2013 Maggio

Tutte le news dall’Aeroclub di Modena


L’agenzia governativa prevede una stagione particolarmente attiva

New York, 24 mag. (TMNews) – La stagione degli uragani sull’oceano Atlantico, che inizia il primo giugno e termina il primo novembre, potrebbe essere “particolarmente attiva” e generare dalle 13 alle 20 tempeste, sopra la media caratterizzata da sei-12 fenomeni naturali di questo tipo. Di queste tempeste, tra le sette e le 11 dovrebbero trasformarsi in uragani. Lo stima la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), l’agenzia parte del dipartimento del Commercio focalizzata sulle condizioni di oceani e atmosfera. Degli uragani previsti, dai tre ai sei potrebbero raggiungere e superare la categoria tre con venti oltre i 177 chilometri orari.

La previsione non è di poco conto. Basti pensare che l’uragano Sandy – quello che colpì la costa nord-orientale degli Stati Uniti alla fine dello scorso ottobre provocando danni per oltre 75 miliardi di dollari – aveva raggiunto la categoria due quando ‘atterrò’ con la sua forza distruttiva vicino ad Atlantic City, in New Jersey.

Proprio per questo l’agenzia Noaa avverte: l’impatto delle tempeste attese potrebbe farsi sentire al di là delle aree tipicamente associate a uragani e tempeste tropicali. “Così come abbiamo visto con Sandy, è importante ricordare che venti forti, piogge torrenziali, allagamenti e tornado spesso mettono a rischio aree lontane dalle coste”, ha spiegato Kathryn Sullivan, a capo dell’agenzia.

Fonte:www.tmnews.it



Già proprio così, sembrava che i velivoli col carrello retrattile si fossero dati appuntamento per oggi all’Aeroporto di Modena-Marzaglia.

Ma partiamo dall’inizio…

Stamattina, attorno alle 10,30 è atterrato un Cessna TR182 Turbo Skylane RG  OY-SMK (OY è l’indicativo ICAO della Danimarca ndr.) c/n-R182-01899 del 1982 (foto sotto) .Dopo una sosta di circa mezz’ora è ridecollato.

Verso le 11,15 poi,  è atterrato un Piper PA28RT-201T Turbo Arrow IV I-EAAA c/n 28R-8331026 (foto sotto), il quale è ridecollato poi verso le 18,30.

La cosa sompatica è che a bordo, oltre ai quattro passeggeri, vi era pure un cagnolino bianco e nero.

Già, perchè negare un volo al migliore amico dell’uomo…

Infine attorno all’ora di pranzo è atterrato un Piper PA-28RT-201T Turbo Arrow IV PH-MGJ  (PH è l’indicativo ICAO dell’OLANDA ndr.) c/n 28R-7931139 (foto sotto) il quale è ridecollato attorno alle 17,30.

I tre velivoli avevano una caratteristica comune, erano tiutti dotati di cattelllo retrattile.

GUARDA VIDEO

 http://www.youreporter.it/video_La_giornata_del_RG

Infatti  gli aerei da turismo dotati di carrello retrattile vengono classificati R o RG.  La T invece sta ad indicate su alcuna versioni di Piper  forma della coda, detta appunto a T.

In questo caso RT, cioè retrattile con coda a T

Per

www.aeroclubmodena.it

Piergiorgio”pierinoinflight”Goldoni



Il de Havilland DH.82 Tiger Moth è un monomotore da addestramento biplano sviluppato dall’azienda britannica de Havilland Aircraft Company nei primi anni trenta.

