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3 Febbraio 2016

Una società americana sta provando a lanciare una specie di “all-you-can-fly” pensato innanzitutto per chi viaggia per lavoro

di Justin Bachmann – Bloomberg

Le persone sono disposte a pagare abbonamenti mensili per quotidiani, servizi di telefonia mobile e palestre: perché non farlo allora anche per i voli aerei?

Una start-up americana chiamata OneGo è pronta a estendere questo modello di business al cielo, nella speranza di attrarre le persone che viaggiano per lavoro offrendo il vantaggio di un costo fisso e risparmi nel mondo spesso caotico dei prezzi dei biglietti aerei.

L’altro punto di forza dell’azienda è la semplicità di prenotazione: se un potenziale cliente ti propone un pranzo di lavoro in un’altra città per domani, per esempio, le tariffe dei voli last minute non saranno più un tuo problema. Lunedì 1 febbraio OneGo ha presentato la sua app per smartphone, che dovrebbe essere disponibile negli Stati Uniti sull’app store di Apple dal primo marzo, e nel futuro anche per Android OS. «Eliminando fattori come prezzi e pagamenti, le persone possono davvero concentrarsi sui loro bisogni e su dove devono andare», ha detto il fondatore di OneGO Paulius Grigas.

OneGo si appoggia su sette tra le maggiori compagnie aeree americane, dividendo il paese in quattro regioni. Il servizio costa 1.500 dollari al mese per i voli nella costa occidentale degli Stati Uniti, e 1.950 dollari in ognuna delle altre tre zone. Un abbonamento valido in tutto il paese costa invece 2.950 dollari. Affinché il modello di business funzioni, OneGo deve fare in modo che nella sua tariffa siano comprese una serie di voli last minute e tasse aggiuntive nei 76 aeroporti inclusi nella sua offerta iniziale, che coprono tutte le maggiori città americane. Il servizio comprende anche destinazioni minori, come Aspen (Colorado), Lubbock (Texas), Pensacola (Florida) e Savannah (Georgia).
Prepagare i voli a costi fissi non è un’idea nuova nel settore. Diverse compagnie americane – tra cui American Airlines, United e Air Canada – offrono già servizi simili. Il programma AirPass di American Airlines parte da 10.000 dollari e offre sconti su last minute e biglietti a prezzo pieno, che possono attrarre chi viaggia per lavoro e non sa ancora dove dovrà volare in futuro.

Con il piano base di OneGo è possibile prenotare fino a quattro voli alla volta, e ogni volo deve essere prenotato con almeno sette giorni di anticipo. Servizi aggiuntivi come tariffe per i bagagli e upgrade di classe non sono coperti, mentre con altri 750 dollari al mese si possono fare fino a otto prenotazioni al mese. Alcune opzioni sono più costose: nel piano nazionale, per esempio, la possibilità di prenotare voli last minute prevede un’aggiunta di 1.950 dollari al mese, mentre le modifiche illimitate ai voli costano 950 dollari.
Grigas, un ex specialista di rilanci aziendali in Lituania, ammette la possibilità che l’azienda vada occasionalmente in perdita per colpa delle abitudini dai viaggiatori più frequenti. Sul lungo periodo, tuttavia, OneGo punta sul fatto che non tutti quelli che pagano 1.950 dollari al mese per l’abbonamento prenoteranno voli per una cifra equivalente: che poi è lo stesso modello che permette alle compagnie assicurative e alle palestre di sopravvivere. E proprio come accade con molte di queste aziende, il servizio di OneGo si rinnova in automatico finché non lo si cancella.

