Momenti di imbarazzo all’aeroporto di San Francisco

Rigonfiamento sospetto, arriva la perquisizione per Jonah Falcon, ma in realtà è il suo pene

Ne avevamo già parlato, ma non per le perquisizioni, che credo molte donne sarebbero molto volenterose di fare (almeno se si ha la curiosità ), ma per le dimensioni extralarge. Jonah Falcon è l’uomo con il pene più lungo del mondo, questo si sapeva, ma non tutti avevano appreso la curiosa notizia.

Solo qualche giorno fa, il 9 luglio per l’esattezza, il nostro superdotato è stato fermato e perquisito al San Francisco International Airport dalla TSA (Agenzia di Sicurezza Aerea), per uno strano rigonfiamento nella patta dei pantaloni che poteva ricondursi alle dimensioni di un pacchetto bomba, o di droga o semplicemente un tubo enorme di dentifricio, o chissà quale strana arma potevano contenere le sue mutande.

Falcon ha descritto i difficili momenti con le guardie di sicurezza dopo che il suo bagaglio a mano è diventato sospetto e si è dato il via alla perquisizione.

Ha descritto così quei momenti difficili e imbarazzanti “Tenevo il mio attrezzo sulla sinistra, in quel momento non era eretto, quando è flaccido misura 23 cm, eretto, misura 34,5 cm. Una delle guardie mi ha chiesto se le mie tasche erano vuote, gli ho detto “Si”. Sapevo che il successivo colloquio con le guardie di sicurezza sarebbe scivolato sul mio privato” continua Falcon “infatti dopo il controllo con il body scanner e il metal detector, un’altra guardia mi ha fermato e mi ha chiesto se avevo una sorta di crescita. La giovane guardia di sicurezza si sentiva minacciato dal mio pacchetto “molto evidente”, l’ha interpretato come arma biologica. Io ho detto, è il mio pene” Falcon continua a spiegare divertito “Lui ha dato un colpetto verso il basso, poi ha palpeggiato il pacchetto con le mani senza nemmeno un rossore o un sorriso. I suoi colleghi hanno messo un po’ di polvere sui miei pantaloni, probabilmente un test per esplosivi. L’ho trovato divertente”.

Falcon divertito della dinamica dell’incidente è riuscito a convincere le guardie dall’equivoco sulla reale arma che si era messo nelle mutande e a prendere l’aereo per il ritorno a casa, a New York in tempo, lamentandosi della scarsa esperienza della TSA con i superdotati” D’ora in poi, per la sicurezza negli aeroporti ho un nuovo piano, andrò in aeroporto in bicicletta, indossando i pantaloncini. In questo modo, sapranno come regolarsi”.

Una disavventura che ha tutti gli spunti per formulare barzellette e scenette comiche, ma non credo che il caro Jonah Falcon la pensi proprio così.

Fonte:www.lavika.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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