File:DH 82A Tiger Moth - N81DH.jpg

Progettato da Geoffrey de Havilland, proprietario e fondatore dell’azienda che portava il suo nome, fu utilizzato principalmente dalla Royal Air Force (RAF), l’aeronautica militare del Regno Unito, e da numerose altre forze aeree mondiali nella formazione dei propri piloti. Il Tiger Moth rimase in servizio con la RAF fino al 1952 quindi, una volta radiati, gli esemplari ancora in buone condizioni furono venduti sul mercato dell’aviazione generale ed acquistati da utenti privati ed utilizzati come aereo da turismo. Molte nazioni hanno utilizzato il DH.82 sia per scopi civili che militari e tutt’oggi rimane un mezzo molto ricercato dagli amatori. Alcuni Tiger Moth di proprietà privata sono immatricolati anche in Italia

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 http://www.youtube.com/watch?v=4nZoSqPmDR8

Storia

Sviluppo

Il prototipo del DH.82 fu sviluppato partendo dal DH.60 Moth; la principale modifica apportata fu alla cabina di pilotaggio in quanto veniva richiesto dagli istruttori di volo una migliore accessibilità e sicurezza, soprattutto nel caso di lanci con il paracadute. Nel DH.60 Moth erano i serbatoi del carburante posti nelle vicinanze della cabina di pilotaggio ad intralciare e per risolvere il problema fu spostata in avanti l’ala superiore rispetto alla inferiore ed entrambe furono lievemente arretrate per mantenere l’equilibratura del velivolo e questa modifica rese il DH.82 il primo velivolo della RAF con ali a freccia positiva. Altre modifiche riguardarono un rafforzamento della struttura generale, sportelli disposti su entrambe i lati della cabina di pilotaggio e una revisione del sistema di scarico dei fumi del motore. Fu equipaggiato con il motore de Havilland Gipsy III e volò la prima volta il 26 ottobre 1931 con il collaudatore capo della de Havilland Hubert Broad ai comandi.

File:DH 82 A Tiger Moth D-EBKT.jpg

Una caratteristica distintiva del progetto del Tiger Moth furono il controllo differenziale degli alettoni posti solo sull’ala inferiore e controllati da una leva esterna circolare, che si trova nascosta appena sotto la copertura dell’ala inferiore; questa leva è controllata da dei cavi metallici che giungono fino alla cabina di pilotaggio. Tutto questo si traduce in un sistema di controllo operativo sugli alettoni e permette veloci correzioni di manovre azzardate.

Fin dall’inizio, il Tiger Moth dimostrò di essere un addestratore ideale, semplice e conveniente da manutenere; anche se a velocità ridotta il mezzo richiede una mano ferma e manovre sicure, aspetto questo preferito da molti istruttori che aiuta nella formazione dei piloti.

Impiego operativo

File:De havilland dh-82b queen bee lf858 arp.jpgLa RAF ordinò 35 Tiger Moth I con doppi controlli e con denominazione industriale DH 60T. Un successivo ordine fu emesso per 50 aerei equipaggiati con motore de Havilland Gipsy Major I, denominati DH.82A o RAF Tiger Moth II. Gli aerei entrarono in servizio presso la scuola centrale di volo della RAF nel febbraio 1932. Con l’inizio della Seconda guerra mondiale, la RAF aveva 500 aeromobili in servizio e molti DH.82 civili furono utilizzati per formare i piloti.

La produzione britannica di Tiger Moth fu di oltre 7.000 unità e 4.005 Tiger Moth II furono costruiti esplicitamente per la RAF durante la guerra e di questi quasi la metà venne costruita dalla Morris Motor Company a Cowley, Oxford.

Il DH.82 divenne l’addestratore standard in tutto il Commonwealth e anche altrove. Migliaia di piloti hanno imparato a volare su questa piccola e robusta macchina e la RAF riteneva questo velivolo ideale anche per addestrare i piloti dei caccia, il mezzo infatti richiede precise abilità e molta concentrazione per essere pilotato al meglio; una pessima manovra può infatti facilmente mandarlo in stallo o in avvitamento.

