Tragedia sfiorata: tre aerei in rotta di collisione

New York – Tre aerei di linea si sono trovati drammaticamente in rotta di collisione su una pista dell’aeroporto Reagan National di Washington: la tragedia è stata evitata solo per un soffio, appena 12 secondi prima dell’ impatto, quando dalla torre di controllo in confusione hanno dato l’ordine ad uno dei piloti di compiere una brusca virata, e schivare così i due jet che aveva in arrivo “sul muso”.

Lo rivela oggi il Washington Post, precisando che l’incidente sfiorato risale a martedì scorso, e che secondo la Federal Aviation administration (FAA) – l’ente federale che regola il trasporto aereo – è stato causato da un problema di comunicazioni tra gli addetti.

Erano le due del pomeriggio quando diversi aerei in arrivo erano in fila nei cieli sul monte Vernon, la consueta rotta di atterraggio da Nord, sul fiume Potomac. Allo stesso tempo, un temporale aveva però appena causato un repentino cambio di direzione del vento, inducendo il centro di controllo del traffico aereo a Warrenton a chiedere alla torre di controllo del Reagan National di avvisare gli aerei in arrivo di invertire la rotta di approccio, e atterrare da Sud.

«La torre ha concordato, ma non ha informato tutti coloro che dovevano essere informati», ha detto al Post un funzionario federale, che ha chiesto di rimanere anonimo. E così tre aerei della Us Airways, con 192 persone tra passeggeri e equipaggio a bordo, si sono trovati in linea per uno scontro frontale. Due erano in decollo e uno in atterraggio.

Quando è arrivato il provvidenziale ordine di virata, i due più vicini erano ad appena 2,2 km l’uno dall’altro e procedevano ad una velocità combinata di oltre 700 kmh l’ora, ovvero, erano a circa 12 secondi dall’impatto.

«Mi ascolti?», ha chiesto una addetta della torre di controllo al pilota e, dopo la risposta affermativa, ha dato l’ordine di brusca virata. Pochi istanti dopo, il pilota ha chiesto: «Avevamo l’autorizzazione (all’atterraggio) dal fiume, cosa è successo?». Dopo una pausa, dalla torre è arrivata la risposta: «Rimani in attesa, stiamo cercando di capirlo».

Il funzionario federale ha affermato che all’origine della vicenda ci sono procedure farraginose, ma ha ammesso che si tratta di «un grosso errore per un aeroporto importante»; che peraltro sorge vicino al centro della capitale Usa, in un’area densamente abitata.

E non è neanche l’unico episodio del genere. Come riferisce il Washington Post, nel 2009, la FAA ha registrato 1.234 errori operativi e il numero è salito a 1.887 nel 2010, nonostante un calo di oltre un milione nel numero dei voli. In massima parte si tratta di episodi in cui i controllori hanno consentito ad aerei di arrivare ad essere troppo vicini tra loro ma che non hanno mai messo a rischio i passeggeri. Ma ci sono stati casi più seri che sono stati anche esaminati dal National Transportation Safety Board. Uno di questi riguarda un volo in cui era presente la first lady Michelle Obama e la moglie del vicepresidente, Jill Biden.

Fonte:www.ilsecoloxix.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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