La prima serata targata “Borderline Cabriolet” per questa Estate 2015! Vi aspettiamo per inaugurare a suon di birra la nuova location estiva del Borderline Rock Club, nella zona dell’Aeroporto di Marzaglia (MO).
La ragazza, che si trovava con i nonni su un piccolo aereo, è stata trovata nello Stato di Washington da un gruppo di escursionisti
21:23 – Un’adolescente è scampata alla morte dopo che l’aereo su cui viaggiava si è schiantato nello Stato di Washington.
Secondo la ricostruzione delle autorità, Autumn Veatch, 16 anni, ha vagato per due giorni prima di essere trovata da un gruppo di escursionisti nelle vicinanze di un parco nazionale. Era disidratata ma in generale in buono stato di salute.
La ragazza era in volo con i nonni a bordo del loro aereo dal Montana a Washington quando a un certo punto il velivolo è precipitato.
Lei è riuscita a uscire dai rottami dell’aereo e ha cercato anche di aiutare i nonni ma non ci è riuscita.
Per diverse ore è rimasta accanto a loro nella speranza che arrivassero i soccorsi.
Non vedendo arrivare nessuno ha deciso di mettersi in marcia. Nel frattempo il velivolo ancora non è stato ritrovato, perché le ricerche sono complicate dal fatto che la regione dove è presumibilmente precipitato è densa di ripide montagne.
6 Settembre Modena – L’evento si svolgerà presso l’Autodromo di Modena, ideato ed organizzato da Angelo Antonelli – presidente dell’Abarth Club Romagna, per riunire tutti gli appassionati del mondo delle competizioni, in un unico evento, mantenendo i costi di gestione il più bassi possibili e permettendo a tutti, team preparatori rivenditori e appassionati, di trovarsi in unico luogo comune.
Gestione Pista – Modalità 1€ al minuto: Noleggio del Transponder ( da applicare all’esterno della vettura) 15€ mezza giornata 20 € giornata intera possibilità di entrare in pista quando si vuole durante la giornata 1€ ogni minuto Modalità Turno: 2 ore in pista 50 € (orario dei turni verranno comunicati dalla direzione)
Area Meeting room – Per i più esigenti l’organizzazione ha messo a disposizione una sala “ Meeting” da 200 posti a sedere, dotata di tutti i confort ( video proiettore, pc con collegamento internet, tavolo centrale).
Il costo per l’azienda o per l’appassionato è limitato al solo utilizzo della pista, questo perché la volontà dell’organizzazione è quello di creare un festival motoristico accessibile a tutti, che consenta all’azienda di pubblicizzare il proprio prodotto e all’utente finale di provare il prodotto stesso e di passare una giornata in pista, con costi di gestione più che contenuti.
Ore 15,25 di Sabato11 Luglio 2015, decolliamo a bordo del Piper Pa-28R 201 I-EMHW ( c/n 28R-7737125) dall’Aeroporto di Modena-Marzaglia per un giretto di una mezz’oretta circa sulle campagne circostanti Modena, per poi eseguire un paio di tocca e va prima di rientrare definitivamente sul campo.
A terra per 2 ore tutti i voli della United per problemi informatici
Guasto prima negli Usa e poi nel resto del mondo. Bloccati 3500 aerei
Tutti i voli della United Airlines sono stati lasciati a terra prima negli stati Uniti e poi nel resto del mondo, per un problema al sistema informatico per circa due ore. Bloccati circa 3500 voli. Lo stop è cominciato alle 8 ora della costa est degli Usa, le 14 in Italia.
Disagi
La compagnia, di base a Chicago, ha lavorato a lungo prima di risolvere il problema Secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe stata un perdita totale di connettività all’interno del sistema informatico della compagnia. Il 2 giugno scorso per circa un ora era avvenuto qualcosa di analogo, sempre per problemi legati al sistema informatico. Molti passeggeri hanno pubblicato sul web le foto dei monitor in diversi aeroporti con lettere al posto degli orari. Al momento, sono sconosciute le cause del problema informatico che ha riguardato l’intera rete United Airlines e non si può escludere che si sia trattato di un attacco hacker.
