Il dramma della compagnaia aerea etnea, dichiarazioni esclusive

Windjet: fumata nera al Ministero, tutti a terra. Scoramento del personale

Alitalia ha confermato il suo no a rilevare la low cost catanese perché non ci sono le condizioni per arrivare ad un accordo

Fumata nera al tavolo delle trattative tra Alitalia e Wind Jet. Non c’è stato nessun accordo; Alitalia ha confermato il suo no a rilevare la low cost catanese perché non ci sono le condizioni per arrivare ad un accordo. Il ministro dello Sviluppo Economico ha dovuto prendere atto ed ha annunciato che Wind Jet per il momento proseguirà da sola ed ha dichiarato alla stampa: “Noi seguiremo passo passo questa situazione che si dovrà chiarire definitivamente in un numero limitato di settimane”. Di fatto Wind Jet non esiste più perché non ha aerei a disposizione.

Dei 12 che ne formavano la flotta quattro Airbus li ha consegnati in Irlanda alla società israeliana di leasing che ne era titolare. Altri sette Airbus sono a Malta in attesa di manutenzione che il patron Pulvirenti non può pagare perché non ha liquidità. Il 12mo aereo è stato sequestrato dalla Sac per i debiti accumulati e non pagati dalla compagnia.

Ai tecnici Wind Jet è stato ritirato anche il pass per accedere all’area aeroportuale, il personale, dai piloti agli assistenti di volo, è da tre giorni in assemblea a Fontanarossa per spiegare ai passeggeri in transito ed in arrivo il loro calvario. Ieri pomeriggio la stazione aeroportuale catanese appariva semivuota per la decurtazione di ben 20 voli assicurati quotidianamente da Wind Jet.

«Ci teniamo a dire che la compagnia non ci ha dato mai alcuna informazione – hanno detto in uno degli stand dove si è riunito il personale – Abbiamo lavorato da cani negli ultimi tempi per garantire i voli ed ora ci ritroviamo a terra e senza futuro. Oggi diamo assistenza ai passeggeri e spieghiamo loro che i primi ad essere colpiti siamo noi. Senza compagnia, senza aerei, senza futuro». Questa la voce da dentro la compagnia in netto contrasto con quanto emerge dalle dichiarazioni ufficiali. La compagnia insiste ancora nel dire che «intende proseguire da sola cercando di giungere ad un concordato con i suoi creditori, dopo i tanti dubbi espressi da Alitalia». Con il ministero allo Sviluppo Economico e la Wind jet i sindacati si rivedranno entro il prossimo 24 agosto, per parlare del futuro della compagnia.

«Al governo nazionale chiediamo di farsi da garante per la salvaguardia dei posti di lavoro, siamo fortemente preoccupati del clima di incertezza e caos vissuto dai lavoratori e dai passeggeri di Wind Jet» dice la Cisl assicurando che per i lavoratori scatterà la cassa integrazione. Entro i primi di settembre al Ministero sarà attivato, e´ stato annunciato ai sindacati, un tavolo sul futuro del trasporto aereo in Italia. Ma è troppo tardi e dietro le apparenze nessuno crede più nel salvataggio di Wind Jet perché non ci sono numeri e soldi. La Sicilia deve voltare pagina, chiudere una pagina della storia del trasporto aereo che ha assicurato benefici negli ultimi dieci anni ma si è conclusa in modo inglorioso per tutti.

-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-

WINDJET, ALITALIA SI TIRA FUORI. AEREI PORTATI ALL’ESTERO: “L’ENAC SAPEVA”

PALERMO – L’Enac “sapeva da marzo che la situazione di WindJet era drammatica”. Lo ha detto a ‘Prima di tutto’ su Radio1 Rai il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile Vito Riggio spiegando che “ad aprile ci è stato detto che era in corso una trattativa per salvare la compagnia e per questo non siamo intervenuti dato che erano già stati venduti tutti i biglietti per agosto. Se avessimo bloccato la compagnia ci sarebbero stati comunque aerei a terra e lavoratori disoccupatì. Il caso della compagnia aerea siciliana, ha aggiunto, si inserisce in un quadro complessivo non facile: “Non è un mistero: non c’é nessuna compagnia aerea italiana che produca attivi. Se noi dovessimo chiudere le compagnie solo perché sono in perdita sarebbe un deserto”. Sullo stop della trattativa con Alitalia, Riggio ha precisato che “Alitalia ha ribadito che non intende continuare la trattativa. WindJet propone di mettere sul mercato il proprio ramo d’azienda ripulito dai debiti per vedere se c’é qualcuno disposto a rilevarla”. Intanto, “resta sospesa la licenza e soprattutto sono fermi gli aerei che sono stati sequestrati dal proprietario che li ha portati fuori dal paese. Li avrà portati in Irlanda o a Malta. ci sono i creditori pronti ad aggredire anche gli aerei”. Il presidente dell’Enac ha ripetuto un suggerimento a chi ha acquistato i biglietti: “Da oggi fino al 18 agosto i passeggeri hanno a disposizione sul sito dell’Enac e di WindJet l’elenco dei voli sostitutivi. Dovranno comunque pagare le tasse aeroportuali ed un supplemento di 50 euro per l’Italia, 150 per l’Unione Europea e 250 per la Russia”.