File:Five Tiger Moth aircraft from The Powerhouse Museum.jpgDiversi DH.82 furono modificati per scopi speciali e tra questi bisogna citare il primo drone della storia: un Tiger Moth radio controllato per fare da falso bersaglio e denominato DH.82B Queen Bee, fu realizzato quasi in 300 esemplari all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. A seguito della disastrosa campagna della Gran Bretagna in Francia, nel mese di agosto 1940, 350 DH.82 furono convertiti in bombardieri leggeri per la difesa costiera. Una modifica molto più radicale fu prevista per il paraslasher: un Tiger Moth equipaggiato con una sorta di lama da utilizzare per tagliare i paracadute dei soldati nemici in discesa verso il suolo. Il velivolo fu testato e dimostrò la validità dell’idea, ma poi fu abbandonato. Un DH.82 fu equipaggiato con serbatoi di insetticida velenoso, posti sotto le ali, e destinato ad irrorare le truppe nemiche.
 

File:WCAM Tiger Moth.jpgIn Canada, la de Havilland costruì 1.523 DH.82C, equipaggiati con il motore Gipsy Major 1C e con altre modifiche tra le quali la sostituzione del pattino di coda con una ruota, un carrello d’atterraggio più robusto e con le ruote spostate più avanti e un abitacolo chiuso a causa del freddo clima del nord. La de Havilland Canada consegnò anche 200 Tiger Moth all’USAAF, rinominati PT-24. Altri 151 esemplari vennero costruiti in Norvegia, Svezia e Portogallo mentre 2.949 furono realizzati nelle altre nazioni facenti parte del Commonwealth.

Nel dopoguerra, gli aerei in surplus vennero venduti ai club di volo e a privati. Dimostrarono di essere poco costosi e in grado di essere utilizzati in svariati modi come per la pubblicità aerea, ambulanza aerea, come aerei acrobatici e traino alianti. Sono stati spesso comparati con i famosi aerei acrobatici Stampe SV.4.

Dopo che in Nuova Zelanda venne introdotta la concimazione aerea dei terreni, molti DH.82 appartenuti alla Royal New Zealand Air Force furono convertiti in aerei agricoli dove il sedile anteriore venne sostituito da una tramoggia contenente il concime da disperdere sui campi. Dalla metà degli anni cinquanta molti di questi mezzi furono sostituiti con i più moderni PAC Fletcher e un grande numero di Tiger Moth neozelandesi fu venduto a privati ed appassionati.

I Tiger Moth appartenuti alla Royal Navy furono riutilizzati come bersagli per esercitazioni fino al 1956 quando furono acquistati un lotto di velivoli ristrutturati.

File:JamesAviation.jpgSporadicamente alcuni DH.82 furono utilizzati in alcuni film, in particolare furono utilizzati nelle scene di incidenti aerei nel film Il temerario.

Versioni

 
DH.60T Moth Trainer
Versione addestratore militare del de Havilland DH.60 Moth.
DH.82 Tiger Moth (Tiger Moth I)
Aereo addestratore biposto, equipaggiato con il motore de Havilland Gipsy III; rinominato Tiger Moth I dalla RAF.
DH.82A Tiger Moth (Tiger Moth II)
Aereo addestratore biposto, equipaggiato con il motore de Havilland Gipsy Major; rinominato Tiger Moth II dalla RAF.
DH.82B Queen Bee
Drone bersaglio radiocomandato; 380 realizzati. Dal 2008, l’unico esemplare rimasto è ospitato nella base della RAF di Henlow, Inghilterra.
DH.82C Tiger Moth
Versione realizzata per i climi freddi e utilizzato dalla Royal Canadian Air Force; dotato di coperture scorrevoli e cabina riscaldata ed equipaggiato con il motore de Havilland Gipsy Major; 1.523 esemplari realizzati.
PT-24 Moth
Denominazione statunitense dei DH.82C Tiger Moth; 200 esemplari realizzati dalla de Havilland Canada.
Thruxton Jackaroo
Biplano a quattro posti.

