Vrsar

25 Settembre 2016

Come sarebbe : partire dall’Aeroporto di Modena-Marzaglia con due Piper 28 alle 10 di un Sabato mattina, atterrare dopo un’ora e dieci minuti di volo sullo scalo croato di Vrsar-Crljenka  

route

20160924_104300

Noleggiare un motoscafo da 6 posti, uscire dal porto e dirigersi a Rovinj, attraccare mangiare una “vagonata di pesce“, ripartire di nuovo alla volta di Vrsar, fare un giro nel Limski Kanal, il Fiordo a sud di Vrsar, rientrare al porto mangiare un gelato e ripartire per Modena…..

sam_7889 sam_7910 sam_7906

20160924_125240

20160924_152916

Beh,è più o meno quello che abbiamo fatto sabato.
Attilio, Loris, Luca, Stefania, Mirco ed io, a bordo di due Piper 28 dell’Aero Club di Modena.

20160924_133434 sam_7949 sam_7946 20160924_133445
Una giornata indimenticabile e perfetta sotto ogni punto di vista, dal meteo al pranzo, dal giro in motoscafo al rientro a Modena
Vrsar e Rovinj, che definirei alcune delle “perle” della Croazia, ci hanno accolti in tutto il loro splendore.

20160924_145120 20160924_131557 20160924_131657 20160924_131519 20160924_131335 20160924_121412

20160924_150413

Acque cristalline, verde ovunque e gente, tantissima gente, così tanta da sembrare il 15 di Agosto invece che il 24 di Settembre.

20160924_134118 20160924_134905 20160924_134859 20160924_13491420160924_135012 20160924_14151620160924_142030
Ottima e più che abbondante la mangiata di pesce al Ristorante La Puntulina di Rovinj, abbarbicato sugli scogli a strapiombo sul mare con una privilegiata veduta sull’Isola Katarina.
20160924_172952

20160924_143647-1

20160924_132543

 

20160924_125811

20160924_151109

Che dire, più di così…..

 

P.G.

 

 

 

 

 


22 Settembre 2009

Anche quest’anno abbiamo chiuso la stagione estiva con l’ultima gita al mare. Purtroppo siamo riusciti a prendere la decisione di partire solo all’ultimo momento e non ce l’abbiamo fatta a mettere insieme più’ equipaggi come per il raid a Lussino. La meteo in questa seconda settimana di settembre è strana le temperature calano a picco fino a 16 gradi per poi risalire ai 26-28 con perturbazioni che vanno e vengono. L’idea che abbiamo è di ritornare ad Orsera, questa volta partendo presto, prendere una barca ed andare a Rovigno via mare. Ci toccherà fare uno stop intermedio per dogana non avendo coordinato con Campogalliano, quindi battezziamo Forli’ come prima tratta.

Avendo deciso proprio all’ultimo minuto il tutto, quella mattina, ad arrivare all’aeroporto siamo proprio i primi: apro io il cancello di ingresso e la sala corsi per il briefing meteo nell’attesa che arrivino anche i ns tecnici. Alle 09:00 la squadra è al completo, tiriamo fuori l’aeroplano dall’hangar e dopo l’ispezione giornaliera è in linea di volo. Ci siamo mangiati più’ di un’ora ma è lo stesso. Alle 09:30 decolliamo alla volta di Forli’ che raggiungiamo senza problemi.

La torre ci fa contattare l’handler prima dell’atterraggio per il coordinamento del parcheggio. Dobbiamo attendere qualche minuto ma ci richiamano e possiamo ripassare con la torre per il finale. Ci posteggiano dall’altro lato dell’aeroporto ma per fortuna il bus ci preleva quasi subito.

Andiamo in dogana (veloce) e poi all’ufficio traffico per le tasse. Il tutto si svolge molto rapidamente e senza intoppi.

