2016 Giugno

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena

18 Giugno 2016

No non si tratta di tradimento, anzi ben fiero di far parte del sodalizio aeronautico modenese ma è bello mantenere rapporti d’amicizia con gli Aero Clubs vicini.

20160618_100855-1

Ed infatti eccomi all’Aeroporto di Sassuolo a bordo dell’Eurofox K3 OM-LANE dell’amico Angelo, peraltro già volovelista all’Aero Club di Modena ora socio del Club sassolese che molto carinamente mi ha invitato a partecipare ad un “raid avioculinario “ in quel di Sansepolcro (Ar) sull’AviosuperficePalazzolo Avio” .

titolo
Logo creato per suggellare il “gemellaggio” per la giornata aviatoria…

Una giornata stupenda “volata in maniera diversa” a bordo di un ultraleggero avanzato che in tutta onestà per quel che riguarda il volo non ha da invidiare nulla ai velivoli dell’Aviazione Generale.

20160618_110747

L’aviosuperfice, di destinazione sorge sul terreno di una stupenda tenuta della famiglia Picchi,  una delle famiglie storiche della nobiltà aretina.

 

Dopo essere atterrati siamo stati accolti nel “villone” settecentesco per una superba mangiata curata dal simpaticissimo ed affabile Andrea, rampollo della famiglia, anch’egli pilota.

SAM_6744 SAM_6751

map1
La freccia rossa indica l’Aviosuperfice di Sansepolcro-Palazzolo Avio

Fiorentine, salsiccia della casa, vino rosso “Con Templo Roccamonfina Agliatico” veramente delizioso e crostata della casa.

20160618_134941 20160618_125428 20160618_124950

20160618_143415

Oltre al gruppo di Sassuolo, si è unita anche una coppia di amici provenienti da la Torraccia, l’aviosuperfice della Repubblica di San Marino a bordo di un motoaliante Fournier i quali ci hanno invitato dopo il pasto a prendere un caffè da loro…

 

E così è stato, decollati da Palazzolo Avio ,abbiamo scollinato ed in poco più di 20 minuti siamo atterrati a la Torraccia.

 

Accidenti, ho esclamato tra me e me, più che un campo volo sembra “un’altiporto”….

SAM_6782

 

 20160618_152815

Pista in salita da una parte ed in discesa dall’altra con dirupo….. Già assomiglia vagamente a Courchevel…

Dopo un caffè corretto alla Sambuca ci siamo rilassati per una quarantina di minuti sulle poltrone in vimini all’esterno della clubhouse .

 20160618_171324

La vista è  mozzafiato….

 

La veduta spazia dalle Valli di Comacchio  al Promontorio di Gabicce ed oltre, alle spalle invece  il Monte Titano e le torri di San Marino…..

Si riescono anche a distinguere chiaramente avvicinamenti e decolli sull’Aeroporto Internazionale Federico Fellini di Rimini.

 

Il tempo è tiranno ma soprattutto molto variabile. E’ ora di rientrare.

Dopo il decollo un piccolo scroscio ci ha accompagnato da  Sant’Arcangelo di Romagna a Savignano sul Rubicone, poi fortunatamente tutto liscio fino a casa.

 

Un’altra bellissima giornata è finita, ottima la compagnia ed il cibo, meravigliosi i posti che ho visitato.

Che dire ultraleggeri, aerei, alianti, non importa su cosa volate, l’importante è volare..

 

 

Ciao Alla prossima.

 

Un ringraziamento speciale ad Angelo, allo staff dell’Aero Club di Sassuolo e a tutti i soci per la simpatia e la cordialità.


18 Giugno 2016

Le due scatole nere del volo Egyptair recuperate da una nave francese sui fondali del Mar Mediterraneo sono «ampiamente danneggiate» e avranno bisogno di essere riparate prima di poter essere utilizzate.

È quanto afferma un alto funzionario egiziano secondo quanto riferisce l’agenzia Ap.

Le speranze di una rapida risposta alle cause del disastro aereo sembrano dunque svanire.
Gli investigatori hanno ricevuto oggi le due scatole nere del volo Egyptair 804.

