WINDJET

8 Dicembre 2012

Rimarranno fermi a garanzia dei debiti

Con lo stop degli aerei il tribunale maltese ha dato ragione alla richiesta di Catania Aeroporti di una garanzia del valore di 2,3 milioni di euro, che corrisponde agli importi dei diritti di atterraggio e decollo nello scalo siciliano che la low cost deve alla società aeroportuale

Due Airbus A320 WindJet rimarranno sul territorio maltese a garanzia dei debiti dovuti della ex linea low cost siciliana verso la Catania Aeroporti. Lo ha deciso il giudice Raymond Pace, presso il tribunale civile di Malta, in una sentenza che ha accolto la richiesta della Catania Aeroporti di estendere l’ordine di fermo dei veicoli WindJet oltre il confine della giurisdizione italiana.

 La decisione riguarda due dei sette aerei WindJet rimasti bloccati sull’isola dallo scorso agosto quando la compagnia è entrata in crisi a seguito del fallimento delle trattative con Alitalia

Fonte:www.cataniatoday.it



ROMA – E’ un paese strano il nostro. Mentre piccole compagnie low cost, tutte italiane, come la Windjet precipitano nel fallimento, la Ryanair continua a sopravvivere grazie ad una concorrenza definita sleale

Almeno questa è l’ipotesi che ha azzardato la compagnia Meridiana che, numeri alla mano,  ha deciso di ricorrere alla Commissione europea per denunciare il vantaggio competitivo di cui gode il vettore irlandese, ovvero di aiuti dagli enti pubblici e quindi dalle tasche dei contribuenti attraverso “l’esenzione dalle addizionali comunali,  i prezzi stracciati per i servizi di assistenza a terra e i contributi commerciali per ciascun passeggero trasportato. Insomma una situazione che finisce per agevolare uno e far chiudere gli altri.
L’iniziativa è stata appoggiata anche da Assaereo, l´Associazione confindustriale delle compagnie aeree che trova scandaloso che una compagnia estera usufruisca alla fine degli aiuti di Stato.
Lo sanno bene allo scalo Valerio Catullo di Verona Villafranca, dove i voli della Ryanair  sono stati soppressi fino al prossimo 13 settembre perchè la compagnia irlandese avrebbe eluso le tasse per circa un milione di euro.

Si legge nel sito dell’Assaereo:
“Nel caso dell’aeroporto di Verona, oggetto del ricorso di Meridiana fly ma discorso analogo può essere fatto anche per altri scali, è accertato che ad ogni passeggero di Ryanair corrispondono perdite. Ma l’effetto moltiplicatore è dato dal fatto che l’ingresso di Ryanair su un aeroporto determina la fuga forzata da parte di tutte le altre compagnie che, non avendo accesso ad agevolazioni comparabili, sono costrette a chiudere le rotte tradizionali (anche intercontinentali per il venir meno del necessario fideraggio) che invece garantivano la sostenibilità economica degli stessi scali.

In tale contesto già di per se inquietante, il paradosso è che tali agevolazioni sono finanziate dagli enti pubblici azionisti delle società di gestione e quindi, in ultima istanza, dai cittadini contribuenti.

Ci domandiamo, tanto più in questo periodo di Spending Review, quale sia l’utilità di continuare a destinare decine di milioni di euro dei contribuenti per finanziare le attività di un singolo operatore irlandese che grazie a quei soldi costringe i vettori italiani (e i loro lavoratori) a cessare le operazioni.

L’evidente distorsione del mercato non è limitata ai finanziamenti concessi dagli aeroporti, tutt’altro. Continuando ad utilizzare strumentalmente la sua nazionalità irlandese, Ryanair persevera nel non applicare le leggi italiane in materia fiscale, contributiva (in Irlanda è del 12% mentre in Italia è del 37%), previdenziale ed addirittura le norme comunitarie a tutela dei diritti dei passeggeri (come dimostra la gestione del volo cancellato Kos – Bari dello scorso 27 luglio). Come riportato dagli organi di stampa, l’ispettorato del lavoro di Bergamo ha già contestato a Ryanair una evasione contributiva di 12 milioni di euro, sono in corso accertamenti della Guardia di Finanza per un’evasione fiscale dal 2005, stimata in circa 500 milioni di euro.

Il nostro sistema ed il Paese non si possono più permettere di tollerare simili distorsioni.

Le compagnie aeree italiane, grazie alle grandi professionalità ed alle capacità imprenditoriali che sanno esprimere, sono perfettamente in grado di competere e primeggiare sui mercati. La condizione è che le regole valgano per tutti e non solo per alcuni”.