È lunga 280 metri e pesa 65mila tonnellate. Parte dei motori e delle turbine sono forgiati a Morra de Sanctis, in Irpinia, dove Rolls-Royce ha una fonderia.
Ancora qualche mese di collaudi e rifiniture e poi la Royal Navy potrà festeggiare l’entrata in servizio della Queen Elizabeth, la portaerei più grande d’Europa.
Con i suoi 280 metri, qualcosa come 28 autobus messi in fila, è più lunga della Charles de Gaulle, orgoglio francese, che di metri ne misura 261. Anche più pesante: 65 mila tonnellate a pieno carico contro le 42 mila della francese.
Gioiello supertecnologico, la nave non sarà sola, stanno costruendo la sua gemella che solcherà le acque fra 5 anni, nel 2020. Porterà un nome impegnativo, Prince of Wales, come la nave da battaglia affondata nel 1941 dai bombardieri giapponesi nelle acque della Malesia.
Le due portaerei costeranno 6,2 miliardi di sterline, quasi 9 miliardi di euro, molto più del previsto. E questo ha scatenato un bel po’ di polemiche a Westminster. Ma il Ministero della Difesa non sembra curarsene perché ha annunciato altre spese per la costruzione di alcune fregate.
Il contributo italiano
La turbina Come ai vecchi tempi, l’Inghilterra torna regina dei mari. Lo fa con un importante contributo italiano. Perché alcuni pezzi delle turbine e dei motori montati sulla Queen Elizabeth sono forgiati a Morra de Sanctis, in Irpinia, dove la Rolls-Royce ha impiantato una fonderia di alta precisione che non ha uguali al mondo. La dirige Otello Natale, ingegnere napoletano che ha reso gradevole la vita agli operai con asilo nido e zone di ricreazione. Le palette metalliche fabbricate in Irpinia sopportano temperature di 1200 gradi.
Vengono spedite a Bristol, nei cantieri della Rolls-Royce, dove i tecnici le uniscono ai complessi meccanismi che formano giganteschi impianti propulsori. «L’Italia – ci spiega Tomas Lehay, direttore dei programmi navali dell’azienda – è un Paese al quale guardiamo con grande interesse». Non solo per la produzione di parti meccaniche, anche per una collaborazione in campo navale. «In Europa – conferma David Kemp, vicepresidente del settore vendite della Rolls-Royce -, la nostra attenzione è tutta rivolta all’Italia che ha varato un programma di rinnovo di buona parte della sua flotta. Vogliamo fare accordi con Fincantieri per offrire i migliori motori, la turbina Mt30, la più potente del mondo, già adottata dalla Lockheed negli Stati Uniti.
Contiamo molto sull’eccellenza degli ingegneri italiani, con cui potremo sviluppare una collaborazione che assicurerà molti posti di lavoro in Italia».
La «partita» con la Scozia
Sulla Queen Elizabeth viaggeranno 40 caccia bombardieri, gli Harrier e, quando saranno pronti, i contestati F35. A bordo anche 3 tipi di elicotteri, gli Apache, i Chinook e i Merlin antisommergibile.
In attesa che diventi un gioiello della Royal Navy, attorno a questa portaerei Londra sta giocando una sottile partita politica. Dato che la nave, come pure la sua gemella Prince of Wales, è costruita a Rosyth, sulla costa scozzese, il primo ministro Cameron ha fatto capire a Edimburgo, con parole neanche troppo velate, che se gli scozzesi tirano troppo la corda con la storia della secessione, l’Inghilterra potrebbe spostare i cantieri navali e più di 4 mila posti di lavoro andrebbero a farsi benedire. Ogni mossa è studiata con cura. Il varo della portaerei, che precede gli aggiustamenti tecnici finali, è avvenuto a luglio del 2014, un paio di mesi prima del 18 settembre, data in cui gli scozzesi dovevano votare il referendum sull’indipendenza.
