“Aerei troppo rumorosi dormire è impossibile”

Il traffico dell’aeroporto Marconi ricomincia a crescere, ma non mancano gli effetti collaterali: aumenta l’esasperazione di chi abita nelle zone più vicine, a partire dal quartiere Navile

Tra gli effetti collaterali prodotti dalla crescita dell’aeroporto Marconi, c’è l’inevitabile aumento degli aerei che passano, notte e giorno, sopra la testa dei bolognesi. Mezzi che, in fase di decollo e atterraggio, spesso tolgono il sonno ai residenti dei quartieri vicini alle piste. Il via vai di vettori negli anni è aumentato, e non di poco: dai 3,5 milioni di passeggeri registrati nel 2000, oggi via del Triumvirato ne accoglie quasi il doppio, distribuiti su circa 70mila aerei. E con l’estate la situazione, a detta dei residenti, «peggiora». Almeno durante la notte.

Nelle ultime settimane la redazione di Repubblica è stata inondata di lettere di bolognesi inferociti, che raccontano le loro notti insonni. C’è chi, come Gianfilippo, è convinto che i residenti del quartiere Navile “siano cittadini di serie B”. Un esempio? “Stanotte un aereo è decollato alle tre di notte allietando il nostro riposo, inutile descrivere la gioia per essere stati svegliati dall’infernale rumore”. Molti lamentano come Bologna non sia più in grado di coniugare “sviluppo e qualità della vita”. Alcuni, negli anni, sono diventati esperti delle “autostrade” dei cieli: “Anche questa sera — scrive Paolo — attorno alle 23 è decollato verso il Navile

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un aereo particolarmente rumoroso che, a quota molto bassa, ha virato verso sinistra non oltre via Beverara”. Da qui le domande poste ai manager della Sab sulle procedure di decollo “così fastidiose” e su aerei “fantasma” che partono in piena notte senza alcun avviso sul sito web dello scalo. Veri e propri “festival acustici” raccontati con date e orari al minuto: “Stanotte alle 4:20 un grosso e rumoroso aereo è decollato sopra le case di Pescarola”.

I cittadini spesso ricordano a Palazzo d’Accursio le promesse fatte negli anni: “Ma la situazione, già molto pesante nell’estate 2011, non doveva migliorare decisamente in pochi mesi con l’adozione di nuove tecnologie?”. La soluzione, propongono, sta nel “differenziare le tariffe di decollo e di applicare sanzioni ai ‘fracassoni'”.

In realtà la Sab e l’Enav, l’ente che regola il traffico, da anni lavorano per abbattere l’inquinamento acustico. Oltre alla sostituzione degli aeromobili più vecchi (e rumorosi), sono stati adottati alcuni accorgimenti come l’allungamento delle piste e le virate più “strette” per allontanare gli aerei dalla città dopo il decollo. Vettori che partono spesso in direzione di Modena ma che per motivi di sicurezza, ad esempio il forte vento, a volte deviano sulle Due Torri. Può anche accadere, spiegano i tecnici, che il traffico sia troppo intenso e si cambi rotta all’ultimo minuto. Anche se l’aeroporto non ha poteri sanzionatori nei confronti delle compagnie che “sforano”, i voli notturni si contano invece sulle dita di una mano. A luglio, tra le 23 e le 6 del mattino, via del Triumvirato ha registrato 21 decolli e 12 atterraggi. Su un totale di circa 5.100 aerei mensili, si tratta dello 0,6% dei voli. Ma sembrano bastare a togliere il sonno ai bolognesi.

Fonte:http://bologna.repubblica.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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