aereo

3 Febbraio 2013

La Compagnia sostiene: colpa del forte vento…

Due persone in codice rosso. L’incidente a un Atr 72 Alitalia, ma operato dalla romena Carpatair, proveniente da Pisa con 50 persone a bordo. Passeggeri ascoltati dalla polizia

Un aereo Alitalia Atr 72 proveniente da Pisa e in atterraggio all’aeroporto di Roma, Fiumicino, è finito fuori pista per circa 300 metri. Il primo bilancio dell’incidente è di sedici feriti, e di questi due ricoverati in codice rosso negli ospedali di Roma. Gli altri passeggeri che hanno riportato contusioni, soprattutto dagli oggetti usciti dalle cappelliere, sono stati medicati nell’infermeria dell’aeroporto. I feriti più gravi sono un’assistente di volo e un passeggero: la prima avrebbe subito danni alla colonna vertebrale ed è stata traspotata in elisoccorso al Policlinico Gemelli, il secondo è ricoverato al San Camillo con una frattura del femore. A bordo c’erano 46 persone e 4 membri di equipaggio.

IL FORTE VENTO – Intorno alle 23.45 è arrivata la nota ufficiale di Alitalia. L’incidente è stato causato «dal forte vento». La nota precisa che «tutti i passeggeri che necessitavano di cure e di accertamenti ulteriori sono stati portati in ospedale. Di essi solo uno ha riportato una frattura del femore. Alitalia ha attivato, per i parenti dei passeggeri, il numero verde 800551350 dall’ Italia, e lo 00390665859051 per le chiamate dall’estero».

SOSPESA LA COLLABORAZIONE – La compagnia di bandiera comunica anche che è stata inoltre avviata un’inchiesta e contemporaneamente «sono stati sospesi tutti i voli operati da Carpatair per conto di Alitalia su Pisa e Bologna». L’accordo era in vigore dal 20 settembre 2011.

I DANNI – L’aereo, che può portare fino a 72 passeggeri, era decollato da Pisa alle 19.15 ed è atterrato a Roma alle 20.15. Uno dei passeggeri soccorso: «Tanta paura, alcuni di noi credevano di morire. A bordo urlavano tutti». Il veLivolo si trova sull’erba ed è leggermente inclinato su un lato ed ha un carrello rotto. Anche il sottopancia del muso dell’aereo presenta danni e alcuni detriti sono sparsi intorno al velivolo. Tutte le porte da entrambi i lati della fusoliera sono aperte e sul fianco sinistro è in funzione la scaletta di sicurezza.

GLI INCIDENTI PRECEDENTI – I tecnici stanno comunque valutando cosa ha provocato il fuori pista del velivolo, che è condotto dall’operatore romeno Carpatair, con sede a Timisoara. Non è la prima volta che la compagnia dell’Est Europa incappa in incidenti: solo nell’ultimo mese e mezzo si sono regitrati problemi proprio su un volo Pisa-Roma e su un collegamento da Ancona alla Capitale. Rimane, come sostiene Alitalia, maggiormente accreditata l’ipotesi del forte vento che in quel momento soffiava sulla zona dello scalo , ma è al vaglio anche quella di un errore umano. I due piloti dell’aereo sono stati sentiti dai dirigenti dello scalo per ricostruire le fasi dell’incidente. Sull’episodio sono state aperte due inchieste, una della Procura di Civitavecchia l’altra dall’Ansv (l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo). I vertici dell’aeroporto hanno chiarito che ci sono stati disagi ma che lo scalo è sempre rimasto aperto: il traffico è regolare ed è stata chiusa solo la pista 16, interessata all’incidente (guarda).

I PASSEGGERI ASCOLTATI DALLA POLIZIA – La polizia dell’aeroporto di Fiumicino, su indicazione del magistrato competente, ha già cominciato a raccogliere le deposizioni e le testimonianze dell’equipaggio e dei passeggeri dell’aereo andato fuori pista a Fiumicino. La maggior parte dei passeggeri ha trascoorso la notte ospite in un albergo. Per recuperare i bagagli a bordo dell’aereo si dovrà comunque attendere la conclusione delle operazioni di messa in sicurezza dell’Atr 72.

 


13 Gennaio 2013

(AGI) – Caracas, 12 gen. – Potrebbe esserci una svolta nelle ricerche dell’aereo scomparso il 4 gennaio in Venezuela con quattro italiani a bordo: dalla traccia di un radar militare e’ stato identificato il punto in cui il piccolo bimotore Islander avrebbe perso improvvisamente quota. Lo hanno riferito fonti dell’ambasciata italiana a Caracas, spiegando che si e’ arrivati a questo risultato incrociando una serie di dati.
L’individuazione di un’area piu’ precisa in cui l’aereo potrebbe essere caduto in mare, intorno alle 11,30 del mattino, permettera’ di concentrare le ricerche in quella zona.

