Ore 11:40 Il volo British Airways BA540 proveniente dal London HeathrowInternational (LHR) operato dall’ Airbus A319-131G-EUPK (cn 1236) nominativo radio “SPEED BIRD 540BL” sorvola il campo di Modena-Marzaglia diretto all’Aeroporto Internazionale di Bologna (BLQ)
Ore 06,45 il volo Air MauritiusMK34\Mau34 operato dall’Airbus A340-313 3B-NBI (cn 793) sorvola Modena proveniente da Port Louis ( Mauritius) e diretto al Charles De Gaulle di Parigi
La vettura sarà prodotta in soli 24 esemplari e non sarà omologata per la strada. Oltre 800 cavalli, da 0 a 100 in tre secondi, oltre 320 di velocità massima
25 LUGLIO 2015 – SPA (BELGIO)
La Aston Martin Vulcan che ha girato a Spa
Era stata presentata lo scorso marzo al salone di Ginevra. Poi è apparsa alla fine di giugno a Goodwood. Ora è scesa in pista a Spa. La Aston Martin Vulcan ha fatto alcuni giri di circuito prima della partenza della della 24 Ore di Spa. Il terreno ideale della Vulcan che verrà prodotta in soli 24 esemplari e non sarà omologata per uso stradale, ma sarà dedicata esclusivamente a clienti che vorranno cimentarsi con le competizioni. Per gli acquirenti la Aston Martin sta mettendo a punto un pacchetto di eventi esclusivi per il 2016 che va dalle corse dedicate alle sessioni al simulatore e corsi di guida con altre auto sportive del marchio di Gaydon.
La ruota posteriore con freni Brembo
MOSTRO — I dati ufficiali della macchina non sono stati comunicati. Ma si tratta di un mostro da oltre 800 cavalli mosso da un motore aspirato V12 da sette litri che, grazie ad un eccellente rapporto peso/potenza, gli permette di raggiungere i 100 chilometri orari da fermo in tre secondi e una velocità massima di oltre 320 chilometri orari.
Un dettaglio dello scarico
NERO OPACO — La Vulcan scesa in pista a Spa, guidata dal pilota collaudatore della Aston Martin, Darren Turner (attualmente impegnato nel mondiale endurace) era vestita da una scenografica veste nero opaco carbonio con un fregio simmetrico blu elettrico sul cofano e lungo la fiancata. Stesso colore ripreso sugli specchi retrovisori. Sulla coda spiccava la grande ala. E lungo le fiancate la carenatura “branchiata” degli scarichi. “Sembra la batmobile” il commento più frequente degli spettatori che l’hanno potuta ammirare sul tracciato e da vicino nei paddock.
Non solo bellezze d’epoca ma anche novità da sogno. Come la concept Hyundai Vision G Coupè che anticipa la gamma premium, la Bmw M4 GTS e la one-off McLaren
14 AGOSTO 2015 – MONTEREY (STATI UNITI)
In California al Concorso più esclusivo del mondo oltre alle vetture del passato col loro alone di heritage sono da qualche anno sempre più presenti i modelli del futuro proposti spesso come Concept, ma non soltanto.
Ecco la prima foto ufficiale della Lamborghini Aventador SuperVeloce Roadster
LAMBORGHINI — A Pebble Beach Lamborghini presenta la nuova Aventador SuperVeloce Roadster che debutterà in Europa al Salone di Francoforte a metà settembre Si tratta della versione “scoperta” della Avantador SuperVeloce presentata a marzo al Salone di Ginevra. Ulteriori informazioni ufficiali saranno rese note in occasione di un evento dedicato ai partecipanti del Concorso di Eleganza di Pebble Beach.
La Hyundai Vision G Coupè Concept
HYUNDAI — La Vision G Coupè Concept, una show car anticipa la futura gamma premium del costruttore coreano Hyundai. “Il Concept è stato progettato con il contributo coordinato dei Centri stile di Hyundai di tutto il mondo, ma è stato completato dal nostro team qui negli Stati Uniti – ha spiegato Peter Schreyer, presidente di Hyundai e direttore del design del brand coreano – ed è l’interpretazione del concetto di design che Hyundai applica in tutti i suoi modelli e cioè un DNA che bilancia design e prestazioni con l’idea che non c’è bisogno di essere sopra le righe, sia in termini di sfarzo che di lusso stereotipato”. Nel corso della progettazione, la “squadra” dei designer di Hyundai ha concentrato il proprio lavoro sulla nozione di “cavalleria”, un termine che più di altri meglio definisce l’idea che non c’è bisogno di gridare per farsi notare e rispettare. Vision G è volutamente understatement, nonostante le dimensioni e le linee importanti. Un esempio di lusso rispettoso è la tecnologia che apre automaticamente la porta come se a farlo fosse un driver. Lo stile esterno del Concept Hyundai è sottolineato da un cofano molto lungo, da una linea di cintura alta e da un abitacolo che conferma l’idea di fondo del lusso rispettoso per la sua chiarezza e semplicità. Nessun dettaglio vistoso, insomma, ma linee e finiture solo eleganti. Il motore del Vision G è il 5000 cc V8 a benzina da 420 CV.
