Catering a tre stelle e aerei di carta:

21 Dicembre 2013da admin

Le spese pazze in Regione Lombardia…

Sono undici i consiglieri regionali di Pdl e Lega che dovranno chiarire alla Corte dei conti le ragioni dei rimborsi chiesti per spese non legate alla politica. Tra i casi curiosi quello del leghista che ha acquistato 22 cornici.

Catering a tre stelle e aerei di carta: le spese pazze in Regione LombardiaEccola la ‘mala gestio’ dei soldi pubblici. Quei soldi che finiscono nelle tasche dei consiglieri regionali sotto forma di rimborsi per spese che, secondo la legge, dovrebbero essere strettamente legate al loro mandato. Ma che – e lo raccontano le tante inchieste degli ultimi anni, in tutta Italia e su quasi tutti i partiti politici – sono spesso spese personali, personalissime. La procura della Corte dei conti della Lombardia, dopo aver analizzato tutto il materiale raccolto dalla guardia di Finanza al Pirellone, ha notificato 11 inviti a dedurre per altrettanti consiglieri di Pdl e Lega (otto, più tre capigruppo che si sono alternati tra il 2008 e il 2012 e che hanno firmato i rimborsi), accusati di aver prodotto un danno erariale di 506.279,57 euro.

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Angelo Giammario. L’ex consigliere del Pdl (che interpellato da noi non ha voluto dare spiegazioni sulle spese sostenute) è il recordman dei rimborsi, con un totale di 114.486,36 euro contestati dalla magistratura contabile. Tra le altre cose dovrà spiegare, entro 30 giorni, l’evento di comunicazione costato, l’11 novembre 2008, 2.160 euro di attrezzature video e audio e altri 3.586 euro per imprecisati servizi. Tra le sue spese, decine e decine di ricariche telefoniche di importi variabili (da 10 a 50 euro, ma la Regione pagava già al consigliere un telefono cellulare con relativo contratto telefonico), taxi e affitto di auto con conducente. Così i 496 euro di “consumazioni varie” al bar dell’hotel Bulgari, e i 4.410 euro di inviti di Natale.

Sante Zuffada. Altro ex consigliere Pdl, altro conto da salasso: 112.667,54 euro che, per la guardia di Finanza, mal si sposano con le necessità istituzionali. Ogni mese, per esempio, il politico mette in conto alle casse pubbliche il canone di locazione del Telepass (6 euro) e i pedaggi autostradali. Che si sposti molto con la sua auto è certo: ogni tre, quattro giorni, produce una nota rimborso per carburante, per 50 euro ogni volta, in media (i consiglieri hanno già, però, un rimborso chilometrico in cui questa spesa è compresa), Se non sono spese per muoversi, sono spese per mangiare.

Carlo Saffioti. Terzo posto ancora per un pidiellino, al quale vengono contestate spese per 105.668,42 euro. Che a Natale manda cesti regalo commissionati a un’azienda di Bergamo (sua città natale) per 619 euro nel 2008 e per 755 euro l’anno successivo. Da ‘Vittorio’, il famoso ristorante a Brusaporto, commissiona un catering per 26 coperti il 25 settembre 2010: totale spesa 3.198 euro, e ci torna il 5 gennaio 2011, spendendo 500 euro per 4 menù fissi da 100 euro più le bevande. Incomprensibile anche per i magistrati la voce ‘Fermo posta di Kiara sas’ che torna per tre volte, con importi da 8 a 24 euro.

Marcello Raimondi. L’ultimo pidiellino si ‘ferma’ a 69.153,26 euro di rimborsi non conformi, che spende soprattutto in ricariche telefoniche di varie utenze, rifornimento di benzina e gasolio e parcheggi, ma senza dimenticare la tecnologia: proiettore (730 euro), macchina fotografica (520 euro) e telecamera (219 euro) comprati tutti il primo marzo 2008. A novembre 2011 nuovo rifornimento: due computer (uno da 1.469 euro e uno da 1.090), una tv Lcd (1.040 euro) e un masterizzatore da 225 euro. Il 31 dicembre dello stesso anno spende in un sol colpo 3.672 euro per un notebook, hard disk esterno, mouse, pen dirve, distruggi documenti, fotocamera e altro. Tra i rimborsi mette anche un euro di sosta nel parcheggio di Orio al Serio.

Cesare Bossetti. Al leghista è contestata una spesa di 22.871,25 euro fatta di tantissime consumazioni al bar (anche per due caffè, 1,60 euro, e quasi ogni mattina per la colazione pagata per due persone 4,60 euro) e al ristorante per più coperti, anche se con conti finali contenuti. Ha una passione per le cornici: nel 2010 spende 384 euro per 8 cornici misura 70 per 100, altri 672 euro per 14 cornici.

Alessandro Marelli. La Corte dei Conti contesta all’ex consigliere del Carroccio 30.863,39 euro di spese, più varie rispetto al collega Bossetti. Marelli, infatti, spende 15,5 euro per ‘aerei di carta più altro’ ed è un affezionato frequentatore del pub ‘The Purty kitchen’ di Brescia: qui, spesso, paga ‘birre e stuzzichini’ per tavolate numerose, con importi variabili. A Gussago, invece, si serve spesso alla macelleria Alebardi: qui spende anche 89,80 euro in una volta (e scappa, in un caso, l’indicazione “acquisto carne”).

Ugo Parolo. Leghista, è l’unico, tra gli otto, ancora in Consiglio Regionale. La sua linea di difesa? “La legge ce lo consentiva, e fin quando c’era abbondanza alla gente non interessava,cosa ci facevamo rimborsare”. Ha speso 17.835,35 euro in pranzi, cene, pizze da asporto, attrezzature tecnologiche. A marzo 2011, nel giorno del suo compleanno, si fa rimborsare 72 euro di ristorante.
 
Roberto Pedretti. È il leghista che spende di più, 32.734 euro, tra penne stilografiche da 205 euro, tele stampate da 960 euro, francobolli in quantità industriale (900 euro in un solo giorno), bottiglie di Chardonnay e ricariche telefoniche.

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