Via col Vento…

21 Marzo 2010da tarabusi

Dopo mesi di letargo siamo riusciti finalmente a combinare un’uscita ludica che da il via di fatto alla stagione 2010. Le occasioni di stare per aria non sono mancate, alcuni trasferimenti di lavoro (anche lunghi), qualche touch & go volante per non perdere il vizio, ma non e’ la stessa cosa che andare in giro a cazzeggiare per il puro piacere di stare fuori.

Della Corsica abbiamo ormai toccato tutti i punti, mancava solo Bastia, per cui matita vetrografica e righello, qualche fix intermedio e la rotta è fatta. Anche se siamo proprio fuori stagione, essendo fine marzo, la speranza di trovare il sole e un clima mite ce l’avevamo. Dopotutto, rispetto agli altri anni che ci avevano regalato bel tempo e gite altrettanto interessanti tra gennaio e marzo, ce lo meritavamo (se non altro per aver spalato 10 giorni prima migliaia di metri cubi di neve per poter uscire di casa). I soliti intoppi lavorativi che colpiscono last-minute come le migliori occasioni non ci hanno fatto desistere. Scansati con eleganza, il ritrovoè alle 09:30 locali. La giornata è soleggiata ma con lingue di instabilità e zone con vento forte e CB di cui si dovrà tener conto. I-IKIM è il ns mezzo. Avendo ormai chiuso (quasi) tutti gli aro, il piano di volo lo trasmettiamo a Linate. Per evitare poi che il telefono continui a squillare, giriamo la chiave, rulliamo, e seppelliamo la manetta nel quadro per un decollo immediato con salita su FRZ.
Il vento si fa subito sentire, raggiungiamo il livello 075 che ci fa stare fuori dalla frizione e dalla turbolenza ma abbiamo una deriva di 35¡ e una Ground speed di appena 75/80 nodi. Livelliamo sul Vor di Firenze e mettiamo prua Ginar-Marel. Il lato toscano è coperto con il top tra i 6500 e 7000 piedi con qualche puntone di cumulo che troneggia sugli altri. La ground speed scende ancora ma di poco e noi con la pazienza della formica aspettiamo l’avvicinarsi dei ns punti di riporto. Sul Marel, ci comunicano che l’aeroporto dell’Elba è chiuso causa forte vento e che Bastia ha vento tutto al traverso intensità 22 con raffica a 40 nodi. Finita l’avventura di Bastia. Ci facciamo passare l’ultimo bollettino di Calvi’ e di Figari e decidiamo di dirottare su Calvi’ che ha (solo) 17 nodi di vento al traverso con poca raffica (prima di dirottare ci facciamo anche confermare la disponibilitˆ di Avgas visto che ci metteremo un sacco di tempo).