All’aeroporto siamo solo 3 aeroplani un A 320, un MD80 che va a Lourdes con un carico di fedeli (il sacro) e noi con il nostro trabiccolo che andiamo in Croazia (il profano). Dopo 15 minuti siamo di nuovo a bordo. Chiamiamo per lo startup ed il rullaggio ma non siamo svelti (non lo è nemmeno il controllore) che per una manciata di secondi ci infila dietro all’enorme (per noi) A320. Lo seguiamo a debita distanza e con la normale wake turbulence separation decolliamo dietro di lui. L’uscita è via Faenza, Cotignola Ravenna, in quanto Cervia è operativa e non ci consente l’attraversamento.

Giunti su Ravenna saliamo a 3.000 piedi per la tratta di attraversamento dell’Adriatico. Dopo circa 30 minuti siamo a sud del punto Labin sul confine Fir ed il controllo di Pola ci accoglie autorizzandoci al diretto su Orsera. Dopo altri 20 minuti siamo in vista di Rovigno e della pista di Orsera e ci inseriamo in finale per pista 36. La testata pista è proprio a ridosso dell’insenatura e rialzata una ventina di metri dal mare (a picco), si tratta di un vero e proprio appontaggio. Posteggiamo il ns I-MODU e via al mare.

La giornata è nuvolosa e non è delle più’ calde ma si sta bene. Il taxi ci porta al porticciolo di Orsera ma ormai per la gita in barca è tardi.

Cerchiamo un posto per fare il bagno, mi butto io, ma l’acqua è agghiacciante… Valler osserva ma non si butta. In realtà dopo il primo minuto ci si abitua ed è piacevole anche il bagno. Non c’è il sole per asciugarsi quindi ci si arrangia con il telo in modo da essere pronti per il pranzo.

Il ristorante è quello che abbiamo visitato la volta scorsa, ci facciamo portare grigliatona reale di pesce condita con calamari alla brace innaffiati da un buon litro di vino bianco (come in altre occasioni, l’acqua rimane in tavola, il vino no). Il tutto per 25 euro a testa. Ottimo.

Navigando su internet ho scoperto anche che Vrsar (Orsera in croato) è un comune a statuto bilingue (italiano e croato) quindi al di la della ns presenza in Istria prima della Guerra anche ora, nelle scuole si insegna l’italiano (se non scrivevano in italiano nel menu’ mi sa che al posto della grigliatona reale ci arrivava un pesce gatto).

Chiusa la parentesi storico-sociale, il pomeriggio lo passiamo al promontorio nord ovest che non avevamo raggiunto la volta scorsa passando dal molo. Anche questa insenatura è molto bella e ricca di posti dove fare il bagno (tutti scogli e discese a mare con scaletta). Da qui si vedono bene tutte le sue insenature molto frastagliate e le isolette che la circondano.

Nel pomeriggio le nuvole si aprono e lasciano posto al sole che inizia a scaldare maggiormente la giornata, adesso che dobbiamo ripartire sembra davvero estate.

Il taxi ci aspetta puntuale al punto convenuto e ci riporta in aeroporto. Nessuna formalità, solo messa in moto e decollo. Temo che per quest’anno sia davvero l’ultima volta al mare, ma direi che siamo soddisfatti.

Il rientro è liscio come l’olio, anche questa volta Cervia è operativa ed arriviamo a Forli’ via Cotignola – Faenza. Come all’andata tutti i controlli sono veloci e ripartiamo dopo una pausa bar per Modena.

Facendo scalo a Forli’ l’abbiamo allungata parecchio, pero’ può’ diventare un’altra meta come Lussino da fare in 4 piloti con tutti gli aeroplani del club. Vedremo la prossima stagione.


12 Settembre 2008

Anche per quest’anno ci avviciniamo alla fine dell’estate. Dopo la giornata che avevamo fatto in agosto, passata letteralmente in volo dall’alba al tramonto, volevamo rilassarci un po’. Meta balneare, viste le temperature, ma con tutto il tempo da dedicare al sole al pesce ed al mare. A Spalato abbiamo dovuto dire no al bagno a causa del problema carburante, del tempo rimasto e del dirottamento a Brac (con il caldo che faceva ed il costume appresso, vi garantisco che non è stato facile rinunciare).

