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6 Novembre 2016

Partono con aereo ma non accorgono del gatto che stava dormendo sull ala prima di partire….


Il pilota di un ultraleggero nella Guyana Francese non ha controllato bene l aereo prima di partire per far fare un giro ad una turista che ecco, ormai già belli che decollati, si presenta loro un terzo passeggero…

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Fortuna per il micio che il pilota lo ha notato subito… lieto fine 😀

Fonte:Haze Weed


19 Ottobre 2016

NOVI. L’accusa ha quasi dell’incredibile: smaltimento illegale come rifiuto di una parte di un ultraleggero…

E a finire sotto processo è il commerciante d’auto quarantatreenne, A. M. di Novi, che due anni fa era stato bloccato dai carabinieri a bordo di un furgone.
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Un normale controllo stradale che ha però lasciato di stucco i militari, visto che il modenese stava trasportando non solo un pezzo di aereo, ma anche un verricello, dei tappeti, del ferro e del polistirolo.

A quel punto per M. è scattata l’accusa di trasporto di rifiuti senza autorizzazione. Una vicenda che ora è sfociata in un processo – in tribunale a Reggio – davanti al giudice Stefano Catellani. Secondo quanto accertato dai carabinieri su quel furgone c’erano trecento chilogrammi di materiali: un calcolo fatto facendo la differenza fra la tara del veicolo e quanto trasportato.

Ma in aula l’imputato si è difeso, dicendo che è un appassionato del volo e che ha un hangar a Correggio.

In quel periodo – stando sempre al racconto del commerciante di Novi – stava sgombrando la struttura per rifare la pavimentazione e non poteva far altro che trasferire temporaneamente alcune cose dall’hangar a casa sua a Novi.

Mentre il ferro e il polistirolo l’ha poi correttamente smaltito in discarica.
«Stiamo parlando – dice ai cronisti l’avvocato difensore Luca Artioli – di oggetti privati, non siamo all’interno di un’attività imprenditoriale. E non era certo intenzione del mio assistito smaltire tutti quei materiali».

Si torna in aula il 21 novembre per discussione e sentenza.(t.s.)

Fonte:gazzettadimodena.gelocal.it/


10 Ottobre 2016

Nell’incidente urtata anche un’auto in transito.

 

È morto nel pomeriggio a causa delle gravi ferite riportate Piergiorgio Anecronti, di 66 anni, il pilota dell’Elicottero ultraleggero Dragon Fly precipitato questa mattina mentre si apprestava ad atterrare a Soleminis (Cagliari).

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L’uomo dopo l’incidente era stato ricoverato con prognosi riservata nell’Ospedale Brotzu di Cagliari, ma le lesioni ai polmoni ed al cuore non gli hanno lasciato scampo.
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Anecronti era partito dall’hangar della sua abitazione a pochi metri dal luogo dell’incidente e dopo un breve giro stava facendo rientro. Durante le fasi di avvicinamento, però, l’ elicottero è entrato in stallo ed è caduto da una altezza di 15-20 metri sulla strada statale.
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Le pale hanno squarciato la parte anteriore di una Renault Clio che transitava. I componenti della famiglia che viaggiava sulla vettura sono rimasti illesi.

ILLESA FAMIGLIA IN AUTO – Sono rimasti illesi Roberto Simbula, la moglie Greca Angioni ed il figlio che viaggiavano a bordo della Renault Clio urtata dall’elicottero durante la caduta.

Le pale hanno colpito la parte anteriore della Renault Clio a bordo della quale viaggiava la famiglia di Soleminis diretta a Dolianova. Immediata la richiesta di soccorso e l’arrivo sul posto di vigili del fuoco, carabinieri, polizia stradale e 118. La strada è rimasta chiusa al traffico per qualche tempo per consentire i soccorsi e la rimozione dell’elicottero.

Fonte:www.ansa.it/


6 Ottobre 2016

L’incidente nella zona collinare di Castelgomberto. Ancora da chiarire le cause

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È precipitato a bordo del suo aereo da turismo in una zona collinare a Castelgomberto, nel Vicentino. È morto così Renato Pasotti, 70 anni, imprenditore di Collebeato che pilotava, solo a bordo, uno Skyleader 200 turbo biposto.

Toccando terra il velivolo è andato a fuoco e il corpo dell’uomo è stato trovato carbonizzato tra i rottami.
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Pasotti stava probabilmente tornando verso i cieli lombardi quando l’ultraleggero è precipitato.

Ancora incerte le cause dell’incidente: potrebbe essersi trattato di un’avaria tecnica, ma non si esclude nemmeno un malore del pilota.

