Centinaia di passeggeri in coda per il check-in, poche postazioni aperte, il disagio di chi lavora e la paura di perdere il volo sono alcuni degli elementi che Oddvar Godø Elgvin, norvegese in partenza dall’aeroporto Il Caravaggio di Orio al Serio, ha raccolto domenica scorsa allo scalo bergamasco.
Una domenica nera ad Orio al Serio quella del 16 ottobre scorso. Centinaia di passeggeri in coda per il check-in, poche postazioni aperte, il disagio di chi lavora e la paura di perdere il volo sono alcuni degli elementi che Oddvar Godø Elgvin, norvegese in partenza dall’Aeroporto “Il Caravaggio” di Orio al Serio, ha raccolto domenica scorsa allo scalo bergamasco.
“Una fila di passeggeri che si estende per oltre 250 metri, fino a dove l’occhio può vedere, come si vede in questa foto” scrive su un post Oddvar Godø Elgvin.(sotto)
Sono da poco passate le 19, ma un altro passeggero diretto a Trapani e abituato a prendere il volo della domenica sera aggiunge: “È stata una serata infernale, delle 12 postazioni per la sicurezza del check-in erano aperte solamente cinque.
C’era però l’invito ad acquistare i Fast Track per saltare la coda, mentre ero in coda più di un centinaio di persone pur di non perdere l’aereo hanno acquistato un Fast Track”.
Il Fast Track è un passaggio riservato che permette un accesso rapido ai controlli di sicurezza. Basta acquistare questo biglietto – agli sportelli di Orio costa 7 euro – e permette di saltare le code. Un servizio che mette a disposizione l’aeroporto (leggi qui) e che ha un’ottima resa per i conti per la società che gestisce lo scalo.
Le lamentele dei passeggeri che transitano da Orio al Serio non mancano, comprensibile in un aeroporto che conta milioni di passeggeri all’anno. Anche se la denuncia dei passeggeri norvegesi e l’appunto del siciliano evidenziano un servizio al check in che andrebbe potenziato se non migliorato.
NOVI. L’accusa ha quasi dell’incredibile: smaltimento illegale come rifiuto di una parte di un ultraleggero…
E a finire sotto processo è il commerciante d’auto quarantatreenne, A. M. di Novi, che due anni fa era stato bloccato dai carabinieri a bordo di un furgone.
Un normale controllo stradale che ha però lasciato di stucco i militari, visto che il modenese stava trasportando non solo un pezzo di aereo, ma anche un verricello, dei tappeti, del ferro e del polistirolo.
A quel punto per M. è scattata l’accusa di trasporto di rifiuti senza autorizzazione. Una vicenda che ora è sfociata in un processo – in tribunale a Reggio – davanti al giudice Stefano Catellani. Secondo quanto accertato dai carabinieri su quel furgone c’erano trecento chilogrammi di materiali: un calcolo fatto facendo la differenza fra la tara del veicolo e quanto trasportato.
Ma in aula l’imputato si è difeso, dicendo che è un appassionato del volo e che ha un hangar a Correggio.
In quel periodo – stando sempre al racconto del commerciante di Novi – stava sgombrando la struttura per rifare la pavimentazione e non poteva far altro che trasferire temporaneamente alcune cose dall’hangar a casa sua a Novi.
Mentre il ferro e il polistirolo l’ha poi correttamente smaltito in discarica.
«Stiamo parlando – dice ai cronisti l’avvocato difensore Luca Artioli – di oggetti privati, non siamo all’interno di un’attività imprenditoriale. E non era certo intenzione del mio assistito smaltire tutti quei materiali».
Si torna in aula il 21 novembre per discussione e sentenza.(t.s.)
Nessuna trattativa in corso tra Etihade Lufthansa per salvare Alitalia. L’ipotesi che il vettore di Abu Dhabi abbia preso contatti per avviare un negoziato con il colosso tedesco per ricapitalizzare le casse del vettore italiano, secondo una ricostruzioneche ieri veniva fatta dalle colonne delMessaggero, viene smentita da entrambe le parti.
