Mi chiamo India Mike Oscar Delta November. Sono il primo dei tre fratelli PA38 Tomahawk II della scuola volo di Modena. Ho macinato ormai novemila ore di volo e dato le ali a quasi 200 piloti.
Mi chiamo India Mike Oscar Delta November. Sono il primo dei tre fratelli PA38 Tomahawk II della scuola volo di Modena. Ho macinato ormai novemila ore di volo e dato le ali a quasi 200 piloti.
P.G.
SKOPJE – Un Piper partito da Treviso e diretto a Pristina è precipitato prima di uno scalo tecnico in Macedonia. Tutte italiane le 6 vittime: a bordo cinque passeggeri più il pilota, Francesco Montagner, presidente dell’Associazione dilettantistica sportiva Aeroclub Treviso.
Con lui c’erano anche il vicepresidente dello stesso Aeroclub, Dario Bastasin, Luca Dalle Mulle, Angelo Callegari, Ilaria Berti e Visar Degaj, un kosovaro con cittadinanza italiana. Le vittime risiedevano tra le province di Treviso, Padova e Udine.
Il gruppo aveva programmato il viaggio per affari, anche legati all’attività dell’Aeroclub di Treviso. Dalla pista di quest’ultimo sono partiti oggi quattro voli: due per Pristina e altri due per Skopje, tutti arrivati a destinazione eccetto il quello guidato dal presidente dell’Aeroclub.
Secondo lo speciale comitato macedone che si occupa stabilmente di indagini su incidenti aerei, il Piper e altri due velivoli simili erano diretti a Pristina per partecipare all’inaugurazione di un Aeroclub nella capitale del Kosovo.
Le prime notizie sulla sciagura sono arrivate da Mitko Ciavkov, direttore dei servizi di sicurezza macedoni. Il Piper, registrato in Germania, era partito dall’aeroclub di Treviso alle 14 ed è scomparso intorno alle 17.40 al controllo dei radar dell’aeroporto di Skopje, dove era previsto uno scalo tecnico per fare rifornimento di carburante.
Alcuni abitanti di villaggi vicino a Veles, città della Macedonia centrale poco a sud di Skopje, hanno detto di aver udito da un’esplosione e di aver visto fiamme e fumo denso. Alcuni di loro, citati dai mezzi di informazione macedoni, hanno affermato di aver visto il Piper bruciare ancor prima dello schianto al suolo.
Al momento dell’incidente le condizioni atmosferiche erano avverse con pioggia, vento e scarsa visibilità. Sul posto, una zona accidentata e di difficile accesso, si sono recate squadre di soccorso dei servizi di emergenza e dei vigili del fuoco, che hanno individuato i rottami del Piper.
La procura generale macedone ha aperto un’inchiesta sulla sciagura.
Il precedente – Un incidente simile
era avvenuto il 14 luglio scorso. Un aereo da turismo Piper 32, in condizioni di scarsa visibilità, era precipitato in Slovenia, a venti chilometri dal confine italiano. Erano morti quattro tedeschi, il pilota e tre passeggeri. L’aereo era partito da Venezia ed era diretto a Lipsia, in Germania.
Fonte:www.repubblica.it/
E’ un flusso continuo di soci e conoscenti delle vittime quello che dalle prime ore di questa mattina entra ed esce dalla porta della sede della Scuola di Volo Asd Treviso, più nota come Aeroclub, il cui presidente, Francesco Montagner, 59 anni; il vicepresidente, Dario Bastasin (62) e il responsabile amministrativo, Luca Dalle Mulle (tutti trevigiani), sono morti ieri pomeriggio in un incidente aereo in Macedonia.
A bordo del Piper PA 34 Seneca, bimotore turboelica decollato alle 14 dalla pista di Treviso, c’erano anche i veneti Angelo Callegari e Ilaria Berti, oltre a Visar Degaj, italiano di origine kosovara.
L’aereo, come altri tre velivoli con altre 12 persone a bordo e partiti contemporaneamente dallo stesso scalo, era diretto a Pristina (Kosovo) dove era prevista una manifestazione per il primo anniversario di fondazione di un aeroclub sorto in collaborazione con l’associazione trevigiana.
Il Piper guidato da Montagner, però, dotato di un serbatoio di capienza più limitata, aveva dovuto allungare il percorso per raggiungere Skopje, la capitale della Macedonia, dove avrebbe potuto rifornirsi della speciale benzina “blu” a 100 ottani non disponibile invece nello scalo di destinazione e necessaria per assicurare il rientro a Treviso.
altro aereo della piccola flotta aveva compiuto la stessa operazione grazie ad una fermata tecnica all’isola di Brac, in Croazia, mentre per gli altri due, con una autonomia di volo doppia, un rifornimento intermedio non era indispensabile.