Fonte:www.dazebaonews.it



Caos negli scali. Assalto alle altre compagnie

 

Quella di domenica 12 agosto è stata la prima giornata di stop totale per i voli WindJet. All’aeroporto di Fiumicino, dalla mattina, accanto ai cinque voli, due per Palermo (8.40 e 22.10) e tre per Catania (13.50, 18.10 e 20.50), è comparsa la scritta «cancellato».
LA RABBIA DEI PASSEGGERI. Così è scoppiata l’ira dei passeggeri bloccati a terra. Si rivolgono, spazientiti e amareggiati, ai banchi di altre compagnie o della Flight Care per avere informazioni e cercare il primo volo utile per essere riprotetti. «Non sappiamo cosa dobbiamo fare», ha detto un viaggiatore siciliano, che era diretto con moglie e bambini a Catania con il volo soppresso delle 13.50, «abbiamo saputo nella tarda serata di sabato che c’era il fermo totale. Siamo venuti in aeroporto ma non abbiamo indicazioni e ora ci siamo rivolti ai banchi Alitalia per vedere di poter partire, anche se non mi va giù l’idea di dover pagare un supplemento. Come siciliano sono molto dispiaciuto per lo stop della WindJet: ho sempre volato con questa compagnia e non avevo mai avuto problemi».
VACANZE A RISCHIO. «Stiamo cercando un’alternativa con un’altra compagnia e intanto rischiamo di perdere un giorno di vacanza in Sicilia», gli ha fatto eco un altro passeggero. «Perché dobbiamo pagare poi un supplemento? Ho saputo dello stop ai voli solo questa mattina alla radio ma avevo già messo in preventivo delle difficoltà, vista la situazione che andava avanti, da quel che già sapevo, da diversi giorni».

Le altre compagnie garantiscono la «riprotezione»

Per far fronte all’emergenza, l’intero settore aereo italiano in campo per portare a destinazione i passeggeri WindJet. Alitalia, Meridiana, Fly-Air Italy, Livingston, Blu Panorama e Neos garantiranno la ‘riprotezione’ dei clienti del vettore siciliano, ormai al tracollo.
Lo si è deciso al termine delle riunioni dell’unità di crisi. Il gruppo Alitalia ha messo a disposizione il numero telefonico dedicato 06.65859030 (attivo 24 ore su 24).
IL PIANO DI ENAC. Per consentire un’operazione che appare ancora più complicata con l’affollamento di voli che c’è in piena estate, l’Enac ha disposto che i principali scali italiani rimangano aperti durante la notte. I voli effettuati sulle singole tratte nazionali dirette avranno un sovrapprezzo di 80 euro al massimo, tasse incluse. Per i voli internazionali il sovrapprezzo sarà maggiore e varierà a seconda delle tratte. Per quanto concerne i viaggi programmati a settembre, i prezzi potrebbero subire ulteriori variazioni.
SI ATTIVA ANCHE EASYJET. Anche il vettore inglese EasyJet ha messo a disposizione dei passeggeri di WindJet il cui volo sia stato cancellato, una tariffa fissa o agevolata per volare da domenica 12 fino a venerdì 17 agosto incluso.
Possono usufruire di questa tariffa – si legge in una nota della compagnia – coloro che hanno biglietti per le tratte Milano-Palermo, Milano-Catania e Roma-Palermo (e viceversa).

Il governo cerca una soluzione

Il ministro per lo Sviluppo Corrado Passera, che sta segundo la vicenda costantemente, ha convocato per martedì 14 agosto un tavolo con compagnie, enti locali e Enac per cercare di tutelare innanzitutto i 300 mila viaggiatori coinvolti da qui a ottobre 2012 e i circa 800 lavoratori toccati direttamente o indirettamente dalla crisi della compagnia siciliana. Il piano di riprotezione, che prevede scali aerei aperti di notte e aerei messi a disposizione da Alitalia e dalle altre compagnie italiane (Blue Panorama, Neos, Livingston, Meridiana) ha intenzione di proteggere, nell’immediato, i passeggeri, ma per quanti hanno acquistato biglietti fino a ottobre 2012 e per i lavoratori occorrono risposte più chiare. Che potrebbero arrivare proprio nella riunione di martedì.
Un appuntamento prevalentemente tecnico, in cui l’intenzione è quella di fare il punto della situazione per vedere quando e il motivo per cui la trattativa a un certo punto si è arenata. Nell’occasione, presumibilmente, verrà tentata una moral suasion per ricucire se possibile un negoziato che è stato sul punto di chiudersi.