Stando a quanto si legge su Reuters, infatti, i vertici Etihad non avrebbero incontrato Lufthansa per discutere un possibile ingresso di Alitalia nel capitale della compagnia basata a Fiumicino. Allo stesso modo da parte del gigante tedesco, come riporta Il Corriere della Sera, non ci sarebbe alcun interesse ad entrare nel capitale di Alitalia.
Secondo quanto si legge sul quotidiano, tra le motivazioni addotte da Lufthansa a restare fuori dall’ipotetico salvataggio di Alitalia, il fatto di avere in ballo diversi dossier ancora non del tutto archiviati: tra questi, la trattativa con Etihad stessa per airberlin; l’acquisizione del 100 per cento di Brussels Airlines; gli investimenti su Eurowings e il capitolo delle joint venture con i player asiatici.
Di certo c’è che per la giornata odierna è previsto un cda di Alitalia Cai, che dovrebbe fare il punto sui conti della compagnia e definire in maniera chiara le intenzioni dei principali investitori, come gli istituti di credito. Proprio quei soggetti che, secondo i bene informati, non avrebbero alcuna intenzione di mettere mano al portafoglio per risollevare le finanze di Alitalia.
Alitalia potrebbe ricapitalizzarsi grazie a Lufthansa. Il nome del colosso dei cieli tedesco circola come possibile salvatore dei conti della compagnia aerea di Fiumicino.
DI RITA PUCCI
Stando a una ricostruzione riportata stamani dalle colonne del Messaggero, sarebbe stata avviata una trattativa preliminare tra Etihad e Lufthansa, che vedrebbe come nodo del negoziato quell’airberlin che proprio in queste ultime settimane sembra essere al centro del mercato aviation.
l ruolo di airberlin
Lufthansa potrebbe intervenire con una ricapitalizzazione pari a 400-500 milioni di euro da far confluire inAlitalia Cai, che con il 51 per cento controlla Alitalia Sai, di cui Etihad, a sua volta, detiene il 49 per cento del capitale. L’operazione sostanzialmente potrebbe svilupparsi con il passaggio di airberlin (appartenenete a Etihad Group) a Lufthansa, in cambio del suo ingresso nel capitale Alitalia.
L’asse tra gli emiri di Etihad e i tedeschi di Lufthansa porterebbe a un aumento di capitale compreso tra i 400 e i 500 milioni di euro da cui Alitalia Cai resterebbe esclusa, andando a diluire le proprie quote attorno al 10-15 per cento. I restanti 45 per cento andrebbero da un lato agli arabi di Abu Dhabi e dall’altro ai tedeschi di Lh. Questo nonostante esista un vincolo di lock up per i soci Cai, sottolinea il quotidiano, di non aprire a compagnie concorrenti.
Il cda Alitalia Cai di domani
La questione potrebbe essere definita nella giornata di domani, data per cui è fissato un cda di Alitalia Cai, in cui è previsto un focus sui conti della compagnia. Anche perché la situazione finanziaria sembra essere piuttosto precaria, con perdite che, nel 1° semestre si sono attestate a 100 milioni di euro e le stime di chiusura del secondo periodo dell’anno parlano di un andamento ancora peggiore.
La sola soluzione percorribile sembrerebbe dunque essere quella della ricapitalizzazione, ma i soci Cai, con i grandi istituti di credito in primis, non sembrano intenzionati a mettere mano al portafoglio. Il cavaliere bianco potrebbe proprio essere in Germania e portare le insegne del Gruppo Lufthansa.
Dal primo novembre in poi sarà di soli quattro giorni il tempo a disposizione per effettuare il check-in online per i voli Ryanair.
La misura è stata pensata per coloro che acquisteranno un biglietto aereo con assegnazione del posto casuale.
Nessun cambiamento, in termini di tempistiche, invece, sarà previsto per chi per chi comprerà il ticket aereo scegliendo il posto a sedere, pagando quindi il relativo costo extra.
La scelta, riporta TravelMole, sta già scaldando i consumatori. Secondo alcuni l’operazione renderà più difficile il check-in a coloro che effettueranno vacanze di lunga durata, che non potranno stampare la carta d’imbarco del volo di ritorno prima di partire.
What was this pilot thinking? Watch as they rotate at a very slow speed causing the aircraft’s nose to lift off the ground but not generating enough lift to become fully airborne, & then shortly after stalling they continue to accelerate down the runway to rotate at a faster speed. I have no idea as to why this happened, but some theories could include an incorrect flap setting, the setting of incorrect V speeds or an incorrect trim?
