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14 Gennaio 2017

Veloce volo nel primo pomeriggio con l’amico Claudio, a bordo dell’I-MODU, il Piper 28-181 dell’Aero Club di Modena.

Un volo verso nord fimo alle sponde del Po, con una visibilità stupenda, tanto che dalla verticale della città di Carpi era possibile scorgere le due centrali idroelettriche di Ostilia e Sermide lungo il grande fiume, i Colli Euganei che spuntavano dalla foschia bassa, la catena montuosa attorno al Lago di Garda e tutto l’arco dolomitico che pian piano spariva tra le nubi basse cariche di neve…


P.G.


12 Gennaio 2017

La scatola nera. Tutti conoscono cosa significa questo termine del mondo aeronautico. E’ un sistema di registrazione dei dati di volo di un aereo (velocità, quota, accelerazioni ecc.), dei dialoghi di cabina fra i componenti dell’equipaggio e le comunicazioni radio. Di nero questi dispositivi non hanno niente, infatti sono verniciati di uno sgargiante color arancione o rosso, ma evidentemente il colore nero è più “giornalistico”!.

Direte ma…… queste considerazioni nella home page del sito web dell’aero club Modena che significano?

Spiegazione. Una serata durante le feste appena passate, ero nell’ultimo ambiente della mia abitazione (la mansarda), nel quale posso ancora imporre la mia autorità di capofamiglia, mentre in tutto il resto della casa l’autorità è impersonata da moglie e due figlie. Lo scopo era di riordinare la libreria stracolma di documenti, libri e riviste, tutta roba aeronautica naturalmente. Durante le operazioni mi sono soffermato a sfogliare qualche numero di JP4. Questa è una rivista aeronautica italiana apparsa nelle edicole nel 1972, della quale possiedo tutti i numeri.

In alcuni numeri degli anni 80, mi sono imbattuto nella rubrica “La scatola nera”. Questi articoli in pratica rivisitavano  inchieste relative ad incidenti aerei più o meno gravi, proponendoli in forma più fluida, tralasciando la maggior parte dei tecnicismi riportati nei documenti ufficiali, e trasformando quei testi in una sorta di racconto o storia di aviazione, con a volte risvolti leggermente umoristici.

L’idea è di rendere fruibili ai visitatori del sito web queste “novelle”, considerando anche il fatto che la maggior parte dei lettori difficilmente ha avuto modo di leggerle sulla rivista a suo tempo. Quindi richiesta e ottenuta l’autorizzazione alla casa editrice della rivista JP4, ogni tanto pubblicheremo questi documenti sperando di far cosa gradita e, soprattutto, per variare un pochino il “menu” degli articoli che vengono normalmente vengono proposti.

Buona lettura.

Dimenticavo, non mi sono presentato, ma visto che sono timido, dico solo che sono un componente dello staff della IT.ATO.0008 (cioè detto alla vecchia maniera, la scuola di volo dell’aero club Modena).

Cliccate quì  blackbox1


8 Gennaio 2017

L’aeroporto di Linate, a Milano, è stato chiuso nel tardo pomeriggio del 5 gennaio in seguito a un piccolo incidente avvenuto intorno alle 18.20. Tutti i voli dirottati su Malpensa

 

L’aeroporto di Linate, a Milano, è stato chiuso nel tardo pomeriggio del 5 gennaio 2017 in seguito a un incidente aereo avvenuto intorno alle 18.20.


Un Piper PA 46T, un aereo turboelica di aviazione generale, ha effettuato un atterraggio “duro” per una anomalia al carrello, finendo fuori pista e facendo scattare il meccanismo dei soccorsi: dal 118 sono partite diverse ambulanze in codice rosso, mentre anche vigili del fuoco e forze dell’ordine raggiungevano il luogo dell’incidente.

I due uomini a bordo comunque non hanno subito ferite gravi.

L’aeroporto resterà chiuso, precauzionalmente, finchè l’aereo non sarà tolto dalla pista: nel frattempo la maggior parte dei voli in arrivo sono stati dirottati allo scalo di Malpensa come ha segnalato anche Sea nel suo profilo twitter ufficiale.

Con i conseguenti disagi. Alcuni voli Alitalia – per Parigi, Cagliari, Londra – in partenza da Linate sono stati annullati.
L’aeroporto di Linate è riaperto intorno alle 21.

Fonte:www.varesenews.it/


6 Gennaio 2017

…un caffè a Verona-Boscomantico…

Cosa c’è di meglio che iniziare l’anno con un volo…

 

E come regalo per la Festa dell’Epifania, che come tutti sappiamo le feste si porta via, ci siamo regalati un giro sul sempre meraviglioso Lago di Garda, concedendoci poi un caffè all’Aeroporto di Verona-Boscomantico.
Con Attilio, Loris e Cristiano, siamo decollati attorno alle 14,35, a bordo dell’I-EMHW, il Piper Arrow dell’Aero Club di Modena, dirigendo verso l’NDB di Gazoldo, volando ad una quota di circa 2000 piedi.


Abbiamo poi proseguito verso Peschiera per poi sorvolare brevemente la penisola su cui sorge il Castello di Sirmione, poi diretti verso l’Aeroporto di Boscomantico.

Dopo una simpatica chiacchierata con Simone, l’addetto alla torre di controllo dello scalo, abbiamo bevuto un caffè.


Ripartiti verso Modena, sempre in contatto con Garda Avvicinamento, abbiamo appreso che una delle tre mongolfiere che avevamo visto all’andata si era schiantata al suolo.