Il garante: tempistica della rottura è anomala

Il caso WindJet ha provocato anche la reazione del garante sugli scioperi nei servizi pubblici Roberto Alesse, perché «pur non configurandosi, ovviamente, come una forma di sciopero, sta producendo effetti dannosi sul piano dell’erogazione del servizio pubblico».
IL PERIODO DI FRANCHIGIA. Il presidente ha spiegato in una nota che non ha intenzione al momento di entrare nel merito della vicenda, ma «non può che destare perplessità fatto che la rottura delle relazioni tra WindJet e Alitalia si stia determinando proprio nel mese di agosto, durante il quale scatta il cosiddetto ‘periodo di franchigia’, previsto espressamente dalla regolamentazione del settore del trasporto aereo».
A RISCHIO 800 POSTI. Il fallimento di Wind Jet significherebbe anche futuro lavorativo a rischio per 804 lavoratori (504 a tempo indeterminato, 300 a tempo determinato). La compagnia, fondata nel 2003 dal patron del Catania Antonino Pulvirenti, è stata la prima low cost italiana.

Le associazioni dei consumatori sul piede di guerra

E, puntualmente, si sono scatenate le associazioni dei consumatori. Durissimo il Codacons contro il supplemento chiesto ai passeggeri in possesso di un biglietto WindJet per la ‘riprotezione’ sui voli di altre compagnie aeree. «Si tratta di un balzello assolutamente ingiusto, che viene richiesto a viaggiatori che si trovano in una situazione di necessità e che quindi hanno scarse o nulle possibilità di scelta» afferma il presidente, Carlo Rienzi, aggiungendo che «la riprotezione su altri voli deve avvenire in modo totalmente gratuito per i passeggeri, e le
compagnie potranno poi rivalersi su Windjet per i costi sostenuti».
SI PENSA ALLA CLASS ACTION. Il Codacons studia la possibilità di una class action contro il supplemento quantificato tra gli 80 e i 120 euro. «Tutti coloro che hanno subito disagi potranno agire attraverso il Codacons per chiedere i danni non solo alla compagnia aerea, ma anche all’Enac, che non ha saputo prevenire i gravi disservizi e tutelare adeguatamente gli utenti. E se la situazione non tornera’ alla normalità, i 300 mila possessori di biglietti WindJet potranno aderire alla mega class action del Codacons per ottenere il rimborso di quanto pagato e il risarcimento dei danni subiti».
ADUSBEF E FEDERCONSUMATORI: «UN RICATTO». Se la prendono con l’ente di controllo anche Adusbef e Federconsumatori, definendo «scandalosa» la riprotezione per chi volesse imbarcarsi su altri voli.
«Sotto un condizionamento come quello di non perdersi una vacanza o altro ancora una famiglia dovrebbe sborsare cifre incredibili», si legge in una nota delle due associazioni, secondo le quali è indispensabile che si intervenga a livello governativo per sanare «questa incredibile situazione». Viene raccomandato, inoltre, ai cittadini di conservare ogni testimonianza d’acquisto o di ripercussioni negative poiché «il diritto dei cittadini non è solo quello ovviamente del rimborso del biglietto acquistato ma di tutti i danni occorsi che devono essere risarciti».
LA RISPOSTA DI ASSOTRAVEL. «Pensare che un compagnia riprotegga i passeggeri a costo zero è praticamente impossibile», ha replicato il presidente di Assotravel, l’associazione che riunisce le agenzie di viaggio, Andrea Giannetti. «Certamente», ha proseguito, «è una situazione imbarazzante e costerà ai passeggeri qualcosa, soprattutto in questo periodo dell’anno, ma quando mai questo non accade quando c’è un fallimento? La compagnia è praticamente fallita, e c’è un margine di rischio che il cliente si assume quando acquista un biglietto, è la legge del mercato. D’altronde, che WindJet si trovasse in gravi condizioni lo si sa da almeno sei mesi».

Domenica, 12 Agosto 2012

-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-

 

Windjet: come ottenere i rimborsi

Per tutti i turisti rimasti a terra negli aeroporti di Fiumicino, Catania e Palermo, l’associazione Federconsumatori suggerisce di contattare direttamente la compagnia aerea tramite raccomandata a/r. 

Nella raccomandata deve essere esplicitamente richiesto il rimborso del / dei biglietti già acquistati ma non utilizzati e delle spese sostenute in aeroporto. Inoltre deve essere richiesta la compensazione pecuniaria per la mancata partenza come previsto dal Regolamento Comunitario. “Da anni – afferma Federconsumatori – in accordo con altre associazioni stiamo chiedendo al Governo la costituzione di un fondo di garanzia per far fronte alla riprotezione e al rientro dei passeggeri in caso di insolvenza e sospensione della operatività da parte delle compagnie aeree”.Inoltre, per ovviare all’emergenza, anche il Codacons offre assistenza legale al fine di avviare l’iter volto ad ottenere il rimborso del biglietto e il risarcimento per la attese.

 Nel frattemi Vito Riggio, presidente dell’Enac, afferma che i passeggeri che hanno acquistato un volo della compagnia aerea fino a fine ottobre sono circa 300mila. Cioè 300mila persone che rischiano di perdere il biglietto senza speranze di rimborso nel caso di fallimento della compagnia aerea.

