In Volo

25 Settembre 2016

Come sarebbe : partire dall’Aeroporto di Modena-Marzaglia con due Piper 28 alle 10 di un Sabato mattina, atterrare dopo un’ora e dieci minuti di volo sullo scalo croato di Vrsar-Crljenka  

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Noleggiare un motoscafo da 6 posti, uscire dal porto e dirigersi a Rovinj, attraccare mangiare una “vagonata di pesce“, ripartire di nuovo alla volta di Vrsar, fare un giro nel Limski Kanal, il Fiordo a sud di Vrsar, rientrare al porto mangiare un gelato e ripartire per Modena…..

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Beh,è più o meno quello che abbiamo fatto sabato.
Attilio, Loris, Luca, Stefania, Mirco ed io, a bordo di due Piper 28 dell’Aero Club di Modena.

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Una giornata indimenticabile e perfetta sotto ogni punto di vista, dal meteo al pranzo, dal giro in motoscafo al rientro a Modena
Vrsar e Rovinj, che definirei alcune delle “perle” della Croazia, ci hanno accolti in tutto il loro splendore.

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Acque cristalline, verde ovunque e gente, tantissima gente, così tanta da sembrare il 15 di Agosto invece che il 24 di Settembre.

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Ottima e più che abbondante la mangiata di pesce al Ristorante La Puntulina di Rovinj, abbarbicato sugli scogli a strapiombo sul mare con una privilegiata veduta sull’Isola Katarina.
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Che dire, più di così…..

 

P.G.

 

 

 

 

 


24 Settembre 2016

Costruisce gazebo, ma realizza quasi da solo velivoli a due posti da 300 km/h

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Pesaro, 22 settembre 2016 – Vola e sogna. E spesso vince. Si chiama Francesco Garulli, ha 34 anni, vive a Sant’Angelo in Vado. La sua attività è quella di realizzare gazebo in legno, che vende in tutto il mondo. Ma è nel dopocena che si scatena: costruisce aerei, sempre in legno. Che, detta così, sembra una battuta. Vi sbagliate.

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Li realizza pezzo a pezzo e una volta finiti, prende e parte, in genere dall’Aeroporto di Fano ma non lo spaventa un campo d’erba battuta. Quello che ha già messo in volo lo ha battezzato Sniper, che significa cecchino, di colore bianco, rosso e nero, carlinga in legno di abete rosso, senza nodi e con venature di 2 millimetri massimo.

Lunghezza 7 metri, larghezza alare di 7.8 metri, ha due posti in fila come quelli dei piloti da guerra, carlinga da caccia bombardiere della seconda guerra mondiale, 4 quintali di peso, motore Rotax di 1350 di cilindrata, 100 cavalli, 1300 km di autonomia e 300 km/h di velocità. Molti parti sono in fibra di carbonio.

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Lo ha già pilotato per un totale di 50 ore di volo, molte passate da solo ma anche con la fidanzata Debora, l’assessore del paese Marco Monacchi, amici e collaboratori. Il primo volo lo ha fatto un anno fa, il 23 settembre 2015, ed è stato un successo. Poi è partito per Roma, anzi per Bracciano, con a bordo la fidanzata.

E’ atterrato nel campo di volo del museo Vigna di Valle, dove ci sono in mostra gli aerei storici, compresi quelli del “Barone rosso” ,(mitico pilota tedesco) e dell’italiano Francesco Baracca. In genere, il pubblico arriva al museo in auto o al massimo a bordo di un Piper. Nessuno si era presentato con un aereo fatto in proprio. Adesso Francesco, capelli neri, pizzetto, occhi da ‘una ne pensa e cento ne fa’, sta costruendo altri due esemplari, con piccoli cambiamenti rispetto al primo: nuovi carrelli e qualche modifica interna. Sta avendo contatti da potenziali clienti innamorati della linea dell’aereo. Prezzo: da 80 mila euro.
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Francesco non è ingegnere e non è un tecnico d’aeronautica. E’ perito meccanico, diploma preso all’Itis di Urbino, ed ha un altro diploma naturale: è discendente di un bisnonno, Zefferino Negroni, che nel 1922 pilotava aerei. Di lui ha ancora il libretto di volo, che per Francesco è come il Sacro Graal. E dire che ad una selezione per piloti elicotteristi dell’aeronautica Francesco era stato escluso. Non lo vedevano determinato.

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E’ talmente svagato che da quel momento, ha cercato tutto quello che parlava di aerei e di tecniche di costruzione fino a quando ha rilevato una ditta umbra che realizzava aerei leggeri per studiarne il brevetto e aggiornarlo secondo le sue intuizioni. Una delle quali è stata il paracadute a razzo. In caso di emergenza, si spara verso l’alto e fino a 100 metri da terra plani dolcemente con tutta la carlinga.