Nuova prua verso Ovest per doppiare Capraia e Capocorsica. A tratti sembra che siamo in hovering, non andiamo avanti ne indietro (mi pare anche di aver visto un traghetto che ci superava). Dopo 20 minuti metto prua diretta sul Vor di Bastia per verificare la ns Ground Speed con le letture del DME. Oscilla tra 45 e 55 nodi (lo dicevo io che l’aliscafo andava piu’ forte). La pazienza diventa quella della tartaruga. Non si arriva mai, l’unica consolazione è che siamo fuori dalla turbolenza. Dopo piu’ di un’ora riusciamo a guadagnare il punto IR sulla costa nord della Corsica e iniziamo la discesa sul punto Echo. Passato il livello di transizione (6000 ft) inizia il rock&roll. Riduciamo la IAS a 100 e non possiamo far altro che cavalcare a mo’ di rodeo l’aeroplano cercando di strapazzarlo il meno possibile. Ci autorizzano per il finale sulla 18 il vento è da 240/250¡ 20 nodi. Ala contro vento e piede per mantenere l’allineamento, la turbolenza da piu’ fastidio del vento perchè la pista è proprio sotto la montagna, anche la IAS ha forti oscillazioni ma tocchiamo in assetto e allineati nel punto previsto ben 2 ore e 40 minuti dopo il decollo (per un volo che ne sarebbe dovuto durare al massimo 1h e 35 minuti). Mettiamo i freni e blocchiamo le superfici mobili per evitare che vengano sballottate su e giu’ e ce ne andiamo a pranzo. Cerco di fare sfoggio del mio francese con il tassista, poi non riuscendo a farmi capire ne a capire mi scappa un “Éeh minchia” che contrariamente al mio francese ottiene una risposta in pesante accento calabrese, ma comprensibilissima. Il tempo è buono anche se a tratti molto ventoso (con aria fresca) e nubi passeggere. Pranzo degno dei migliori baccanali romani, poi arrampicata sopra le mura e giro nelle viuzze della parte vecchia. Alle 16:00 il taxi ci riporta all’aeroporto. Trasmettiamo il nuovo piano di volo, check meteo che indica una situazione di copertura con alcuni CB e TCU nell’area della toscana e a ridosso dell’Appennino. Mi faccio dare anche la vista satellitare e allargo l’indagine alla Liguria e a Genova che come punto di attraversamento sembra piu’ confortevole.
Decolliamo sempre dalla 18 e iniziamo la salita su Capocorsica. Questa volta con il vento che spinge, lo raggiungiamo veramente in pochi minuti. Bastia ci passa con Roma Info che non riceve ed essendo prossimi alla Fir di Milano ci appoggiamo a loro. Ci prendono in consegna e ci autorizzano livello 075 e la rotta assegnandoci un codice trasponder e il riporto sul Belel. Lasciato Belel comunichiamo lo stimato per Massa Cinquale inziamo a vedere bene la densitˆ della copertura il cui attraversamento è sconsigliabile. Chiediamo comunque livello 085 e Milano ci passa con Pisa che apre la comunicazione dicendoci che ci avrebbe fatto rapporto per essere entrati in uno spazio aereo di classe Delta senza autorizzazione ed aver costretto un traffico IFR ad assumere prue di evitamento. Non voglio fare polemica ne tenere impegnata la frequenza, faccio solamente presente che Milano ci ha autorizzato Belel-Massa Cinquale a 075 e solo per il cambio quota ci ha chiesto di passare con Pisa. Ci rispondono che saranno le autoritˆ a decidere chi a sbagliato se noi o Milano. Non replico, saliamo, ma visto che passare è problematico comunichiamo la ns intenzione di dirottare su Genova lasciando lo spazio area di Pisa. Ripassati con Milano gli comunico l’incomprensione e gli chiedo come mai non avesse coordinato; la risposta è abbastanza strana: “Ci avete comunicato rotta Belel-Massa Cinquale” questo è il motivo. A questo punto pero’ replico nuovamente: “Scusi geometra, Belel-Massa come da carta VFR 2010 (comprata ieri) prevede l’attraversamento del ctr di Pisa nella sua parte nord occidentale”. Dopo 1 minuto di silenzio Milano ci risponde: “Parleremo noi con Pisa”. Chiusa la parentesi, guadagnamo la costa in prossimitˆ di Levanto e troviamo dei varchi per il passaggio. Qualche piccola manovra evasiva per stare fuori dai cumoli ed in pochi minuti siamo in discesa a sud di Parma verso le pendici dell’Appennino reggiano. Alle 18:30 siamo di rientro su Modena e raccontiamo la ns storia e la ns veritˆ al ns Direttore di Volo dell’aeroporto di Modena che ci liquida con “concorso di colpa”. Io non ne sono cosi’ convinto. Vedremo. Comunque: gia devo andare altre 11 volte dal Giudice di Pace per il discorso dei Tutor in autostrada (11 perchŽ la 12a, il GDp me l’ha annullata!!!), giuro che se mi multano anche in aereo, la prossima volta che vado a Milano, ci vado si in aereo, ma in autostrada.

tarabusi

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