Aereo Missoni non aveva permesso di volare

Il problema, hanno spiegato le fonti diplomatiche, e’ che nell’area individuata i fondali arrivano fino a 2 mila metri, una profondita’ eccessiva per le strumentazioni dei mezzi attualmente impegnati in questa operazione a cui partecipano 400 uomini. Dell’aereo con a bordo Vittorio Missoni, la moglie Maurizia Castiglioni, i coniugi bresciani Foresti e i due piloti venezuelani si erano perse le tracce pochi minuti dopo il decollo dalla Gran Roque, principale isola dell’arcipelago di Los Roques. Le ricerche hanno spaziato su un’area molto ampia ma si sono concentrate su un triangolo di mare che dista una dozzina di miglia dalla pista da cui decollo’ l’Islander.
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, ha assicurato che le ricerche andranno avanti finche’ non ci sara’ “qualche indicazione conclusiva”.

Venerdi’ si e’ sfiorato un altro incidente areeo in Venezuela, con un Cessna 206, decollato dall’isola di Margarita, che e’ stato costretto a un atterraggio di emergenza su una spiaggia, dopo un guasto a uno dei due motori. Illesi i piloti e i quattro passeggeri. (AGI) .

Fonte:www.agi.it


11 Gennaio 2013

Durante i viaggi in aereo, capita che qualcuno nella fretta di scendere dal velivolo dimentichi a bordo qualche oggetto.

Un sondaggio ha evidenziato che ad una persona su tre è capitato di dimenticare qualcosa in aereo, e ha individuato gli oggetti che vengono dimenticati più di frequente.

Ecco i 10 oggetti dimenticati più spesso sugli aerei

Durante i viaggi in aereo, capita che qualcuno nella fretta di scendere dal velivolo dimentichi a bordo qualche oggetto. Un sondaggio ha evidenziato che ad una persona su tre è capitato di dimenticare qualcosa in aereo, e ha individuato gli oggetti che vengono dimenticati più di frequente.

 In cima alla lista ci sono degli oggetti abbastanza prevedibili: libri, cellulari e giornali sono gli oggetti dimenticati più spesso in aereo.

Quel che colpisce però è la presenza (anche se più indietro) nella lista di oggetti insoliti come le mutande (quanti se le tolgono e poi non fanno caso che non le hanno addosso quando scendono dall?aereo?), dentiere e anelli nuziali.

Casi limite quelli di passeggeri che hanno dimenticato ?piccolezze? come tromboni, frigoriferi o quadri.

Ecco comunque la lista dei 10 oggetti più comunemente dimenticati:

  1. Libri (18%)
  2. Telefoni cellulari (9%)
  3. Giornali / riviste  (8%)
  4. Vestiti (8%)
  5. Occhiali da vista / da sole (8%)
  6. Cuffie (6%)
  7. Passaporto / carta di identità (5%)
  8. Macchina fotografica (3%)
  9. iPad (3%)
  10. Cibo (3%)

 

Fonte: notizie.delmondo.info

Fonte:http://social-news.net1news



La Russia e l’Italia creeranno un nuovo aereo da pattugliamento con caratteristiche senza precedenti, sulla base degli aerei russi Be-200 e L-38.

Gli aerei russi saranno equipaggiati con sistemi di comunicazione, navigazione e identificazione della societa’ Selex del gruppo Finmeccanica.

Nonostante i dubbi degli esperti, la partecipazione della Russia al salone di Farnborough risulta efficiente. I risultati sono buoni. La societa’ russa “Rosoboronexport” ha firmato un nuovo contratto con la Finmeccanica. Analoghi rapporti di partenariato vengono sviluppati dalla Russia anche con Israele. L’aereo da pattugliamento, che verra’ costruito sulla base del contratto con la parte italiana, sara’ offerto a Paesi terzi. Il velivolo sara’ in grado di compiere un’ampia gamma di missioni: sorveglianza dei confini, pattugliamento contro il traffico della droga e l’immigrazione illegale, sorveglianza di giacimenti petroliferi, operazioni di salvataggio e monitoraggio ecologico. Versioni armate dell’aereo potranno essere usate dalle forze dell’ordine, per missioni anti-pirateria e anti-sommergibili.

Gli specialisti della Russia e dell’Italia svolgeranno un’analisi del mercato, dopo di che potra’ iniziare la costruzione in serie del nuovo aereo. L’esperto militare Viktor Baranets ha rilevato che il nuovo contratto e’ una logica continuazione dei rapporti tra Mosca e Roma nel settore tecnico-militare.

Posso ricordare i nostri contatti riguardanti l’elicottero Agusta. Il ministero della difesa russo voleva acquistare alcuni esemplari per poi organizzare la produzione congiunta. Per ora il progetto e’ in fase di decisione. Il secondo progetto ha riguardato l’aereo da addestramento Yak-130 che e’ gia’ diventato un nostro punto di orgoglio e si e’ meritato alte stime della comunita’ internazionale. Oggi la Russia e l’Italia lavorano insieme nel campo dei sistemi di navigazione, dei motori e in altri settori. La holding “Elicotteri della Russia” ha annunciato che intende firmare con Agusta Westland un contratto per la creazione di un nuovo elicottero leggero.

Fonte:http://italian.ruvr.ru


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