File:DH82A Tiger Moth A17-561 2.jpg

Utilizzatori

Militari

Belgio Belgio
  • Composante Air de l’armée belge (31 velivoli)
Brasile Brasile
bandiera Birmania
Canada Canada
Canada Canada
Danimarca Danimarca
Egitto Egitto
bandiera India britannica – India India
India India
State Flag of Iran (1925).svg Iran
Flag of Iraq (1924–1959).svg Regno di Iraq
Israele Israele
Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Norvegia Norvegia
Pakistan Pakistan
Polonia Polonia
  • Wojska Lotnicze i Obrony Przeciwlotniczej Obszaru Kraju
Portogallo Portogallo
Flag of Rhodesia.svg Rhodesia
Flag of the Second Spanish Republic.svg Seconda repubblica spagnola
Sudafrica Sudafrica
  • South African Air Force
Sri Lanka Sri Lanka
Svezia Svezia
Thailandia Thailandia
Regno Unito Regno Unito
Uruguay Uruguay

Esemplari attualmente esistenti

File:Tiger Moth Blue.jpgNumerosi DH.82 ancora oggi volano (si stima circa 250). Il numero di questi mezzi in grado tuttora di volare è andato aumentando, perché i pezzi conservati nei musei sono stati restaurati e posti in condizione di volo. Molti esemplari sono stati conservati in vari musei:

Velivoli comparabili

Descrizione
Tipo aereo da addestramento
Equipaggio 2 (Pilota e allievo)
Progettista Geoffrey de Havilland
Costruttore Regno Unito de Havilland Aircraft
Data primo volo 26 ottobre 1931
Data entrata in servizio 1932
Data ritiro dal servizio 1959 (militare)
Utilizzatore principale Regno Unito RAF
Altri utilizzatori Canada RCAF
Australia RAAF
Nuova Zelanda RNZAF
Esemplari 8 868
Altre varianti Thruxton Jackaroo
Dimensioni e pesi
 
Lunghezza 7,34 m (23 ft 11 in)
Apertura alare 8,94 m (29 ft 4 in)
Altezza 2,68 m (8 ft 9 in)
Superficie alare 22,2 m² (239 ft²)
Peso a vuoto 506 kg (1 115 lb)
Peso carico 828 kg (1 825 lb)
 Propulsione
Motore un de Havilland Gipsy Major, 4 cilindri
Potenza 130 hp (100 kW)
 Prestazioni
Velocità max 175 km/h (109 mph, 95 kt)
Velocità di salita 3,42 m/s (11,22 ft/sec)
Raggio di azione 486 km (302 mi, 262 nm)
Tangenza 4 145 m (13 600 ft)
 Note dati relativi alla versione DH.82A

Fonte:http://it.wikipedia.org/



In occasione delle celebrazioni per il centenario dell’azienda, i dipendenti dell’azienda sabato 25 maggio hanno avuto la possibilità di visitare il sito produttivo di Venegono accompagnati dai loro familiari.

In occasione delle celebrazioni per il centenario di Alenia Aermacchi ritorna l’Open Day, iniziativa rivolta a tutti i dipendenti dell’azienda che sabato 25 maggio hanno avuto la possibilità di visitare il sito produttivo di Venegono Superiore accompagnati dai loro familiari.
Seimila le persone che oltre a poter visitare le linee produttive hanno potuto ammirare da vicino alcuni dei velivoli prodotti dall’azienda.
All’evento ha partecipato il vertice aziendale, tra cui l’Amministratore Delegato, Giuseppe Giordo: “Siamo un’azienda presente sul territorio italiano e non solo, che punta all’ampliamento dei mercati sia nel settore civile che della difesa. Siamo un’azienda sempre pronta a sperimentare strategie innovative per rispondere ai cambiamenti e alle esigenze del mercato, ma la nostra azienda è anche e principalmente un patrimonio di risorse umane e di tradizioni che quest’anno compiono cento anni di vita e vogliamo celebrare questa importante ricorrenza con i nostri dipendenti e con le loro famiglie”.