Meridiana Fly-Air Italy comunica che rafforzerà le tratte da e per la Sicilia relative a Torino, Milano Linate e Verona. E che aggiungerà nuovi collegamenti su Bologna e Roma Fiumicino, a un costo massio di 86 euro tutto compreso. Alitalia favorirà la riprotezione degli utenti Wind Jet con nuovi voli sulle tratte Torino-Catania e Torino-Palermo.

 Lunedì, le sigle sindacali e la compagnia sono state convocate dal prefetto. I segretari nazionali di Cgil e Cisl, Susanna Camusso e Raffaele Bonanni, hanno avvisato il ministro delle Infrastrutture Corrado Passera della situazione. Il caso Wind Jet, secondo alcune indiscrezioni, arriverà presto sui tavoli del governo.

-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-

Wind Jet ha fermato tutti gli aerei

Wind Jet si ferma. Trecentomila passeggeri sono a terra, da qui a ottobre. La compagnia low cost ieri in serata ha deciso lo stop, già dalla mezzanotte, di tutti i suoi voli. Non solo: ha anche consegnato alcuni aerei alle società di leasing in Irlanda, mentre uno è stato sequestrato dalla società di gestione di Verona Sac che vantava dei crediti. Ha annunciato il presidente dell’Ente per l’aviazione civile Vito Riggio: «La compagnia di fatto è già sospesa perché non ce la fa proprio, perché tutti i creditori pignorano le macchine o non danno carburante e servizi». Wind Jet e Alitalia si incolpano ora a vicenda per la rottura dell’accordo, che prevedeva la cessione della società catanese all’ex compagnia di bandiera, il governo cerca di frenare: il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha convocato i vertici dei due vettori per martedì, per fare il punto «sull’improvvisa e inaspettata interruzione di una trattativa rispetto alla quale il governo aveva ricevuto informazioni di un esito positivo». Il punto chiave sarà capire se «lo stop sia dovuto amotivi speculativi», come ipotizza la Fiavet, l’associazione delle agenzie di viaggio e dei tour operator. Al tavolo ci saranno anche Enac, enti locali e sindacati che esprimono «grandissima preoccupazione per il destino dei 460 lavoratori» della compagnia siciliana. Intanto la vera emergenza sono i passeggeri in possesso di un biglietto Wind Jet, 300 mila secondo stima Enac, che ha creato un’unità di crisi per coordinare la «riprotezione» dei viaggiatori. Alitalia, Meridiana Fly-Air Italy, Livingston, Blu Panorama e Neos sono state coinvolte per mettere a disposizione posti sui propri voli. Alitalia ha anche annunciato che assicurerà, sempre da oggi e fino a che sarà necessario, 20 voli speciali notturni al giorno sulla Sicilia. È il minimo che si possa fare, secondo il presidente dell’Enac, Vito Riggio, che non esita a tirare per la giacca l’ex compagnia di bandiera: «Diciamo ad Alitalia che, visto che hanno tenuto aperta la trattativa fino ad agosto, adesso si faccia carico di un problema che anche Alitalia ha creato». Alitalia non ci sta: «Non siamo in alcun modo responsabili del caos della compagnia catanese — afferma in una nota—. Come Riggio sa bene, da molti giorni cerchiamo, con grande senso di responsabilità, di riproteggere tutti i viaggiatori: dal 4 agosto a oggi sono oltre 2.100 i viaggiatori che, senza nessun aggravio di costi, sono riusciti a partire grazie a noi». Ma quelle dell’Enac non sono le uniche accuse da cui il vettore di Roberto Colaninno deve difendersi: anche l’amministratore di Wind Jet Stefano Rantuccio punta il dito contro Alitalia, ritenendo che le condizioni per chiudere l’accordo entro il 27 luglio e le richieste poste dall’azienda fossero «state pienamente soddisfatte». Secondo la compagnia al tracollo, deve essere Alitalia ad «assumersi appieno le responsabilità » del fallimento dell’accordo e a «spiegare», anche davanti «alle competenti autorità giudiziarie », «i motivi» per cui, «ha imposto nuovi termini e condizioni, alcune delle quali vessatorie, e addotto meri pretesti, in una situazione così grave, per rinviare la chiusura». Un punto di vista completamente diverso da quello di Alitalia, che dice di aver da aprile sempre «informato le autorità competenti », che erano «anche a conoscenza delle enormi difficoltà dell’operazione, dovute agli inadempimenti di Wind Jet». Ma il rimpallo delle responsabilità poco interessa alle centinaia di passeggeri che anche ieri all’aeroporto di Fiumicino cercavano di districarsi tra rabbia e incertezza. «Qui nessuno ci informa — riferiscono Giuseppe e Vincenzo Gnoffo, padre e figlio di Palermo —. Sa cosa ci hanno detto? Informatevi attraverso i media. Ma è mai possibile una cosa del genere? ». «Nella migliore tradizione italica si usano come ostaggio utenti e lavoratori in una vicenda che presenta numerose opacità», commenta il presidente dell’Avia, l’associazione degli assistenti di volo. «Se si fosse intervenuti prima certi disservizi forse non ci sarebbero stati — ammette il direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta—, ma il nostro obiettivo era quello di salvare una compagnia ». Obiettivo che per ora sembra fallito: domani l’Enac dovrebbe sospendere la licenza aWind Jet per «manifesta incapacità »