La concept Bmw M4 GTS
BMW — Da Hyundai a BMW che, invece, alla rassegna californiana espone la Concept M4 GTS che si basa sulla “safety-car” M4 utilizzata in MotoGP. Fra le novità c’è un sistema di iniziazione ad acqua per il 3000 cc a benzina twin-turbo in linea a sei cilindri, ma anche un cofano in plastica rinforzata con fibra di carbonio, dei fanali dietro con tecnologia OLED, una aerodinamica garantita da uno splitter anteriore regolabile e da un alettone posteriore e un telaio aggiornato che sono programmati per una edizione limitata del modello M4 GTS che sarà in vendita nei primi mesi del 2016. “Mentre la M4 è la combinazione ideale di geni motorsport di BMW, il Concept M4 GTS anticipa un nuovo modello con focus sulla pista – ha spiegato Frank van Meel, presidente della divisione M di BMW – nonostante però la vocazione corsaiola è anche in grado di essere utilizzato su strada”.
La one-off McLaren
MCLAREN — Infine McLaren ha preparato per Pebble Beach un’inedita one-off su base 570S Coupé, oltre a esporre alcune vetture che hanno fatto la storia del marchio, come la McLaren F1 GTR del 1996. Contraddistinta dalla livrea Mauvine blu, ripresa anche sulla parte appiattita del volante, sulla plancia e sui sedili, la speciale McLaren 570S ha un abitacolo rivestito di pelle, con dettagli Carbon Black. Per mostrare le possibilità offerte dal pacchetto di personalizzazione MSO che sta per McLaren Special Operations la Casa inglese ha portato a Pebble Beach un’altra 570S, in colore Ventura Orange e con una serie di optional appositamente dedicati.
L’Airbus A318-111 F-GUGN (c\n 2916 )volo Air France AF1228Paris (CDG) Bologna (BLQ) sorvola il campo di Modena-Marzaglia virando verso l’Aeroporto Internazionale Guglielmo Marconi di Bologna.
Proveniente dall’Aeroporto Miitare di Roma-Ciampino è atterato sull’Aeroporto di Modena-Marzaglia un AgustaWestland VH-139A callsign (nominativo radio) “IAM 3194” del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare Italiana dal quale è sceso il Signor Presidente del Consiglio dei Ministri On. Matteo Renzi, il quale dopo aver salutato il personale di terra dello scalo modenese è salito sulla vettura che lo attendeva fuori dal piazzale lasciando l’aerostazione per partecipare alla Festa dell’Unità di Villalunga di Casalgrande (RE)
I tre membri dell’equipaggio dell’VH 139, tra i il Capitano Pilota Daniele Gamba, “vecchia conoscenza” in quanto tra i protagonisti di un’altra “spedizione” in occasione dei tragici eventi dell’ ”emergenza esondazione del fiume Secchia”(vedi art. www.youreporter.it/video_AW-139_VIP_del_31_Stormo_per_l_emergenza_SECCHIA_4 ) si sono poi trattenuti a mangiare presso l’Ostaria Gente dell’Aria il ristorante dell’Aero Club di Modena.
Attorno alle 20,50 l’elicotterto dell’Aeronautica Militare Italiana ha staccato le ruote dalla pista dell’Aeroporto di Marzaglia rientrando a Roma.
Genova –Il gioco dell’estate è di un genere che può produrre esiti davvero tragici. Perché se un tempo per ingannare la noia delle sere d’agosto c’erano le corse sui binari prima dell’arrivo del treno o le sfide ad attraversare le corsie dell’autostrada sfiorando auto e camion, oggi i ragazzini terribili hanno alzato il tiro.
E rischianodi mettere a repentaglio la sicurezzadi centinaia di passeggeri. Nel mirino ci sono gli aerei che atterrano nelle ore serali al Cristoforo Colombo. Con il buio i vandali si appostano tra la vegetazione a ridosso della pista di Sestri Ponente ed entrano in azione.
