le prime notizie circolate hanno fatto pensare a uno scontro a fuoco. Ma più tardi, alcune fonti inquirenti hanno fatto sapere alla Cnn che la sospetta non ha mai aperto il fuoco e tutti gli spari sono venuti dalle armi degli agenti, in due occasioni. Solo un miracolo ha fatto sì che la bambina che era in auto, anche lei afroamericana, sia rimasta incolume.

Fonte:www.corriere.it


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