È stata infatti ritrovata e già recuperata anche la seconda scatola nera dell’aereo inabissatosi lo scorso 19 maggio nel Mediterraneo con 66 persone a bordo: lo ha reso noto il team investigativo egiziano che si occupa del caso. Ieri era stata recuperata la scatola nera contenente la registrazione vocale della cabina di pilotaggio.


La prima delle due scatole nere, quella contenente la registrazione delle conversazioni avvenute nella cabina di pilotaggio, era stata trovata ieri dalla nave «John Lethbridge».

La nave, attrezzata per il recupero a grandi profondità, ha individuato diversi siti in cui si trovano i rottami dell’aereo, dei quali ha fornito immagini agli inquirenti.

Quindici giorni fa un comunicato della commissione d’inchiesta sul disastro aereo aveva informato che «nella zona delle ricerche dei rottami dell’aereo le apparecchiature della nave francese Laplace (altra imbarcazione inviata sul luogo) hanno intercettato segnali dal fondo del mare i quali potrebbero essere stati emessi da una delle due scatole nere» dell’Airbus.

Le due scatole nere dovrebbero smettere di inviare segnali il 24 giugno prossimo.

Lo ha reso noto nei giorni scorsi la stessa commissione d’inchiesta incaricata delle indagini sul disastro aereo. Il recupero delle due scatole nere è fondamentale per appurare le circostanza di quello che, fino ad ora, è ancora considerato come un «incidente», nonostante l’Egitto abbia più volte avanzato l’ipotesi di un attentato terroristico.

Ma lo stato in cui si trovano complica la ricerca della verità.

Fonte:www.ilsole24ore.com/


18 Giugno 2016

Il governo egiziano ha appena confermato che una nave francese ha identificato i resti dell’aereo della EgyptAir scomparso in volo da Parigi al Cairo il mese scorso.

L’Airbus A320 della EgyptAir che si è inabissato nel Mediterraneo nella notte tra il 18 e il 19 maggio fu costretto ad «almeno tre» atterraggi d’emergenza nelle 24 ore che precedettero la tragedia per delle anomalie segnalate poco dopo i rispettivi decolli.

In tutti e tre i casi, dopo essere tornato in aeroporto, sono scattate delle procedure di allerta che hanno imposto ogni volta una verifica tecnica a terra rivelatasi negativa, visto che l’apparecchio è stato poi lasciato ridecollare tranquillamente.

È quanto aveva riferito la tv France 3 nel giorno in cui una nave francese aveva intercettato un segnale che dovrebbe provenire dalle scatole nere dell’aereo EgyptAir precipitato mentre era in volo da Parigi al Cairo.


La scoperta del relitto è arrivata a ridosso del termine di circa 30 giorni durante i quali le due scatole nere continuano a inviare segnali per facilitarne l’individuazione. Senza il loro contributo sarà molto difficile dare risposte alle mille domande innescate dalla tragedia.

Fra i principali misteri c’è il fatto che comandante e vice non abbiamo lanciato alcun allarme e questo nonostante i sistemi di rilevazione a distanza degli apparati del velivolo abbiamo segnato sette malfuzionamenti, compresa la presenza di fumo in cabina.

All’attenzione degli investigatori anche i tre scali ad Asmara, Tunisi e al Cairo che l’Airbus ha effettuato prima dell’atterraggio al CDG di Parigi dove ha sostato poco più di un’ora prima di ripartire per la capitale egiziana che non ha mai raggiunto.

Finora non è arrivata, inoltre, alcuna rivendicazione.
Due settimane fa la mave francese La Place aveva rilevato il segnale di una delle due scatole, poi un’altra lunga fase di silenzio. Il governo egiziano ha ingaggiato la società Deep Ocean Search per poter contare sull’impiego della nave specializzata John Lethbridge in grado di schierare il minisottomarino Comanche 6000 capace di scandagliare il fondo del mare fino a 3mila di profondità.

Fonte:www.ilmessaggero.it/


14 Giugno 2016

Partita veramente in maniera autunnale, la giornata di domenica, al volgere dea sera s’è trasformata in una vera e propria domenica d’estate.