Oltre alle visite dei vari siti produttivi, tra le altre iniziative previste per gli Open Day AleniaAermacchi nei vari stabilimenti in Italia vi è la distribuzione a tutti i dipendenti di un libro celebrativo sulla storia dell’Alenia Aermacchi, la possibilità di vedere da vicino i velivoli in mostra statica, visitare mostre fotografiche, visionare un video sulla storia dell’azienda appositamente realizzato e partecipare alle tradizionali premiazioni dei Seniores, i dipendenti con 35, 30 e 25 anni di anzianità aziendale.

Alenia Aermacchi ha celebrato il 1° Maggio 2013 il suo primo secolo di vita
. Unica società aeronautica al mondo che può vantare cento anni di attività sotto un marchio comune, venne costituita nel lontano 1913 da Giulio Macchi come Società Anonima Nieuport-Macchi. I primi cento anni sono un secolo di record, di traguardi tecnologici e di sviluppo di un sistema industriale che in questo periodo ha generato e continua a generare nel nostro paese un considerevole impatto economico e sociale. L’Italia oggi può vantare una delle poche industrie aeronautiche al mondo in grado di offrire sul mercato un velivolo da caccia di ultima generazione (Eurofighter), un trasporto tattico riconosciuto come superiore ad ogni concorrente (C-27J), l’addestratore avanzato a getto più evoluto al mondo (M-346), il velivolo da trasporto regionale bestseller mondiale (ATR) e una gamma di programmi di collaborazione industriale che va dal moderno Boeing 787 Dreamliner fino al più grande velivolo passeggeri in servizio, l’Airbus A380. Oggi 15.000 aerei civili in tutto il mondo volano con componenti realizzate da Alenia Aermacchi e ogni 20 secondi decolla un aereo di linea con componenti “made in Italy”.

Fonte:http://www3.varesenews.it



Nel mondo 15 mila aerei in volo

L’ad Giordo: «Puntiamo alla crescita dei mercati sia nel settore civile sia in quello della difesa»

Nadia Bergamini

Caselle (TO) 

Alenia Aermacchi, l’importante azienda pimontese del settore aeronautico, festeggia il centenario di fondazione con un open day nello stabilimento di Caselle. L’iniziativa, rivolta a tutti i dipendenti e ai loro familiari, ha visto oggi la presenza di circa 8 mila persone che – oltre a visitare le linee produttive – hanno potuto ammirare da vicino alcuni dei velivoli e una mostra fotografica dedicata all’ F-104 di cui oltre 300 esemplari sono stati costruiti proprio negli stabilimenti torinesi dell’azienda. 

 All’evento ha partecipato anche l’amministratore delegato, Giuseppe Giordo: «Siamo un’azienda presente non solo sul territorio italiano, che punta all’ampliamento dei mercati sia nel settore civile sia in quello della difesa, da sempre pronta a sperimentare strategie innovative per rispondere ai cambiamenti e alle esigenze del mercato. Ma siamo anche e principalmente un patrimonio di risorse umane e di tradizioni che quest’anno compiono cento anni di vita».  

Alenia Aermacchi ha iniziato le proprie celebrazioni lo scorso 1 maggio con l’apertura del sito web www.aleniaaermacchi100.it. Ad oggi 15 mila velivoli civili volano in ogni angolo del pianeta con parti realizzate da Alenia Aermacchi: ogni 20 secondi decolla un aereo con componenti prodotti in Italia. 

Fonte:www.lastampa.it



Borussia Dortmund ko 2-1, decide Robben all’89’

Un gol di Robben, all’89’, permette al Bayern Monaco di diventare, per la quinta volta nella sua storia, campione d’Europa. A Wembley, la squadra di Heynckes batte il Borussia Dortmund per 2-1 al termine di un match deciso interamente nel secondo tempo. I bavaresi passano in vantaggio grazie a Mandzukic (60′), ma vengono ripresi poco dopo da un rigore di Gundogan (68′). Nel finale, una percussione dell’olandese manda il Bayern in paradiso. 

