2015 Novembre

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

27 Novembre 2015

Scott Kelly, astronauta presente sulla Iss, ha scattato delle foto molto particolari nelle quali molti ufologi di tutto il mondo hanno identificato un disco volante ma purtroppo era solamente Topo Gigio.

Spazio, Topo Gigio scambiato per un disco volante

Topo Gigio è quello che gli ufologi sostengono di aver visto riflesso nello spazio. Un Ufo,invece, è quello che altri ritengono si nasconda nell’immagine scattata da Scott Kelly, l’astronauta della Nasa di stanza ormai da sette mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Lo strano oggetto è stato fotografato dall’astronauta mentre la Iss sorvolava la penisola indiana alla velocità di 28.800 km/h. E definisce particolari che coinciderebbero con il più classico degli stereotipi legati ai dischi volanti.Tuttavia, a ben guardare, non sembra proprio un oggetto non identificato quello immortalato da Kelly. Come nemmeno sembra celarsi la silhouette del  famoso Topo Gigio, l’indimenticabile pupazzetto che molte generazioni hanno conosciuto e con il quale sono cresciute. Infatti, vagliando minuziosamente la foto, ci vuole molta fantasia. Che gli ufologi nostrani abbiano preso un abbaglio?

Probabilmente, tale scherzo si deve ad un gioco di luci e riflessi del Sole proiettati dall’apparecchiatura fotografica che, al momento dello scatto, era al buio. Non è la prima volta che accade. Già altre immagini, infatti, avevano sortito tale effetto. In diverse occasioni, la sezione del modulo Columbus, uno dei tanti che compongono la Iss, è stata riflessa dai raggi solari dando luogo a giochi di luci e forme che spesso hanno stuzzicato la fantasia di molti.

ufo-iss-scott-kelly

Ovviamente, al popolo italico ricondurre il tutto a Topo Gigio sembra alquanto scontato. Sebbene bizzarro. Ovviamente, gli esperti d’oltreoceano non conoscono il nostro topo parlante. Quindi, a ragione, possiamo affermare che ognuno, nell’immagine di Kelly, vi ha visto quello ha voluto vederci. Sebbene, rassicurano gli scienziati, nessun Ufo è comparso nei pressi della stazione orbitante..

Ma ci teniamo a precisare che la fonte, ovvero il simpatico e autorevolissimo astronauta americano Scott Kelly, nell’immortalare la scena proprio non aveva in mente la valanga di supposizioni cui avrebbe dato adito. Anche perchè impegnato in una missione decisamente molto interessante. Al suo settimo mese di permanenza sulla Iss, dicevamo, l’astronauta della Nasa vi rimarrà per un periodo totale di circa un anno. Sotto osservazione, infatti, è quello che la comunità scientifica definisce paradosso dei gemelli. Si tratta di un paradosso ipotizzato da Einstein secondo il quale, nel corso di un viaggio spaziale alla velocità della luce, il gemello in orbita e l’altro sulla Terra, “assorbono” il trascorrere del tempo in modo diverso. Quest’ultimo “invecchia” più in fretta. Una straordinarietà cui anche il mondo cinematografico si è rivolto. Basti pensare alla trama di film campioni d’incassi come Interstellar.

Fonti: www.tecnoandroid.it/ & Il Messaggero


27 Novembre 2015

Prima di schiantarsi, il velivolo ha tentato un atterraggio di emergenza. A bordo c’erano 25 persone, 22 passeggeri e tre membri dell’equipaggio

11:39 – Un elicottero Mi-8 russo è precipitato nella regione di Krasnoyarsk, nella Siberia orientale, a bordo 22 passeggeri e tre membri dell’equipaggio. Il velivolo ha tentato un atterraggio di emergenza ma almeno 15 delle persone a bordo sono morte nello schianto, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Tass. Altredieci sono ferite e ricoverate in cliniche di Igarka, mentre una è ancora intrappolata tra le lamiere del Mi-8.

mi8

L’elicottero, della compagnia locale Turukhan, ha tentato l’atterraggio nei pressi del fiume Yenisei. A bordo dell’elicottero c’erano lavoratori del settore petrolifero diretti ai giacimenti di Vankor, dove opera una controllata del colosso Rosneft.

Il governatore della regione di Krasnoiarsk, Viktor Tolokonski, ha annunciato per venerdì l’istituzione di una giornata di lutto per le vittime dello schianto.

http://www.tgcom24.mediaset.it/


26 Novembre 2015

SCFA | Lockheed L-1049 Super Constellation | HB-RSC

Smokey engine startup and take-off on runway 28 on a hot summer day at St. Gallen Altenrhein Airport.