Fonte:

www.lettera43.itwww.nonsoloaerei.net  \www.quotidianamente.net



Il presidente dell’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, Vito Riggio, tira un sospiro di sollievo: «La nostra preoccupazione era risolvere la situazione per tutelare i passeggeri e dopo l’incontro di oggi con le compagnie di volo ci siamo riusciti». Saranno tutelati tutti i 300mila Saranno tutelati tutti i 300mila passeggeri che hanno prenotato un volo WindJet da qui a ottobre? Per ora abbiamo trovato una soluzione per tutti i passeggeri che devono volare nel mese di agosto. Poi si vedrà. Come? Ci sono altre compagnie, dall’Alitalia alla Meridiana, che si sono messe a a disposizione con i loro voli e che applicheranno una tariffa fissa per chi avrà in mano un biglietto di WindJet .

Qual è il costo in più? Abbiamo concordato un costo in più massimo di 50 euro a tratta più 30 euro di tasse. Un prezzo agevolato che si otterrà presentando il biglietto di WindJet.

Quando sarà sospesa la licenza di WindJet? È stata la stessa compagnia siciliana a comunicarci la volontà di chiedere la sospensiva che scatterà da domani.

Da domani dunque WindJet non vola più? Sì, per questo abbiamo subito concordato questo piano con le altre compagnie. La sospensione della licenza comunque non è definitiva, può infatti essere riattivata entro sei mesi se ci saranno i requisiti previsti dalla normativa europea.

Pensa che la trattativa con l’Alitalia possa ripartire? Non lo so. Però giudico positivamente che il ministro Corrado Passera abbia deciso di convocare le due compagnie a un tavolo martedì prossimo.

-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0–0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-

C’è chi all’alba è piombato all’aeroporto di Fiumicino per capire se a Ferragosto potrà volare in Sicilia.

Chi ha atteso ore davanti al check in.

E chi ha cercato di farsi rimborsare il biglietto aereo. A Fiumicino ieri è stata un’altra giornata di caos per i passeggeri di Wind Jet , la low cost che rischia di chiudere i battenti a causa dei conti in rosso. Un volo, quello per Palermo, cancellato. E gli altri, soprattutto quelli per Catania, ritardati di ore. Trecentomila le prenotazioni che potrebbero saltare. Perché ogni giorno non si sa quanti voli riuscirà a far decollare Wind Jet. Così Alitalia è tornata a soccorrere la compagnia siciliana con tariffe agevolate (75 euro) per i viaggiatori della compagnia siciliana da «riproteggere». E, per chi deve partire con la famiglia ed è obbligato a spendere più di cinquecento euro, c’è pure la possibilità di pagare a rate. Meglio prenderli (in ritardo) che perderli in tempi di crisi soldi e clienti. Venti i voli speciali (12 per Catania e 8 per Palermo) assicurati da Alitalia. Da oggi anche Meridiana Fly offrirà tariffe agevolate, tra gli 82 e gli 86 euro, ai passeggeri Wind Jet. Perché, con il passare dei giorni, la situazione pare sia destinata a peggiorare. Visto che la crisi ha travolto la compagnia proprio durante l’esodo estivo, il periodo in cui si registra il picco di prenotazioni. «Il 7 agosto ho acquistato tre biglietti andata e ritorno per Catania per il 15 pagandoli 573 euro. Visto che viaggio con mia moglie incinta e mio figlio di quattro anni vorrei sapere se a Ferragosto troverò il volo», protesta Andrea Munnia, impiegato romano, in coda ai ai banchi informazione della Flight Care, l’handler che assiste la Windjet. «Nessuno ci conferma nulla e non ci dicono neppure come ottenere il rimborso dei biglietti», s’arrabbia Franco Moretti, operaio cinquantenne che vorrebbe tanto sapere se riuscirà a tornare da Palermo tra due settimane. Se a decollare, seppure con ritardi infiniti, riusciranno tutti grazie ai voli speciali assicurati dagli altri vettori italiani, sollecitati dall’Enac, difficile fare pronostici sul rientro. «Devo assolutamente trovarmi a Catania entro martedì – si agita Alessio Varra, in fila con gli altri alla postazione di Flight Care – Ho saputo che, presentando la copia d’acquisto del ticket per il volo IV563 del 14 agosto, avrei potuto usufruire, in caso di cancellazione del volo, di un aereo di linea della Meridiana diretto a Palermo offerto ad una tariffa speciale. Qui però nessuno sa dirmi nulla». «Informatevi attraverso i media. Questo ci siamo sentiti rispondere», allargano le braccia Giuseppe e Vincenzo Gnoffo, padre e figlio di Palermo. A dimostrazione che le parti in causa (compagnie aeree e passeggeri) non si parlano. E, quando lo fanno, non si capiscono. Collegamenti aggiuntivi in aiuto dei turisti appiedati al Leonardo da Vinci ci sono. Dal 4 agosto Alitalia ha fatto partire 2.100 viaggiatori di WindJet e senza nessun aggravio di costi. Ma nella bolgia infernale di Fiumicino quasi nessuno lo sa. «Lo dobbiamo leggere sui giornali se il volo di domani mattina della Windjet per Palermo lo troviamo? Assurdo», insistono Giuseppe e Vincenzo Gnoffo. Per non rischiare, c’è chi opta per il pullman. «Siamo venuti oggi qui in aeroporto per capire se domani alle 13.50 è ancora in piedi il volo IV565 per Catania – spiegano Sebastiano Anastasi e Grazia Lo Re – Da quel che abbiamo potuto capire, non c’è alcuna certezza. Per questo andremo a Catania in pullman e poi penseremo a come farci rimborsare il biglietto dell’aereo». La sesta giornata di ordinaria follia si conclude con l’inevitabile bollettino di ritardi e cancellazioni da parte di Wind Jet. Il primo decollo è avvenuto alle 9.40 per Palermo (volo IV247) con un ritardo di 60 minuti. La seconda partenza per Catania (volo IV563) rinviata dalle 8.35 alle 10.25. Ancora ritardi e cancellazioni. L’odissea continua.