La loro arma è un laser verde, un raggio di luce intensissima che viene puntato diritto sulla cabina di pilotaggio degli aerei in avvicinamento alla pista. Un gioco folle e pericoloso di cui, quasi certamente, è protagonista una banda di giovanissimi balordi. Ai carabinieri, che conducono l’indagine, alcuni testimoni hanno riferito infatti di aver visto alcuni ragazzini fuggire dopo quella che è molto più di una semplice bravata. Ma un vero e proprio attacco (chissà quanto consapevole) alla sicurezza del traffico aereo
La segnalazione dei piloti
L’indagine è scattata domenica sera alle 23, quando gli addetti alla torre di controllo dell’aeroporto hanno chiamato allarmati la centrale operativa dei carabinieri: «C’è una emergenza per due voli», hanno spiegato. Raccontando di essere stati contattati dai piloti di due aerei atterrati qualche minuto prima nello scalo di Sestri. I comandanti hanno denunciato di essere stati disturbati durante la manovre di avvicinamento alla pista da un «laser verde» puntato contro la cabina di pilotaggio. Un gesto che ha creato problemi alla visibilità ma non, fortunatamente, alle manovre. Primo bersaglio il volo dell’Air France partito da Parigi; il secondo, invece, un jet privato decollato dall’aeroporto Côte d’Azur di Nizza.
I carabinieri sono arrivati nella zona indicata e hanno passato al setaccio il perimetro di levante vicino alla pista. Senza, però, trovare nulla.
Ragazzini in fuga
I militari hanno raccolto le testimonianze di alcuni residenti della zona che hanno raccontato di aver visto fuggire un gruppo di ragazzini a bordo di alcuni scooter. Disposta anche l’analisi delle telecamere della zona.
Secondo quanto trapelato, la “gang del laser” avrebbe colpito altre volte prima di domenica. Negli ultimi giorni sono state diverse le segnalazioni di aerei in atterraggio al Colombo che hanno lamentato di aver avuto problemi analoghi di visibilità.
La storica casa del Drake è da restaurare, “contagiata” da vaste infiltrazioni di umidità che risalgono dal sottosuolo. Il direttore Antonio Ghini: “L’intervento tocca alla Fondazione Mef. Con Politecnica cerchiamo di affrontare il problema”. Dall’anno scorso incremento del 40% dei visitatori.
di Stefano Luppi
MODENA. «La casa è vecchia, dunque qualche problema è inevitabile, ma è evidente che la ristrutturazione non deve essere stata delle migliori. Gli interni sono perfettamente antisismici, mentre i muri esterni sono danneggiati come si vede».
A parlare è il dottor Bianchi, proprietario della Casa Natale di Enzo Ferrari che commenta la presenza sulle pareti della dimora oggi parte del Mefdelle classiche efflorescenze bianche causate dall’umidità. Sono molte e sono molto evidenti, come da giorni molti illustrano sui social network: è certo un problema risolvibile, come dice il direttore del Mef Antonio Ghini, ma certo le dimensioni che ha raggiunto il fenomeno non sono un bene visto che parliamo di uno dei principali biglietti da visita del turismo modenese com’è la struttura di via Paolo Ferrari.
“IL LAVORO E’ STATO INSUFFICIENTE“. «Evidentemente – conclude Bianchi – non siamo davanti a un lavoro sufficiente di un problema che comunque c’è da sempre. Ora non so che accadrà ancora la Fondazione Mefnon mi ha detto nulla».
Al museo però non sottovalutano il problema anche se forse ora, nel momento di maggior presenza del turismo com’è agosto, occorrerà decidere come affrontarlo. «Si tratta – spiega il direttore del Mef Antonio Ghini – di lavori che competono alla Fondazione Mef e io ne ho parlato nei giorni scorsi quando ho incontrato il nuovo presidente della Fondazione, l’avvocato Fabrizio Corsini.
È vero, questo problema delle efflorescenze biancastre c’è da sempre perché dal sottosuolo sale umidità: però già da tempo conPolitecnica abbiamo messo in campo delle soluzioni che hanno attenuato il fenomeno.
Come si vede, infatti, nella parte di collegamento tra muro e terra si è attenuato. Resta il problema dell’altra parte, ma è segno che il metodo funziona, come ci hanno detto gli specialisti. Per l’intervento definitivo però non basterà ridipingere, ma interverremo a breve perché l’umidità è micidiale».
QUI E’ NATO IL DRAKE. Un peccato trovare in questo stato i muri della casa dove il Drake è nato nel 1898 perché questo è ormai di gran lunga il museo più visitato di Modena e dopo il suo “gemello” di Maranello, è anche uno dei più visti nell’intera Emilia Romagna. «Questi sono gli aspetti che competono a me – conclude Antonio Ghiniche dirige Maranello oltre al Mef – e devo dire che siamo felici di come stanno andando le cose sul fronte visite.
Lo scorso anno abbiamo totalizzato 91000 mila visite, mentre quest’anno a dicembre senz’altro supereremo la cifra. Facendo un contro con l’agosto 2014 siamo a un più 40%».
Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.
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