Pubblicità elettorale con striscioni aerei: tutto regolare?

VITERBO – Non capiamo come mai nessuno abbia avuto da ridire circa il sorvolo di Viterbo da parte di un aereo (trainante uno striscione pubblicitario di un gruppo che ambisce ad amministrare la città, ndr) che ha commesso numerose scorrettezze perseguibili a norma di legge. Sotto le ali, come previsto, non erano riportate le singole lettere e cifre che figurano sulla targa in metallo che si trova sull’apparecchio che devono essere riprodotte,

ciascuna, in colore scuro su fondo bianco o viceversa nelle dimensioni minime di trenta centimetri per quindici centimetri sulla parte inferiore dell’ala, sulla fusoliera nel caso di apparecchi ad ala rotante, oppure sull’involucro, nel caso di mongolfiera o dirigibile.

Il regolamento Enac inoltre dispone che è vietato il sorvolo di centri abitati, assembramenti di persone, agglomerati di case, caserme, depositi di munizioni, porti militari, stabilimenti e impianti industriali e di aree riservate ai fini della sicurezza dello Stato.

E’ poi vietato il sorvolo delle linee e stazioni ferroviarie, centrali elettriche, dighe, ospedali, carceri e delle principali vie di comunicazione, che, quando strettamente necessario, possono essere sorvolate in senso ortogonale. E’ altresì vietato il lancio di oggetti e di liquidi in volo.

Per chi non lo sapesse, infine, gli aeroclub non possono trainare striscioni. Perchè? Il traino striscione è lavoro aereo, serve un pilota appositamente addestrato (sembra una sciocchezza ma non lo è affatto, ndr) e soprattutto questi deve essere in possesso di licenza CPL (licenza di pilota commerciale). L’impresa che svolge il traino dello striscione o lancio volantini oppure riprese aeree deve essere oltretutto in possesso di un COA (Certificato di Operatore Aereo) emesso da Enac che autorizza la ditta ad effettuare lavoro aereo.

Ora qualcuno spieghi perchè sabato mattina veniva trainato uno striscione elettorale che ha sorvolato ripetutamente quartieri di Viterbo densamente popolati. A parte il costo, chi ha autorizzato tale attività? La nostra domanda viene rivolta alle autorità competenti circa la circolazione del traffico aereo e le forze dell’ordine preposte.

Ora gli acculturatori per farsi pubblicità possono agire come vogliono? Resta poi da capire chi ha ordinato il sorvolo, chi lo ha eseguito e quale scarico fiscale è stato fatto. Di tutto ciò potrebbe ad esempio interessarsi anche la Guardia di Finanza.

Fonte:www.ontuscia.it

PIERGIORGIO GOLDONI

SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.