-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0–0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-

Windjet, voli garantiti da 5 compagnie

Interverranno Alitalia, Meridiana fly-Air Italy, Livingston, Blu Panorama e Neos. I passeggeri dovranno pagare un supplemento per essere imbarcati. Protestano le associazioni di consumatori. La compagnia low cost non ha consegnato i documenti richiesti e l’Enac conferma: “Non possiamo farla partire”. I sindacati: “Il governo deve intervenire”. E Passera convoca le parti
ROMA – Dovranno pagare un supplemento per essere imbarcati e portati a destinazione da altri vettori, anche più di 80 euro ciascuno, i passeggeri lasciati a terra dai voli cancellati o in ritardo di Windjet, la compagnia catanese ormai arrivata  all’annunciato tracollo.
 
A garantire i voli scendono in campo cinque compagnie nazionali. Al termine delle riunioni dell’unità di crisi sul vettore siciliano, l’Enac ha fatto sapere che “Alitalia, Meridiana fly – Air Italy, Livingston, Blu Panorama e Neos, insieme alla compagnia Wind Jet” verrà coordinata la rimodulazione dei voli in modo tale che “venga garantita la riprotezione dei passeggeri”.
 
Per permettere un’operazione, che in piena estate si annuncia complessa, l’Enac “ha disposto che i principali scali italiani rimangano aperti durante la notte”. I voli “effettuati sulle singole tratte nazionali dirette avranno un sovrapprezzo di massimo 80 euro, tasse incluse – fa sapere l’Enac – . Per i voli internazionali il sovrapprezzo sarà maggiore, a seconda delle tratte”. Infine per i viaggi programmati a settembre, “i prezzi potrebbero subire delle variazioni”. L’aumento delle tariffe  ha scatenato le associazioni dei consumatori già sul piede di guerra.
 
Tariffe agevolate. In coordinamento con l’Enac, il Gruppo Alitalia ha messo a disposizione il numero telefonico dedicato 06.65859030 (attivo 24 ore su 24).
 
Presentando un biglietto aereo della compagnia WindJet (o ricevuta di biglietto elettronico), emesso prima del 10 agosto, i viaggiatori potranno acquistare fino al 31 agosto un biglietto Alitalia o Air One. Da domani, domenica 12 agosto, e fino a che sarà necessario, Alitalia assicurerà 20 voli speciali al giorno sulla Sicilia (12 voli da/per Catania e 8 voli da/per Palermo) al fine di agevolare il viaggio dei passeggeri WindJet.
 
Anche  Blue Panorama Airlines ha messo a disposizione un call center 06/98956666.

Questi collegamenti speciali saranno effettuati in orari notturni e si aggiungeranno al normale programma di voli giornalieri Alitalia e Air One da/per Catania e Palermo sui quali il Gruppo Alitalia cercherà di ricollocare il maggior numero di clienti di WindJet. Già oggi si sono verificati ritardi e anche qualche cancellazione dei voli gestiti dalla compagnia privata.