Rauchiger Triebwerksstart und Abflug auf der Piste 28 an einem warmen Sommertag am Flugplatz St.Gallen Altenrhein

For your satisfaction watch this video at 1080p, full screen and pop up the volume!!!

Fonte:www.youtube.com/user/RemiAviation


23 Novembre 2015

(Il video è in inglese, ma si possono aggiungere i sottotitoli)

Un video pubblicato dal canale YouTube MinutePhysics spiega perché gli aerei non vanno più veloci quando volano verso Ovest: intuitivamente, poiché la Terra ruota verso Est – relativamente al centro della Terra – verrebbe da pensare che un aereo diretto in una città che si trova a Ovest rispetto al suo punto di partenza arrivi più in fretta, perché la sua destinazione “gli viene incontro”.

In realtà, spiega il video, assieme alla Terra si muove anche quello che si trova sopra la superficie terrestre, e di conseguenza anche l’aereo, nonostante stia volando: semplificando tantissimo, viene “allontanato” dalla sua destinazione per via della rotazione terrestre.

Il motivo per cui spesso gli aerei impiegano tempi differenti per percorrere le stesse rotte a seconda del verso in cui la percorrono è dovuto al vento, che può essere a favore o contrario: e questo dipende dell’effetto Coriolis, spiega il video.

FONTE:www.ilpost.it/


23 Novembre 2015

Il progetto di un bambino di otto anni potrebbe, un giorno, salvare molte vite e permettere il ritrovamento di aerei caduti in mare.

Stava guardando una tramissione in tv su degli aerei dispersi, quando gli è venuta una grande idea…

È la storia di Beniamin Jensen, bambino di 8 anni dello Utah. Figlio di due veterani ha sempre avuto la passione degli aerei. Il ragazzino ha progettano un piano di sicurezza e di recupero per aerei colpiti da incidenti e finiti in mare.

Nel disegno si vede un aereo appoggiato sul fondale marino, dalla superficie affiorano dei palloni giganti e galleggianti che in caso di ammaraggio dovrebbero gonfiarsi e segnalare, attraverso un trasmettitore, la posizione del velivolo.

Il disegno è stata spedito al Ceo della Delta airlines, Richard Anderson.

La risposta è arrivata da John E. Laughter, vice presidente senior alla sicurezza, protezione e conformità della compagnia aerea. “Potremmo installare un sistema con palloni arancioni al neon che si gonfierebbero in caso di ammaraggio“.

La risposta è arrivata nel giro di qualche settimana accompaganta da qualche gadget dell’azienda.

FONTE:www.ilgiornale.it/


22 Novembre 2015

Si schianta su ghiacciaio: sette morti

Sono tutte morte le sette persone che erano a bordo dell’elicottero schiantatosi sabato su un ghiacciaio della Nuova Zelanda, tra cui quattro turisti britannici e due australiani.

Lo rende noto oggi la polizia. I soccorritori sono finalmente riusciti a raggiungere il luogo dello schianto, sul ghiacciaio Fox, dove il relitto del velivolo è rimasto incastrato in un crepaccio.

Fonte:www.tgcom24.mediaset.it/


15 Novembre 2015

Una ‘fly-bag’, cioè una ‘borsa-involucro‘ con cui avvolgere la stiva o la cabina di un aereo per mitigare l’effetto di una bomba nascosta dentro i bagagli: a sviluppare quello che è il primo contenitore anti-bomba tessile, capace di proteggere velivoli e passeggeri da esplosioni, è un’azienda italiana con sede a Genova.

sacca

Questa ‘fly-bag‘ ha un peso contenuto ed è stata prodotta come prototipo in tre versioni diverse: una per la stiva di aerei a fusoliera stretta (tipo Airbus A320, quello fa servizio su tratte regionali), una per i contenitori per bagagli usati negli arerei a fusoliera larga (tipo Boeing 747, utilizzati nei voli intercontinentali), e una per ordigni eventualmente introdotti nella cabina passeggeri. Il sistema è coperto da brevetto internazionale ed è stato certificato dall’Agenzia Europea per la Sicurezza dell’Aviazione (Easa).

“Con ‘Fly-Bag‘ – spiega Donato Zangani, responsabile coordinatore del progetto ‘Fly Bag‘ per l’azienda D’Appolonia – che alza il livello di protezione dell’aereo quando è già in volo, vogliamo contribuire a rendere il settore aeronautico ancora più sicuro”.

Fonte:www.travelnostop.com


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