E così oggi pomeriggio attorno alle 15,25Ostilio, suo figlio Antonio ed io siamo decollati a bordo dell’I-MISS , Reims/CessnaFR172J (c/n FR172Jj0415) per un caffè in quel di Ferrara.
La visibilità all’andata non era il massimo ma abituati ormai alle foschie padane siamo riusciti a raggiungere l’Aeroporto senza problemi.
Dopo l’atterraggio ci siamo recati presso il bar dell’Aeroporto per gustarci un caffè. Ci siamo intrattenuti poi lcuni minuti ad osservare l’I-CANO , il CessnaTU206G “Turbo Stationair” (C/N U206-06003) lanciare alcuni paracadutisti .
Ostilio io ed Antonio
Pochi istanti ancora per veder atterrare un Cirrus SR-22 e poi via verso casa.
il Sole sceso ormai dietro al Monte Cusna
Il riflesso negli occhi, la foschia tinta d’ambra dal sole che andava via via scendendo dietro l’Appennino ci ha creato qualche piccola difficoltà ma nulla di particolare.
Alle 17,00 precise il monomotore giallo e verde tocca la pista dell’Aeroporto di Modena.
Già proprio così, infatti l’equipaggio iniziale comprendeva: Attilio, organizzatore della gita e Presidente dell’Aero Club di Modena, sua figlia Laura, un’amica di quest’ ultima e Loris.
Per una disdetta dell’ultimo dell’amica di Laura sono stato chiamato a “tappare il buco” dallo stesso Attilio al quale va un ringraziamento particolare.
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Domenica 19 Luglio 2015 ore 08,20 Aeroporto di Modena-Marzaglia
Nonostante l’orario la temperatura era già altissima, 34\35°C ed il nostro velivolo appena estratto dall’Hangar iniziava ad arroventarsi durante le operazioni di rifornimento.
Caricati zaini e zainetti vari saliamo a bordo del Piper e alle 08,53 precise stacchiamo le ruote dalla pista dell’Aeroporto di Modena.
Il piano di volo strumentale prevedeva la salita ad 11000 piedi ( 3300 metri circa) verso il punto ASDOR per poi continuare in aerovia sul punto SORUG fino al VOR di Ancona-Falconara da dove poi sarebbe partta la traversata del Mare Adriatico toccando i punti TORPOELGUS ed UMSON per poi avvicinarci fino alla costa Croata scendendo fino all’Isola di Brac, meta della spedizione odierna.
La rotta..Loris e AttilioIo e Laura
Pochi minuti dopo il decollo ci siamo resi conto che la salita non sarebbe stata una passeggiata, tutt’altro….
Quattro persone a bordo, gli zaini il pieno di carburante ed il caldo, facevano sudare il quattro cilindri boxer da 200 cavali montato sul nostro aereo che arrancando ci ha portati fino a 9000 piedi.
A 1400 metri il termometro segnava ancora 30°C….
Gli ultimi 2000 piedi sono stati tragicomici, salivamo a gradini poi livellavamo per riprendere velocità, fino a raggiungere la tanto agonista quota di volo.
Finalmente raggiungiamo 11000 piedi.
Finalmente 11.000piedi
Avvicinandoci al Mare Adriatico densa foschia che ci accompagna dal decollo, cela la linea di costa, a malapena si intuiscono l’Aeroporto di Rimini Miramare e quello di Fano
Il volo procede tranquillo e senza scossoni, tant’é che Laura si assopisce ascoltando la musica dagli auricolari collegati al telefonino.
Sorvoliamo Ancona virando verso EST e prendiamo la via del mare.
Il Mare Adriatico è un olio, un traghetto dallo scafo rosso che fa la spola tra la Croazia e l’Italia fa capolino da sotto la nostra ala destra per poi sparire dietro di noi.
Avvicinandoci alla riva del Mare Adriatico opposta iniziamo la discesa verso Brac.
La foschia continua a coprire tutto attorno a noi ed anche la miriade di isole ed isolette che caratterizzano la frastagliata costa croata appaiono sfocate.
Continuiamo la discesa fino a 2000 piedi e viriamo verso Brac sfilando sulla sinistra l’Isola di Solta .