Una giornata di tensioni e disagi. Sono decine di migliaia i passeggeri che hanno prenotato un volo Windjet fino a fine ottobre e che rischiano di restare a terra dopo il fallimento della manovra di acquisizione1 della flotta low cost da parte di Alitalia. Una rottura definitiva fra la compagnia di bandiera e quella siciliana, in merito alla quale il ministro Passera vuole vederci chiaro: per fare il punto “sull’improvvisa e inaspettata interruzione di una trattativa rispetto alla quale il governo aveva ricevuto informazioni di un esito positivo”, infatti, l’unità per la gestione delle vertenze aziendali del ministero dello Sviluppo ha convocato entrambe le parti, WindJet e Alitalia, per martedì 14.

 
Al tavolo, che si occuperà anche della questione occupazionale (sono 500 i posti a rischio, se la compagnia catanese dovesse fallire) saranno presenti anche Enac, le competenti istituzioni ed enti locali e le organizzazioni sindacali che in mattinata avevano espresso “grandissima preoccupazione per il destino dei 460 lavoratori Windjet” chiedendo proprio l’intervento del governo per “salvare oltre 500 posti di lavoro, il patrimonio societario ed economico e per rientrare urgentemente dal caos negli aeroporti e dalla disperazione che coinvolge migliaia di utenti”. 
 
Enac istituisce unità di crisi. Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, a margine dell’inaugurazione dell’aeroporto di Pantelleria ha assicurato che “in queste ore è in corso un’unità di crisi con Alitalia e altre compagnie italiane, con l’operativo Windjet in mano, per valutare quali voli si possono tenere. Alitalia, Meridiana e Blue Panorama stanno portando la loro disponibilità a fronte di un piccolo supplemento da pagare da parte dei passeggeri, che faremo in modo sia il più basso possibile”, ha aggiunto.
 
“Stiamo cercando di riproteggere i passeggeri in difficoltà con il massimo sforzo possibile. Dai primi dati che ci arrivano dall’unità di crisi, ci sarebbero molti posti disponibili: Meridiana manterrebbe gli stessi orari mentre Alitalia riproteggerebbe i passeggeri sui voli notturni”. E avverte: “Evitiamo inutili aspettative che andrebbero deluse. Chiediamo alla Wind Jet di darci l’operativo e di dirci quello che è in grado di fare”. 
 
Windjet infatti non ha ancora consegnato i documenti richiesti dall’Enac tra i quali i certificati di manutenzione e revisione degli aerei. In assenza delle garanzie richieste e del concreto miglioramento della regolarità operativa dei voli già a partire da questo fine settimana, l’Enac sarà costretto da lunedì 13 agosto prossimo alla sospensione della licenza di esercizio per manifesta incapacità della società WindJet. 
 
Lo scontro Enac-Alitalia. Riggio ha poi sottolineato: “Windjet sa bene di non potere fare fronte agli impegni assunti e questa è una cosa molto grave, sia dal punto di vista industriale, per le 500 persone che ci lavorano, sia per i collegamenti Nord-Sud, sia per i passeggeri che si trovano in queste situazione”.
 
E ha aggiunto: “Sarebbe stato meglio chiudere ad aprile, ora diciamo ad Alitalia visto che ha tenuto aperta la trattativa fino ad agosto, che si faccia carico di un problema che ha contribuito a creare”. Parole che non sono piaciute alla compagnia di bandiera che in una nota ha fatto sapere che “Alitalia non è in alcun modo responsabile della situazione di caos della compagnia catanese”, respingendo “con forza” le dichiarazioni del presidente dell’Enac.
 
“Le Autorità erano a conoscenza delle enormi difficoltà dell’operazione, dovute agli inadempimenti di WindJet. E come Riggio sa bene – si legge nella nota – da molti giorni Alitalia cerca, con grande senso di responsabilità verso i passeggeri, di riproteggere tutti i viaggiatori, operando anche voli speciali, e la compagnia intende continuare a fornire assistenza per quanto possibile. Questo impegno è lo stesso che Alitalia ha avuto in situazioni analoghe. Le dichiarazioni di Riggio in questo contesto sono prive di ogni fondamento”.
 
La reazione dell’Avia e di Fiavet. Polemico Antonio Divietri, presidente di Avia, l’associazione degli assistenti di volo, che commenta così la vicenda Windjet, chiedendo chiarimenti: “Nella migliore tradizione italica si usano come ostaggio utenti e lavoratori in una vicenda che presenta numerose opacità. Che il tutto avvenga nel triangolo delle bermuda della settimana di ferragosto rafforza i dubbi”.
 
