Due guasti atterrano gli aerei low cost

30 Ottobre 2013da PIERGIORGIO GOLDONI

Genova – L’altro ieri sera, in fase di atterraggio a Genova, l’aereo della Small Planet Airlines da Roma centra un volatile con un’ala e rimane danneggiato. Ieri sera, nuova emergenza, questa volta sul volo da Napoli. Venti minuti dopo il decollo, si accende la spia che segnala un guasto al carrello e il pilota è costretto a tornare a Capodichino. Paura e disagi hanno caratterizzato il battesimo delle due nuove linee per la Capitale e il capoluogo partenopeo, inaugurate solo lunedì dalla compagnia Low Cost. I due Boeing 737-300 sono andati fuori uso uno dopo l’altro in meno di 24 ore, lasciando a terra circa un’ottantina di passeggeri.

Il primo incidente è passato quasi inosservato. Ad accorgersi dell’ala danneggiata, a volo già atterrato, è stato lo stesso comandante, durante la consueta ispezione al termine del turno. Immediatamente sono scattate tutte le procedure del caso. Gli operatori hanno inviato l’aereo a Roma per la riparazione e i passeggeri della partenza successiva, cioè quella di ieri mattina alle 6.55, sono stati riprotetti sul volo per Napoli delle 7.30, che per l’occasione ha fatto scalo intermedio nella Capitale.

Fin qui tutto bene. Lo stesso meccanismo, con l’utilizzo di un solo velivolo per coprire le due tratte, sarebbe dovuto scattare anche la sera. Ma l’ultima emergenza ha mandato in tilt il piano.

L’aereo partito da Capodichino e diretto a Fiumicino con destinazione finale Genova, dopo soli venti minuti di volo è tornato indietro a causa dell’accensione della spia del carrello. A bordo c’erano, oltre all’equipaggio, trenta persone. Per fortuna il pilota è riuscito ad atterrare senza problemi: si era trattato solo di un contatto, il carrello era a posto. Ma i successivi controlli di sicurezza hanno bloccato il Boeing sulla pista per tre ore. Solo alle 22.54 la torre di controllo ha dato il via libera al decollo. La rabbia dei passeggeri: «Abbiamo ricevuto poche informazioni», dice un avvocato rimasto in attesa a Roma per quattro ore. La replica della compagnia: «Abbiamo fornito tutte le necessarie informazioni al personale di terra dei due aeroporti in modo che assistessero i nostri clienti nel modo più opportuno. Ci scusiamo per i disagi, ma i ritardi sono dovuti ai controlli imposti dalle procedure per garantire la sicurezza».

Fonte:www.ilsecoloxix.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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