La Città dalle 100 Chiese

12 Febbraio 2008da tarabusi

Nel mese di febbraio ho recuperato bene l’inattivit‡ di fine dicembre.
Nel giro di dieci giorni ho fatto un Linate A/R nella pausa pranzo, la settimana dopo un A/R al Lido ed avevamo ancora in cantiere un pranzo da fare con l’amico Valler.

Non volevamo tirarci il collo, Lucca quindi, era perfetta per lo scopo. Breve scollinata, giro pastorale del centro storico, cazzeggio, e quindi ritorno. L’interno delle mura ossia il centro storico monumentale della citt‡ Ë rimasto pressochÈ intatto nel suo aspetto originario, potendo dunque annoverare svariate architetture di pregio, come le numerosissime chiese medievali di notevole ricchezza architettonica (Lucca Ë stata addirittura soprannominata la “citt‡ dalle 100 chiese”, proprio per la presenza di numerose chiese nel suo nucleo storico, consacrate e non, presenti in passato ed ora in citt‡), torri e campanili, e monumentali palazzi rinascimentali di pregevole linearit‡ stilistica.
Ci diamo appuntamento al campo intorno alle 10:00, la rotta Ë diretta per circa 30-35 minuti volo, con il sorvolo del Cimone.
Il Comandante all’andata Ë Valler, un giro di controlli, il tempo Ë buono, manetta e via per la salita sino a 7.000 piedi.

Sino a 3.000 la visibilit‡ Ë limitata dalle foschie ma oltre i 3.000 il panorama Ë stupendo quasi da unlimited visibility.
Dopo circa 25 primi siamo sul Cimone, innevato (non molto) con impianti funzionanti, passiamo al traverso del monte Giovo ed iniziamo una discesa rapida subito al di l‡ dei monti per Lucca.
Vediamo l’aeroporto a circa 3 miglia da noi e quindi in contatto con la locale coordiniamo il nostro finale.

L’aeroporto assomiglia molto a quello di Modena, pista in asfalto di circa 900 mt. alcuni hangar ed una piccola torre.

Qui c’Ë anche la protezione civile e lo si nota per il maestoso elicottero Erickson Air-Crane di base qui.

Al nostro arrivo sono in corso lanci militari di parà; ci tratteniamo un po’ a guardarli e devo dire che la cosa piu’ impressionante Ë stato l’atterraggio del Do328 che li ha lanciati. E’ un bimotore turboelica che al touch down si sar‡ arrestato in circa 150 mt. inserendo i reverse: ecco uno STOL! Finito lo spettacolo, andiamo in centro storico per pranzare (questa volta come si deve) in uno dei tanti locali.
Il Tassista ci consiglia bene, al menù pensiamo noi cosi’ come al vino.


Il resto del pomeriggio lo passiamo a visitare il centro storico, tra una chiesa e l’altra e la cinta muraria, celebre anche al di fuori dei confini nazionali costruita tra il XV-XVII secolo, con un perimetro di 4.450 m circa intorno al nucleo storico che ne fa uno dei 4 capoluoghi di provincia Italiani ad avere una cerchia muraria intatta, assieme a Ferrara, Grosseto, Bergamo; la stessa cerchia, trasformata gi‡ a partire dalla seconda met‡ dell’Ottocento in piacevole passeggiata pedonale, risulta a tutt’oggi come una delle meglio conservate in Europa, in quanto mai utilizzata nei secoli passati a scopo difensivo. Come consuetudine, documentiamo con fotografie il nostro pellegrinaggio, poi con calma rientriamo a Tassignano per il ritorno. Il sole si sta abbassando sull’orizzonte ma abbiamo un sacco di tempo ancora visto il breve volo.

Montiamo a bordo, magneti, starter, ed il Lycoming si avvia senza problemi. Facciamo la rotta inversa. Siamo a ridosso delle montagne, cosi’ inizio subito una salita rapida per passare il primo gruppo di alture. A 3.000 piedi, in salita costante dal decollo, sfioriamo la prima barriera, poi continuiamo la salita sino a 6.500. Raggiungiamo il Cimome e sorvoliamo la zona della pista a ridosso della cima (il vento Ë calmo quindi nessun problema) ma a quest’ora gli impianti sono fermi. Lasciamo la zona contattando Bologna per la discesa su Modena. Il controllore ci avvisa che abbiamo traffico non identificato con mongolfiere riportate nella zona, e ce lo comunica dicendoci che Ë sato un liners ad avvistarle. Ma certo, Ë il raduno nazionale che si tiene a Carpineti ogni anno, dalle mie parti. Confermo al controllo che Ë cosi’ e gli racconto la storia, ma mi chiede cortesemente una “intercettazione e verifica visiva”. Beh…non aspettavo altro, virata a sx verso Lupos, direzione pietra di Bismantova, discesa veloce a 4.500 ed eccole a vista, ne contiamo 5 di cui un paio alla nostra quota. Riportiamo i contatti e poi ci sganciamo riprendendo la nostra navigazione verso Modena.

La digressione ci Ë costata circa 4/5 minuti ma nel complesso dopo poco piu’ di mezz’ora siamo alla base. Una bellissima giornata, grazie al tempo, temperatura mite, innaffiata da un poderoso Merlòt…

tarabusi

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