WINDJET VOLA DA SOLA Windjet non concederà ad Alitalia le garanzie richieste e andrà avanti da sola. La compagnia aerea siciliana, che sta lasciando a terra centinaia di passeggeri ogni giorno, ha deciso, parole dell’amministratore delegato Stefano Rantuccio, di “cercare altre vie”. Vana, quindi la mediazione del governo: il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, non ha trovato spazio per ricuciture dopo la rottura della trattativa, durata mesi, per l’incorporazione del vettore in Alitalia.
Lo stesso amministratore delegato dell’ex compagnia di bandiera Andrea Ragnetti appare inflessibile: “Il dossier con Wind Jet non si può riaprire. Con loro non c’é più nessuna possibilità di ricominciare alcun tipo di dialogo. Saremmo disponibili, sulla base all’accordo iniziale di giugno, ad andare avanti, ma il problema – ha proseguito – è che questa è un’azienda che non esiste neanche più, non ha nemmeno gli aerei”. Di più, la riprotezione dei passeggeri costa ad Alitalia 80 mila euro al giorno di perdite.

PASSERA: “SEGUO LA VICENDA PASSO PASSO” Anche se un interesse strategico di Alitalia rimane, ha chiarito poi il ministro Passera, impegnato in prima persona negli incontri con le aziende e con i sindacati, le attuali condizioni non permettono alle compagnie di trovare una soluzione condivisibile. La decisione di Windjet di continuare per la sua strada dovrà però portare allo scioglimento della matassa a breve, ha auspicato Passera, sposando le richieste dei sindacati perché si faccia presto. Il ministero, ha quindi assicurato, seguirà la vicenda “passo passo perché la situazione si dovrà chiarire definitivamente in un numero limitato di settimane”. Il ministero propende del resto per l’amministrazione straordinaria e non nasconde di essere ben poco convinto della strategia per cui ha invece optato la compagnia siciliana. Negli aeroporti continua intanto il lavoro di riprotezione portato avanti dall’Enac e dalle altre compagnie. L’Ente ha già individuato un elenco di voli sostitutivi fino al 18 agosto, mentre il presidente Vito Riggio, dopo le polemiche degli ultimi giorni, ha rivolto un appello alle agenzie e agli scali perché non vengano applicati “balzelli” ai passeggeri in possesso di biglietti della società siciliana

-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-

Windjet, Riggio: Enac sapeva tutto, aerei portati all’estero

Roma, 15 ago. (LaPresse) – “L’Enac sapeva da marzo che la situazione di Windjet era drammatica. Ad aprile ci è stato detto che era in corso una trattativa per salvare la compagnia e per questo non siamo intervenuti, dato che erano già stati venduti tutti i biglietti per agosto. Se avessimo bloccato la compagnia ci sarebbero stati comunque aerei a terra e lavoratori disoccupati”. Lo ha detto Vito Riggio, presidente di Enac, in una intervista a ‘Prima di tutto’ su Radio1. La licenza di Windjet, dice Riggio, “resta sospesa” e “soprattutto sono fermi gli aerei che sono stati sequestrati dal proprietario, che li ha portati fuori dal Paese. Li avrà portati in Irlanda o a Malta. Ci sono i creditori pronti ad aggredire anche gli aerei”. “Non è un mistero – ha aggiunto – non c’è nessuna compagnia aerea italiana che produca attivi. Se noi dovessimo chiudere le compagnie solo perché sono in perdita sarebbe un deserto”.

-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-

Fonte: www.corrierediragusa.it \ www.leggo.it  \ www.lapresse.it

   

PIERGIORGIO GOLDONI

SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.