Nel suo capannone, Francesco ha ritagliato tra una piallatrice e una fresa, un settore aeronautico dove si incontra spesso un pensionato col grembiule grigio. All’apparenza sembra un falegname, invece è un sopraffino tecnico aeronautico. Si chiama Sergio Bergantini di Trevi. Ha deciso di insegnare tutto quello che sa a Francesco.
E non si è pentito. Sente che Francesco Garulli, il barone rosso di Sant’Angelo in Vado, ha una qualità rara: quando i sogni volano lui sa come seguirli. Meglio ancora se vanno ai 300 km/h e lasciano una scia bianca in cielo.

Fonte: www.ilrestodelcarlino.it/pesaro


21 Agosto 2016

Ed infatti così e stato.
Il solito “dinamico trio” composto da Mirco, Robertino ed io siamo decollati venerdì mattina verso quel di Fano…

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Dopo il solito conciliabolo pianificatorio pre volo, siamo decollati a bordo dell’I-EMHW, il Piper Arrow dell’Aero Club di Modena.
Il piano di volo per l’andata, ci vedeva procedere dopo il decollosulla rotta standard fino ad Imola, inoltrandoci poi sulla collina romagnola verso Predappio poi giù verso Mercatino Conca per poi scendere verso l’Aeroporto di Fano.

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Dopo l’atterraggio ci siamo ristorati al bar del terminal con un aperitivo in attesa del taxi che ci avrebbe poi portato al “Ristorante Pizzeria Da Yankee”…(www.ristoranteyankeefano.it/ )

Che dire, un gioiellino di posto, ubicato praticamente a due passi dal mare (nel vero senso della parola n.d.r.) e coperto nella parte estiva da due “teloni bianchi” sorretti da travi in legno a “V”che, unitamente al pavimento anch’esso in legno ricordano il ponte di una barca a vela.
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Ottimo il pranzo a base di pesce, Mirco ed io abbiamo condiviso una Grigliata Mediterranea alla Fanese, Robby si è invece preso degli spiedini.

Contorni comprendevano verdure grigliate e patatine fritte, il tutto innaffiato da un magnifico “Bianchello del Metauro Giglio” del 2015.

Dopo il caffè ci siamo incamminati verso il Porticciolo di Fano per una “passeggiata digestiva”, in attesa del taxi che di li a poco ci avrebbe prelevato per ricondurci in aeroporto.

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Espletate solite pratiche burocratiche ci siamo incamminati……cioè siamo andati di corsa sotto uno scroscio di pioggia, verso il piccolo Piper al grido di ”dove sono le chiavi dell’aereo “…..( in tasca al pilota ovviamente 😉 ….n.d.r.)

Decolliamo…..

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Poco dopo aver staccato le ruote dalla pista in erba dello scalo marchigiano, ci eravamo già lasciati il temporale alle spalle.

Sapendo infatti che l’Appennino avrebbe nel pomeriggio ”buttato su” un po’ di cumulaglia e qualche temporale qua e la, la rotta pianificata per il rientro prevedeva il lungo costa fino a Casalborsetti, il rientro sulla terra ferma dirigendo verso Ferrara poi giù giù per Carpi, Campogalliano ed infine Modena, dove siamo arrivati un’ora e vent’otto minuti più tardi…

Bel giretto ed ottima compagnia….

….come sempre del resto…

 

P.G.


16 Luglio 2016

 

Sochi olimpica cielo 2015 © Artur Sarkisyan
Con questa fotocamera è stata effettuata webcast dal vivo nello show “Cielo Olimpico” a Sochi, 30-31 maggio 2015.
SVETLANA KAPANINA:
* Campione del mondo assoluta tra le donne (1996, 1998, 2001, 2003, 2005, 2007, 2011) 
* Campionessa  World Air Games assoluto tra le donne (1997, 2001).
* Campione assoluto della Russia fra le donne (1991, 2001).
* Campione acrobazie aeree dell’URSS (1991).
* Campionessa assoluta d’Europa fra le donne (1997, 2006, 2014).
* Campionessa del mondo Tridcativos′mikratnaâ a singoli tipi di programmi fra le donne (1996, 1998, 2000, 2001, 2003, 2005, 2007, 2009, 2011, 2013).
* Campionessa Russa  World Air Games (1997, 2001).
* Semnadcatikratnaâ europea campione (1997, 2006, 2014).
* Vincitrice dei 67 ori, a22 rgenti  e 12 medaglie di bronzo nei campionati europei e FAI Grand Prix.
Svetlana ha vinto più frequentemente rispetto ai suoi colleghi. Inoltre, lei è stata la migliore ai World Air Games 2001-Campionessa assoluta fra le donne  negli anni 1997 e 2001.
P.G.

