Una giornata … “fortunata”

Sì proprio un di quelle giornate nelle quali ti vien da dire – mamma che colpo di c…. fortuna.

Eh si perché arrivato in aeroporto  alle 9: 30 incontro due soci dell’Aeroclub ,Ostilio, con una già lunga esperienza di volo  ed Antonio Sforacchi  suo  figlio  fresco  di brevetto i quali dopo i saluti e le solite battute “aeroportuali” tipo “allora dove andate a far danni oggi “mi domandano se mi unisco a loro per un “salto” al Cinquale per prendere un caffettino per poi rientrare su Modena .

 Massa Cinquale è un piccolo Aeroporto con la pista in erba di circa 700 metri che sorge poco fuori Massa Marittima ,praticamente in Versilia.

Certo che sì mi affretto a rispondere , anche perché  di quel posto ne ho sentito parlare sia nel bene che nel male da soci anziani dell’Aeroclub  e da varie riviste aviatorie ,poi, diciamocelo, un salto al mare beh ogni tanto ci vuole.

Saliamo sull’ I-MISS ,un Reims-Cessna 172  “ROCKET” , ai comandi Antonio che ne approfitta per addestrarsi , dopo i controlli di routine  ci allineiamo sulla 29 e decolliamo verso il Mar Tirreno

La rotta prevede l’inserimento  sul “LUPOS” un punto di rotta che si trova +\-  a sud di Scandiano ,un paese sulle colline reggiane ,il Passo del Cerreto a 7500ft ,al confine tra Emilia e Toscana ed in fine l’Aeroporto “del Cinquale”. 

37 minuti di volo e… voilà siamo in Versilia.Parchrggiamo accanto ad un AS-350 Equreuil di una società che coadiuva la Protezione civile nella lotta agli incendi, noto anche un  Bamby-Buket  accanto all’elicottero . 

Il  Bamby-Buket  sarebbe quel sacco arancione che attaccato al gancio baricentrico del velivolo serve a versare l’acqua ,precedentemente caricata da laghetti fiumi o bacini “dedicati”, sulle zone colpite da incendi.  

Carino l’Aeroporto penso, scendendo dall’aereo vediamo atterrare un EC-145 del 118 che si ferma sulla piazzola rifornimento elicotteri ,seguito da un Robinson R-44 che gli si posa accanto .

Su un’altra piazzola un AW-139 anch’esso del 118 ,mamma mia che movimento…

Chiuso l’aereo  ci fermiamo all’ombra  della veranda antistante l’aerostazione. 

Cambio di programma ,restiamo a mangiare….?

Va bene ,perché no .

Altri 10 minuti di relax poi saliamo sul taxi chiamato in precedenza. Da Oscar a mangiare il pesce , pochi minuti e siamo davanti al ristorante sul mare.

Mamma mia che voglia di fare una scorpacciata di pesce, dopo il giretto a Fano  non l’ho più mangiato. 

Ci voleva proprio ,rientriamo in Aeroporto… 

Arrivati andiamo subito ad arieggiare il velivolo le cui lamiere “fumavano” quasi ,nonostante l’ariettina che arrivava dal mare.

Mi guardo attorno  e noto che il” panorama” aviatorio è leggermente cambiato , al posto dell’EC-145 ora c’è un’ altro As -350 , e l’R-44 ora è parcheggiato accanto a noi.

Ci guardiamo attorno per vedere l’evoluzione metereologica e vediamo che le montagne alle spalle dell’Aeroporto “buttano sù” certi cumuloni che  fanno sorgere spontaneamente la domanda- e adesso come facciamo a tornare a casa…?

Ostilio con la flemma che lo contraddistingue risponde lapidario – ci passiamo sopra!

Caspita-ribatto-saranno 9-10.000 piedi , – e Ostilio con eloquente gesto della mano mi fa capire che piu o meno sarà quella quota.

Risaliamo in aereo pronti per partire.

La rotta al rientro prevedeva una diversione verso l’Aeroporto Internazionale di Pisa sul quale ,traffico permettendo, avremmo poi chiesto di fare un avvicinamento ILS con inserimento sull’NDB di procedura.

Decolati dal Cinquale viriamo a sud facendo il lungo costa che ci portava a sorvolare il Forte dei Marmi , Marina di Pietrasanta , Lido di Camaiore , Viareggio fino alla Foce dell’Arno dalla quale avremmo poi virato verso il mare aperto per intercettare il sentiero di discesa della pista 04R (Right -Sinistra).

Contattiamo il radar d’avvicinamento di Pisa ed inoltriamo la richiesta al controllore che gentilmente ci spiega di avere due traffici in decollo e quattro in arrivo e che ci avrebbe messi in holding ( circuito di attesa) per smaltire i traffici. Ci dice poi ,che il tutto si sarebbe svolto in tempi non prporio contenuti.

Decidiamo di abortire e di rientrare a Modena chiedendo, in vista dello scollinamento la salita per 8000 che ci viene puntualmente concessa  passando direttamente con Milano Informazioni.

Iniziamo una lenta ma decisa salita.

Io non temo l’altezza ma abituato ad aerei ad “ala bassa” la vista della balestra che supporta il carrello principale del velivolo  ad “ala alta”ed il vuoto sotto ,tipo funivia ,mi dava un leggero senso di disagio subito mitigato dalla meraviglia del panorama che ci circondava.

Arrivati a 8000 piedi comunichiamo  all’operatore di Milano Info l’intenzione effettuiare due larghe orbite in salita per guadagnare ulteriore quota , fino a circa 9500 piedi.

Non basta,non basta ancora,dice Ostilio – cosi ci infiliamo dentro i cumuli ,sali , sali ancora ancora – Antonio esegue.

Incredibile noi facevamo quota ed i cumuli la facevano con noi ,finchè a 10500 piedi troviamo una “v” che ci permette di infilarci e scollinare.

Vedendo quegli enormi “mucchi di pana montata” accanto a noi inizio a dire tra me e me ,adesso si balla ,adeso si balla ed in tanto stringevo un po’ di più le cinghie.

Il silenzio e la tensione sono rotti dalla voce di Antonio :

Milano l’ india sierra sierra  10500 piedi sul Passo del Cerreto inizia la discesa per 5000 verso il LUPOS.

Riporti 5000 sul LUPOS india sierra sierra-risponde l’operatore con voce calma e rassicurante.

Iniziamo la discesa che ci porterà al punto di rotta dal quale sarebe poi iniziata a discesa finale per l’Aeroporto di Modena.

Una giornata fortunata dicevo all’inizio di questa storia ,non che sia successo nulla di particolare ,il volo è stato piacevole ,interessante ,abbiamo mangiato bene e ci siamo divertiti.

Però pensare ( per chi è superstizioso ) che tutto ciò è capitato in una splendida giornata di Venerdì 17,beh c’è proprio da dire ….

Che fotruna….

                                 Per www.aeroclubmodena.it

                          Piergiorgio”pierinoinflight”Goldoni

PIERGIORGIO GOLDONI

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