 

Infatti nel lasso di 2 ore e mezzo siamo stati visitati da alcuni velivoli provenienti da aeroporti nelle  vicinanze…

 

Il primo  è stato il ROBINSON R22 BETA II I-HEFO ( c/n 4266 ) dell’Elicompany di Carpi-Budrione il quale ha fatto la spola tra Ponte Alto e l’aeroporto di Marzaglia trasportando una riproduzione della Madonna di Fatima per una funzione religiosa nel modenese (vedi articolo http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2016/06/10/news/madonna-di-fatima-arrivata-a-s-pancrazio-1.13641189 )

SAM_6707

Di seguito è atterato per una visita di cortesia sempre dall’Aeroporto di Carpi il Reims-Cessna F172M Skyhawk I-PINT (c/nF1720930 ), del sodalizio aeronautico carpigiano.

SAM_6711

E’ stata poi la volta del nostro amico Angelo col suo Ultraleggero Eurofox 3K OM-LANE proveniente dall’Aeroclub di Sassuolo.

SAM_6714 SAM_6720

Infine Paolo dall’ Aeroclub Volovelistico Tricolore di Castelazzo (RE) con il suo trainatore Morane-Saulnier MS.235E Rallye I-EGDO (c\n 12905).

SAM_6722 SAM_6723

Isomma partita in sordina, addirittura mess persa a livello aviatorio, questa domenica si è rivelata ricca di sorprese…

 

P.G.


11 Giugno 2016

Soddisfatto il governo Renzi, soddisfatta Legambiente per la prossima istituzione del parco diPantelleria. Nessuno, però, né il governo né Legambiente si pronuncia sul fatto che da due anni dalla nostra stupende isola dei capperi vanno e vangono aerei militari americani, caccia, aerei-spia, cargo e quant’altro, diretti verso la Libia.

 

Quale effetto ha sull’ambiente questo via vai nessuno ce lo spiega. Anche perché è verosimile che nei prossimi mesi l’andirivieni di aerei militari per la Libia si intensificherà.

339

E per fortuna che l’Isis non dispone (ancora) di cacciabombardieri, altrimenti addio parco. «Ieri c’è stato l’assenso in Conferenza Stato-Regioni; ora ci sarà un passaggio in Consiglio dei ministri e poi la proposta andrà al presidente della Repubblica per la ratifica». Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha dato l’annuncio dell’intesa raggiunta sullo schema di decreto per l’istituzione del parco di Pantelleria.

«Sono soddisfatto – aggiunge Galletti – perché Pantelleria lo richiedeva da tempo e perché l’iter si è concluso in tempi brevissimi.

Ma anche perché il sistema dei parchi viene richiesto dai territori come presidio contro l’illegalità e come fattore e motore e di sviluppo». La riforma della governance dei parchi – conclude il ministro – va proprio in questa direzione, per rafforzare la funzione dei parchi, affinché siano non solo vincolo ma anche sviluppo».

Non è tanto il fatto che gli aerei-spia americani monitorino la Libia, la Tunisia, l’Algeria e probabilmente anche l’Italia, perché gli Stati Uniti sono nostri alleati, a renderci perplessi, quanto il fatto che nessuno ne parli, e che addirittura vogliano fare un parco tra le casematte e le piste di decollo dei caccia.
Pare che anche l’aeroporto catanese di Fontanarossa sia coinvolto nell’operazione. Ci sarebbe anche un bunker scavato nella roccia a più livelli, utilizzato sia dagli Usa che dagli italiani.

L’isola di Pantelleria utilizzata come portaerei
Anche perché il pericolo di una ritorsione, per quanto remoto, esiste: l’inviato speciale dell’Onu per la Libia, Martin Kobler, condanna i bombardamenti della forze di Khalifa Haftar su Derna.

Il diplomatico si dice «profondamente rattristato per le notizie dei raid aerei a Derna, che hanno ucciso due donne e due bambini.

Le aree densamente popolate non devono essere dei bersagli.

Bersagliare i civili può essere un crimine di guerra. Coloro che uccidono i civili devono essere ritenuti responsabili.

La Corte penale internazionale (ICC) è impegnata nell’indagare nuovi crimini in Libia», aggiunge Kobler.