12 Luglio 2016

Tre velivoli, tre equipaggi, dieci amici per una fantastica giornata in Croazia.

Appuntamento in Aeroporto a Marzaglia per le 08.35, riforniti gli aerei caricati zaini zainetti e tutto il nécessaire pour le voyage, siamo decollati uno dopo l’altro tra le 9,20 e le 9,30, direzione Losinj Island.
Gli equipaggi erano cosi composti:

Sul primo Piper 28, Luca ai comandi, Stefania, sua moglie il piccolo Riccardo e Sara figlia di Mirco, sul secondo, Mirco ai comandi coadiuvato da Gabriele, Francesca moglie di quest’ultimo ed io.
Sul terzo Piper 28 infine il nostro Presidente, nonché organizzatore della trasferta Attilio con la figlia Laura.

LUSSINO FLIGHT

La rotta ( vedi cartina sopra) Aprevedeva il sorvolo del LUMAV POINT (un punto di riporto aeronautico che ha preso il posto dell’ormai spento NDB di Ferrara,un radiofaro di navigazione e procedura n.d.r) con salita a 8000 piedi, circa 2400 metri.

Proseguendo poi verso il BELOV POINT, altro punto sito sul Mare Adriatico al largo delle Valli di Comacchio, il BAXON POINT, che segna il confine tra le Aree di Controllo Radar tra Italia e Croazia, poi la discesa a 2000 piedi già in contatto con la Torre di controllo del Lsinj Airport verso il SIERRA 3 punto d’ingresso nel CTR di Lussino posto sull’Isola di Susak.

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Ore 11,06 anche l’ultimo Piper dell’Aero Club di Modena tocca il suolo croato.

Dopo un veloce controllo documenti, via tutti sul pulmino che in una decina di minuti ci porta a destinazione a Ulica Rovenska- Veli Lošinj ( Lussingrande ).

Chiamare questo posto paradiso è riduttivo,scesi dal taxi ci siamo incamminati giù per scoscesi viottoli contornati da muri a secco che cingevano casette e ville, fiorite di Bouganville in ogni dove, un porticciolo immerso in una rigogliosissima vegetazione che faceva da cornice ad un’acqua che variava dal turchese all’azzurro fino al blu scuro.

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Mamma mia ma dove siamo.
Gli aggettivi ovviamente si sprecavano.

Giunti in una caletta poco distante dal porto abbiamo affittato qualche sdraio e via di corsa in acqua.
Dopo un’oretta circa di tuffi e nuotate tra pesciolini che mordicchiavano i piedi a Sara e ricci di mare nascosti tra i sassi del fondale, ci siamo distesi al sole.

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Attorno alle 13,30 ci siamo seduti per una bella mangiata di pesce per alcuni e carne per altri.
Un bagno di sole ancora per digerire e l’ultimo bagno, vero questa volta prima di riprendere la via di casa.

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Attilio, Laura, Sara ed io, ci siamo incamminati verso il porticciolo di Lussino per acquistare qualche souvenir, seguendo un vialetto che seguiva la linea di costa, mentre gli altri della banda ci raggiungevano in taxi.

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Arrivati in Aeroporto abbiamo proceduto all’espletamento delle pratiche burocratiche, compreso un ulteriore controllo documenti in uscita.

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Risaliti sui tre piccoli monomotori parcheggiati sul brullo piazzale dell’Aeroporto di Lussino, abbiamo rullato verso la pista, dove uno dopo l’altro ci siamo levati in volo verso l’Italia.

20160710_171717 20160710_171703Che dire, una giornata magnifica ed indimenticabile che rimarrà a lungo nei nostri cuori e nei nostri ricordi…

P.G.

 

 

 

 


7 Luglio 2016

Un piccolo video e qualche screen di un volo Modena-Zadar e ritorno con I-LUAN.

Attraversamento FIR a nord del punto Nikol, e discesa sotto l’area MOA “Speedy dell’adriatico. Peccato essere dovuti scendere a bassa quota, a parte il caldo, leggere 200+ Nodi di Ground è sempre un bell’andare…

 


18 Giugno 2016

No non si tratta di tradimento, anzi ben fiero di far parte del sodalizio aeronautico modenese ma è bello mantenere rapporti d’amicizia con gli Aero Clubs vicini.