Secondo le testimonianze degli abitanti del luogo, le condizioni meteo in quel momento (l’incidente è avvenuto intorno alle 17) erano discrete.

Alcuni di loro avrebbero visto il velivolo avvitarsi su se stesso e precipitare all’improvviso, per poi prendere fuoco. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il personale sanitario e le forze dell’ordine.

Fonte: brescia.corriere.it/


14 Giugno 2016

Partita veramente in maniera autunnale, la giornata di domenica, al volgere dea sera s’è trasformata in una vera e propria domenica d’estate.

 

Infatti nel lasso di 2 ore e mezzo siamo stati visitati da alcuni velivoli provenienti da aeroporti nelle  vicinanze…

 

Il primo  è stato il ROBINSON R22 BETA II I-HEFO ( c/n 4266 ) dell’Elicompany di Carpi-Budrione il quale ha fatto la spola tra Ponte Alto e l’aeroporto di Marzaglia trasportando una riproduzione della Madonna di Fatima per una funzione religiosa nel modenese (vedi articolo http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2016/06/10/news/madonna-di-fatima-arrivata-a-s-pancrazio-1.13641189 )

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Di seguito è atterato per una visita di cortesia sempre dall’Aeroporto di Carpi il Reims-Cessna F172M Skyhawk I-PINT (c/nF1720930 ), del sodalizio aeronautico carpigiano.

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E’ stata poi la volta del nostro amico Angelo col suo Ultraleggero Eurofox 3K OM-LANE proveniente dall’Aeroclub di Sassuolo.

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Infine Paolo dall’ Aeroclub Volovelistico Tricolore di Castelazzo (RE) con il suo trainatore Morane-Saulnier MS.235E Rallye I-EGDO (c\n 12905).

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Isomma partita in sordina, addirittura mess persa a livello aviatorio, questa domenica si è rivelata ricca di sorprese…

 

P.G.


10 Maggio 2016

Domenica l’inaugurazione: la partnership con l’aeroporto consentirà di realizzare 40 ultraleggeri in 5 anni.

Una fabbrica di aerei a Pavullo.
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Non si vedeva dagli anni Trenta, quando Ludwig Teichfuss sviluppò una pioneristica produzione di alianti.

Ma oggi il sogno torna a prendere quota grazie a un altro straniero, l’ingegnere argentino (ma da 24 anni in Italia) Alberto Porto, e di nuovo con un’idea avveniristica.
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È stata inaugurata domenica, nel capannone di via Montegrappa, la sede produttiva della Sea (Swiss Excellence Airplanes) Avio, la sua società svizzera che, grazie alla partnership con l’aeroporto, ha deciso di assemblare qui (con un investimento iniziale di 1,6 milioni) l’ultraleggero Risen, biposto da turismo che rappresenta la nuova frontiera.
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Con soli 100 cavalli infatti, la metà del consueto, nel dicembre scorso ha fatto il record del mondo di categoria raggiungendo i 323 km/h, grazie all’eccezionale aerodinamica studiata dallo stesso ingegnere, già impegnato in progetti di ricerca per Fincantieri, Piaggio e Pagani.

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Un design da Formula 1 che dimezza anche i consumi, permettendo di fare 30 km con un litro.

L’inaugurazione ha radunato, oltre al presidente dell’Aero Club Pavullo Roberto Gianaroli e al sindaco Romano Canovi (con gli assessori Stefano Iseppi, Katia Salsi e Primo Manni), l’assessore regionale alle attività produttive Palma Costi e la consigliera Pd Luciana Serri. Oltre al prestigio della produzione, c’è la prospettiva occupazionale: in cinque anni si punta a fabbricare 40 ultraleggeri con 25 addetti, impegnati peraltro in un settore dalle eccezionali potenzialità formative: «Qui i ragazzi potranno imparare a lavorare materiali in composito come il carbonio – ha sottolineato Gianaroli – e sviluppare l’elettronica avanzata al governo dei mezzi meccanici.

E qualcuno applicherà queste competenze all’automotive e ad altri settori».
«Ero venuto qui a settembre per la prima volta al raduno del Cap – ha spiegato Porto – avevo intenzione di avviare la produzione in Svizzera, ma Gianaroli mi ha spalancato le porte, assicurando una collaborazione totale che nel giro di due mesi mi ha messo nelle condizioni di partire».

Per il primo anno si punta a costruire tre aerei, già venduti all’estero: a novembre sarà finito il primo tutto fatto a Pavullo.