But in this day and age, surely error mistakes like these shouldn’t be apparent in commercial aviation? Even if the mistakes had been made, aborting the takeoff could’ve been a safer option, than putting the passengers, crew & aircraft at risk in this dangerous situation. Leave your opinions in the comments.
Location: Frankfurt Am Main Airport
Date: 23rd July 2016
BAA Training is inviting pilots to acquire the A320 type rating training and start building flight hours right after having obtained this qualification. Line Training is available in our Europe based partner company.
We ensure the opportunity to participate in the airline’s assessment to applicants who graduate from BAA Training. A job offer is valid only in case of a successful selection and completion of the course! A special line training offer includes 500 flight hours!
The offer is valid only for those who start type rating education in October. As you can see, it is a perfect time to begin your training!
Training starts:
17thOctober
2ndNovember
Entry requirements:
70 hours as a pilot-in-command of airplanes
Valid ME, IR (multi-engine, instrument rating)
Valid CPL (with ATPL theory) or ATPL
Valid Class 1 Medical Certificate
MCC certificate of completion
English level 4 or higher according to ICAO requirements
Most only know him as a famous actor who played roles as a military officer, a cowboy, a famous band leader, a businessman and a politician.
But few seem to know the true story behind the fascinating military career of one of this country’s greatest actors.
Jimmy Stewart led a very successful career as a bomber pilot and command level officer during WWII.
This page is dedicated to the memory of Jimmy Stewart, his military career, and those who served with him during WWII in the skies above Europe.
This is one of the few pages on my site which does not show something from my collection. It is simply a tribute to a great American actor, a distinguished veteran and an All-American role model.
While establishing his reputation as an actor, the rest of the world was about to go to war.
German occupation in numerous countries in the early part of 1940 led Congress on September 16, 1940 to pass the Selective Service Bill, “the draft.” This bill called for 900,000
men between the ages of 20 and 36 to be drafted each year. Stewart’s draft number was 310.
When his number was called and he appeared at Draft Board No. 245 in West Los Angeles in February 1941, the 6’3” Stewart weighed only 138 pounds, 5 pounds under the acceptable weight level.
He was turned down for service. Stewart wanted to fly and serve his country but by May of 1941 he would have been too old to get into flight school.
He went home ate everything he could that was fattening and went back and enlisted in the Army Air Corps, he passed the physical with an ounce to spare and began his military service
as a private.
While others tried to avoid the draft, he actually wanted to serve in the military and was the first Hollywood star to enter military service prior or during WWII.
Interested in aviation as a child, he had taken his first flight while still in Indiana from one of the
barnstorming pilots that used to travel the Midwest. As a successful actor in 1935 Jimmy was
able to afford flying lessons. He received his civilian pilot’s license in 1935, and bought his first airplane.
1_September 24, 1945 edition of Life magazine. 2_Presidential Medal of Freedom. 3_Jimmy Stewart’s wartime leather jacket. This is in the collection of the Jimmy Stewart Museum, located in Indiana, Pennsylvania. Visit the Jimmy Stewart Museum website at www.jimmy.org.
In 1938 he obtained his commercial pilot’s license. He often flew cross country to visit his parents in Pennsylvania, navigating by the railroad tracks.
In the military, he was to make extensive use of his civilian pilot’s training. In March 1941 at age 32, he reported for duty as Private James Stewart at Fort McArthur and was assigned to the Army Air Corps at Moffett Field.
To comply with the regulations of the Air Corps proficiency
board, Stewart required additional 100 flying hours and bought them at a nearby field, at his own expense. He then took and passed a very stiff proficiency board examination.
In January 1942 Stewart was commissioned a 2nd Lieutenant. He was then sent to Mather Field in California as a four engine instructor, this included both the B-17 and B-24 heavy bombers.
Much to his dismay, Stewart stayed stateside for almost two years working as a flight instructor, until commanding officers finally yielded to his request to be sent overseas.
In November 1943, now a Captain and Operations Officer for the 703rd Bomb Squadron, 445th Bombardment Group of the Eighth Air Force, he arrived in Tibenham, England.