E nella Libia liberata dalla coalizione internazionale si continua a combattere duramente, altro che stabilità: le forze libiche fedeli al “governo” di unità nazionale di Sarraj hanno annunciato che «stanno avanzando all’interno di Sirte per riconquistarla e che si segnalano progressi sull’asse del ponte Al-Gharbeyat, che punta verso il centro».

Le forze libiche hanno inoltre bombardato oggi le postazioni dello Stato islamicopresenti nella città costiera con l’artiglieria pesante.

Lo scrive il sito Middle East online, precisando che solo ieri le milizie si erano spinte all’interno della roccaforte jihadista.

I miliziani hanno infatti annunciato di avere bersagliato con l’artiglieria pesante l’area del centro conferenze dove i jihadisti hanno istituito il loro quartier generale.

La conquista di Sirte da parte delle forze libiche, città natale di Muammar Gheddafi, assesterebbe un duro colpo all’Isis, già sotto pressione per i bombardamenti in Siria e in Iraq.

Fonte:www.secoloditalia.it/


11 Giugno 2016

Le nuove regole di ingaggio dovrebbero scrivere la parola fine alla promessa di Obama di ritirare parte del contingente statunitense entro il prossimo dicembre.

Il presidente Barack Obama ha revocato il divieto per effettuare raid aerei contro i talebani a sostegno delle forze di sicurezza nazionali afghane.

A10

E’ quanto comunica il Segretario alla Difesa Ashton Carter.
L’aviazione, fino a ieri, poteva intervenire soltanto a protezione delle forze statunitensi ed in casi particolari.

Abbiamo conferito al generale John Nicholson, comandante delle forze USA in Afghanistan, la capacità di effettuare attacchi proattivi a supporto delle forze afghane sul campo. In questo modo potrebbero trarre vantaggio dal nostro sostegno“.

La guerra Usa in Afghanistan non è finita
Le nuove regole di ingaggio dovrebbero scrivere la parola fine alla promessa di Obama di ritirare parte del contingente statunitense entro il prossimo dicembre.

Attualmente, sono circa 9.800 i soldati americani schierati in Afghanistan. Il piano originale era di portare quel numero a 5.500 soldati entro la fine dell’anno.

Considerando il crescente ruolo delle forze afghane, dopo la maggior parte del ritiro delle forze internazionali precedentemente schierate, il ruolo degli USA potrebbe essere ben lungi dall’essere concluso.

Si legge in una nota del Ministero della Difesa afghano:
Il nostro esercito è in grado di combattere, l’unica cosa di cui abbiamo bisogno è il supporto aereo.
Accogliamo con favore questa decisione dall’America che aumenterà il morale dell’esercito afghano“.

Ufficialmente, l’Air Force ha concluso le sue operazioni di attacco nel 2014, dopo il ritiro delle forze NATO.

Gli Stati Uniti si riservavano l’utilizzo della forza aerea per scopi di auto-difesa e per l’eliminazione di figure di alto profilo.

Non è ancora chiaro se l’attuale dispiegamento aereo possa svolgere le nuove missioni o se, come si crede, saranno necessarie delle implementazioni (probabilmente A-10).

Gli Stati Uniti confermano che continueranno a ricostruire la capacità aerea degli afghani, fornendo loro piattaforme di supporto A-29 Super Tucano.

Attualmente, sono otto gli A-29 consegnati all’Afghanistan.

Fonte:www.ilgiornale.it/


11 Giugno 2016

Spiegata la dinamica dell’incidente avvenuto giovedì in Olanda – Salvo il pilota della Patrouille Suisse

Due Tiger F-5 della Patrouille Suisse sono entrati in collisione, giovedì, nel corso degli allenamenti in Olanda in vista dello spettacolo aereo in programma per questo fine settimana alla base aerea di Leeuwarden.

TIGERSWISSE

Uno dei jet è precipitato, ma il pilota è riuscito a mettersi in salvo azionando il seggiolino eiettabile. L’uomo ha riportato solo alcune escoriazioni.

questa la dinamica dell’incidente (Vd. correlati), confermata in serata da Aldo Schellenberg durante una conferenza stampa organizzata a Palazzo federale a Berna.

Il comandante delle forze aeree svizzere ha aggiunto che è ancora troppo presto per dire se la collisione sia il risultato di un errore umano o di un problema tecnico.