Attilio attira la nostra attenzione facendoci notare che tra poco sorvoleremo la fantastica spiaggia di Zlatni Rat ( in croato Corno d’oro) e sarà visibile alla nostra sinistra.
Zlatni Rat Beach… Welcome to paradise…
Pochi istanti dopo infatti lo spettacolo della natura ci riempie gli occhi. Sembra una spiaggia caraibica o polinesiana, favoloso e tra poco saremo li….
Continuiamo la discesa e viriamo in finale sull’Aeroporto di Brac, sito su un altopiano di 541 metri a strapiombo sulla cittadina di Bol.
On final at Brac Airport 541 mt slm
Atterriamo e veniamo istruiti a parcheggiare accanto ad un Pilatus PC-12 svizzero.
Aprendo il portello del Piper veniamo inondati da una ventata d’aria rovente, i Marshall dell’ Aerostazione infatti ci confermano che è un caldo anomalo anche nella loro regione.
PC-12 Svizzero
Espletate le pratiche d’atterraggio, preso un caffè ed una doverosa sosta al wc ( sapete com’é dopo 2 ore e mezza ….ndr) saliamo sul pulmino che ci porta fino alla spiaggia sorvolata pochi istanti prima.
Scesi dalla navetta abbiamo attraversato il bosco e davanti a noi si è aperto uno spettacolo indescrivibile.
Barche a vela, Yachtgommoniparapendio e wind surf, sembrava di essere alle Hawaii e l’acqua da turchese vicino alla riva diveniva azzurra poi blu verso il largo
La spiaggia di finissimi sassolini bianchi piena di gente che prendeva il sole e bambini che giocavano.
Presi ombrelloni e sdraio ci siamo tuffati nelle acque verdi turchese del corno d’oro. Dapprima l’acqua era leggermente freddina, ma dopo alcuni istanti non volevamo più uscire….
Usciti dalle cristalline acque che circondano la meravigliosa spiaggia ci siamo crogiolati al sole per un paio di orette a godere di usi e costumi (soprattuto costumi…ndr) della zona dopo di che ci siamo incamminati verso la passeggiata dei ristoranti che sovrasta la scogliera sottostante sedendoci al Restoran Centar Marijan – Zlatni Rat Beach Resort
Pranzo luculliano è dir poco: Calamari fritti con patate e verdure Gamberoni, birra acqua caffè e gran finale la Palacinka.
La Palacinka…..
Tipico dolce dell’area mitteleuropea simile alla Crèpe francese, ma priva del burro, Si serve arrotolata o ripiegata con ripieni di marmellate o cioccolata, spolverate di zucchero a velo, cacao o guarnite con panna montata, veramente spettacolare….
percorso galleggiante per bambini
Tornati ala spiaggia abbiamo fatto le “Lucertole” ancora un po’ e attendendo le 17,30 orario nel quale il pulmino ci sarebbe venuto a riprendere per riportarci all’ Aeroporto, abbiamo ammirato le “bellezze offerte dalla natura….”
Ormai è ora di ripartire, raduniamo “armi e bagagli” chiudiamo gli ombrelloni e riattraversando la pineta ci dirigiamo al rendez vous con la navetta dell’Aeroporto
Indiana Jones ed il gambero avariato………. 🙂pronti per partire
Levata la copertura di protezione “anti caldo” posta sul tettuccio dell’aereo saliamo a bordo e rulliamo verso la pista.
Alle 18,01 il Piper Arrow staccava le ruote dalla pista sorvolando la meravigliosa spiaggia di Zlatni Rat.
La giornata volge ormai al termine, le ombre si allungano mentre salendo a 7000 piedi prendiamo la via del ritorno.
L’Adriatico si tinge d’oro e dirigendo nuovamente verso Ancona sorvoliamo navi che incrociano in alto mare dirette chissà dove.
La densa foschia che ci ha accompagnato la mattino si ripresenta puntuale e ci “tiene compagnia”fino a casa.
Il sole ormai basso sull’orizzonte appare come una rossa palla infuocata, atterriamo all’Aeroporto di Marzaglia alle 20,34 .
Qualche minuto per trascrivere decolli e atterraggi sullo stralcio voli in hangar volo e via verso casa.
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