“Fino a questo momento – spiega Maurizio Patuelli, uno dei tre consiglieri rimasti dell’Aeroclub, realtà che conta una settantina di aderenti – non abbiamo ricevuto una sola comunicazione ufficiale di quanto è accaduto. Quello che sappiamo lo abbiamo appreso in questa notte insonne da internet e giornali. Gli stessi viaggiatori partiti da Treviso e giunti a Pristina, da noi raggiunti telefonicamente nella tarda serata di ieri, non erano stati informati dell’accaduto”.
Il Piper precipitato, intestato ad una società collegata all’ Aeroclub, era sottoposto come tutti gli altri sette velivoli in dotazione ad Asd Treviso a manutenzioni continue “per le quali – aggiunge Patuelli – spendiamo ogni anno somme molto ingenti”.
Le revisioni erano effettuate sia a Treviso sia in un’officina tedesca, essendo il Piper registrato in Germania. Sulle cause dell’incidente occorrerà attendere gli esiti delle perizie che la magistratura macedone vorrà disporre, comunque senza l’ ausilio dei dati di una scatola nera non essendo tale dispositivo montato in apparecchi di quel tipo.
Ritenuto improbabile l’errore umano, data la grande esperienza di Montagner, ed il guasto tecnico, grazie alla meticolosa manutenzione del Piper, l’ipotesi più probabile resta quella collegata alle avversità atmosferiche in atto nella zona di Skopje al momento dell’incidente, avvenuto ad una ventina di chilometri di distanza durante l’avvicinamento per l’ atterraggio.
L’ultima tragedia che aveva coinvolto un aeroplano da turismo riferibile all’Aeroclub di Treviso risale al 17 maggio 2002, quando in val Salatis, nel bellunese, precipitò sempre un Piper con tre persone a bordo. “Adesso, nostro malgrado – conclude il consigliere – dobbiamo procedere al più presto alla nomina di un presidente pro tempore per ripristinare i rapporti con l’Enac, gli istituti di credito ed i fornitori”.
Fonte:www.ansa.it/
Tre velivoli, tre equipaggi, dieci amici per una fantastica giornata in Croazia.
Appuntamento in Aeroporto a Marzaglia per le 08.35, riforniti gli aerei caricati zaini zainetti e tutto il nécessaire pour le voyage, siamo decollati uno dopo l’altro tra le 9,20 e le 9,30, direzione Losinj Island.
Gli equipaggi erano cosi composti:
Sul primo Piper 28, Luca ai comandi, Stefania, sua moglie il piccolo Riccardo e Sara figlia di Mirco, sul secondo, Mirco ai comandi coadiuvato da Gabriele, Francesca moglie di quest’ultimo ed io.
Sul terzo Piper 28 infine il nostro Presidente, nonché organizzatore della trasferta Attilio con la figlia Laura.
La rotta ( vedi cartina sopra) Aprevedeva il sorvolo del LUMAV POINT (un punto di riporto aeronautico che ha preso il posto dell’ormai spento NDB di Ferrara,un radiofaro di navigazione e procedura n.d.r) con salita a 8000 piedi, circa 2400 metri.
Proseguendo poi verso il BELOV POINT, altro punto sito sul Mare Adriatico al largo delle Valli di Comacchio, il BAXON POINT, che segna il confine tra le Aree di Controllo Radar tra Italia e Croazia, poi la discesa a 2000 piedi già in contatto con la Torre di controllo del Lsinj Airport verso il SIERRA 3 punto d’ingresso nel CTR di Lussino posto sull’Isola di Susak.
Ore 11,06 anche l’ultimo Piper dell’Aero Club di Modena tocca il suolo croato.
Dopo un veloce controllo documenti, via tutti sul pulmino che in una decina di minuti ci porta a destinazione a Ulica Rovenska- Veli Lošinj ( Lussingrande ).
Chiamare questo posto paradiso è riduttivo,scesi dal taxi ci siamo incamminati giù per scoscesi viottoli contornati da muri a secco che cingevano casette e ville, fiorite di Bouganville in ogni dove, un porticciolo immerso in una rigogliosissima vegetazione che faceva da cornice ad un’acqua che variava dal turchese all’azzurro fino al blu scuro.
Mamma mia ma dove siamo.
Gli aggettivi ovviamente si sprecavano.
Giunti in una caletta poco distante dal porto abbiamo affittato qualche sdraio e via di corsa in acqua.
