viterbo


VITERBO – Non capiamo come mai nessuno abbia avuto da ridire circa il sorvolo di Viterbo da parte di un aereo (trainante uno striscione pubblicitario di un gruppo che ambisce ad amministrare la città, ndr) che ha commesso numerose scorrettezze perseguibili a norma di legge. Sotto le ali, come previsto, non erano riportate le singole lettere e cifre che figurano sulla targa in metallo che si trova sull’apparecchio che devono essere riprodotte,

ciascuna, in colore scuro su fondo bianco o viceversa nelle dimensioni minime di trenta centimetri per quindici centimetri sulla parte inferiore dell’ala, sulla fusoliera nel caso di apparecchi ad ala rotante, oppure sull’involucro, nel caso di mongolfiera o dirigibile.

Il regolamento Enac inoltre dispone che è vietato il sorvolo di centri abitati, assembramenti di persone, agglomerati di case, caserme, depositi di munizioni, porti militari, stabilimenti e impianti industriali e di aree riservate ai fini della sicurezza dello Stato.

E’ poi vietato il sorvolo delle linee e stazioni ferroviarie, centrali elettriche, dighe, ospedali, carceri e delle principali vie di comunicazione, che, quando strettamente necessario, possono essere sorvolate in senso ortogonale. E’ altresì vietato il lancio di oggetti e di liquidi in volo.

Per chi non lo sapesse, infine, gli aeroclub non possono trainare striscioni. Perchè? Il traino striscione è lavoro aereo, serve un pilota appositamente addestrato (sembra una sciocchezza ma non lo è affatto, ndr) e soprattutto questi deve essere in possesso di licenza CPL (licenza di pilota commerciale). L’impresa che svolge il traino dello striscione o lancio volantini oppure riprese aeree deve essere oltretutto in possesso di un COA (Certificato di Operatore Aereo) emesso da Enac che autorizza la ditta ad effettuare lavoro aereo.

Ora qualcuno spieghi perchè sabato mattina veniva trainato uno striscione elettorale che ha sorvolato ripetutamente quartieri di Viterbo densamente popolati. A parte il costo, chi ha autorizzato tale attività? La nostra domanda viene rivolta alle autorità competenti circa la circolazione del traffico aereo e le forze dell’ordine preposte.

Ora gli acculturatori per farsi pubblicità possono agire come vogliono? Resta poi da capire chi ha ordinato il sorvolo, chi lo ha eseguito e quale scarico fiscale è stato fatto. Di tutto ciò potrebbe ad esempio interessarsi anche la Guardia di Finanza.

Fonte:www.ontuscia.it


11 Gennaio 2013

Abbondati (Sel): atto governo delocalizza traffico Pastine. Archiviata scelta insostenibile di un nuovo aeroporto a Viterbo

(AGR) “Finalmente un atto legislativo stabilisce che il traffico aereo allo scalo di Ciampino deve essere delocalizzato, senza devastare altri territorio di pregio come quello di Viterbo e del bullicame”. Lo dichiarano Guglielmo Abbondati e Antonio Capaldi, rispettivamente Coordinatore regionale e provinciale di Viterbo di Sinistra ecologia e libertà.“Con l’accordo di programma che approva la convenzione con AdR – spiegano Abbondati  e Capaldi – il ministero dei Trasporti ha preparato un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che archivia definitivamente il progetto di un nuovo scalo a Viterbo, stabilendo la delocalizzazione del traffico aereo di Ciampino su Fiumicino attraverso il potenziamento delle capacità infrastrutturali di quest’ultimo”.

“Questa decisione è un grande riconoscimento delle battaglie dei cittadini e dei Comitati, da sempre contrari a scelte economiche che avrebbero devastato l’ambiente e prodotto inquinamento in aree di pregio e a vocazione agricola – aggiungono Abbondati e Capaldi – Oggi i cittadini del quadrante di Ciampino, Marino e Roma,  che da anni si battono contro l’aumento esponenziale del traffico aereo allo scalo Pastine vedono riconosciute le proprie ragioni”. “Ma restano seri dubbi sul piano di sviluppo presentato da AdR per lo scalo di Fiumicino – dicono Abbondati e Capaldi – le attuali infrastrutture sono a nostro avviso in grado di supportare l’aumento del traffico, attraverso la riorganizzazione dei servizi e degli spazi. Non è necessario devastare territorio pregiato della Riserva del Litorale, della piana di Maccarese, per realizzare la quarta pista o infrastrutture faraoniche, che sarebbero funzionali a  logiche di speculazione immobiliari”.“I maggiori aeroporti europei – concludono Abbondati e Capaldi – operano con volumi di traffico ben superiori a quello di Fiumicino con tre piste. Auspichiamo che questo primo atto legislativo rappresenti il punto di svolta per una politica del trasporto aereo efficiente e compatibile con l’ambiente e la salute dei cittadini, chiudendo la stagione della deregulation selvaggia che ha caratterizzato gli ultimi decenni”.

Fonte:www.agronline.it


27 Dicembre 2012

In un periodo di profondi tagli e di vacche magre tutte le spese più gravose sono destinate a fallire. Ed ecco allora che dopo la fine del sogno Grazzanise anche l’Aeroporto di Viterbo, alla luce delle parole del ministro Passera, è destinato a non nascere.

L’ipotetico terzo scalo del Lazio è stato infatti cancellato dall’agenda delle cose fattibili, con un deciso taglio degli aeroporti minori.

L’idea di Passera e del viceministro alle Infrastrutture e trasporti Mario Ciaccia è quella che lo stato paga i servizi come vigili del fuoco, polizia e sanità, ma solo agli aeroporti in grado d’avere costi economici in equilibrio ed almeno un milione di passeggeri l’anno. Aeroporti come Firenze, Ancona o Parma salterebbero.

Via: TusciaWeb

Fonte:www.nonsoloaerei.net


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