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Ed infatti eccomi all’Aeroporto di Sassuolo a bordo dell’Eurofox K3 OM-LANE dell’amico Angelo, peraltro già volovelista all’Aero Club di Modena ora socio del Club sassolese che molto carinamente mi ha invitato a partecipare ad un “raid avioculinario “ in quel di Sansepolcro (Ar) sull’AviosuperficePalazzolo Avio” .

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Logo creato per suggellare il “gemellaggio” per la giornata aviatoria…

Una giornata stupenda “volata in maniera diversa” a bordo di un ultraleggero avanzato che in tutta onestà per quel che riguarda il volo non ha da invidiare nulla ai velivoli dell’Aviazione Generale.

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L’aviosuperfice, di destinazione sorge sul terreno di una stupenda tenuta della famiglia Picchi,  una delle famiglie storiche della nobiltà aretina.

 

Dopo essere atterrati siamo stati accolti nel “villone” settecentesco per una superba mangiata curata dal simpaticissimo ed affabile Andrea, rampollo della famiglia, anch’egli pilota.

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La freccia rossa indica l’Aviosuperfice di Sansepolcro-Palazzolo Avio

Fiorentine, salsiccia della casa, vino rosso “Con Templo Roccamonfina Agliatico” veramente delizioso e crostata della casa.

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Oltre al gruppo di Sassuolo, si è unita anche una coppia di amici provenienti da la Torraccia, l’aviosuperfice della Repubblica di San Marino a bordo di un motoaliante Fournier i quali ci hanno invitato dopo il pasto a prendere un caffè da loro…

 

E così è stato, decollati da Palazzolo Avio ,abbiamo scollinato ed in poco più di 20 minuti siamo atterrati a la Torraccia.

 

Accidenti, ho esclamato tra me e me, più che un campo volo sembra “un’altiporto”….

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Pista in salita da una parte ed in discesa dall’altra con dirupo….. Già assomiglia vagamente a Courchevel…

Dopo un caffè corretto alla Sambuca ci siamo rilassati per una quarantina di minuti sulle poltrone in vimini all’esterno della clubhouse .

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La vista è  mozzafiato….

 

La veduta spazia dalle Valli di Comacchio  al Promontorio di Gabicce ed oltre, alle spalle invece  il Monte Titano e le torri di San Marino…..

Si riescono anche a distinguere chiaramente avvicinamenti e decolli sull’Aeroporto Internazionale Federico Fellini di Rimini.

 

Il tempo è tiranno ma soprattutto molto variabile. E’ ora di rientrare.

Dopo il decollo un piccolo scroscio ci ha accompagnato da  Sant’Arcangelo di Romagna a Savignano sul Rubicone, poi fortunatamente tutto liscio fino a casa.

 

Un’altra bellissima giornata è finita, ottima la compagnia ed il cibo, meravigliosi i posti che ho visitato.

Che dire ultraleggeri, aerei, alianti, non importa su cosa volate, l’importante è volare..

 

 

Ciao Alla prossima.

 

Un ringraziamento speciale ad Angelo, allo staff dell’Aero Club di Sassuolo e a tutti i soci per la simpatia e la cordialità.


8 Maggio 2016

Pomeriggio movimentato quello di ieri in aeroporto a Marzaglia, che mi ha visto letteralmente “saltare”da un aereo all’altro.

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Prima sul Piper Pa-28R 201 Arrow I-EMHW ( c/n 28R-7737125) dell’Aero Club di Modena insieme ad Attilio Loris e Marcello, poi sul Piper PA-32R-301 Saratoga SP I-TECO (c/n 32R-8113038) Saratoga SP di un privato, sempre con Marcello Alan ed Hans

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Due “giringiro” tanto per, come si dice “togliere la polvere” alle ali degli aerei andando a zonzo attorno al campo di Modena-Marzaglia

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P.G.


25 Aprile 2016

Stupenda giornata oggi, grazie a Mirko e Robertino”GUST” Cipolli, con i quali ho volato tra Padova ed il Lido di Venezia, in una giornata dalla visibilità quasi illimitata.

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Il volo è stato “rovinato”, ( nel senso buono ovviamente ndr.) da una fastidiosa ed incessante turbolenza che a tratti lieve e a tratti più robusta ci ha accompagnato per tutto il volo.

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Un touch and go sull’Aeroporto di Padova seguito dall’atterraggio all’Aeroporto Nicelli del Lido di Venezia per un pasto frugale, per poi rientrare su Modena inseguiti da minacciosi “cumulonembi” temporaleschi che qua e la hanno anche scaricato grandine.

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Insomma a parte la turbolenza e qualche scroscio sparso, un 25 Aprile coi fiocchi, una giornata da ricordare…

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Alla prossima…

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P.G.


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