Fortunatamente, abbiamo poi appreso che equipaggio ed occupanti al momento dell’atterraggio d’emergenza si sono buttati fuori dal cestello dell’aerostato.

Beh meglio così….

 


Col sole che scomparendo dietro l’Appennino tingeva di rosso e oro il cielo siamo atterrati a Marzaglia.

Beh un buon inizio d’anno ….no?

P.G.


6 Gennaio 2017

Il Comune assegna i lavori per 31mila euro per recuperare l’edificio del vecchio “Aerautodromo”

 

Una ristrutturazione dalla spesa tutto sommato esigua – 46mila euro – ma dall’alto valore simbolico per il parco Enzo Ferrari che si appresta il primo luglio a ospitare “Modena Park”, il concerto dei 40 anni di carriera di Vasco Rossi già in corso di organizzazione.

di Stefano Luppi


Il Comune ha deciso di mettere mano alla vecchia torre di controllo del parco che un tempo era la sede del circuito dei motori e dell’aeroporto cittadini.

E proprio per questo il luogo – oggi parco pubblico lungo via Emilia Ovest – fu dotato in origine anche di un hangar e di una torre di controllo che da tempo versa in condizioni di manutenzione piuttosto precaria. Ecco dunque il motivo dei lavori per i quali il Comune ha ritenuto di invitare otto aziende di cui sei hanno presentato l’offerta di ribasso.

Ha vinto, presentando uno sconto del 16,76% della cifra soggetta a ribasso d’asta, l’impresa Biolchini Costruzioni di Sestola. Alla fine, dunque, questa ristrutturazione costerà alle casse pubbliche 31mila euro.

Si chiamava “Aerautodromo” questo luogo su cui hanno corso per anni le Ferrari e le altre marche di auto e moto oltre a piloti del calibro di Alberto Ascari e Piero Taruffi.

Inaugurato nel 1950 con il Gran Premio di Modena venne utilizzato fino al 1976 anche come aeroporto cittadino e fu purtroppo anche teatro di una tragedia, la morte nel 1957 del pilota Eugenio Castellotti all’epoca fidanzato dell’attrice Delia Scala.

La vecchia torre di controllo ora oggetto dei lavori comunali è posta sul lato più prossimo a via Formigina e tra gli anni Settanta e Ottanta ha avuto anche una funzione musicale insieme al vicino hangar.

Era la sede della banda cittadina e anche sala prove per i gruppi musicali giovanili.

Ma a partire dagli anni ’80 questo luogo divenne a tutti gli effetti un parco cittadino, a partire da un disegno poi divenuto solo in parte realtà, grazie al noto paesaggista Sir Geoffrey Jellicoe.

E la vecchia torre dell’attuale Parco Ferrari rappresenta ancora quelle vecchie funzioni di aeroporto, ed è un luogo da salvaguardare anche se oggi l’area verde – oltre 100 ettari, 3500 piante e vari spazi attrezzati – ha altra identità.

Negli ultimi anni doveva anche divenire sede di una piscina, ma poi una serie di polemiche sulla cementificazione bloccò il progetto della vecchia giunta Pighi.

E oggi di quell’antico manufatto della storia cittadina nessuno dei modenesi under 40 sa nulla.

La vecchia soglia “Aerautodromo” era posizionata sull’ingresso del complessoposto lungo via Emilia: entrando si individuavano subito le maniche del vento, fondamentali per aerei e auto, il vecchio hangar e la torre di controllo dipinta a quadri bianchi e rossi oltre la quale c’era la vista vera e propria che tagliava l’area in diagonale.

Fonte:gazzettadimodena.gelocal.it/

 


2 Gennaio 2017

Partiti oggi i lavori di restauro dell’Ostaria Gente dell’Aria.

Lo staff del bar ristorante  , il Presidente ed alcuni volenterosi soci dell’Aero Club di Modena, tra ieri e oggi si sono prodigati per eliminare i vecchi pavimenti in legno del locale ormai logori.

Domani inizieranno i lavori  di gettata per le caldane di bar e salone per la posa dei pavimenti.

 

 

 

Il Ristorante riaprirà il giorno 14 Gennaio.

 

 


1 Gennaio 2017

Ed invece senza volere mi sono trovato catapultato in un’altra magnifica avventura targata Aero Club Modena.

Con Mirko, il Comandante Catellani, Capo Istruttore e Direttore della Scuola di Volo, Loris ed il mitico Robby Cipolli, siamo decollati, a bordo dell’ammiraglia dell’Aero Club ,il Piper Pa31-325C/R I-LUAN meglio conosciuto come ”la Luana….” , verso uno dei più suggestivi e aeroporti italiani.

Il “Romeo Sartori” di Asiago

Volo meraviglioso sulle montagne sovrastanti lo scalo veneto, tra picchi rocciosi spolverati di neve, cime alberate e canyon da brivido.


Atterraggio perfetto del nostro Mirko e mangiata superba, come sempre del resto, al Ristorante 3409 Ft, il nome del locale prende il nome dall’altitudine in piedi  dell’aeroporto sul livello del mare, appunto 3409 ( 1038 metri circa).

Dopo il caffè con biscottino a forma d’aereo (…finezza non da poco), siamo risaliti sul bimotore per effettuare un paio di procedure ILS con riattaccata, sull’Aeroporto di Parma, poi diretti a casa…

Un’altra giornata,un altro sogno, un altro volo da tenere tra i ricordi più cari….

E questa volta davvero Buon Anno a tutti

 

P.G.


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