In March of 1944 he was transferred to the 453rd Bombardment Group at Old Buckenham (Old Buc).
Throughout his combat career, Stewart flew as lead pilot in B-24 Liberators.
Stewart’s war record included 20 combat missions as command pilot over enemy territory, including raids deep into Germany to Berlin.
He didn’t fly the milk runs, and his missions included bombing raids to Berlin, Brunswick, Bremen, Frankfurt, and Schweinfurt.
Col. Ramsey Potts (above, left in photo) presents the Distinguished Flying Cross to Maj. James Stewart for extraordinary achievement while serving as deputy leader of a combat wing on a bombing mission to Brunswick, Germany, Feb. 20, 1944.
His most memorable mission, Stewart served as the flight leader of a 1000 plain raid to Berlin.
He was awarded the Distinguished Flying Cross with two Oak Leaf Clusters, the Air Medal with three Oak Leaf Clusters, and the French Croix de Guerre with Palm.
By the end of the war he had risen to the rank of Colonel. After the war he remained with the US Air Force Reserves and was eventually promoted to Brigadier General in 1959.
Above and below: As operations officer, Maj. Stewart would often escort his pilots to their planes and be there to meet them when they returned from a raid.
In 1966, he participated in a bombing strike in Vietnam, as an observer on a B-52 bomber. He retired from the Air Force in 1968 and received the Distinguished Service Medal and ultimately, the Presidential Medal of Freedom.
Upon returning to Hollywood, Stewart took a brief vacation, spending time in his home town with his parents.
He then returned to Hollywood and made his first post-war movie, “It’s a Wonderful Life“ in 1946.
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A brief overview Stewart’s military career:
Served overseas 21 months Completed 20 combat missions Awarded six battle stars Served with the Air Force Reserves Promoted to Brigadier General , July 1959 Retired 1968 Awarded Distinguished Service Medal 1968 Awarded Presidential Medal of Freedom 1985
Medals awarded to BGen. Stewart:
Distinguished Service Medal Distinguished Flying Cross with Oak Leaf Cluster Air Medal with 3 Oak Leaf Clusters Army Commendation Medal American Defense Service Medal European-African-Middle Eastern Campaign Medal with 3 Service Stars World War II Victory Medal Armed Forces Reserve Medal French Croix de Guerre with Palm Presidential Medal of Freedom
A terrific book written about the military career of Jimmy Stewart.
Written by Starr Smith, with a
forward by Walter Cronkite, this book accurately traces the military career of Jimmy
Stewart from his induction into the U.S. Army as a private, to his final days in Hollywood.
The book provides a glimpse into the extraordinary and private life of this brave man
who gave up his celebrity status and the comforts of Hollywood, out of a sense of duty and honor to serve his country.
Through the use of anecdotes and behind the scene details, the reader will learn how Stewart set himself apart from the majority of the other Hollywood stars, who joined the military during
the war but remained far removed from the dangers of combat.
Anyone who has an interest in Stewart or military aviation will enjoy this book and the image it accurately paints of this true war hero.
Written by Starr Smith, a terrific journalist, and a man who erved with Stewart during the war.
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The 445th Bomb Group
As Stewart himself would likely have said, he couldn’t have been as successful as he was during his wartime career, if it wasn’t for the dedication, sacrifice and devotion to duty of the men of the 703rd Bomb Squadron, 445th Bombardment Group of the 8th Air Force. Below are some brief wartime facts related to the 445th Bomb Group.
Constituted as 445th Bombardment Group (Heavy): Mar 20, 1943 Activated: Apr 1, 1943
Stations:
Gowen Field, Idaho, Apr 1, 1943;
Wendover Field, Utah, Jun 8, 1943
Sioux City AAB, Iowa, Jul 8 – Oct 20, 1943
Tibenham, England, Nov 4, 1943 – May 28, 1945
Ft Dix AAB, NJ, Jun 9 – Sep 12, 1945.
Commanders: Col Robert H Terrill, 1 Apr 1943
Col William W Jones, 25 Jul 1944-12 Sep 1945.
Campaigns: Air Offensive, Europe; Normandy; Northern France; Rhineland; Ardennes-Alsace; Central Europe.
Decorations: Distinguished Unit Citation: Gotha, Germany, Feb 24, 1944. rench Croix de Guerre with Palm.