Il prototipo però era già pronto all’aeroporto: lo stesso ingegnere ha fatto un volo dimostrativo con l’assessore Costi.

Fonte:gazzettadimodena.gelocal.it/


28 Ottobre 2015

Domenica di traffico all’aeroporto di Marzaglia…

Cominciamo dal mattino quando attorno alle 10,40 un Ultraleggero Denney Aero Craft KitFox dalla singolare livrea mimetica grigio\verdino\viola(???) si è fermato  sul piazzale dell’Aeroporto ripartendo dieci minuti dopo circa.

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Alle 11,00 Paolino Cavazzuti e Vincevzo”TIDE”Flori ci sorvolano a bassa quota sulla pista 29 a bordo del magnifico Warner Aerocraft Revolution II I-ATOB (c/n F.V.01)

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Alle 14,30 il Pilatus Pc-12/45 F-GREJ (c/n406 ) atterrato il venerdì precedente ridecolla diretto a Le Mans

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Infine  attorno alle 15,30 ai comandi del nostro amico Vanni Scagnetti il nuovo arrivato nella flotta dell’Aero Club di Carpi Cessna C-172K I-LALE (c/n 172 58379) atterra per una breve visita di “buon vicinato” tra Aeroporti amici….

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GUARDA VIDEO

www.youreporter.it/video_C_e_del_movimento_all_Aeroporto_di_Marzalia

www.youreporter.it/video_C_e_del_movimento_all_Aeroporto_di_Marzalia_2

P.G.


20 Giugno 2015

La vittima, un imprenditore di 58 anni, era un pilota esperto. Fu tra gli ideatori della scuola Top Gun. Nel mondo dell’economia locale e non solo era noto per aver fondato e guidato fino a pochi anni fa la AEB con l’amico e socio Ivan Paterlini (presidente della Pallacanestro Reggiana)

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Vincenzo Baroni sulla foto di copertina della sua pagina di Facebbook

18 Giu 2015

CANOSSA (Reggio Emilia) – Un elicottero ultraleggero è precipitato intorno alle 17,50 di oggi sulle colline di Vedriano di Canossa, non lontano da Pietranera e dalla piazzola di atterraggio. Morto il pilota, il noto imprenditore Vincenzo Baroni, 58 anni, ex titolare della azienda AEB con l’amico e socio Ivan Paterlini (presidente della Pallacanestro Reggiana), conosciutissimo in città e non solo. Da sempre grande amante del volo, fu tra i fondatori della Top Gun School di Reggio Emilia e aveva alle spalle moltissime ore di volo e una lunga esperienza anche alla guida di ultraleggeri.

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Sul posto, oltre al personale del 118 e all’elisoccorso, anche i carabinieri e i vigili del fuoco, giunti in elicottero per liberare la vittima dalle lamiere. L’impatto è stato violentissimo, inutile ogni tentativo di soccorrere Baroni che è morto a causa delle gravissime lesioni subite nell’incidente. Originario di San Polo, la vittima risiedeva a Cavriago.
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Quanto alle cause di questa tragedia starà al magistrato di turno Isabella Chiesi valutare il da farsi, se cioè disporre o meno un esame autoptico sul corpo di Baroni. Di sicuro la giornata era ideale per alzarsi in volo, con cielo terso e assenza di vento; lo schianto, quindi, potrebbe essere stato dettato da un errore umano (nonostante la grande esperienza del pilota) così come da un guasto meccanico o ancora da un malore accusato.

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Vincenzo Baroni lascia la moglie Lorena Davoli, giunta intorno alle 20 sul luogo della tragedia insieme al figlio maggiore, tre figli e un nipote nato da pochi mesi.

 

 

Fonte:www.reggionline.com


21 Maggio 2015

L’incidente a un chilometro dall’Aeroroporto Paolucci di Pavullo. A bordo due persone, una ricoverata all’Ospedale di Baggiovara, l’altra a Bologna

Un aereo ultraleggero con due persone a bordo è precipitato, attorno alle 10.20, a Pavullo. il velivolo è caduto a circa un chilometro di distanza dall’Aeroporto Paolucci. Le due persone a bordo sono state ricoverate: una all’ospedale di Baggiovara e una a Bologna. Sono in gravi condizioni.

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L’area dove il piccolo aereo è caduto è stata recintata. Non si conoscono mancora i dettagli dell’incidnete, non è chiaro se l’aereo fosse in fase di decollo dal Paolucci o si stesse preparando la discesa per atterrare sulla pista.

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Fonte: http://gazzettadimodena.gelocal.it/

 

 

 

 

 


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