L’occhio ci è caduto sull’aeroporto di Orsera (Vrsar) vicino a Rovigno, ad un tiro di schioppo da noi (poco piu’ di un’ora di volo) nella bellissima Dalmazia.

Questa volta, abbiamo fatto le cose con calma. Nei mesi primaverili avevo personalmente (a nome dell’aeroclub) fatto un accordo con la Direzione Doganale della vicina Campogalliano, in modo da poter fare anche noi l’aeroporto “internazionale”. Mediante tale accordo la Dogana ci garantiva il controllo alla partenza ed all’arrivo senza costringerci a scali impossibili (il servizio è ancora valido da martedi’ a venerdi’ – purtoppo sabato e domenica non hanno personale). In virtu’ del pezzo di carta concessoci, e secondo accordi, mandiamo il fax con i ns documenti e fissiamo il take off alle 09:15.

Il primo ad arrivare all’aeroporto è Valler (come sempre) che alle 09:00 piantona l’entrata. I meccanici non sono ancora arrivati e l’aeroclub è deserto (oltre che chiuso). Puntuale arriva anche l’ufficiale Doganale (è una ragazza…). Meno male che Valler è là e la intrattiene a dovere.

Poi arrivano i meccanici ed io ovviamente per ultimo (come sempre…o quasi) con mezz’ora di ritardo. Eh dire che è anche la prima volta che chiamiamo la dogana. Purtroppo quest’estate nessuno di noi ha usufruito dell’accordo.

Comunque, constatato che: non abbiamo sostanze stupefacenti (se non quelle assunte appena alzati da letto ma che rientrano nell’utilizzo strettamente personale), non abbiamo prodotti cinesi (se non forse una radio VHF di emergenza di dubbia funzionalità e provenienza), non abbiamo soldi (siamo praticamente in mutande, ma al posto delle mutande abbiamo il costume), la ragazza ci da una stretta di mano, un bacio in fronte e ci manda in volo dicendoci che al rientro se non l’ avessimo vista per l’orario stabilito, potevamo andare.

Qualche secondo per imbarcare i giubbotti di emergenza e siamo in volo. Io mi faccio l’andata con rotta che piu’ diretta non si puo’. Ferrara, Chioggia Vor, Nord di Labin e quindi Orsera. Al confine Fir Padova info ci passa con Pola, a cui chiedo il sorvolo della bella Rovigno. Non fanno problemi ci danno il benvenuto e ci autorizzano come richiesto.
In pochi attimi siamo già in finale a Orsera in questa pista di circa 700 metri, piu’ stretta rispetto a quelle a cui siamo abituati.

A terra ci accoglie il simpatico Alex, un’istruttore di volo di Zara che in inverno fa scuola ai pilota della Lufthansa (a Zara) e d’estate si rischiera a Vrsar per accoglierei i turisti.
Ci racconta che il week-end precedente è stato invaso da una decina di ultraleggeri italiani un po atterravano da nord verso sud, altri da sud verso nord, insomma ci ha fatto capire che gli hanno combinato un po’ di casino. Comunque, decidiamo di mandare subito via il piano di volo per il rientro previsto per le ore 17:00 e andiamo a fare dogana.

Il tipo della dogana, con il mio documento in mano, in italiano/inglese/croato mi dice: “purtroppo la devo arrestare, il suo documento non è valido, lei si fermi qui”.


Tra l’incredulo, l’imabarazzato ed il ridicolo, constato che la mia carta d’identità è scaduta la settimana prima. Azz.. e meno male che in Italia l’avevo mandata a Dogana e Carabinieri.