Dopo un’oretta circa di tuffi e nuotate tra pesciolini che mordicchiavano i piedi a Sara e ricci di mare nascosti tra i sassi del fondale, ci siamo distesi al sole.
Attorno alle 13,30 ci siamo seduti per una bella mangiata di pesce per alcuni e carne per altri.
Un bagno di sole ancora per digerire e l’ultimo bagno, vero questa volta prima di riprendere la via di casa.
Attilio, Laura, Sara ed io, ci siamo incamminati verso il porticciolo di Lussino per acquistare qualche souvenir, seguendo un vialetto che seguiva la linea di costa, mentre gli altri della banda ci raggiungevano in taxi.
Arrivati in Aeroporto abbiamo proceduto all’espletamento delle pratiche burocratiche, compreso un ulteriore controllo documenti in uscita.
Risaliti sui tre piccoli monomotori parcheggiati sul brullo piazzale dell’Aeroporto di Lussino, abbiamo rullato verso la pista, dove uno dopo l’altro ci siamo levati in volo verso l’Italia.
Che dire, una giornata magnifica ed indimenticabile che rimarrà a lungo nei nostri cuori e nei nostri ricordi…
P.G.
Domenica 5 Giugno, attorno alle 17,30 atterra proveniente dall’Aéroport International Nice Côte d’Azur il Piper PA-46-500TP Malibu Meridian I-ECPM (c\n 4697108) ormai consolidata presenza sull’Aeroporto marzagliotto….
Giovedì 9 Giugno attorno alle 12,30 atterra direttamente dal Václav Havel Airport Prague Aviatická (Praga) un meraviglioso Pilatus PC-12/47E OK-PCD (c/n 1369), il quale ripartirà l‘indomani…
E proprio Venerdì 10 Giugno attorno alle 10,20 atterra un bellissimo e rarissimo Cessna C-180K N180WJ (c/n 180-52873) del 1977, con una stupenda livrea blu scuro attraversata da una riga bianco rossa, con ali e piani orizzontali di coda anch’essi bianchi.
Il blu della fusoliera ricorda la mimetica usata dagli aerei della U.S.NAVY durante il conflitto in Corea
Ad attenderlo, il nostro amico Mirco Pecorari, (ww.mircopecorari.com ) figura di rilievo nel mondo aeronautico e non solo, per quanto riguarda le livree dei velivoli, arrivato in aeroporto proprio per studiare assieme al proprietario del Cessna una nuova livrea.
Alle 17,00 infine il PC-12 Ceco stacca le ruote dalla pista modenese diretto a nord verso Praga…
P.G.
Con Mirko,Attilio, Umberto ed Hans in volo sulla “LUANA” il Piper 31-325 dell’Aero Club di Modena
per una serie di touch and go addestrativi.
Dopo una falsa partenza dovuta ad un piccolo problema ad una spia che dava una falsa indicazione, per altro subito risolto da Umberto, Capo Istruttore della Scuola di Volo dell’Aero Club di Modena, siamo decollati per una serie di touch and go e di riattacate “single engine”.
Dapprima Mirko poi Attilio si sono impegati per un’oretta di “su e giù” addestrativi per prender sempre maggior dimestichezza col bimotore.
P.G.
Pomeriggio movimentato quello di ieri in aeroporto a Marzaglia, che mi ha visto letteralmente “saltare”da un aereo all’altro.
Prima sul Piper Pa-28R 201 Arrow I-EMHW ( c/n 28R-7737125) dell’Aero Club di Modena insieme ad Attilio Loris e Marcello, poi sul Piper PA-32R-301 Saratoga SP I-TECO (c/n 32R-8113038) Saratoga SP di un privato, sempre con Marcello Alan ed Hans…
Due “giringiro” tanto per, come si dice “togliere la polvere” alle ali degli aerei andando a zonzo attorno al campo di Modena-Marzaglia
P.G.
Il primo, Giovedì 5 Maggio un Piper PA-46-350P Malibu Mirage D-EPHK (cn 4636163) decollato alle 12,11 da Francoforte (Ger) è atterrato attorno alle 14,10 all’Aeroporto di Modena-Marzaglia da dove è ripartito, Sabato 7 alle 12,55 facendo ritorno a Francoforte dove è atterrato alle 14,53.
Il secondo, atterrato attorno all’ora di pranzo di Sabato 7 maggio è stato un Bell 407 D-HEAB (c/n 53605) della EAGLEAIR, per una visita lampo, ripartito nel primo pomeriggio…
P.G.
Con Marcello, Alan e Maurone a bordo del Piper PA-32R-301 “Saratoga SP” I-TECO (C/N 32R-8113038) per un touch and go sull’Aeroporto di Reggio Emilia…
P.G.