Intrusione in Valle Noghera per girare un video. Infuriati i titolari dell’isola nella laguna di Grado pronti a presentare una denuncia
GRADO. Lunedì scorso in mezzo ai fenicotteri rosa che si trovano in questo periodo in Valle Noghera nella laguna di Grado è spuntato in volo anche un piccolo aereo monoposto. Un appassionato di ultraleggeri con decine d’anni d’esperienza, sempre ligio ai regolamenti, ha pensato di imitare quelli che realizzano splendidi documentari abbassandosi sopra gli uccelli e facendoli alzare in volo.
Riprese affascinanti che hanno ispirato l’appassionato che, come raccontano alcuni testimoni, per quattro volte si è abbassato fin troppo in Valle Noghera per riuscire a riprendere i circa 3mila Fenicotteri Rosa in volo per realizzare anche lui delle belle riprese con la piccola cinepresa montata sul muso del velivolo. Un filmato amatoriale a scopo puramente privato.
Proprio mentre effettuava queste evoluzioni a Valle Noghera erano presenti sia i proprietari dell’isola e sia la fotografa naturalista Margitta Schuff Thomann che ha immortalato l’”intruso”.
Svariate le versioni dei fatti. Quella che arriva dai proprietari di Valle Noghera, che già in passato aveva avuto “visite” simili, lamenta l’invasione a bassa quota di un’areo sopra un’area privata. Un’invasione che non è stata gradita tanto che sembra stiano per partire specifiche denunce. Ci sono poi gli appassionati che difendono a spada tratta tutti gli animali e che lamentano il disturbo degli uccelli che sono tutelati.
Infine c’è la versione del pilota. «Sono davvero rammaricato per quanto mi sta raccontando – dice il proprietario del piccolo monoposto -, non avevo alcuna intenzione di causare alcun problema. E se li ho causati me ne dispiaccio. Sono tanti anni che volo e sempre nel rispetto dei regolamenti».
Il pilota, della zona del latisanese, ha tanti anni d’esperienza di volo e fa presente che sul “Notam” che viene aggiornato continuamente non si fa alcun riferimento a divieti di sorvolo in quella zona. Il Notam (Notice to AirMen) è utilizzato dai piloti in particolare per essere aggiornati sulle ultime informazioni disponibili di un determinato aeroporto.
In Italia le informazioni sono accentrate e gestite dall’Enav attraverso l’Ufficio Notam che si occupa e preoccupa di reperirle dagli enti preposti (Aeronautica Militare Italiana, Società di gestione ed Ente Nazionale Aviazione Civile).
Tornando a quanto accaduto lunedì il pilota sottolinea ancora che si è trattato semplicemente di un volo per girare un breve video con la GoPro per farlo vedere agli amici. «Nulla di straordinario – ripete il pilota – non credevo assolutamente di causare un così grave problema».
Intanto gli appassionati birdwatching e gli animalisti non si fermano e si informano sulle restrizioni in vigore ma che ai piloti, invece, a quanto dicono gli stessi proprietari di ultraleggeri, non sono note.
La Regione, attraverso l’ufficio che si occupa della biodiversità, ha approvato le disposizioni “Natura 2000” seguendo le disposizioni europee. E secondo queste disposizioni ci sarebbe il divieto di sorvolo sotto i 300 metri (1000ft n.d.r.) anche in certe zone della laguna: le riserve naturali riconosciute (Cona e Cavanata), i cordoni litoranei e anche le valli da pesca che confinano con i canali navigabili che invece non sono tutelati.
Da verificare l’esatta delimitazione delle aree e anche i periodi di divieto perché ad esempio per quel che riguarda il cordone litorale (Banco d’Orio in specifico) ai piloti risulta il divieto di sorvolo sotto i 300 metri unicamente durante il periodo estivo ma questo solo perché è stata la Capitaneria di Porto a emettere disposizioni in merito.
Insomma, ognuno ragiona “pro domo sua” con la massima ristrettezza e rigidità senza pensare agli altri.
Con il risultato che mancano chiarezza e informazioni.
Fonte:ilpiccolo.gelocal.it/