The 445th was comprised of 4 bomb squadrons (700th, 701st, 702nd and 703rd). In just under 17 months, aircrews of the 445th flew280 combat mission against a variety of targets within occupied Europe.
The ordnance their aircraft carried ranged from high explosives to fuel and supplies for Patton’s 3rd Army during the Battle of the Bulge in December ’44.
Their targets consisted of railroad marshalling yards, oil efineries, fighter aircraft roduction facilities, various industrial targets, harbor facilities and enemy airfields.
To learn more about the 445th Bomb Group, click on the link below to visit the website dedicated to this decorated bomb group.
The B-24 had the highest production of any bomber in World War II. By the end of the war, over 18,000 of these bombers had been produced.
An amazing accomplishment, as the prototype first flew in December of 1941.
The plane was heavily used in Europe along with the B-17 in daylight raids on the continent. It was also widely utilized in the Pacific because of its ability to fly long ranges.
General characteristics: Crew: 7-10
Length: 67 ft 8 in (20.6 m)
Wingspan: 110 ft 0 in (33.5 m)
Height: 18 ft 0 in (5.5 m)
Wing area: 1,048 ft² (97.4 m²)
Empty weight: 36,500 lb (16,590 kg)
Loaded weight: 55,000 lb (25,000 kg)
Max takeoff weight: 65,000 lb (29,500 kg)
Powerplant: 4× Pratt & Whitney R-1830 turbosupercharged radial engines, 1,200 hp (900 kW) each
* Zero-lift drag coefficient: 0.0406
Drag area: 42.54 ft² (3.95 m²)
Aspect ratio: 11.55
Performance: Maximum speed: 290 mph (250 knots, 470 km/h)
Cruise speed: 215 mph (187 knots, 346 km/h)
Stall speed: 95 mph (83 knots, 153 km/h)
Combat radius: 2,100 mi (1,800 NM, 3,400 km)
Ferry range: 3,700 mi (3,200 NM, 6,000 km)
Service ceiling 28,000 ft (8,500 m)
Rate of climb: 1,025 ft/min (5.2 m/s)
Wing loading: 52.5 lb/ft² (256 kg/m²)
Power/mass: 0.0873 hp/lb (144 W/kg)
Lift-to-drag ratio: 12.9
Madrid, Spagna – Valutata in 80 miliardi di dollari ai prezzi di listino per i prossimi 20 anni
WAPA) – Embraer prevede nei prossimi venti anni una domanda di mercato pari a 1540 nuovi aerei nel segmento 70-130 posti (valore 80 miliardi di dollari al prezzo di listino) in Europa e Csi (Comunità degli Stati indipendenti). Attualmente sono 29 le compagnie che operano questi jet in entrambe le regioni.
Secondo International Air Transport Association (Iata), il traffico totale dei vettori europei è aumentato del 3,5%, mentre il fattore di carico è salito all’81,9% nei primi otto mesi del 2016. La crescita della domanda del trasporto continua ad affrontare una serie di venti contrari, compresi gli attacchi terroristici e l’instabilità politica in alcune parti della regione.
L’efficienza degli hub è di fondamentale importanza ed i velivoli in questo segmento di posti svolgono un ruolo-chiave alimentando questi hub.
Nella regione Csi, l’opportunità-chiave è legata al livello di deregolamentazione. Il flusso intra-Csi è ancora concentrato intorno ai principali capitali nazionali ed ai maggiori centri finanziari ed industriali.
Il profilo di invecchiamento dell’attuale flotta in servizio Csi suggerisce la necessità di rinnovare. Alcuni modelli hanno bisogno di una sostituzione urgente, in particolare quelli con una più piccola capienza. L’età media dei jet fino a 130 posti è ormai pari a più di 16 anni.
Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.
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Jimmy Stewart led a very successful career as a bomber pilot and command level officer during WWII.
Secondo International Air Transport Association (Iata), il traffico totale dei vettori europei è aumentato del 3,5%, mentre il fattore di carico è salito all’81,9% nei primi otto mesi del 2016. La crescita della domanda del trasporto continua ad affrontare una serie di venti contrari, compresi gli attacchi terroristici e l’instabilità politica in alcune parti della regione.