La giustizia militare, come è prassi in questi casi, ha aperto un’indagine per fare chiarezza sull’incidente e venerdì; un team di esperti si recherà in Olanda per indagare.

I due piloti coinvolti nell’incidente, ha aggiunto Schellenberg, avevano alle spalle rispettivamente 1’200 e 2’000 ore di volo.

Le forze armate elvetiche hanno da parte loro rinunciato a partecipare all’air-show previsto sabato e domenica.

Vent’anni di incidenti aerei militari in Svizzera

Sono circa 400 gli incidenti aerei che hanno coinvolto l’esercito svizzero dal 1941. I morti in totale sono stati oltre 350. Questi i più gravi degli ultimi vent’anni:

9 giugno 2016: un Tiger F-5 della Patrouille Suisse precipita in Olanda, vicino a Leeuwarden. Il pilota riesce a salvarsi azionando il seggiolino eiettabile.

14 ottobre 2015 : un F/A 18 si schianta in Francia, nel dipartimento di Doubs, in una zona disabitata. Ferito il pilota.

23 ottobre 2013 : il pilota e il suo passeggero, un medico dell’Istituto di medicina aereonautica, muoiono nello schianto di un F/A 18 a Lopper, vicino a Alpnschstad (OW).

12 novembre 2002: un PC-7 entra in collisione con un cavo della funivia Rhäzüns-Feldis, a Bonaduz (GR). Muoiono due ufficiali.

12 ottobre 2001: un elicottero Alouette-III urta un cavo vicino a Montana (VS) schiantandosi al suolo. Morti i quattro occupanti.

25 maggio 2001: vicino a Delémont (JU), un Alouette-III in volo di ricognizione alla frontiera urta un cavo e si schianta. Perdono la vita il pilota e tre gurdie di confine.

14 ottobre 1998: due aerei di allenamento PC-9 si toccano in volo. Un pilota riesce ad atterrare; l’altro muore nello schianto al suo del proprio velivolo.

7 aprile 1998: due occupanti di un F/A-18 muoiono a Crans (VS). Il pilota aveva perso il senso dell’orientamento.

12 novembre 1997: un PC-6 si schianta vicino a Boltingen (BE). Muiono il pilota e quattro soldati.

20 marzo 1997: un Mirage III RS precipita durante un volo di ricognizione nella regione di Saint Croix (VD). Muore il pilota.

4 giugno 1996: un cacciabombardiere Tiger F-5E precipita a Schänis (SG); il seggiolino eiettabile era stato azionato inavvertitamente. Il pilota sopravvive.

Fonte:www.rsi.ch/


11 Giugno 2016

Il Pilatus PC-6 è caduto intorno alle 12,45 nei campi adiacenti al tiro a volo di Marina di Cecina.

Secondo una prima ricostruzione, il paracadute dell’ultimo lancio si sarebbe impigliato nella coda del velivolo

PIL7

 

CECINA. Un aereo da turismo Pilatus dell’Asd La California utilizzato per i lanci di paracadutismo sportivo e decollato dalla pista del Cedrino Porta della Maremma è caduto intorno alle 12,45 nei campi adiacenti al tiro a volo di Marina di Cecina, non distante dal camping Le Tamerici.

Il velivolo è caduto dopo il lancio – avvenuto senza problemi – di sette paracadutisti, illesi.
PIL5
Ci sono testimoni che avrebbero visto il velivolo avvitarsi in aria e precipitare di botto. Il pilota e il copilota sono morti sul colpo. Il pilota si chiamava Alessio Orzella, aveva 37 anni ed era di Roma.

L’altra vittima è Cherubino Sbrana, copilota, 28 anni di Carmagnola (Torino).
PIL3
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco di Cecina e le ambulanze allertate dal 118 con l’elicottero del Pegaso, anche carabinieri, polizia e vigili urbani. Ancora da appurare le cause del tragico incidente.

L’Agenzia nazionale sicurezza volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta: inviato sul luogo dell’incidente un team di investigatori per la raccolta “delle prime evidenze utili all’indagine”.