E aggiunge: “Nel 2005 il Presidente di Enac Vito Riggio dichiarava che Windjet vola su Linate in modo ‘non legittimo’, infatti non erano stati autorizzati gli slot per poterlo fare. Sette anni dopo le cose sono cambiate? Dov’è la convenienza di Alitalia in questa operazione? Non rischierebbe di peggiorare i suoi conti già in negativo? Sono domande che chi ne ha le responsabilità si sarà certamente posto, aspettiamo le risposte”. “Chiedere un supplemento, seppur piccolo, per i passeggeri che hanno acquistato biglietti della compagnia Windjet, è completamente sbagliato” sbotta il presidente di Fiavet, la Federazione italiana delle imprese di viaggi e turismo, Fortunato Giovannoni. 

 



Il volo per Catania è partito solo dopo l’ok dell’Enac che dà un ultimatum. La compagnia non era in regola con i contributi per i servizi a terra del Marco Polo. Ritardi anche a Verona

VENEZIA – È partito alle 11.10, con due ore di ritardo rispetto alla programmazione prevista, il volo Venezia-Catania operato da Windjet. Attesa febbrile per i 180 passeggeri che hanno sostato nell’aerostazione in attesa che la situazione si sbloccasse. Il volo IV593 è alla fine decollato dal Marco Polo su indicazione di Enac. Anche per il servizio, come avvenuto in precedenza, era stato applicata la normativa del codice della navigazione che prevede che il pagamento di ogni singolo volo sia in regola nei confronti dei prestatori di servizi a terra alla compagnia. La partenza del volo era stata spostata dalle 9.10 alle 11.10.

Intanto da parte dell’Enac arriva un ultimatum sull’integrazione fra Alitalia e Windjet: o c’è un accordo ufficiale ai mercati entro mercoledì o gli aerei della compagnia low cost siciliana, che è sull’orlo del fallimento, resteranno a terra. Alitalia ribadisce la volontà di chiudere un’intesa nonostante «le inadempienze di Windjet e le pesanti decisioni dell’Antitrust».

«Non si tratta di un problema di sicurezza», spiega Riggio, ricordando che la situazione è analoga a quella della vecchia Alitalia prima che fosse acquisita dalla Cai, piuttosto di una cassa ormai a secco che non consentirebbe alla compagnia fondata nel 2003 a Catania da Antonino Pulvirenti «di proseguire l’attività nei prossimi mesi», e già costretta a mettere a terra alcuni aerei della flotta di dodici Airbus. Motivo dei ritardi e delle cancellazioni, con la «riprotezione» dei passeggeri su aerei di altre compagnie «spesso non garantita», secondo l’associazione dei consumatori Adoc, che lamenta «nulla assistenza negli aeroporti e l’impossibilità di accedere ai servizi di Call Center in concomitanza di cancellazioni voli». La trattativa sulla fusione potrebbe essere in dirittura d’arrivo se Alitalia – si apprende da fonti vicine all’operazione – troverà soddisfacente la documentazione chiesta a Windjet con garanzie rispetto ai debiti che avrebbe maturato negli ultimi mesi, fra l’altro con gestori aeroportuali e del traffico aereo, puntando sulla fusione con Alitalia.

A rallentare i tempi dell’accordo, le maggiori perdite economiche (sembra per un paio di milioni di euro) di cui soffrirebbe Alitalia in conseguenza dei paletti «anti-monopolio» messi dall’Antitrust. Cioè la cessione di slot (fasce orarie di decollo e atterraggio), in particolare su Milano Linate (due coppie sulla Catania-Milano, una coppia sulla Palermo-Milano). Ad auspicare il buon esito della trattativa sono di certo i 500 lavoratori della compagnia e i 300 dell’indotto, a difesa dei quali è sceso in campo il capogruppo al Senato e segretario regionale siciliano dell’Udc Gianpiero D’Alia; ma sperano anche le centinaia di passeggeri che hanno acquistato i biglietti e non vogliono vedersi rovinate le vacanze.

Pesanti ritardi, ma voli al momento garantiti, tra gli scali di Venezia e Verona con Catania per Windjet. Dal Marco Polo di Venezia, dopo i disagi di lunedì verso Catania, è previsto il decollo del volo serale per la Sicilia. Il volo IV595 delle 22.05 è stato però spostato di tre ore a poco dopo l’una di notte. Per quanto riguarda il Catullo di Verona il Windjet IV528 che doveva atterrare nel capoluogo scaligero alle 13.50 è giunto invece alle 15.39. Dal Catullo, invece, l’IV529 che da orario doveva decollare alle 14.30 è invece partito alle 16.10. In una nota dello scalo veronese è stato comunicato che in caso di cancellazione o gravi ritardi sui voli Verona-Catania e ritorno della compagnia aerea Windjet, è stata attivata con Meridiana fly Air Italy una tariffa speciale di 90 euro tutto incluso per volare sulla stessa rotta. (Ansa)

Fonte:http://corrieredelveneto.corriere.it


SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.