LA PARTITA
Da sempre il numero 2. Una carriera baciata dal talento, ma fatta di sconfitte e devastanti delusioni. Un Mondiale perso in finale, con gol divorato solo davanti al portiere, sullo 0-0. Due Champions svanite all’ultimo atto tra cui quella dello scorso anno, dove fallì un rigore al supplementare. Una vita da perdente, quella di Robben. Fino al ruggito di Wembley, rivincita che dona il paradiso. Per lui, per i suoi compagni, per i tifosi del Bayern e per Jupp Heynckes. Che molla la nave a 68 anni, con la seconda Champions in bacheca (dopo quella del 1998 col Real) e uno scudetto da record. Arjen Robben schianta la storia al minuto 89 di una finale boomerang. Ribery libera l’olandese di tacco, lui s’infila tra i due centrali del Borussia e con un tocco di sinistro, dolce come il suo piede mancino, fa rotolare la sfera alle spalle di Weidenfeller.

Ventiquattro giorni dopo, il Bayern sembra un’altra cosa. La mostruosa condizione atletica, vitale per demolire il Barcellona, non è più quella mostrata un’intera e stagione e, in maniera ancora più roboante, nella doppia sfida coi catalani. Il Borussia pare rispettoso. Si aspetta una brutale aggressione e attende, quieto ma vivo. La squadra di Klopp si trattiene nei primi minuti. Poi, aiutata da un Bayern remissivo, prende coraggio e cambia la marcia della gara. Lewandowski è il primo a scaldare i guanti di Neuer (14′), i cui riflessi sono invece messi alla prova da Blaszczykowski (15′), che calcia da pochi passi e trova la riposta del portierone tedesco. Il Bayern, nel primo tempo, indietreggia anziché mordere. Prende fiato anziché pressare alto. Nella partita più importante, la filosofia opposta a quella interpretata per una stagione intera. Così il Borussia ha vita facile, si affida a un Reus in formato super e per quasi mezz’ora è padrone di Wembley. I bavaresi entrano in partita al 26′, quando un colpo di testa di Mandzukic viene salvato da Weidenfeller con l’aiuto della traversa. La banda di Klopp, spaventata, rischia ancora poco dopo (30′) quando Robben si divora lo 0-1 solo davanti al portiere.

A questo punto il Borussia prende paura e da qui in poi ciascuna delle due risponde colpo su colpo alle iniziative rivali. Lewandowski e Robben, sempre lui, sfiorano il gol prima del riposo, da dove esce una Bayern rivitalizzato. Il vantaggio ha la firma di Mandzukic (60′), che sfrutta un assist di Robben dopo un’illuminazione di Ribery. Il Dortmund replica con un rigore di Gundogan (68′), concesso da Rizzoli per uno scomposto fallo di Dante su Reus. L’1-1 risveglia il vecchio Bayern Monaco. Quello visto contro il Barcellona, che schiaccia l’avversario e lo tramortisce con un ritmo furioso. I bavaresi lavorano ai fianchi gli avversari e li finisco con un colpo di fioretto a un minuto dalla fine. Quando fa più male. Quando ormai non c’è più tempo per rialzarsi dal suolo. Il Bayern, dopo due finali perse dal 2010 a oggi, mette in bacheca il quinto titolo europeo della sua storia. Heynckes vince la sua seconda Champions League, con due squadre diverse, ed eguaglia il record di Hitzfeld, Happel e Mourinho. Al vecchio Jupp manca ancora una partita, prima del congedo. La finale di Coppa di Germania in programma l’1 giugno, contro lo Stoccarda. Dopo Bundesliga e Champions, sarebbe un tris epocale. A quel punto, il suo successore potrebbe solamente eguagliarlo. 

 

FONTE:www.sportmediaset.mediaset.it



Non aveva conseguito la licenza

Si faceva chiamare «comandante e indossava molto spesso una divisa». La descrizione che gli ex collaboratori danno di G. R. , 56 anni di Cassano Spinola, si ripete udienza dopo udienza. L’uomo è balzato agli onori della cronaca quale titolare di una scuola per piloti abusiva e si ritrova a processo per truffa. Il caso esplose nel 2009 quando Le Iene arrivarono proprio a Mesenzana trasformando in nazionale una storia sino ad allora rimasta localizzata.