Le compagnie aeree in passato hanno usato promozioni simili durante la bassa stagione, per riempire i posti che altrimenti sarebbero rimasti invenduti e farsi promozione tra i turisti. JetBlue Airways, per esempio, ha venduto pass aerei simili in due occasioni. Nel 2009 il suo primo programma offriva voli illimitati per 31 giorni in autunno a 599 dollari. L’anno dopo l’offerta era meno generosa: i prezzi andavano da 499 a 699 dollari, a seconda del giorno di viaggio. Programmi del genere erano rivolti soprattutto ai turisti. All’inizio degli anni Ottanta American Airlines, alla disperata ricerca di liquidità, decise di vendere a 250.000 dollari dei pass che offrivano voli in prima classe a vita. La mossa si rivelò un fallimento.
OneGo dice che farà risparmiare tempo a chi viaggia per lavoro: il servizio si concentra solo sugli orari migliori, evitando di far sobbarcare ai viaggiatori voli non-stop e coincidenze, ognuna con un prezzo diverso. Grigas ha detto che i suoi collaboratori hanno testato il modello per 15 mesi, mettendolo alla prova con tariffe diverse e considerando l’eventualità di viaggiatori molto frequenti. «Siamo più fiduciosi ogni giorno che passa», ha detto.
Tuttavia un servizio per prepagare i voli potrebbe essere destinato a rimanere un prodotto di nicchia, dal momento che nessuno si fida davvero dei complessi (e spesso snervanti) programmi che determinano le tariffe aeree: un biglietto a 200 dollari potrebbe benissimo scendere a 175 nel giro di 20 minuti. Per questo motivo, come per la lotteria, i viaggiatori che si sentono fortunati potrebbero decidere di tentare la sorte e non pagare le compagnie aeree prima di aver davvero bisogno di volare.

Fonte:www.ilpost.it/


5 Ottobre 2015

La messa in opera di questo piano “alternativo” al progetto di sviluppo “Perform 2020” interessa 300 piloti, 900 assistenti di volo e 1.700 personale di terra. La società ha anche deciso la cancellazione degli ordini di nuovi aerei con la Boeing. Lavoratori in sciopero: manager scappa a torso nudo

Air France conferma 2.900 taglia, dipendenti in rivolta
Il vicepresidente di Air France, responsabile delle risorse umane, Xavier Broseta, messo in salvo dalla sicurezza (reuters)

MILANO – La direzione di Air Fance ha confermato questa mattina nel comitato centrale di impresa che il piano di ristrutturazione mette a rischio 2.900 posti di lavoro, principalmente tra il personale di terra. Una cifra simile a quellaannunciata venerdì in cda e riportata dai sindacati. Diverse centinaia di dipendenti hanno preso d’assalto il quartier generale della compagnia aerea, interrompendo la riunione del comitato centrale e costringendo due manager a scappare a torso nudo. Scene che hanno richiamato l’attenzione del premier francese Manuel Valls, che si dice “scandalizzato” dalle violenze durante il comitato centrale d’impresa di Air France. Il capo del governo ha anche espresso tutto il suo “sostegno” alla direzione

La messa in opera di questo piano “alternativo” al progetto di sviluppo “Perform 2020” interessa, nel dettaglio 300 piloti, 900 assistenti di volo e 1.700 personale di terra. La società ha anche deciso la cancellazione degli ordini di nuovi aerei con la Boeing che riguardavano diciannove 787-9 e sei 787-10.

Da questa mattina piloti e personale di terra di Air France sono in sciopero: la compagnia prevede di non annullare nessun volo, ma avverte che “ci potrebbero essere ritardi”, in particolare ai banchi dei check in. Secondo i sindacati, alcuni dipendenti hanno deciso di scioperare solo per qualche ora, mentre altri lo faranno per la giornata intera. “Faccio appello a tutti, in particolare i piloti, perché facciano uno sforzo – ha commentato ai microfoni di France Inter il portavoce del governo francese, Stephane Le Foll – ovviamente bisogna che il dialogo sia possibile, bisogna mettersi intorno a un tavolo”.

Intanto, sui social network molti criticano l’atteggiamento dei piloti, che hanno rifiutato di accettare un accordo di produttività con l’azienda. “Si dice che i piloti Air France sognano di volare da quando hanno sei anni, ma non accettano sei voli intercontinentali in più all’anno. Troppo faticoso”, scrive un utente su Twitter, mentre un altro li accusa di “fregarsene della sorte del resto del personale”.

Fonte: www.repubblica.it/


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