Alla cerimonia si è presentata la regina in persona per lanciare un messaggio unionista e, invece del tradizionale champagne, ha mandato a schiantarsi contro la fiancata un tipico prodotto scozzese, una bottiglia di whisky.
La IMZ-Ural (russo: Ирбитский мотоциклетный завод, traslitterato Irbitskij Motocikletnyj Zavod) è un’azienda russa che produce sidecar. info @ www.ural.com
Le origini risalgono al 1940 , quando l’allora Unione Sovietica acquisì i progetti e le tecniche di produzione per le motociclette ed i sidecar della BMW, e furono strettamente legate al Fronte Russo durante la Seconda Guerra Mondiale
Recentemente l’azienda ha debuttato nella produzione di moto senza sidecar.
Qui riportate le foto di una Ural, della 2°Guerra Mondiale in visita all’Aeroporto di Modena-Marzaglia
Il Piper Pa-38-112 I-MDNA (C/N 38-82A0048) facente parte della flotta della Scuola di Volo dell’Aero Club di Modena parchreggiato davanti all’Hangar dell’Aeroporto di Modena-Marzaglia
L’Aeroporto di Modena-Marzaglia fotografato al tramonto col riflesso del sole calante che illumina di luce dorata i lucernari sovrastanti le campate dell’Hangar
Su un volo Houston-Monaco di Baviera: l’uomo aveva dei proiettili nel bagaglio, li ha prima gettati in un cestino, poi ha usato lo scarico. Non rischia condanne penali
Il pilota di un volo United Airlines (volo UAa104) da Houston, Texas, a Monaco di Baviera si era dimenticato di avere con sé delle munizioni. Quando se n’è accorto, ha cercato di sbarazzarsene non avendo il porto d’armi: ha gettato i suoi 10 proiettili prima in un cestino, poi nella toilette.
La denuncia ritardata
L’episodio si è verificato lo scorso 23 giugno, ma solo venerdì ne ha dato notizia l’Aviation Herald senza rendere noti i nomi dei protagonisti della vicenda. L’aereo, un Boeing 767-424-ER (cioè a lungo raggio) che può portare fino a 245 passeggeri, non ha subito ritardi durante il volo d’andata ma, poiché il pilota è stato costretto da una hostess a denunciare l’accaduto, ha accumulato oltre 4 ore di ritardo sul volo di ritorno.
. Il cestino, l’anello perduto e lo scarico del bagno
Secondo la testata specializzata in incidenti aerei l’uomo si era accorto solo in quota di avere nel suo bagaglio dieci pallottole – non è specificato il calibro – e aveva deciso di risolvere il problema gettandole nel cestino della cabina principale. Sfortunatamente una passeggera durante il volo ha perso il suo anello e gli assistenti di volo hanno iniziato a cercarlo, guardando anche nei cestini. Una hostess ha quindi trovato le pallottole e informato il capitano. Questi ha allora deciso di eliminarle in via definitiva gettandole nella toilette, salvo poi rendersi conto che la hostess avrebbe steso un rapporto e quindi scegliere di avvisare le autorità di terra.
Due perquisizioni nei serbatoi dei bagni
Dopo l’atterraggio e lo sbarco degli innocenti passeggeri il velivolo è stato portato in un’area isolata e i pompieri dell’aeroporto hanno iniziato a svuotare i serbatoi dei gabinetti in cerca dei proiettili: dopo una prima ispezione ne sono stati trovati solo sei, quindi la Luftfahrtbundesamt (Autorità per l’aviazione civile) ha disposto che l’aereo rimanesse a terra fino al ritrovamento degli altri quattro.
Il pilota non rischia un processo penale
L’aereo, quindi, non è stato disponibile per il volo Monaco-Houston per oltre quattro ore. Sia le autorità tedesche sia lo United hanno confermato la storia all’Aviation Herald, con l’eccezione del particolare dell’anello. Secondo la compagnia aerea i piloti sono autorizzati a portare una pistola durante i voli domestici, ma il capitano del volo non aveva con sé la sua arma e si era dimenticato di lasciare le munizioni a terra. L’uomo non rischia il processo penale.
Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.
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