Stando alle accuse mosse dalla procura di Varese, a conclusione delle indagini della Guardia di Finanza di Luino, il “comandante” avrebbe violato parecchi articoli del codice di navigazione esercitando «a titolo oneroso il servizio di trasporto aereo», così recita il capo di imputazione, senza aver mai ottenuto il previsto certificato di operatore aereo e la licenza di esercizio.

I titoli riconosciuti a R. gli avrebbero al massimo consentito il volo turistico e non a scopo di lucro. E invece attraverso due società la Yacht Fly Company srl intestata a lui e la Fox Jet Airlines srl riconducibile alla sua convivente, avrebbe effettuato «viaggi di aero taxi – così ieri ha testimoniato in aula una ex dipendente – Da Voghera a Roma e poi più giù verso la Puglia». Non solo: con la sua perfetta divisa, i gradi di comandante bene in vista, i biglietti da visita, il sito internet delle sue società, e una notevole parlantina «raccontava di essere stato comandante su jet di linea di grandi compagnie aeree», hanno detto i testimoni, ha convinto due aspiranti piloti a versare 20 mila euro ciascuno quale condizione per diventare soci delle sue compagnie, acquisire il brevetto di volo e poi solcare l’aria a loro volta.

Un volo di addestramento costava in media 1.200, ma né R. né la Fox Jet era in possesso del Coa (certificato di operatore aereo) come avrebbero accertato finanza e Enac. R. ha sempre respinto le accuse spiegando che quei voli, almeno dieci quelli accertati dalle fiamme gialle, non avrebbero avuto bisogno di autorizzazione Coa, in quanto «condotti come mero addestramento dei soci, e non per un traffico privato o commerciale».

E in merito ai 20 mila euro versati per R. non ci sarebbe nulla di illecito in quanto con quella somma i due aspiranti politi avrebbero regolarmente acquistato delle quote (pari al 5%) della compagnia Fox Jet. Una delle vittime ascoltate in aula ha tra l’altro raccontato di un volo da ?brivido? da Voghera ad Albenga durante il quale il ?comandante? avrebbe «eseguito una serie di manovre palesemente errate». Il 23 ottobre si torna in aula per la discussione e probabilmente la sentenza

Fonte:www.laprovinciadivarese.it



Il volo di debutto del KC-46 dovrebbe avvenire nel primo trimestre del 2015. Ma la struttura del velivolo 767-2C, su cui si basa il velivolo, è probabile che volerà a metà del 2014, prima di essere modificata per la forza aerea. Boeing spera in produzione entro il terzo trimestre del 2015.

Consegne del KC-46

Il primo dei 18 KC-46 dovrebbe essere consegnato nel 2016. La produzione full-rate, che dovrebbe essere di circa 15 aerei all’anno, avrà inizio più o meno nello stesso tempo, con un totale di 179 aerei da produrre per l’USAF.

Fonte:www.nonsoloaerei.net



In molti, specie in Alta Valle, si sono preoccupati per l’andirivieni di velivoli in formazione tra Aosta e Courmayeur. Dalla Regione spiegano che si tratta di una esercitazione dei militari.

Cristian Pellissier

courmayeur

Non è stata dichiarata una guerra e neppure c’è una calamità naturale in corso, era solo un’esercitazione militare. Nella serata di martedì e nella mattinata di ieri molti valdostani hanno notato quattro grandi elicotteri volare in formazione avanti e indietro tra Courmayeur e Aosta. Soprattutto a Courmayeur è scattata la preoccupazione, alle 22 di martedì: sentendo gli elicotteri gli abitanti hanno subito pensato si fosse staccata la frana di La Saxe. Dalla Regione spiegano invece che si tratta di un’esercitazione dei militari. 

Fonte:http://lastampa.it


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