Inizio a mercanteggiare sfilandomi dalle tasche la tessera di pilota, patente…ecc. ecc…tutto non valido. Inizio con la storia del turista, poi del poveraccio, poi del coglione con il capo cosparso di cenere. Quest’ultima parte sembra piacergli e funziona. Alla fine mi restituisce il documento, e ci lascia andare facendoci promettere di non farci fermare in suolo Croato, di non fare i pirla (questa è la cosa piu’ difficile) e di rientrare entro le 18:00 perchè poi lui stacca il turno e sono cazzi.

Non fa in tempo a finire la frase che siamo in taxi. Vista la situazione non andiamo a Rovigno che dista circa 40 minuti ma ci fermiamo a Orsera. La zona è bellissima, siamo a 4 minuti dall’aeroporto ed abbiamo tutta la giornata.

Ci infiliamo nella zona sud est della fascia costiera e via in acqua: il mare è stupendo e fa caldo al punto giusto. E uno! Abbiamo recuperato il bagno mancato di Spalato. Dopo un po’ di sole e relax identifichiamo il ns ristorante e ci abbandoniamo alle libagioni di pesce. Un po’ di nervosismo ci prende quando dietro di noi si accomodano due polizziotti. Io metto la mia gigantesca Canon sul tavolo per far vedere che sono il classico turista sprovveduto. Se ne vanno comunque prima noi.

Nel pomeriggio visitiamo la borgata e scendiamo dalla parte nord ovest della penisola. Ancora piu’ bella della zona sud. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Altra spiaggia, assai invitante, altro bagno. E due!!

Facciamo persino in tempo ad asciugarci e a prendere un souvenir da portare a casa.
Alla fine, verso le 16:30 il tassista ci aspetta puntuale nella piazzetta convenuta e ci riporta al campo.

Esperienze passate ci hanno ormai insegnato a portarci appresso almeno i documenti di volo (licenze, visite, ecc) e non avendo altro, appena arrivati al campo, li indosso mettendomi al collo i tesserini (non so perchè l’ho fatto).

Apriamo con il sorriso la porta dell’ufficio doganale per scoprire che quello della mattina se ne è andato. Minchia!

Valler è il primo a costituirsi estraendo i documenti, io con colpo di tosse, sguardo vitreo apostrofandolo in dialetto reggiano lo invito a metterli via.

Comunico con l’ufficiale dicendo semplicemente che siamo i piloti di I-Modu facendo dondolare i tesserini al collo, puntando il dito sul mezzo e dicendo …casa… (la mia postura è la seguente: sguardo bovino, parlata lenta, sorriso ebete…).

Il tipo segna diligentemente le marche dell’aeromobile su di un foglio e ci saluta.
Siamo scivolati via come solo in certe animazioni televisive si puo’ vedere.
Dentro il perimetro il gioco è fatto. Il tempo intanto si è fatto scuro, si sentono i tuoni e si vedono i lampi che si avvicinano. Sapevamo che nel pomeriggio sarebbe peggiorata, ed infatti è da circa 30 minuti che la temperatura è scesa di colpo. Aprendo l’aereo che di solito è un forno non si sente caldo. In quel momento è finita davvero l’estate.

Alex ci offre caffè, una cartina di Orsera da appendere al muro e ci saluta.
Al rientro è Valler ai comandi. Sull’adriatico prendiamo acqua a tratti, siamo con copertura a 2.500 piedi e noi navighiamo a 2.000. La visibilità nel complesso rimane comunque buona.

Il rientro avviene in poco piu’ di un’ora e la ragazza della dogana non viene a riceverci a Modena…evidentemente si fida!

A parte l’inconveniente del documento Orsera è davvero un bel posto, comodo ed economico, poi 2 bagni….pesce…vino…grande giornata! Il sabato la temperatura è precipitata di oltre 10 gradi ricordandoci che siamo entrati in autunno! Mi sa che per quest’anno basta bagni. Ma abbiamo chiuso alla grande.


SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.