Ansv precisa inoltre che il velivolo coinvolto un aeromobile Pilatus PC-6 Turboprop, marche di identificazione S5-CMB.

La prima ricostruzione dell’incidente.

Un paracadute rimasto impigliato durante il lancio al piano di coda dell’aereo, danneggiandolo: il paracadutista è poi riuscito a raggiungere terra incolume, il velivolo invece sarebbe diventato ingovernabile.

E’ questa una prima ricostruzione, fatta dalla polizia, sulle cause dell’incidente.

Dopo il lancio dell’ultimo dei 7 paracadutisti che erano saliti sull’aereo, l’apparecchio, stando a quanto ricostruito, si è avvitato ed è precipitato in un campo poco dopo la testata nord dell’aviosuperficie di Cecina.

Dunque potrebbe essere stato un caso accidentale a provocare l’incidente nel quale hanno perso la vita pilota e copilota del velivolo, un Pilatus di produzione svizzera, un aereo ‘stol’, ovvero in grado di atterrare e decollare in piste corte e utilizzato per il lancio di paracadutisti sportivi.

Entrambe le vittime erano conosciute come piloti esperti.

Fonte:iltirreno.gelocal.it/


11 Giugno 2016

Uno dei velivoli è caduto su un’auto berlina a Houston, in Texas, l’altro è finito nel lago in North Dakota

Doppia tragedia, tra cielo e terra, negli Stati Uniti d’America, giovedi 9 giugno, a distanza di poche ore

CRASH USA

A Houston, in Texas, nel pomeriggio, un piccolo aereo Cirrus SR-20, proveniente dall’Oklaoma, è precipitato su un’automobile berlina in sosta nell’area di parcheggio davanti a un negozio di ferramenta e di attrezzi da lavoro, a poca distanza dallo scalo dell’aeroporto “William P. Hobby” della città texana.

Le tre le vittime dell’incidente sono: Tony Gray, 52 anni, con la moglie Dana, 46, e il fratello Jerry.

Erano in viaggio verso Houston, per fare visita al padre dei due uomini, ricoverato in ospedale per un tumore terminale. La notizia è stata data per primo dal quotidiano “Chron”.

Altre tre persone sono rimaste uccise, nello stesso pomeriggio di ieri, nei pressi della città di Wishek, in North Dakota, dove un piccolo velivolo a quattro posti, il Piper PA-28, in volo verso Bismarck da Highway Patrol, è caduto nel lago, il May Lake.

Sono morti: il giovane pilota di 19 anni, un bambino di 10 anni e una donna di 39 anni, i cui nomi non sono stati resi noti, dalle forze dell’ordine, in quanto ancora non sono stati a www.interris.it/vvisati i familiari delle vittime.

Lo ha reso noto “KX News”.

Fonte:www.interris.it/


11 Giugno 2016

Spari in aeroporto in Texas. Un filmato mostra un poliziotto che fa fuoco ed intima a qualcuno di rimanere giù. Lo scalo è stato messo in stato di “lockdown”. Poi la situazione torna ‘sotto

Una sparatoria si è verificata nell’aeroporto di Dallas Love Field, in Texas, che è stato chiuso. Su Twitter alle 12.15 ora locale è stato pubblicato un video della sparatoria registrato con uno smartphone nel quale si vede un agente di sicurezza con un’arma puntata che urla a qualcuno di buttarsi a terra mentre si sentono sparare dei colpi. Secondo quanto riporta il Dallas Morning News, un sospettato è stato trasportato in ospedale in ambulanza.

 

https://youtu.be/qH_z_REH4Jw

La sparatoria è avvenuta all’uscita del ritiro bagagli, secondo quanto riferiscono le autorità dello scalo precisando che poco prima delle 13 ora locale l’aeroporto è stato completamente evacuato. Secondo le prime informazioni, l’incidente sarebbe scoppiato per un banale litigio tra un uomo ed una donna e sembra che l’uomo abbia lanciato un grosso sasso prima che cominciassero gli spari, almeno nove quelli registrati nel video postato sui social media.

Il ritiro bagagli è ancora chiuso mentre le operazioni aeroportuali stanno lentamente riprendendo.

Fonte:www.rainews.it/  BNC Better News channel


SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.